lunedì 20 luglio 2009

PANDEMIA?

Questa questione del virus ex-suino, che non sappiamo più neanche come chiamare, sta diventando sempre più inquietante. A quanto pare, i cosiddetti esperti si stanno arrampicando sugli specchi per tentare di comprendere cosa sta accedendo. In pratica, ormai da parecchi mesi, ci danno un certo tipo di informazione, che viene puntualmente smentita dopo poco tempo. Da profano, direi che gli esperti ne sanno quanto me, cioè nulla. C’è però un grande affanno verso questa faccenda, governi che hanno o stanno per deliberare di investire roba come miliardi di euro, mica bazzecole, per produrre dei farmaci atti a contrastare la malattia. Che farmaci? Anche su questo, buio pressoché assoluto. Dicevano che si trattasse di vaccini, ma pare che non sia così, visto che dovrebbero essere somministrati a malattia già conclamata. La confusione è tanta che il sottosegretario con delega alla sanità Fazio ha sparato la sua cavolata sull’eventuale rinvio dell’apertura delle scuole, ed è stato subito smentito da altri componenti del governo. Va bene smentirlo se dice cavolate, ma si può tentare di capire perché Fazio l’ha sparata così grossa? Non può essersi svegliato e avere diramato la sua dichiarazione senza una motivazione. Sarebbe ovvio arguire che abbia avuto un’imbeccata. A questo punto, bisognerebbe sapere chi l’ha data quest’imbeccata a Fazio.

Diciamocela chiara: qui, si giocano interessi economici enormi, stiamo appunto parlando di un investimento complessivo nei soli paesi occidentali su cifre complessive di svariate decine di miliardi di euro. La cosa alle ditte farmaceutiche sta scappando di mano, e queste si danno da fare per riacchiapparla all’ultimo minuto, non rinunceranno così facilmente a una torta così grossa! La cosa gli sta scappando di mano perché, purtroppo per loro, questa influenza non è così pericolosa, così letale, come si pensava inizialmente. Sembrerebbe, alla fine, virulenta come una qualsiasi altra influenza. Qualche morto ci sarà, ma non l’ecatombe che si temeva. Visto che non è particolarmente letale, ecco questi signori affrettarsi a parlare di pandemia, che poi vorrebbe dire che la malattia colpirà praticamente tutta la popolazione, tranne i soliti fortunati, s’intende.

Come capite, qui sembrerebbe assurdo distrarre investimenti formidabili dai settori produttivi per rivolgerli al settore sanitario, soprattutto con la crisi mondiale imperante. Ma, c’è un ma, si tratta del settore della salute, e la naturale tendenza dell’essere umano a sopravvivere il più a lungo possibile, permette di fare nel settore della salute delle autentiche porcate che altrove, malgrado il crescente malcostume imperante, non sarebbe comunque consentito. Se riesci ad installare la paura nella gente, quella farà la rivoluzione pur di avere assicurato un mezzo che possa in qualche misura contrastare la fonte della paura!

Altri, prima di me e meglio di me, hanno postato su questi argomenti. Mi pare che la conclusione sia: in assenza di risposte chiare e convincenti, niente vaccino, niente farmaci, niente soldi ai soliti noti. Abbiamo già visto le cavolate sparate a proposito dell’aviaria ed anche del cosiddetto “morbo della mucca pazza”. Se un giorno, ci fosse un governante che, smettendo di vedere come coccolare i suoi elettori, volesse fare una statistica seria dei casi di morte, e intervenire sulle cause più frequenti, sarebbe davvero una svolta clamorosa. Ma si sa, elettori da una parte, interessi economici inconfessabili dall’altra, non ci può essere alcuno spazio per decisioni sagge e ponderate.

10 commenti:

  1. Tra l'altro si chiama febbre suina e non centra nulla con il maiale!! Questa malattia non deriva da esso anche perchè si può mangiare carne suina, e allora cos'è?? Nessuno lo sa, o almeno dicono così, perchè secondo me sono virus creati da qualcosa di losco che fa l'uomo..ad ogni modo, vi rendete conto di quanto le malattie crescano?? Londra è invasa in particolare, sono già morte mi sembra più di 30 persone..poi non capisco un'altra cosa, se dicono di non sapere cosa sia e da cosa derivi, come fanno a creare il vacino?? Secondo me il mondo è sotto esperimento..

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  2. @Ela
    Difficile dirlo se siano esperimenti fatti dagli stessi genetisti, ma tieni anche conto che le mutazioni genetiche sono abbastanza frequenti, e nei microorganismi, che hanno cicli di riproduzione brevissimi, statisticamente mutazioni che abbiano successo, cioà che diano origine ad organismi più potenti dei propri precursori sono certo possibili. In ogni caso, si manifestano qui, proprio nel campo delle malattie infettive, i limiti nel dominio umano sulla natura. Forse, sarebbe il caso di rivedere le politiche di spesa in campo sanitario.

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  3. Premesso che non credo ai virus prodotti in laboratorio che poi vengono liberati per fare profitto, mi dispiace ma sono cazzate da film già visti molte volte, qui il giochino è quello già visto con l'aviaria, anzi con la pseudo aviaria, quando il buon Storace, sulla scorta di un paio di piccioni morti in Turchia, di qualche gallina defunta in Cina, spese milioni di euro in antivirali che andarono poi a male nei magazzini di stato.
    Il trattare le malattie attraverso i media facendo leva sulla componente emotiva della cosa, in particolare sulla paura della popolazione, serve a far assumere comportamenti irrazionali e a farli ratificare dalla pressione dell'opinione pubblica stessa, di fatto deresponsabilizzando i politici che prendono le decisioni e facendo lobbying alla luce del sole. Questa volta però, a differenza della finta aviaria, un qualcosa in più c'è ed è potenzialmente molto pericoloso: si tratta di una pandemia. Questa influenza non è mortale, se non in casi fisiologici del tutto analoghi a quelli di una qualunque epidemia influenzale. Il problema vero è che si tratta di un ceppo del tutto nuovo essendo una mutazione che ha fatto il salto di specie (da suino a uomo - per inciso non si tramette mangiando la carne ma per via aerea), per cui non produciamo anticorpi in grado di fornirci protezione e la sopravvivenza è garantita semplicemente dal fatto che si tratta di una forma virale leggera. Nel caso però, del tutto teorico ma possibile, che questo virus con le infinite mutazioni continue che subisce, dovesse rafforzarsi...e bè allora sì che sarebbe dura. Nel dubbio che fare? Investire cifre enormi per salvaguardarsi da un pericolo praticamente solo teorico? O rischiare la vita di milioni di persone?
    ciao.

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  4. @Silvano
    Come vedi, ho manifestato dubbi: anch'io come te odio il complottismo, ma nello stesso tempo ne ho viste troppe per permettermi di escludere in maniera assoluta ogni possibile ipotesi, per quanto remota essa possa essere.
    Per quanto riguarda il dilemma che tu presenti in conclusione, io non l'avrei. Per quanto io non sia un genetista, so che non sempre un vaccino preparato per un determinato virus funziona su una sua versione mutata. In altre parole, nessun investimento potrebbe garantirci da un'aumentata pericolosità del contagio.
    Questo è tanto vero che anche in ambito farmaceutico-sanitario si comincia a parlare di usare farmaci antivirali che evidentemente non c'entrano nulla con i vaccini, avendo un meccanismo d'azione totalmente diverso. Su tali farmaci, vi consiglio la lettura del seguente post, che mi pare ben documentato:

    http://ambientalismodirazza.blogspot.com/2009/07/chi-ci-guadagna-con-gli-antivirali.html

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  5. Mi sa che siamo entrambi un po' troppo razionali ;)
    Il discorso del vaccino rimane cmq fondamentale nel caso il virus non muti in modo radicale, perchè se pensi alle popolazioni africane, o alle popolazioni povere del mondo, il virus anche nella versione attuale, con una pericolosità trascurabile per occidentali ben pasciuti e in buone condizioni fisiche e igieniche, potrebbe rivelarsi devastante nei confronti di popolazioni povere e in precarie condizioni di salute, malnutrite ecc. Qualcosa d'inquietante per un profano questo virus ce l'ha già adesso, si sta manifestando in condizioni stagionali atipiche per l'influenza. Io non ricordo mai d'aver sentito parlare di un'epidemia influenzale in europa d'estate...Vedremo che farà quest'inverno.
    ciao.

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  6. @Silvano
    Scusami, ma dati i costi che si prospettano, non credo proprio che le nazioni ricche abbiano alcuna intenzione di comprare vaccini per gli africani. Mi viene in mente una barzelletta sulle truffe a scapito degli aiuti all'Africa, di quei due tizi che spartiscono in tre, una pila di merce per l'uno, una pila di merce per l'altro e un gestaccio per l'Africa :-D

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  7. Non sono un'esperta in materia e quindi il mio giudizio è del tutto soggettivo. Tuttavia lo esprimo: non sono spaventata. Le contraddizioni dell'informazione e la volontà di sparare titoloni a effetto sono fatti a mio parere evidenti.
    Vedremo che cosa accadrà.

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  8. @Romina
    Sì, era quello che tentavo di sottolineare, c'è un elemento mediatico che svrasta tutto: rumore tanto, informazione zero. In questa situazione, senza evidenze sostanziali, meglio affidarsi al nostro sistema immunitario!

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  9. ben detto ben scritto e ben commentato!
    giusto da pochi giorni è uscito che l'affare "h1n1" per big pharma vale circa 10 miliardi di dollari. il nostro ministro della sanità ha già detto che prenderà una certa quantità (milioni) di dosi del vaccino, come storace a suo tempo.
    naturalmente è tempo di crisi anche per le multinazionali, e quindi devono mungere.

    sulla questione dell'origine del virus, in questo caso mi pare sia abbastanza probabile quella naturale. sulla sua pericolosità, beh, attualmente lo è molto meno di una banale influenza.
    (la mia compagna bio(tecno)loga così mi spiegava.)

    a proposito di virus, sull'origine dell'aids alcuni anni fa ho visto un bellissimo esempio di teatro civico. lo spettacolo si intitolava "l'origine del male".

    saluti

    ps: volevo chiedervi se potete pubblicizzare la vicenda del testimone di giustizia pino masciari

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  10. @ventopiumoso
    Avere la conferma di una biotecnologa è sempre una cosa importante!
    Comunque, la cosa sta diventando sempre più inquietante: credo che dovremo considerare questa questione con l'attenzione dovuta.

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