Nelle precedenti settimane, ho ripetutamente espresso l’opinione che, anche se con tempi non quantificabili oggi, il signor B. avesse intrapreso una ormai inarrestabile discesa della sua carriera politica, e il suo governo aveva i mesi contati.
Oggi, con grande rammarico, pur non avendo ancora cambiato opinione, confesso che comincio a nutrire qualche timore a proposito. Tra tutti i segnali che valuto preoccupanti, uno mi ha più colpito, ed è la campagna di stampa a livello internazionale che Di Pietro sta lanciando in questi giorni. Valuto queste sue iniziative come se anch’egli, da un posto di osservazione ben più privilegiato del mio, nutrisse severe preoccupazioni sulla caduta del signor B., e tentasse di scavargli il terreno attorno agendo proprio su una leva che si è mostrata finora favorevole in questa direzione, proprio la stampa estera.
Tonino ha il fiuto fino: se proprio in questi giorni si sta spendendo tanto in questa direzione, anche finanziariamente comprando un’intera pagina mi pare dell’Herald Tribune, non lo sta facendo senza motivazioni adeguate.
Così, la mia personale preoccupazione trova un rinforzo in quella che colgo come un’analoga preoccupazione del principale avversario del signor B. .
Purtroppo, non posso che restare a guardare, sperando che certi fattori recentissimi falliscano nel prevalere su un processo che sembrava essersi messo in moto in maniera inarrestabile: dovesse arrestarsi, l’ipotesi dell’espatrio potrebbe prendere davvero piede!
Cioè stai dicendo che Tonino non è un'aquila? E non capisco chi possa essere il principale avversario del signor B.
RispondiEliminaTi chiedo scusa, ma stamattina non riesco a connettermi bene...
Lara
purtroppo, a mio avviso, l'ultimo evento del G8 ha giocato un bellissimo colpo a favore del mister B. Tutto liscio e perfetto ..... tutto ha cancellato gli eventi negativi del passato. Non servono lodi o che altro, basta un evento del genere. Ora è un angelo vestito di bianco. Dove erano i giornalisti che in tutti questi mesi lo hanno attaccato? Non una domanda in nessuna conferenza stampa che riguardasse i fatti accaduti e quindi nessuna risposta. Dov'era la popolazione che avrebbe dovuto manifestare contro tutto cio' che all'aquila non va ed è tenuto nascosto? solo una piccola scritta sulla collina, considerata da pochi .... tonino ha un partito per il quale ho sempre creduto e votato ma anche in questa occasione sono spariti tutti.
RispondiEliminaE' stato un brutto colpo per me, questo G8...ciao buona domenica
Il G8 è stato un'operazione-immagine molto efficace. Berlusconi ne è uscito bene e i suoi consensi saliranno. I cittadini hanno la memoria corta e una parata di politici che mangiano, vanno in gita alle rovine dell'Aquila, fanno sorrisi e si danno le pacche sulle spalle (ossia fanno una vacanza pagata da noi)è un ottimo rimedio per combattere contro l'impopolarità.
RispondiEliminaLa superficialità vince sempre e il popolo ama sognare vedendo i ricchi e famosi che si divertono. Lodo Alfano, immoralità e follie del sultano sono già state dimenticate.
Premesso che data l'età non posso permettermi di pensare a qualsiasi ipotesi di espatrio, ieri ho appreso una notizia strana. Come mai il Guardian, se non sbaglio quotidiano inglese, ha immprovvisamente cambiato parere sulla persona di s.b. e ieri ha pubblicato un articolo di elogi mentre fino a qualche ora prima - forse esagero - ne aveva detto di cotte e di crude? C'è qualcosa di strano che non mi convince. Forse sarò io che penso male.
RispondiEliminaLe notizie e le impressioni scorrono veloci come su un nastro accelerato. Si dimentica sempre più presto. Anzi, lo sport più diffuso mi sembra essere proprio quello dell'oblio...
RispondiEliminaComunque, ho una casa grande e posso sempre ospitarti se prendi la via dell'esilio....
C'è stato l'elogio diretto di Obama che ha definito quella di B. una "forte leadership" e di fronte a questa autorevole affermazione tutto tace.
RispondiEliminaPurtroppo pochi ascoltano le voci dei terremotati, di quelli che dentro le tendopoli non solo non sanno quando le potranno lasciare ma vivono come dentro dei ghetti visto che non hanno neanche il diritto di riunirsi.
RispondiEliminaMa l'immagine oggi ha ancora un grande appeal e quindi il G8 senza problemi porterà forse come dice Romina di nuovo a far salire lo share di gradimento del Cav.
La strada é ancora lunga, sta a noi decidere se lottare e percorrerla o arrenderci.
Nutro le tue stesse perplessità: la "Campagna d'Inghilterra" del Tonino nazionale mi ha spiazzato. Quasi si preparasse ad una resistenza da un imprecisato "esilio", visto che qui - purtroppo - non si cava un ragno dal buco e, come giustamente hai osservato, il G8, lungi dal rivelarsi l'annunciato fallimento, è stato una flebo di apprezzamenti globali per Mr. B. L'ultima speranzella la ripongo nella Cassandra Massima (D'Alema...) e nei suoi reiterati riferimenti alle "scosse" e agli "scenari imprevedibili".
RispondiEliminaStaremo a vedere, Vincenzo, ma intanto io me ne vado in Croazia e domando per l'asilo politico...
@Lara
RispondiEliminaGrazie per la domanda, così forse chiarisco anche ad altri quello che effettivamente non è del tutto chiaro. Il principale oppositore di B. è Tonino Di Pietro, che ha dimostrato di avere un gran fiuto politico. Come dice anche BC (Bastian Contrario) nel suo commento, Di Pietro che va all'estero ad attaccare il signor B., sembra segnalare che egli percepisca pericoli. Bene, se li sente lui, i pericoli dovrebbero essere reali.
@Bruno
RispondiEliminaApparentemente, l'invito alla tregua da parte di Napolitano, ha funzionato ben oltre il prevedibile. Resta da capire perchè, quale strumenti di dissuasione abbiano operato in questa occasione. Non è un caso che io abbia snetito l'esigenza di stigmatizzare l'invito del presidente. Oggi, comunque, qualcuno potrebbe fare valere questa tregua per ricominciare il pressing contro il signor B.
Direi che non è ancora tutto perduto!
@Romina
RispondiEliminaproprio adesso, parte a mio parere, la partita decisiva. Come dicevo nel post, più di altri, mi preoccupa il comportamento assunto da Di Pietro, ma credo che da domani stampa e partiti che stanno contro il signor B., dovrebbero ripartire a tutto spiano proprio citando la fine della tregua.
@Aldo
RispondiEliminaQuesta del Guardian con elogi al signor B. non la sapevo, e mi preoccupa non meno che a te. Dici bene: c'è puzza di bruciato. Comunque, anche per me espatriare temo sia pressocchè impossibile!
@Chiara
RispondiEliminaGrazie, non so poi quanto resisteresti alla mia presenza :-D
Fortuna che nella UE non sia richiesto permesso di soggiorno :)
@Kinnie51
RispondiEliminaMi pare però che Obama abbia un po' giocato su questo aspetto, rivolgendosi principalmente a Napolitano: vedremo, speriamo comunque di farcela, mai perdere la speranza!
@Daniele
RispondiEliminaSono convinto come te che la rabbia stia montando a L?Aquila. Mi chiedo però perchè gli aquilani non riescano ad organizzarsi per far conoscere a tutti questa loro situazione. Possibile che non si rendano conto di quanto il governo riesca a imporre sui mezzi di informazione il suo punto di vista, mentendo sulla situazione effettiva?
@BC
RispondiEliminaCavolo, ci batti tutti sul tempo... :-D
Lo fanno ma se non puoi riunirti se non hai quasi neanche il diritto di camminare liberamente non è facile.
RispondiEliminaAggiungi che Miss Kappa alias Anna blogger della città di L'Aquila, è dal primo giorno che denuncia le cose come stanno e solo in queste ultime settimane con manifestazioni a Roma e sul posto sono riusciti a fara parlare di loro ma c'è molta omertà tra i media.
@Daniele
RispondiEliminaSe la causa lo richiede, si va allo scontro anche fisico: creino il caso, non vedo come si possano accettare di essere espropriati dei loro diritti fondamentali. Io credo, ma non ho prove in proposito, che ci sia poca organizzazione: se ce ne fosse, qualcosa si riuscirebbe comunque a farla.
Chiaro che mi rendo conto che la situazione è davvero difficile, ma senza che avvenga qualcosa lì, altrove sarà ancora più difficile aiutarli.
Io sinceramente non mi sono mai illuso che questi ultimi scandali avessero potuto intaccare il potere di B.
RispondiEliminaD'altronde, sono serviti bene a sotterrare il caso Mills, di cui NESSUN giornale ha mai parlato approfonditamente.
Per me questo episodio rappresenta lo spartiacque tra democrazia e dittatura.
Se il giornale di "opposizione" monta un caso su una diciottenne e su qualche escort per settimane e tace su un grave caso di corruzione, allora e' palesemente COMPLICE!!
Lo ha ben capito Tonino, verso cui non nutro un'immensa fiducia,
però effettivamente a parte lui, il nulla.
@gigi
RispondiEliminaDevo confessare che non ho seguito come Repubblica abbia trattato il caso Mills, ma in ogni caso stento a credere che ci sia un gioco delle parti, anzi non ci credo proprio. Anche perchè, se Repubblica non riesce a sbalzarlo di sella, ne esce malissimo.
Non riesco proprio a capire quale sarebbe il vantaggio per B. che si parli di escort e similia.
Davvero, credo che per B. questa vicenda non gli abbia proprio fruttato: ancora non si sa se avrà compromesso la sua carriera politica, ma le batoste le ha prese, e anche forti, questo è un fatto.
Comunque, per me non tutto è ancora perduto: i prossimi giorni saranno particolarmente importanti!
hanno speso milioni per la parata del G8, ora che i riflettori si sono spenti agli abitanti de L'Aquila sono rimasti soli, con promesse e senza niente di concreto..
RispondiEliminaBerlusconi, deve aver venduto l'anima al diavolo perchè tutto andasse bene.. In ogni caso il vero protagonista del G8è stato Obama.
@signora in rosso
RispondiEliminaSul G8, la mia opinione è che alla fine tutti gli sforzi lì convergono per sminuire l'ONU.
Basta vedere come si esprime il signor B., quando sottolinea che in 12 si raggiunge l'80% dell'economia mondiale.
E' evidente che per loro non contano le persone, contano i soldi, e si sono ormai stufati di dovere fare i conti con quelli che considerano solo dei pezzenti.
Se poi dal loro punto di vista, che quindi è ben lungi dall'essere il mio, si sia trattato di un successo, non sono in grado di dire.
Certamente, gli aquilani non hanno mai contato niente, ma, come dicevo a Daniele, purtroppo nessuno si può sostiutire a loro e alla loro capacità di organizzare una resistenza adeguata.
Non sarei così pessimista. Non è cambiato molto a ben guardare B. ha giocato bene e vinto il round G8. A ben guardare sono contento pure io, nel senso che quella grandissima scenggiata che è diventato il G8 non ha comportato nè morti nè feriti e non è poco visti i precedenti.
RispondiEliminaQuanto al nostro ragionare, trovo abbia il limite e l'instabilità di fuzionare su tempi televisi accelerati. Mi spiegao meglio: un giorno B. sta per dimettersi ed è finito, il giorno dopo è saldo in sella ed è invincibile... Questa secondo me è la politica degli spettatori dettata dalle televisioni e dai media in generale.
L'astro di Berlusconi è appannato ed è ancora in difficoltà. Semplicemente ora non ci appare più così, ma magari domani succede qualcosa e subito tutti a contare i minuti che ci saparano dalla dipartita del nostro.
Quando a Di Pietro, non mi piace nè mi è mai piaciuto- ma qui lo so temo d'essere un disco rotto perchè già lho detto.
Di Pietro è il Berlusconi "de noantri" un po' pezzente ed un po' furbacchione. Certo in questo momento l'opposizione è affidata esclusivamete a lui ma non per meriti suoi, ma per incapacità del PD - spero non cronica, anche se comincio a disperare.
Si sentono i padroni del mondo e B. a far da anfitrione, finalmente grande fra i grandi della Terra, sulle rovine e sui lutti di una popolazione ghettizzata nelle tendopoli. Sule macerie dell'Aquila, Berlusconi ha creato una fiction di tutto rispetto per gli allocchi teledipendenti, ma resta una fiction.Quello che mi sconcerta è l'ignavia di una opposizione rinunciataria.
RispondiElimina@Silvano
RispondiEliminaIn politica, bisogna cogliere i piccoli segnali, e quello che sto seguendo sulla rassegna stampa di radiotre di oggi, lunedì 13, sembrano confermarmi su qualcosa che è successo nel circolo politico e che noi non conosciamo, e il cui sbocco ci viene nascosto.
Nel post, veramente, ho solo voluto sottolineare che le ultime iniziative di Di Pietro verso la stampa estera mi sembravano politicamente significative, e ve le volevo segnalare.
@Catone
RispondiEliminaDirei che il gioco teatrale del signor B. sulla pelle degli aquilani ha il suo equivalente nel rivendicare il proprio potere da parte dei grandi della terra nei confronti dei più poveri, ridimensionando gravemente il ruolo dell'ONU.
Tonino sta semplicemente facendo quello che i "5 ragazzi" gli hanno commissionato (Grillo docet). Approfondimenti sul mio blog:
RispondiEliminaDi Pietro e l'allarme-democrazia: da che pulpito...
"dai j'accuse emerge il ritratto di un capetto dispotico, con il pallino del denaro. Ecco, una per una, le ultime defezioni, con tutti i perchè"e poi:"Aurelio Misiti ha raccolto 11 deputati per contestare a Di Pietro (...) il suo metodo dittatoriale di gestione del partito. (...) la goccia che ha fatto traboccare il vaso (...) il lider maximo dell'Idv ha centralizzato il controllo su ogni dichiarazione dei parlamentari, i quali potranno esternare solo i testi elaborati dalla società che gestisce il blog di di Pietro".
@noalgore
RispondiEliminaGrazie del contributo. Ho dato una rapida scorsa al tuo post che citi, dove trovo molte informazioni preziose.
Mi pare che tu confermi quello che io affermavo: Di Pietro ha un punto di osservazione privilegiato, e se egli è preoccupato, non delle sorti della democrazia in generale, ma delle sorti del suo nemico di sempre, cioè il signor B., credo dovremmo preoccuparcene anche noi.
Certamente, Di Pietro non suscita certo le mie simpatie, ma io sento un'esigenza prioritaria, ed è quella di liberare la politica italiana della presenza oppressiva del signor B., col suo impero finanziario annesso, e quidni con tutte le ovvie implicazioni in termini di potere esorbitante. Inoltre, qui io ravvedo anche elementi di psicopatologia che fanno temere il peggio.
Che poi Di Pietro sia contestato al suo interno, non può che farmi piacere: penso sia solo l'inizio, la gente che si è imbarcata per le eelzioni europee non sembra del tipo "usi ad ubbidir tacendo".
@Gio
RispondiEliminaIo vedo solo un agguato parlamentare, ma bisogna vedere se ci sarà qualcuno, proprio tra i suoi più fidati (tipo Gianni Letta, per intenderci), che si occupa di prepararlo. Se mai ci sarà, sarà deciso altrove, ma attuato in Parlamento: questa è la mia opinione, e purtroppo non mi pare che Napolitano aiuti in questa direzione, anzi al contrario, e non capisco ancora perchè.