giovedì 31 gennaio 2013

ANCORA SULLE BANCHE

E’ inutile nasconderselo, la questione “banche” è oggi centrale, e mi fa piacere che, malgrado la tendenza a trasformare ogni notizia in pettegolezzo da parte dei media e i tentativi di depistaggio da parte di tanti politici, la faccenda MPS si rifiuta di essere declassata a un semplice episodio di corruzione.

Con ciò naturalmente, non sto negando che corruzione ci sia stata, ma che occuparsi esclusivamente di questi aspetti, che tra l’altro la legge affida alla magistratura che sta dimostrando di fare al meglio il proprio dovere, significa fermarsi alla superficie.

Soprattutto, è davvero insopportabile sentire chi, come Monti oggi pomeriggio, o un docente universitario di cui non conosco il nome stamane a radiotre, sentenziano che il problema sta nella natura pubblica delle banche, ed hanno la faccia tosta di farlo nel 2013, dopo cinque terribili anni di crisi di cui non si vede la fine. E chi e cosa hanno innescato la crisi se non proprio le grandi banche anglosassoni tutte rigorosamente private? ...

martedì 29 gennaio 2013

DAL VOTO UTILE AI SONDAGGI DA AGGIUSTARE: IL PD SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI



I miei lettori abituali ricorderanno che solo pochi giorni fa mi sono occupato dellea questione del cosiddetto “voto utile”. In particolare, candidati del PD insistono nel pretendere che ci sia un elettorato che pure riconosce essere del tutto politicamente distante da sé, che debba scegliere di votare loro, sennò fanno il gioco di Berlusconi...

sabato 26 gennaio 2013

MPS E PROVINCIALISMO DEI MEDIA ITALIANI



Certo che la campagna elettorale sta distruggendo tante cose, ma soprattutto ogni razionalità.
Prendiamo la faccenda del MPS, una vera bomba per molti aspetti. Ebbene, cosa diventa nel clima elettorale di questa schifezza di politica che domina in Italia? Un appiglio per screditare il PD accusato in sostanza di essere più o meno indirettamente coinvolto in un episodio di corruzione.
Chi mi legge, sa che non sono stato certo tenero col PD, e quindi sarebbe davvero arduo accusarmi di fare l’avvocato d’ufficio di questo partito. Tuttavia, non posso sottrarmi dal manifestare il mio dissenso su questo modo perfino caricaturale di affrontare una questione così seria e rilevante come i guai del MPS. Il primo effetto dell’assurdo approccio ampiamente favorito dalla grande stampa è stato quello di oscurare completamente quanto la cronaca invece ci proponeva sul dibattito a livello europeo su temi assolutamente contigui a quelli che ruotano attorno al MPS...

giovedì 24 gennaio 2013

LA METAMORFOSI DI MONTI SI E' ORMAI COMPLETATA



E bravo Mariaccio Monti, studiando ed applicandosi, finalmente ha raggiunto il suo obiettivo, adesso è, a parte dettagli politicamente insignificanti, identico a Berlusconi...

martedì 22 gennaio 2013

DESTRA E SINISTRA IN POLITICA



C’è qualcosa che accomuna Grillo e Monti, è la loro comune convinzione che la distinzione destra/sinistra sia superata.

Monti sostiene la distinzione riformatori/conservatori, riconoscendo proprio nella sinistra i conservatori, mentre egli si definisce un vero riformatore. Grillo, da parte sua, è ancora più rozzo, distingue tra cose intelligenti e cose stupide, e questa distinzione in effetti meriterebbe di stare tra quelle stupide...

domenica 20 gennaio 2013

RIVOLUZIONE CIVILE: OPINIONI E PROPOSTE



La prima puntata della nuova trasmissione della Annunziata è chiaramente fallita. Sarebbe interessante sapere come sono stati scelti i partecipanti. Non mi riferisco certo ad Ingroia ed agli altri rappresentanti della lista “Rivoluzione Civile”, ma ai loro interlocutori che onestamente si sono dimostrati di bassissima qualità, apparentemente mandati lì con la specifica missione di gettare fango sulla nuova formazione politica.
Oltre al solito Sallusti che è arrivato a dare del mascalzone ad Ingroia, dimostrando anche a tutti quei signori che a vari livelli hanno ritenuto di mobilitarsi per evitargli il carcere quanto egli sia un professionista dell’insulto assunto a metodo di lotta politica, ci stava una certa giornalista de “La Repubblica” Sonnino che evidentemente “tiene famiglia” e deve guadagnarsi la pagnotta dai suoi padroni in qualche modo, a un tizio che ripeteva fino al parossismo la stessa frase sulla candidatura, pensa che cosa terribile, di un campano in veneto, a due giovani pescati non so da quale periferia degradata che avevano un atteggiamento chiaramente mafioso.
L’Annunziata può ben pensare che quello sia un campione significativo degli elettori italiani, ma almeno dovrebbe mostrarsi in grado di controllarli, e non di subire i loro interventi al di fuori di qualsiasi minimo livello di disciplina.
La trasmissione in sé ed il suo palese fallimento non costituiscono comunque il mio principale oggetto di interesse, molto più interessante è dal mio punto di vista cosa ci fa capire di “Rivoluzione Civile”...

giovedì 17 gennaio 2013

COME RENDERE SUPERFLUE QUESTE ELEZIONI E VIVERE DA POLITICANTI FELICI



Finalmente, è ufficiale, votare per Monti o per Bersani è sostanzialmente la stessa scelta, c’è in corso di perfezionamento un accordo tra loro per governare assieme...

martedì 15 gennaio 2013

COME PUO' MAI UN VOTO DANNOSO ESSERE CONSIDERATO UTILE?



Ci siamo, puntuale come la morte l’argomento del voto utile ricompare sulla scienza elettorale, e chi lo evoca? Indovinate un po’, compare nelle parole di Bersani che pur premurandosi di allontanare ogni ipotesi di desistenza, invita gli elettori a non votare per “Rivoluzione civile”, ma per la coalizione PD-SEL...

sabato 12 gennaio 2013

IL FLOP DI SANTORO

Credo proprio che per Santoro la puntata con Berlusconi sia stato un flop. 
Ho disapprovato da subito l'idea di accettare la presenza, trra l'altro senza altri ospiti, di Berlusconi a Servizio Pubblico, ma d'altra partre come faceva Santoro a non comportarsi da Santoro, come avrebbe mai potuto rinunciare a un duello col nemico storico?
Berlusconi ha studiato con attenzione la tattica da tenere e mi pare proprio che l'abbia pienamente indovinata, ne è uscito indenne, dimostrando così di riuscire a sopravviere anche nella gabbai dei leoni, e tanto gli basta. Insomma, Santoro è un antiberlusconiano, uno dei membri di quella numerosa compagnia che, proprio a causa di questa importanza eccessiva data al personaggio (invece di ignorarlo , come sarebbe stato necessario), hanno involontariamente contribuito alla sua fortuna.
Evito di esprimere un giudizio puntuale sulla trasmissione, ma voglio invece soffermarmi su due punti dove Santoro mi è sembrato travisare le questioni coinvolte in maniera direi clamorosa...

giovedì 10 gennaio 2013

RISPOSTA AL COMMENTO DI ROUGE NEL PRECEDENTE POST

Da un po' di tempo, sui blogspot come il mio e da casa, non riesco ad inserire commenti (c'è qualcuno che mi può aiutare a capire cosa succede e come posso superare il problema?)
Nel frattempo, non mi rimane che rispondere inserendo finti post da usare come spazio di commento. Qui, rispondo a Rouge sul post precedente.

Scusami Rouge, ma riguardo al primo punto, bisognerà anche praticare una certa qual flessibilità nel riconoscersi, sennò l'alternativa è il partito personale. Se si riconosce che c'è una grave operazione politica in corso che ha visto un primo passaggio nell'insediamento del governo Monti, la prima cosa che si dovrebbe fare è opporsi alle tre forze politiche (PDL, PD e centro vario) che hanno appoggiato quel governo approvandona i provvedimenti e votando fiducie quasi a ritmo settimanale, quelli diventano automaticamente i nostri nemici, quelli da combattere.
Naturalmente, si combatte con le armi di cui si dispone, e se Rivoluzione civile ha mille difetti ed eterogeneità, io preferisco fare una battaglia politica al suo interno invece di disertare ed assityere imbelle all'attuazione di questo piano criminale. Si potrebbe dire metasforicamentye, che in un gruppo di persone che si trova a dover disarmare un potenziale assassino non occorre che ci sia una vera amicizia reciproca, basta fidarsi quel che basta per portare a termine l'operazione di disarmo.

Per quanto riguarda la legge elettorale, non so se ti rendi conto che seguendo quel che tu dici (rifiutarsi di votare finchè non cambiano la legge elettorale), si permette a costoro di fare tutto ciò che vogliono, non mi pare una cosa saggia. Sempre in metafora, sarebbe come se ci mettessimo d'accordo per cenare assieme in una certa compagnia per un intero mese, e avessimo a questo scopo dato il nostro contributo finanziario. Di fronte alla modestia del primo pasto, sarebbe come se minacciassimo di non cenare con loro permettendo loro di sbafarsi a nostre spese: a chi faremmo il dispetto?
Io preferisco sbattere fuori dalal cucina simili individui per realizzare una cena adeguata, piuttosto che prendermi la misera soddisfazione di dichiarare la mia insoddisfazione senza cambiare l'esito delle cose.

Ora, poichè le considerazioni che ho fatto sono ababstanza ovvie, il punto sta nel mancato riconoscimento anche da aprte tua della gravità della situazione, per questo insisto su questo specifico aspetto.

LA RILEVANZA STORICA DELLE PROSSIME ELEZIONI



Apparentemente, non c’è modo, è impossibile convincere perfino il mondo abbastanza ristretto ed in qualche misura selezionato che gravita nella blogsfera che queste non sono elezioni qualsiasi, come le tante che dal dopoguerra si sono succedute...

domenica 6 gennaio 2013

IL DIFFICILE CAMMINO DEL NUOVO POLO ANTILIBERISTA

Come ho annunciato in un recente post, ho deciso di aderire all'appello del gruppo che si è autocostituito sotto il nome di "Cambiare si può".
L'appello era finalizzato alla costituzione di un quarto polo elettorale che potesse rappresentare quella opzione del tutto alternativa al liberismo rappresentato in Europa e in Italia non soltanto dalle forze della destra che si riconoscono nel partito popolare europeo, ma anche nella socialdemocrazia. Tutti abbiamo potuto verificare come le posizioni di Hollande, del PD e di Napolitano, tre soggetti che dovrebbero ben rappresentare l'area socialdemocratica europea, stentino a differenziarsi in maniera percepibile da quelle di Monti e della Merkel. Apparentemente, la stessa dialettica democratica viene severamente mortificata dalla coincidenza pressocchè totale tra i due grossi tradizionali schieramenti politici europei.
Purtroppo, si registrano già oggi grosse difficoltà alla stessa presentazione delle liste elettorali. In sostanza le due princiupali anime della coalizione che si era provvisoriamente costituita, l'una costituita dall'arcipelago delle microformazioni della sinistra estrema, l'altra da associazioni varie tra cui spicca ALBA, un movimento che si è costituito da circa un anno e caratterizzato da un dichiarato e totale dissenso dall'organizzazione tradizionale dei partiti politici. Questo dissenso soprattutto sul tema organizzativo, ha finito con il determinare una vera  e propria divaricazione tra queste due anime, con la dichiarazione di disimpegno dal processo di costituzione del polo elettorale da parte del gruppo dirigente di ALBA...

giovedì 3 gennaio 2013

AFFIDABILITA', UNA PAROLA MAGICA


Mi chiedo che razza di campagna elettorale vivremo nei due mesi che ci separano dalle elezioni. Mi chiedo se si può porre al centro del dibattito politico il concetto di affidabilità a livello internazionale...

mercoledì 2 gennaio 2013

LO SDOPPIAMENTO DI GIORGIO NAPOLITANO

Il trentuno dicembre appena trascorso, l'extra-terrestre Giorgio Napolitano è sbarcato sui nostri schermi televisivi e da solerte ed intelligente osservatore ha improvvisamente notato quanto sia brutta la situazione in cui ci troviamo...