martedì 31 dicembre 2013

I MIEI PERSONALISSIMI AUGURI PER IL 2014

Cari sparuti lettori, 
a voi tutti i miei sinceri auguri di un coraggioso 2014. Dico coraggioso proprio perchè penso che oggi il nostro principale nemico è la paura, e così spero che nel nuovo anno il popolo italiano riesca a superarla, almeno quel tanto che è necessario per cambiare le cose, abbandonare il monopensiero liberale, liberista, libertario, libertino, insomma in cui si agita la retorica della libertà (una cosa troppo seria per usarla a scopo di propaganda politica), e si acquisisce una adegauta sensibilità e consapevolezza delle tematiche ambientali, non per decrescere, ma per abbandonare i percorsi automatici delle logiche del mercato come unica misura di tutte le cose: 

TORNIAMO A METTERE L'UMANITA' 
AL CENTRO DELLA POLITICA!

domenica 29 dicembre 2013

PERCHE' SONO CONTRARIO ALLA COSTITUZIONE DI UN UNICO FRONTE ANTIEURO

Da alcuni mesi, mi sono assunto lo scomodo compito di esercitare un ruolo critico nel fronte antieuro.
Mentre il dispiegarsi degli effetti della crisi sulla vita di ogni giorno induce nuovi proselitismi in questo fronte, la confusione si infittisce nel definirne gli obiettivi.
Il pericolo concreto è che tale fronte finisca per caratterizzarsi sulla base della visibilità mediatica, privilegiando quindi le tesi propugnate da formazioni politiche già esistenti ed anche rappresentate in parlamento (tipicamente la lega di Salvini che sembra avere tolto al M5S il ruolo di principale sostenitore di questo fronte) o da singoli personaggi mediaticamente rilevanti (Bagnai ne è un tipico esempio)...

sabato 28 dicembre 2013

LA DOPPIA VESTE DI NAPOLITANO

Interessante quanto mai questo doppio ruolo che Napolitano si è assegnato. Da una parte, si comporta come in un regime presidenziale (qualcuno addirittura sostiene come un monarca assoluto, ma si tratta delle solite malelingue...), rifiutando di accettare la richiesta del partito di maggioranza relativa di presentarsi davanti alle camere allora appena elette per chiedere la fiducia, e determinando il tipo di maggioranza che doveva governare, naturalmente il nome del premier, suggerendo a chi affidare un cogruo numero di dicasteri, e infine determianndo l'agenda stessa del governo, dall'altra fa la parte del potere terzo, che giudica imparzialmente l'operato degli altri organi tralasciando di considerare quanto tali organi siano il frutto della sua volontà e del suo disegno politico. 

Insomma, ieri Napolitano si è dato un voto basso, solo che la versione ufficiale è che invece tale voto sia stato dato a quella serie di pupazzi che operano a suo nome e per suo conto. Davvero un presidente che ci rappresenta anche nell'abilità tutta italiana di far dimenticare le proprie responsabilità.

martedì 24 dicembre 2013

LE MIRABILI SORTI DI CHI FINI' DI AFFOSSARE LA LISTA INGROIA

Che fine ha mai fatto ALBA, la formazione politica così liberataria, spontaneista, democraticista che si vantava di avere statutariamente eliminato il concetto di gerarchia dentro la propria organizzazione?
Non so voi che mi leggete, ma io di ALBA, conosco solo alcuni dei fondatori che periodicamente scrivono di politica dando la linea ai loro adepti di cui non si sa nulla, anzi si può perfino pensare che neanche esistano tanto sono ininfluenti, fuori da ogni dibattito politico...

giovedì 19 dicembre 2013

ASPETTI MENO FREQUENTATI DELLE VICENDE DI LAMPEDUSA

Di commenti indignati sulle vergognose vicende avvenute a Lampedusa, ne abbiamo trovate a bizzeffe sulla grande stampa. Del resto, questo sentimento di indignazione in sè non costa nulla ma soprattutto non determina alcun effetto, tranne quello forse di vendere qualche copia in più del proprio giornale. 
Io lo salterò perchè do' per scontato che i miei lettori siano d'accordo con me nel condividere questa indignazione. 
Vediamo invece due aspetti che colpevolmente non vedo affrontati sulla stampa e che mi appaiono più incisivi, magari meno unanimistici, forse anche controversi, ma proprio per questa ragione degni di maggiore attenzione...

mercoledì 18 dicembre 2013

FASCISTI PIU' O MENO PROBABILI

Non so chi sia fascista tra i protagonisti di questo evento, ma secondo voi, chi tra Simone Di Stefano, che ha tolto dall'asta la bandiera della UE, e il magistrato che lo ha condannato si è comportato da fascista? 
Duole doverlo constatare, ma apparentemente il potere ha smesso di ricordare la sua natura democratica, ed ormai difende con tutti i possibili mezzi repressivi l'ordine costituito, incluso un potere di fatto ma mai formalizzato.

martedì 17 dicembre 2013

DA MONCLER AL QUIRINALE, VETRINA DI MONOPENSIERO A GOGO'

Ieri, ho seguito una parte del talk-show della Gruber "Ottoemezzo", dove veniva intervistato un certo Ruffini, il capo della Moncler, la nota ditta leader mondiale nella produzione di piumini...

lunedì 16 dicembre 2013

FORCONI SPACCATI (CVD)

Come volevasi dimostrare, il movimento dei forconi si è già spaccato. 
Rispetto alle tesi opposte in tutto tranne che nell'essere entrambe senza fondamento alcuno, che da una parte le demonizzava come la quintessenza del fascismo, prossimo a prendere il potere (sic!), e dall'altra del seme della rivoluzione prossima ventura (anche in questo caso, la presa del potere, stavolta rigorosamente proletario, era già a portata di mano), la verità è tutt'altra. 
Si tratta di movimenti improvvisati messi su da gente della più diversa provenienza a caccia di vantaggi immediati, sfruttando la sacra rabbia della gente. Se guardo a popolazioni moto simili alle nostre, ad esempio gli spagnoli, mi pare di dovere constatare che l'avanzare della crisi non abbia rafforzato le proteste, ma che anzi le abbia indebolite. 
Il veleno peggiore che è stato instillato nelle società occidentali è costituito da un estremo individualismo che blocca sin dall'inizio qualsiasi progetto che non sia costruito sulla base del convergere di interessi personali, l'interese colelttivo è molto celebrato ma per nulla praticato. Così, risulta impossibile costituire quella massa critica di militanti che abbia voglia di costituire l'avanguardia per una società nuova. 

La politica insomma o è un passatempo per cazzeggiare in maniera forse un po' meno futile sul web,  o è una professione, la fonte di vantaggi personali: amen!

sabato 14 dicembre 2013

L'URGENZA DI LETTA A LEGIFERARE

Incredibile quanto possa essere fanfarone il duo Letta-Renzi in combutta, in attesa di sbranarsi appena sarà loro possibile. 
Cioè, il CDM ha approvato un decreto legge sul finaziamento pubblico dei partiti. 
Ora, il governo può decretare solo se vi siano i requisiti di urgenza. Tuttavia, questo decreto, sempre che venga ratificato dal parlamento, avrà i primi effetti solo a partire dal 2015 e sarà pienamente attuato solo a partire dal 2017. 
Se le cose stanno così, come si giustifica l'emissione di un decreto che con tutta evidenza non ha alcun requisito d'urgenza? Neanche, dico, la foglia di fico di anticiparne l'effetto di un anno rispetto a quanto approvato alla camera qualche mese fa, no, questi hanno veramente la faccia di bronzo (anche se c'è un'espressione che suonerebbe più efficace): nel frattempo che decretano d'urgenza, incamerano svariate decine di miliardi con un livello di coerenza sotto lo zero.

giovedì 12 dicembre 2013

QUESTI FORCONI FASCISTI O RIVOLUZIONARI

Sui forconi, si misura il pressapochismo dell'intellighenzia italiana. 
Su versanti opposti, non si sono fatti mancare nulla. 
Da una parte, si vedono trotte di fascisti usciti da non si sa dove. E' costume di chi vuole ordine disciplina invocare sempre il mai cessato pericolo fascista. 
Mettetevi d'accordo almeno con voi stessi, dico. 
Prima Berlusconi costituiva il macigno della politica italiana, colui che bloccava tutto sulle proprie vicende personali. Ora scopriamo che il suo elettorato è parafascista, e quindi c'è il pericolo che, tolto di mezzo berlusconi, questi ritornino fascisti tout court. Allora, la presenza di berlusconi in politica era provvidenziale: è bastato toglierlo dal parlamento e già frotte di fascisti spuntati dal nulla mettono a repentaglio la legalità repubblicana. Magari, ci potremmo prima mettere d'accordo su cosa sia la legalità repubblican. Io pensavo fosse incarnata nella costituzione, ma devo constatare che invece essa è ormai un ferro vecchio, e quindi, non sarà che pretendono che legalità sia la figura stessa di Napolitano, che tutto ciò che egli fa costituisce intrinsecamente l'ordine repubblicano per tantonomasia? 
Beh, mi pare che sarà dura, qualcuno addirittura si è spinto a dire che il nostro presidente è golpista, ipotesi troppo opposte per essere conciliabili. 

Dalla parte opposta, abbiamo coloro che salutano questi giorni come quelli dell'insurrezione, di un a passo decisivo verso un ordine più giusto. Scusatemi, ma dove vedete questi passi in avanti? Basta scendere in piazza, senza uno straccio di programma, senza uno straccio di piano, senza un gruppo dirigente già pronto a sostituire quello che si vuole cacciare?

Possibile che non si capisca che anche una semplice rivolta richiede questi elementi, sennò diventa immediatamente folkrore, uno dei tanti spettacoli sulla scena mediatica? 
No, non sono nè preoccupato, nè entusiasta, mi dispiace, preferisco i giudizi ponderati.

martedì 10 dicembre 2013

LA LOTTA TRA NAPOLITANO E RENZI E' INIZIATA

Speriamo che adesso l'abbiano capito tutti, anche ciò che è rimasto della sedicente "sinistra" e che aveva salutato in maniera entusiastica la sentenza della consulta.
Avranno anche se a scoppio ritardato (meglio tardi che mai) compreso che questa sentenza ha lo scopo di fornire un ulteriore strumento, forse l'ultimo prima di capitolare, al blocco di potere dominante per autoperpetuarsi...

lunedì 9 dicembre 2013

SEGNALAZIONE ARTICOLO

Segnalo un articolo sulla questione "Napolitano", che aldilà del merito delle opinioni del prof. Giannuli che l'ha scritto, risulta magistrale per completezza e logica dell'argomentazione. 
Ecco il relativo link: 

http://www.aldogiannuli.it/2013/12/caso-napolitano/

domenica 8 dicembre 2013

UN POTERE PRONTO A TUTTO PER AUTOPERPETUARSI

Tutto secondo copione, questo blocco di potere dominante nel nostro paese è già un regime dittatoriale in quanto ignora ogni obiezione di tipo formale. 
La corte costituzionale compie un atto irresposnabile deligittimando tutto e tutti ed anche paradossalemnte sè stessa, e di conseguenza la sentenza che ha emesso, epperò con stile assertivo, e quindi rifiutandosi di argomentare quanto dichiara, mette i paletti alla propria stessa sentenza, quasi a dire: "Badate, scherzavamo quando dicevamo che la legge è incostituzionale, volevamo solo dire che vi imponiamo di cambiarla, evidentemente perchè non garba a chi ci ispira". Naturalmente, lo stesso Napolitano fa qualcosa di analogo, specificando, cioè dettando al parlamento, la direzione del cambiamento, sotto lo sguardo compiacente e perfino complice di stuoli di costituzionalisti pronti a contraddirsi il giorno dopo, e di tanta parte della stampa che ha energie sol,o per sdegnarsi degli atatcchi a qualcuno della loro congrega (e perchè mai, di grazia, i giornalisti dovrebbero essere esenti da critiche?). 

Ciò che è avvenuto potrebbe essere paragonato a chi, allo scopo di tinteggiare le pareti di una stanza, mettesse al centro della stanza uno spruzzatore di vernice e dopo che la vernice è andata a imbrattare tutta la stanza incluso il pavimento, pretendesse dai visitatori che ignorassero le macchie che ci sono dappertutto, concentrandosi esclusivamente sulle pareti tinteggiate.

Come dicevo in un post di poco tempo fa, delle regole non se ne frega nessuno, esse appaiono appena come una scusa per produrre le svolte che si vuole imprimere alle scelte politico-istituzionali della nazione. Le incoerenze, la carenza di logica complessiva non vengono considerate, il nostro purtroppo è un popolo che dimentica velocemente. 
Spero di occuparmi qualche volta della comune considerazione per cui gli italiani vivono solo nel presente e per niente nel futuro. A me non pare proprio, ciò di cui si verifica l'assenza è invece del passato, ma di questo mi occuperò altrove. 
Il punto è che il potere del capo dello stato è enorme, presiede il CSM e il consiglio supremo di difesa, conferisce il mandato a formare i governi, ha il potere di sciogliere le camere.  
L'Assemblea costituente puntava ad un'autolimitazione dei poteri del capo dello stato, senza apparentemente prendere in considerazione l'ipotesi in cui ciò non fosse avvenuto. Anche la procedura di impeachment tanto agitata da Grillo, appare come un'arma spuntata, ha un valore solo simbolico, visto che il giudizio in proposito è affidato ad un organo che già dalla nomina dei suoi membri è profondamente intrecciato con gli altri organi costituzionali e così non ha quel carattere terzo che gli organi giudicanti dovrebbero avere. 

Insomma, non c'è sapienza strategica in quanto si è fatto, solo l'arroganza di chi, avendo il potere effettivo, lo usa in dispregio ad ogni regola per ottenere i propri scopi più o meno leciti. Le primarie del PD di oggi metteranno un altro importantissimo tassello alla situazione politica, che potrebbe perfino scongiurare questo piano irresponsabile: vedremo!

sabato 7 dicembre 2013

IL RAPPORTO DEL CENSIS

Stavolta il Censis di De Rita secondo me l'ha azzeccata perfettamente, aggettivando la società italiana come "sciapa ed infelice". 
Infelice, senz'altro, il che ovviamente non implica un costante stato di disagio, ma piuttosto come un sottofondo che condiziona costantemente il nostro stato d'animo. 
Soprattutto però vorrei soffermarmi sul termine sciapo, cioè privo di sale, in altre parole questa società appare insulsa...

venerdì 6 dicembre 2013

IO STO CON LA COLDIRETTI

Ieri, mi è capitato di ascoltare a Radio news 24 (Confindustria insomma), la compiacente intervista fatta al presidente della FederAlimentari sulle proteste inscenate dalla Coldiretti.
Ricordo che il motivo di queste proteste riguarda l'uso di materie prime provenienti dall'estero per la preparazione di alimenti poi commercializzati come "made in Italy"...

giovedì 5 dicembre 2013

PRIME IMPRESSIONI SULLA SENTENZA DELLA CONSULTA

La sentenza di ieri della Consulta è un atto gravissimo che mette l'intero sistema istituzionale in uno stato di illegittimità, e quindi crea una situazione apparentemente senza via d'uscita...

mercoledì 4 dicembre 2013

LO SCONTRO TITANICO REHN/LETTA

Ieri il battibecco che ha occupato le prime pagine dei giornali, quello che ha visto da una parte il commissario UE Rehn e dall'altra il duo Napolitano/Letta ha assunto dei caratteri paradossali.
Da una parte il nostro presidente si mostrava orgoglioso delle politiche economiche di questi ultimi anni e dei risultati ottenuti. 
Allora, dico io, qualcuno informi il presidente (gli sarà sfuggito di certo) che abbiamo avuto continue flessioni del PIL, che nel frattempo il debito pubblico ha ripreso a crescere in modo pericolosamente veloce, ma che poi soprattutto il tasso di occupazione è crollato raggiungendo livelli così bassi da non essere stati mai visti prima, malgrado i vari tipi di cassa integrazione ne nascondano una parte molto consistente. 
Se io fossi un governante, uno qualsiasi di coloro che si sono alternati alla guida del governo o della sua politica economica, ma anche se fossi un semplice parlamentare che avessi contribuito col mio voto al raggiungimento di simili risultati, rifletterei a fondo sull'ipotesi di suicidarmi, ma il nostro presidente ne è invece orgoglioso. Pensate sia indiscreto chiedergli perchè mai si mostri così tanto orgoglioso? 
Dall'altra parte, il commissario Rehn ci dice che i risultati fin qui ottenuti sono insufficienti. 
Allora, la scena che questa diatriba mi fa venire in mente, è quella dell'ufficiale nazista Rehn che rimprovera al suo sergente Letta di avere massacrato troppo pochi ebrei. 
A questo ameno Rehn non basta che i vincoli di Maastricht abbiano condotto tanta parte dell'Europa in una depressione sicuramente più grave di quella storica del 1929, egli ci vuole direttamente tutti morti. 

Ma se li mandassimo tutti a quel paese, secondo voi, come sarebbe? Secondo me, appena il minimo di tutto ciò che dovremmo fare e farlo al più presto.

martedì 3 dicembre 2013

IL PRIMA E IL DOPO PRIMARIE DI RENZI

In questa fase finale di campagna elettorale per le primarie del PD, Renzi sta alzando i toni delle sue dichiarazioni, in particolare insistendo sul fatto che dall'indomani del voto si farà come dice lui, e nello stesso tempo promettendo di risolvere vari generi di annosi problemi della nostra nazione. 
Si capisce che proprio alal vigilia delle elezioni, egli debba richiamare quei toni e quegli argomenti che fino qui gli hanno procurato l'ampio consenso di cui sembra goda tra gli elettori, ma a qualcuno potrebbe apparire eccessivo l'insistenza con cui li agita...