lunedì 29 agosto 2016

SOCIETA' DI MERCATO O PIANIFICAZIONE ECONOMICA?

Un amico di fb mi ha chiesto perchè io proponga di passare da un'economia di mercato ad un'economia pianificata, visto che questa già fallì.
Innanzitutto, bisognerebbe stare attenti quando si parla di fallimenti. Chi afferma di qualcosa che è stato fallimentare, ha un suo punto di vista, ogni giudizio è enunciato da uno specifico luogo e tempo con la mentalità di quel luogo e di quel tempo, non viene mai da un luogo etereo e fuori dal tempo.
Se ad esempio l'ideologia liberale mi convince che la migliore economia è quella col PIL più alto possibile, questo inevitabilmente costituirà il metro di giudizio che userò, ma è ben lungi dall'essere un punto di vista obiettivo.
Il capitalismo ha vinto non sul piano economico, ma sul piano ideologico, si vince sempre sul piano ideologico, cioè dentro il nostro cervello...

sabato 27 agosto 2016

IL LIBERO MERCATO: ANALISI E CRITICA

Un articolo che ho trovato in rete ed attribuito a David Morris, e che giudico un contributo direi geniale all'analisi dell'economia contemporanea. E' piuttosto lungo, ma vi consiglio caldamente di leggerlo perchè ne vale davvero la pena...

domenica 21 agosto 2016

LA SPETTACOLARIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI COME STRUMENTO CONFORMISTICO

Alle Olimpiadi, vediamo un moltiplicarsi delle specialità, tipi di gare che io che non sono uno spettatore di eventi sportivi particolarmente assiduo, non avevo mai visto prima...

giovedì 4 agosto 2016

REFERENDUM COSTITUZIONALE: GLI ERRORI DEL FRONTE DEL NO E IL MODO DI CORREGGERLI

Vedo che nel fronte del no, la situazione di sostanziale parità di consensi rispetto al sì come suggerirebbero i varii sondaggi che non ci lesinano, viene considerata positivamente, come se si trattasse di una buona notizia.

Scordatevelo, si tratta in realtà di una notizia pessima.   

E' pessima innanzitutto perchè, in presenza di indecisi in numero enorme, significa che non possiamo scommettere neanche un centesimo sul fatto che il no vincerà.
Lo è ancora di più perchè è una cosa che va capita.
La questione è: "Come è possibile che una riforma obiettivamente così obbrobriosa, che dovrebbe suscitare in tutte le persone disinteressate e dotate di capacità raziocinante un moto di disgusto e quindi di rifiuto, viene nella maggior parte dei casi considerata con benevola neutralità?"...