Sono settimane che mi contengo, che evito di dirlo, ma ora è venuto il momento di interrompere il mio silenzio: non si dice reviù, ma rìviu. In altre parole la prima "e" si pronuncia quasi come una "i", ed è anche quella accentata, non si tratta cioè di una parola tronca (non è cioè accentata sulla sillaba finale).
Ora, siete liberissimi di darmi del pignolino e del pedante, ma vi assicuro che non mi permetterei mai di fare simili osservazioni a persone comuni, al classico caso di una persona incontrata per strada. Tuttavia, permettetemi invece di indignarmi per gente come i giornalisti televisivi che senza esitare, pronunciano alla carlona, invece di informarsi. Eppure, uno che pronuncia correttamente c'è, ed è proprio Mario Monti: perchè non impara nessuno da lui?
Mario Monti finora non ha fatto neanche una cosa giusta, tranne appunto pronunciare correttamente questo termine inglese. Ebbene, questi giornalisti, come ignorano tutti gli errori e i disastri di Monti, così non sono in grado di accreditargli quello che gli andrebbe accreditato.
Cito questo fatto perchè davvero mi disturba la noncuranza con cui la questione della pronuncia viene affrontata, ma soprattutto perchè per me si tratta di una metafora. Mostra come a volte la regola dei consensi non funzioni, saranno pure tutti tranne Monti ed io, a dire a quel modo, ma hanno egualmente torto e Monti e dio, per l'unica volta concordi, a pronunciare correttamente. Ricordatelo la prossima volta che vi vorranno imporre un punto di vista sulla base del numero di persone che lo hanno assunto, potrebbero avere toro anche allora.
(e poi, così noi bloggers abbastanza ignorati, possiamo consolarci, meditate gente, meditate).