venerdì 30 gennaio 2015

LA VERA SPONSORSHIP DI SERGIO MATTARELLA

A quanto pare, stavolta Renzi ha davvero rotto con Berlusconi. Con la convergenza di "Scelta civica" e degli autonomisti, e poi quella di SEL, esiste una maggioranza abbastanza robusta per eleggere Mattarella. Anche all'interno del PD, ci sono ottime ragioni per credere che la minoranza sarà disciplinatissima a votare questo nome, anche, anzi direi principalmente, per il suo valore simbolico di rottura del patto del Nazareno...

giovedì 29 gennaio 2015

ELEZIONI PER IL QUIRINALE, CHE PASSIONE!


Stampa, social networks, blogsfera, tutti pieni di previsioni sull'elezione del capo dello stato.

Sembra non abbia senso alcuno, perchè il risultato si baserà su comportamenti di poco più di mille grandi elettori, su cui il parere di tutti gli altri cittadini è del tutto ininfluente, e qualunque retroscena da cui ricostruire un eventuale percorso di questo processo si basa su indiscrezioni fornite da quegli stessi protagonisti e su cui non si ha alcuna garanzia di sincerità (al contrario, ci sono robustre ragioni per credere al rilascio di notizie false e tendenziose).

Eppure il suo senso ce l'ha, è lo stesso di chi pubblica oroscopi, la gente ama le previsioni, e questa domanda crea la sua offerta, con vendita di giornali, accessi e visibilità sul web e così' via, risultati molto tangibili anche se del tutto slegati dal preteso contenuto informativo.

lunedì 26 gennaio 2015

LA VITTORIA DI SYRIZA E L'UNIONE EUROPEA

Ieri, scrivevo su fb: 

"Una riflessione a caldo sulle elezioni in Grecia, quando ancora gli scrutini sono in corso ed ancora non si sa se Syriza avrà la maggioranza assoluta, un dato fondamentale perchè consentirebbe a Tsipras di non dovere contrattare con altri partiti l'atteggiamento da tenere nei confronti dell'unione europea.
Una cosa la possiamo però dire subito, si tratta di un grande risultato dal punto di vista della democrazia.
Non sono bastate le minacce di Junker, dello stesso Draghi, per non parlare del vero e proprio fuoco di sbarramento dei tedeschi, il popolo greco ha votato secondo coscienza decretando proprio per quel partito che l'Europa tentava di demonizzare. Forse, sarà possibile che le strutture democratiche nazionali non si arrendano all'eurocrazia succube dei poteri finanziari globalizzati.
Da domani, avremo tempo di sentirci delusi degli atti politici di Tsipras, ma oggi festeggiamo la democrazia."

Ora che sono trascorse alcune ore, vorrei fare qualche considerazione aggiuntiva, che sia più politica. 

La domanda che circola oggi negli ambienti di opposizione è se la vittoria di Syriza in grecia possa aprire nuovi spazi politici, proponendo nuovi equilibri in ambito europeo. 
La mia risposta è piuttosto pessimistica. Mentre sono già partite ipotesi complottistiche, secondo cui Tsipras sarebbe stato messo lì dai soliti poteri forti per concentrare su di sè e poi lasciare inutilizzato il consenso ricevuto da parte del fronte della cosiddetta "altra europa" che tra l'altro non è ben chiaro in cosa consista. 
Ho voluto citare anche queste voci, ma non è che ci creda, al momento non posso che ritenerle del tutto infondate. 

Una cosa invece risulta subito chiara, che oggi Tsipras si trova solo come prima delle elezioni a fronteggiare la politica di austerità imposta dalal Germania all'unione europea. Certamente, ora che siederà al tavolo dei capi di governo, avrà molti più strumenti e potere, ma egli rimane in ogni caso solo. 

Lo so che fioccano oggi gli attestati di stima da vari leaders europei, ma se io fossi Tsipras, starei ben attento a guardare con un certo distacco queste offerte di comunanza, rischiano di essere avvelenate. Consideriamo il caso significato che ci riguarda, quello di Renzi.

Per chi ancora non l'avesse capito, sono i Clinton ad avere messo Renzi a capo del governo italiano (tanto che per convincere Napolitano, gli hanno scagliato contro quel pitbull di Alan Friedman). L'operazione che vogliono compiere, è quella credo condivisa da tutta la classe dirigente USA, di mettere alle strette la germania della Merkel, mettendola in minoranza, ma mai sino al punto di farla uscire dall'eurozona e meno che mai dalla UE, cosa che secondo me i tedeschi come ultima ratio, contemplano già adesso. 
Gli USA non si fidano della Germania (a giusta ragione, quello tedesco è davvero un popolo, con una classe dirigente patriottica, non come la nostra, pronta a calarsi le braghe in qualsiasi momento a semplice richiesta degli americani). 
Si svolge così tra USA e Germania un gioco complesso, per cui entrambe le parti vogliono usare la UE ai propri fini. Gli USA concepiscono l'unione europea come una coalizione di stati sotto la supervisione americana, una delle parti più importanti del loro impero, mentre la Germania sta nell'unione europea per dettare la linea, insomma per esercitare la propria leadership, una specie di superGermania. La Germania ha da quando è stato istituito l'euro un vantaggio ulteriore, quello di favorire le proprie esportazioni consentite dal cambio fisso e senza trasferimenti tra le differenti aree UE.
Renzi deve svolgere una missione complicata, spostare l'asse della politica economica della UE (dare il cambio agli USA nell'immissione di liquidità nel sistema finanziario globalizzato sempre sull'orlo del fallimento), ma senza causare strappi con la Germania. Da questa linea, Renzi non si discosterà mai, così se Tsirpas vuole, può solo assecondare questo piano ed allora andranno d'accordo, ma se volesse davvero incidere più profondamente, allora nessuno lo seguirà, almeno nessuno degli attuali governanti europei. (vedremo poi se Podemos vincesse le elezioni in Spagna, al momento è solo un numero sulle tabelle rilasciate dagli istituti di statistica spagnoli, nulla di più).

domenica 25 gennaio 2015

PROFILO DEL PROSSIMO CAPO DELLO STATO: SQUALLIDO!

Mi sono finora astenuto dall'occuparmi delle prossime elezioni per il capo dello stato. 
Neanche oggi però mi presterò a giochini sul totonomi, si tratta di un atto che per il modo in cui viene attuato, non può essere previsto con un ragionevole margine di certezza neanche dagli addetti ai lavori, figurarsi da un semplice cittadino come me che non figura neanche tra le persone chiamate ad esprimerlo. 
Direi anzi che lo stesso Renzi che ha saputo collocarsi al centro della scena assumendo almeno a livello mediatico il ruolo di demiurgo della situazione, non riesca a formulare oggi un'ipotesi di sicuro successo. Aggiungerei che egli abbia una fifa matta di fallire, non solo per il fatto stesso di trovarsi un presidente potenzialmente ostile, ma anche per il valore simbolico che un suo insuccesso avrebbe per il modo stesso in cui egli va costruendo il suo profilo, basato quasi esclusivamente sul fatto stesso di ottenere risultati indipendentemente dalla loro qualità. Vedo che Bersani è intenzionato ad aiutarlo a trovare un accordo, e capisco che questo ex-segretario del piacentino è ormai un patetico caso umano, fuori ormai dalle categorie politiche. 

In mezzo a tutte queste incertezze, ho maturato un'unica certezza, quella che questa classe politica, queste camere, non hanno la qualità umana prima ancora che politica, di esprimere un presidente non dico adeguato al suo ruolo, ma neanche uno che sia dignitoso, è ormai certo, ahimè, che egli sarà uno dei personaggi squallidi della classe dirigente che ha portato e tuttora mantiene l'Italia nello stato pietoso che non possiamo evitare di constatare.

sabato 24 gennaio 2015

PROSPETTIVE A SEGUITO DEL QE DELLA BCE

Se dovessi riassumere il senso della recente decisione della BCE di immettere 1140 miliardi di euro di liquidità, direi che ci sono due finalità. 
L'una è che l'annuncio che Draghi ha fatto in ripetute occasioni di questa intenzione, ha già causato i suoi effetti sul mercato, e quindi la mancata attuazione avrebbe a questo punto causato effetti dirompenti sui mercati finaziari e borsistici, era insomma a questo punto un atto dovuto. 
L'altra finalità, che resta la principale, e che comunque giustifica il piano a partire degli stessi annunci preliminari, è quella di guadagnare tempo...

giovedì 22 gennaio 2015

RENZI-BERLUSCONI ALLEATI PER DISTRUGGERE L'ITALIA


Mi pare che tutto sia perso ormai. 

Renzi e Berlusconi alleati riescono a raggiungere una maggioranza e non risicata, ma ampia, anche al senato, il ramo del parlamento che doveva risultare più svantaggiosa per loro. Non solo, il cretinismo alla Bersani imperversa e quindi anche questi centoquaranta dissidenti non riescono a liberarsi da questo analfabeta politico. forse perchè, chi più chi meno, lo sono anche loro...

martedì 20 gennaio 2015

APPELLO AI SENATORI: NON ASCOLTATE LO STOLTO BERSANI!


Bersani, ovvero il politico più incapace che poteva capitare sulla scena politica italiana. 

Bersani, che pure è stato uno dei politici più influenti in Italia, rivestendo perfino il ruolo di segretario del partito di maggioranza relativa, dopo gli sconquassi che ha causato accettando i bocconi più indigesti da parte di Napolitano, ora si appresta a fare da salvatore del suo avversario Renzi, convincendo con argomenti ignoti e presumibilmente privi di qualsiasi logica alcuni dei senatori dissidenti. Uno spostamento anche di pochi soggetti rischia di permettere a Renzi di cogliere un'altra vittoria politica e di far approvare la peggiore legge elettorale che questo parlamento di nominati, potenzialmente illeggittimo, poteva darci...

lunedì 19 gennaio 2015

COFFERATI, OVVERO COLORO CHE CADONO DAL PERO

Ma dico, bisogna essere un Einstein per capire che le primarie non possono coesistere con un partito forte?
Di fatto, le primarie hanno indebolito i partiti, ma hanno sostituito la forza della struttura collettiva con la forza del leader, che non si capisce perchè dovrebbe farsi detronizzare o anche soltanto indebolire dal momentaneo parere degli elettori delle primarie.
Si tratta di un meccanismo perverso ma del tutto prevedibile. Le primarie fanno il leader, questi, liberatosi dal peso degli organi del partito (sceglie il 70% mi pare della composizione degli organi dirigenti), evita che il risultato di primarie locali possa indebolirlo, semplicemente attenendosi alla lettera del regolamento.
Seppure perfettibile, nessun regolamento potrà impedire i voti dei fascistoni più noti ed acclarati, si tratta comunque di potenziali elettori del PD, a meno di limitare il voto agli iscritti. Ma si può introdurre questa limitazione? Se decidono gli iscritti, le primarie divengono superflue, lo facciano tramite gli organi di partito, quelli il cui ruolo si è voluto indebolire sino a consegnarli inermi alle mani del leader divenuto onnipotente.
Così, senza dovere ricorrere a brogli veri e propri, il gioco è fatto, e se sei così pirla da suicidarti introducendo il meccanismo delle primarie anche per l'elezione del segretario, allora a che serve a danno compiuto lamentarsi?

sabato 17 gennaio 2015

RAPIMENTI E RISCATTI

Non potrei dire meglio di come abbia fatto la deputata del M5S, Gentiloni non avrebbe potuto comportarsi in modo più inutile e reticente di come abbia fatto. Non si viene in parlamento a tacere su tutto quanto ha accompagnato la liberazione di Greta e Vanessa, compiendo così un gesto rituale senza contenuto alcuno. Tra l'altro, questa reticenza finisce con l'assecondare le false voci messe in giro, il ministro dice, dagli stessi terroristi: tanto più. ciò avrebbe dovuto sollecitare un minimo di chiarezza, sennò non serve lamentarsi delle false voci, il ministro vi ha dato un poderoso contributo con il suo vuoto intervento in parlamento. 
Sul dibattito generale sull'accaduto, io partirei da un passaggio doveroso che a quanto leggo nessuno ha compiuto, separare la specifica situazione delle due ragazze riscattate, da quella del pagamento di riscatti...

venerdì 16 gennaio 2015

COSA CI DICE LA MANIFESTAZIONE DI PARIGI

In un recente post, sottolineavo come anche nel rapporto col mondo islamico si evidenzia la crisi dell'occidente. Il dato sperimentale più diretto di questa crisi e della sua correlazione con episodi come l'attentato sanguinario di Parigi è costituito dal fenomeno numericamente rilevante dei "foreign fighters", giovani cresciuti in occidente che diventano i più fieri nemici del loro paese.
Qui, voglio analizzare l'oceanica manifestazione di Parigi mostrando come sia anch'essa una conferma dello stato di profonda crisi in cui l'occidente versa...

mercoledì 14 gennaio 2015

NAPOLITANO NEL 2013, SAPEVA CHE SAREBBE STATO RIELETTO?

Una breve riflessione.
Napolitano, proprio sulla soglia del Quirinale, c'ha informato personalmente, ma la cosa è stata ripetutamente ribadita dai suoi più grandi amici, che egli, alla veneranda età di novanta anni, intende continuare a fare politica, che quindi non ha nessuna intenzione di mettersi da parte.

Mi chiedo allora perchè nel 2013, allo scadere del suo primo mandato, egli non abbia rilasciato simili dichiarazioni. Il dubbio che sapesse già che sarebbe stato riconfermato è forte.

martedì 13 gennaio 2015

LA LOTTA ALLA GLOBALIZZAZIONE E' INDISPENSABILE

Ieri, anche Zagrebelski scrive sui fatti di Parigi qui
Ho apprezzato molto la prima parte, in cui egli sembra concordare con una visione anti-globalista simile a quella che esprimevo nell'articolo che ho postato ieri. 
Tuttavia, nella seconda parte, direi sorprendentemente, egli cambia totalmente tono, asserisce perentoriamente e senza alcuna apparente argomentazione che il globalismo non si può combattere, si può solo assecondare e finisce con il raccomandare maggiore controllo di polizia. Come dire, l'elefante ha partorito un topolino. Mi chiedo a cosa serva nell'economia dell'articolo aprire scenari geopolitici, sottolineare la complessità del mondo, per poi dire semplicemente che dobbiamo stare più attenti. 
Anche sull'uso del concetto di complessità, nutro dubbi, La realtà non è in sè nè semplice nè complessa, è...reale. Ciò che la rende semplice o complessa è il nostro occhio, la nostra mente. Se siamo confusi, tutto appare complesso, se siamo lucidi, tutto appare semplice. Anche l'apparente caos più totale può trovare una sua descrizione che ne riscontri regolarità, schemi, tratti caratteristici. Quando ciò ci fornisce un quadro complessivo abbastanza comprensibile, lì abbiamo realizzato una semplificazione.

lunedì 12 gennaio 2015

UNO SGUARDO DIFFERENTE SUI FATTI DI PARIGI

Ci siamo. Dopo che sono trascorsi alcuni giorni dall'attentato di Parigi, si è tenuta ieri una oceanica manifestazione a Parigi con la parola d'ordine di lotta al terrorismo...

mercoledì 7 gennaio 2015

FRUTTI AVVELENATI DELLA GLOBALIZZAZIONE

Dirò una cosa che suonerà sgradevole a qualcuno, anche la strage odierna a parigi è frutto della globalizzazione.
Non dimenticatelo mai, siamo stati noi ad andare per primi in Africa, siamo stati noi ad andare in medio oriente, abbiamo razziato tutto quello che potevamo senza risparmiare azioni militari sanguinose.
Vorrei solo che lo sdegno che condivido per la strage dei giornalisti venga in parte diretto anche contro le politiche di rapina del nostro civilissimo occidente.

martedì 6 gennaio 2015

PUO' L'UNIONE EUROPEA SOPRAVVIVERE ALLA FINE DELL'EURO?

Non so, come credo un po' tutti noi, cosa ci porterà il 2015, ma devo ammettere di essere molto preoccupato.

Ciò che mi preoccupa è l'ostinazione che vedo nelle classi dirigenti di questo mondo occidentale, ed in particolare l'ostinazione europea, che è differente da quella americana. 

Quella USA è un'ostinazione di un impero in declino che tenta di procastinare la sua fine con tutti i mezzi. Si tratta di un'evenienza tragica e certamente estremamente pericolosa perchè coniuga la enorme forza anche militare con la disperazione, dovuta all'evidente incapacità a tracciare una chiara strategia che consenta loro di proseguire la loro supremazia a livello planetario, ma mantiene comunque una sua estrema razionalità.
Quella europea è forse ancora più tragica, ma è anche incomprensibile su un piano strettamente razionale, ha cioè in sè elementi di dabbenaggine, in quanto parte dall'assunto di dovere condividere la stessa sorte degli USA, di doverli seguire nell'assumere le decisoni più rischiose, senza tuttavia averne le motivazioni, anzi avendo ottime motivazioni per distanziarsi magari in modo graduale dagli USA. Da questo punto di vista, le vicende ucraine sono lì in tutta la loro evidenza a confermare tale diagnosi.
Lasciamo adesso le questioni legate ai rapporti atlantici, e concentriamoci sulle questioni interne all'unione europea...

domenica 4 gennaio 2015

LA MERKEL PUNTA DAVVERO A FAR USCIRE LA GRECIA DALLA ZONA EURO?

La notizia del giorno sembra venire dalla Germania. Si tratterebbe dell'opinione del governo Merkel che, capovolgendo quanto detto fino a pochi giorni fa, sembra ormai suggerire un abbandono della zona euro da parte della Grecia...

giovedì 1 gennaio 2015

NAPOLITANO: IL PROGETTO DI RIDUZIONE DELLA DEMOCRAZIA DEVE ANDARE AVANTI

E così ci siamo, il 2015 è appena cominciato con i soliti cenoni e botti di fine anno, brindisi, auguri e proponimenti vari che lasciamo sistematicamente il tempo che trovano. 
Tra gli altri riti di fine d'anno, si è svolto anche quello del discorso da parte del Presidente della Repubblica, che confesso di non avere ascoltato assecondando la scelta dei miei amici che mi ospitavano...