venerdì 27 febbraio 2015

MA CHE RAZZA DI PARLAMENTO ABBIAMO IN ITALIA?

Che dire del nostro parlamento?
Non so se sia mai successo prima da qualche parte del mondo, ma per una serie di fatti concomitanti, questo parlamento è ormai abbondantemente fuori dalla legalità.
Lo è in via formale perchè è stato eletto in base ad una legge elettorale incostituzionale, lo è perchè le presidenze non rispettano le regole formali (andiamo dalla norma messa in votazione da Grasso al senato senza che se ne conoscesse ancora il testo, alla camera dove oggi sulla palestina dopo l'approvazione di una prima mozione, si è messa in votazione un a seconda mozione che contraddiceva platealmente la prima), lo è perchè composti da gente indegna di questo ruolo, ad esempio quelli che oggi stesso hanno incredibilmente votato entrambe le due mozioni sulla palestina che avevano testi inconciliabili tra loro.
Questa gente non mi rappresenta ed io non ne riconosco l'autorità, questo semplicemente non è il mio parlamento, è illeggittimo e non rappresentativo.

giovedì 26 febbraio 2015

LA RESPONSABILITA' CIVILE DEI GIUDICI

Perchè Renzi ha voluto approvare la legge sulla responsabilità civile dei magistrati? 

Stavolta, credo che Renzi non abbia un vero e proprio piano strategico da portare avanti, si tratta di una scelta tattica che gli permette di cogliere due distinti risultati...

mercoledì 25 febbraio 2015

LA CRISI DEI PAESI EUROPEI COME CRISI COMPLESSIVA. PARTE II


Segue da qui 
Ed infine, anche il fenomeno delle migrazioni viene affrontato con un approccio prepolitico, buonista, che non si è mai posto il problema fondamentale su questo tema: quanti immigrati siamo in grado di accogliere nel nostro paese? Quante sono le persone potenzialmente interessate a venire da noi?
Si tratta di una domanda ineludibile, stabilire quante siano le possibilità in confronto alle richieste. Quando coloro che vogliono al contrario semplicemente chiudere le frontiere, chiedono quante persone ognuno di noi è disposto ad ospitare a casa propria, non possiamo liquidare la questione facendo spallucce, anche se si tratta di domande fatte con intenzione pretestuosa, sono comunque ineludibili, in quanto collega correttamente a una dimensione anche personale tale scelta collettiva. La verità è che nessuno dei più fieri sostenitori dell'immigrazione libera è disposto come del resto è ovvio a tenersi in casa queste persone, e qui si coglie la carenza di responsabilità a livello sociale. Uno stato non può in nessun caso comportarsi come un istituto caritatevole, se non per permettere alle persone che lo vogliono di esercitare la loro carità...

IL DEPUTATO SPERANZA SENZA SPERANZA

Leggo che Speranza, capogruppo del PD alla camera, si lamenta del testo dei decreti delegati del Job's act e del fatto che il governo abbia ignorato i pareri delle commissioni parlamentari.
Si vergogni, uno che col suo determinante voto consente l'approvazione della legge delega, sapendo che da allora in poi il parlamento diventa ininfluente, non deve lamentarsi, deve istantaneamente dimettersi per la propria dabenaggine.
Questi bersaniani che sembrano sempre cadere dal pero non li sopporto più, sono molto peggio dei renziani nella loro incomprensibile ostinazione a non comprendere che Renzi ha un piano che gli hanno commissionato che deve portare avanti. Chi adotta un atteggiamento trattativista verso di lui diventa un suo complice idiota, e non sono disposto a considerare l'idiozia come un elemento a discarico.

martedì 24 febbraio 2015

LA RILEVANZA GEOPOLITICA DELLO SCONTRO GERMANIA - GRECIA

Trovo davvero sorprendenti le reazioni qui in Italia al risultato dell'ultima seduta dell'eurogruppo ed al faticoso accordo che lì è stato strappato tra governo greco e unione uropea.
Apparentemente, analisti politici di ogni tipo, da ieri hanno già iniziato ad esercitarsi dando i voti a Tsipras, parlando delle dinamiche interne a Syriza, insomma, dando per scontato che la questione implicasse esclusivamente la Grecia.

E' davvero sorprendente questa forma così ostinata di miopia che non riesce a cogliere quanto ciò che è successo venerdì a bruxelles ci riguardi direttamente...

mercoledì 18 febbraio 2015

LA CRISI DEI PAESI EUROPEI COME CRISI COMPLESSIVA. PARTE I.

Senza alcun dubbio, stiamo vivendo una fase storica particolarmente turbolenta.
Se consideriamo la situazione dal punto di vista specifico di noi europei, dobbiamo registrare fatti quali la crisi economica più profonda e prolungata del moderno capitalismo, già molto peggiore della crisi storica del '29, una guerra in corso nello stesso territorio europeo, che vede un risorgere dell'antico conflitto est-ovest, un fenomeno di migrazione impetuosa di popoli provenienti da luoghi divenuti inospitali, ed infine il sorgere di un'iniziativa di radice islamica che nutre obiettivi di riscossa complessiva e che a tale fine non rinuncia all'uso dei metodi più crudeli.
L'elencare tutti i fattori principali di crisi, è l'unico approccio che può davvero  fornire un quadro realistico complessivo, l'unico che in realtà ci possa dire con adeguata perentorietà il fallimento del modello occidentale ed in particolare del modello europeo.

Siamo insomma di fronte alla fine della fase imperiale USA e della risposta particolarmente inefficace dell'europa ad affrontare questa fase...

giovedì 5 febbraio 2015

NUOVI EQUILIBRI NELL'UNIONE EUROPEA

Con la decisione di ieri sera da parte di Draghi di non concedere liquidità aggiuntiva alle banche greche, mi pare che l'establishment europeo abbia messo in campo le sue armi senza ulteriori indugi. 
Aggiungerei però che per quanto ne possa capire da profano delle regole europee, queste armi sembrano essere molto efficaci, ma anche le uniche davvero a disposizione di chi ha dettato finora la linea in Europa. Non vedo, ma forse qualcuno mi potrà illuminare in proposito, quale escalation si potrebbe attuare. 

Si potrebbe quindi concludere che se il governo greco riuscisse, non so come, a contrastare queste misure della BCE, allora avrebbe vinto la sua battaglia e forse anche la guerra. 

In attesa di capire quali mosse siano in grado di mettere in campo i due opposti schieramenti, unione europea da una parte, e governo greco dall'altro, può essere utile fare un quadro della situazione...

lunedì 2 febbraio 2015

VINTI E VINCITORI A SEGUITO DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI

A proposito delle recentissime elezioni presidenziali, a mio parere il primo e vero vincitore è Napolitano che ha imposto a Renzi Mattarella, suo fido.
Anche SEL secondo me, ne esce benissimo, ha imposto la caratterizzazione del candidato risultato vincitore  se non come della sinistra, comunque di uno schieramento alternativo al Nazareno. Si poteva prevedere che Alfano si sarebbe aggregato, e Vendola gliel'ha fatto fare nelle condizioni peggiori possibili.
Complessivamente, il centrodestra ne esce distrutto, ma pensare che Renzi pagherà prezzi per questo non ha senso.
Intanto, sanno che il tranello non gliel'ha fatto Renzi ma Napolitano (che c'azzecca uno come Mattarella con Renzi?), e inoltre proprio la sconfitta di costoro li rende più addomesticabili. Alla fine, saranno inglobati nel PD, l'AP per intero o quasi, FI in misura consistente. Naturalmente, i tempi sono al momento imprevedibili.
Renzi a livello politico ne esce come fosse il vincitore, ma proprio perchè sono convinto che ha dovuto cedere a Napolitano, quello non è il presidente a cui pensava e che gli serviva, e qui sì che pagherà dei prezzi. 
Il M5S ha in effetti costretto Renzi ad accelerare i tempi, cogliendo l'unico punto debole della tempistica che egli si era dato. Rinviando all'ultimo minuto la definizione del candidato unico, evitava di farselo maltrattare prima, ma rischiava nello stesso tempo che qualcuno facesse entrare in gioco un nome che egli non  poteva ignorare, e che gli avrebbe causato problemi aggiuntivi. Troppo poco, questo indubbio risultato è stato insufficiente, anche a causa della concomitante decisione di Vendola di appoggiare Mattarella, rendendo inutile la proposizione di altre candidature. Alla fine, anche questa volta il M5S si è rivelato irrilevante.