lunedì 30 novembre 2015

PER UNA RIABILITAZIONE DEL TERMINE "FONDAMENTALISMO"

Si parla tanto, in questo tempo di sanguinosi attentati anche nel centro dell'occidente, di fondamentalismo islamico. 
Se però facciamo maggiore attenzione, ci accorgiamo che in generale, anche quindi se usato in altri ambiti, il termine "fondamentalismo" non gode di una buona fama, sembrerebbe proprio che la nostra società lo giudichi male, anzi malissimo, fino a guardarlo con terrore. 

Fondamentalismo è nella vulgata dominante una specie di sinonimo di estremismo, anzi ne è una specie di superlativo assoluto, il fondamentalimso non è solo estremo, è addirittura estremississimo (spero mi passiate il neologismo senza usare la matita blu)...

mercoledì 25 novembre 2015

COME L'ABBATTIMENTO DELL'AEREO RUSSO SPOSTA I RAPPORTI DI FORZA

Proprio a poche distanze dall'incontro tra Putin ed Obama, che avrebbe potuto sancire un avvicinamento almeno sul piano operativo con la Russia, Obama è stato tirato per la giacchetta dai suoi avversari interni, che, gravitando nell'area con grandi interessi economici in comune con i paesi del golfo, hanno concordato con Erdogan l'abbattimento dell'aereo russo...

martedì 24 novembre 2015

LA IRRESPONSABILE DANZA SULL'ORLO DELL'ABISSO NUCLEARE

Gli apprendisti stregoni che comandano nel mondo, si sono oggi spinti qualche passo più in là con l'abbatttimento del bombardiere tattico russo al confine tra Turchia e Siria. 

Mi pare che in giro si giochi troppo con l'espressione "terza guerra mondiale", che già iniziata a pezzi, che forse è già in corso ed espressioni simili.
Hollande si sente in guerra, e tanti in Europa e fuori di Europa lo assecondano. 

Ricordo a tutti gli irresponsabili che la prossima guerra mondiale non potrà che essere nucleare, se vedrà schierati su fronti opposti paesi che detengono entrambi arsenali atomici. 

Non è possibile neanche immaginare che chi detiene degli ordigni nuclari a scopo deterrente, cioè per evitare di essere coinvolto in un conflitto mondiale, possa decidere di perdere la guerra senza usarli, sarebbe illogico. 

Non illudetevi, se la guerra scoppia tra Russia ed USA, non vi sarà bisogno di nessuna escalation nucleare, l'uso degli ordigni nucleari sarà soltanto la naturale evoluzione scelta dalla parte che riconosce di essere sul punto di essere sconfitta.

lunedì 23 novembre 2015

STATO E ISLAMISMO

C'è in occidente una tesi molto diffusa, che considera le religioni come qualcosa che riguarda una dimensione puramente privata delle persone.
Naturalmente, se le religioni fossero così, se la fede religiosa influenzasse soltanto una parte della nostra vita, se nella nostra vita pubblica, la religione fosse trasparente, se quindi fosse impossibile non soltanto per gli estranei, ma anche per chi ci conosce superficialmente dedurre quale sia la nostra fede, ove ne avessimo una, allora certamente che la convivenza sociale non risentirebbe per niente del fatto che ci siano fedeli.
Il punto tuttavia è che le religioni non sono così, la religione è una forma di credenza che oltre ad essere dogmatica e quindi non disponibile a sottoporsi a un confronto reale, cioè a un vero dialogo, è anche totalizzante.

Totalizzante significa che non può fare a meno di occuparsi di qualsiasi aspetto della nostra vita. Non si può quindi neanche ipotizzare un fedele che non debba nella sua coscienza sottoporre ogni specifica scelta della sua vita e in tutti i suoi ambiti alla sua fede...

venerdì 20 novembre 2015

NOI DIFENDIAMO IL NOSTRO STILE DI VITA


Dicono. 

L'ISIS vuole attentare al nostro stile di vita, non glielo permetteremo.
 
Vediamo cosa ci prepariamo a difendere a spada tratta.

Tutti penserebbero che difendiamo innazitutto le nostre costituzioni democratiche.

No, quelle non le difendiamo, ce ne faremo una ragione dice un commentatore su un blog, se dobbiamo rinunciare alle forme di garanzia che prevedono la separazione dei poteri. Che adesso un funzionario qualsiasi del governo possa sostituirsi al giudice nell'autorizzare limitazioni delle libertà personali, come avverrà in Francia dietro proposta di quel pericoloso inetto di Hollande, dobbiamo accettarlo, dobbiamo evitare le stragi terroristiche.

Allora, vediamo cos'altro difendiamo.

Difenderemo almeno le sovranità nazionali basate su costituzioni democratiche, difenderemo quelle organizzazioni collettive che da sempre sono servite a difendere i deboli dai forti prepotenti. 

No, quelle non le difendiamo, dobbiamo cedere sovranità all'Europa, siamo inadeguate come singole nazioni, uniamoci a difendere i capitalisti che ci stanno succhiando il sangue. 

Cosa dobbiamo difendere allora? 

Forse la nostra dipendenza dagli oggetti, forse la rapina che facciamo delle risorse del pianeta che non ce la fanno più a rinnovarsi al ritmo del nostro consumo, l'individualismo più minuto, inutile e in fondo becero, per cui quei meschini privilegi che la nostra società ci concede le difendiamo con le unghie e con i denti, anche se difendendo ciò, finiamo col difendere i nostri aguzzini. 

Certo, questo gli aguzzini ci permettono di mantenerlo, sono generosi loro...

lunedì 16 novembre 2015

DI FRONTE AL FURORE TERRORISTA, NON TENTIAMO DI DIFENDERE L'INDIFENDIBILE

Nella melensa retorica che accompagna le riflessioni sui fatti di Parigi, c'è qualcosa che proprio non si può ascoltare, l'utilizzo strumentale dello slogan "libertè, egualitè, fraternitè".
 
Secondo codesti commentatori, la nostra sarebbe dunque la società dove vengono perseguiti questi valori?...

sabato 14 novembre 2015

COSA CI DICONO I FATTI DI PARIGI SULLA SITUAZIONE GEOPOLITICA COMPLESSIVA

Sono davvero spiacevolmente sorpreso dal modo direi puerile con cui su fb SI affronta il problema dei fatti di Parigi.
Non v'è neanche il più pallido tentativo di dare una versione credibile dei fatti, e tuttavia vedo che le proposte sul da fare non mancano.
Ora, mi chiedo come sia possibile proporre una strategia credibile se non si fa preliminarmente un'analisi dell'accaduto nel quadro dei fatti pregressi del quadro geopolitico complessivo...