giovedì 16 luglio 2009

NON DIMENTICHIAMO L'HONDURAS

Un post breve, ma sentito. Tra tutte le schifezze che contraddistinguono tutto il settore dell’informazione, c’è anche il provincialismo: non sarà il più grave dei difetti, ma stiamo sempre a parlare di come il nostro vicino sporca il cortile condominiale, addirittura c’è chi scrive anche di Mastella, ma si può?

E intanto nel mondo, avvengono drammi che coinvolgono interi popoli, morti collettive, gli eventi più luttuosi e gravi che si possano registrare. La reazione tipica della stampa nazionale è quella di dedicare un po’ di spazio per qualche giorno, e poi passaggio in pagine interne, e infine silenzio: come dire, la novità è quella che fa notizia, la gravità e l’importanza effettiva di ciò che avviene non conta nulla.

Questo mi ha spinto a postare sull’Honduras, per ricordare che quel popolo continua a dover subire un intervento dei militari in un’America che si sperava avesse superato simili atti, sia per il prevalere di governi di sinistra in tanti paesi dell’America latina, sia per la nuova era Obama negli USA. Eppure, è avvenuto, e io penso che dobbiamo seguire con attenzione quegli eventi: anche il semplice porre la nostra attenzione su quanto vorrebbe invece avvenire nell’ombra sia già un gesto politico, seppure con tutti i suoi ovvii limiti di efficacia.

16 commenti:

  1. L'unico che parla estesamente di queste cose è Gennaro Carotenuto.
    Qualcosa anche su "Liberazione" ed il "Manifesto."
    Ma nell'attuale deserto mediatico, sono voci destinate a contare poco o niente.
    E' comunque sperabile che le "Vene aperte dell'America Latina" (dal titolo di un grande saggio di Galeano) siano lasciate in pace.
    Quel continente ha già avuto fin troppe dittature: Pinochet, Videla ecc.
    Ciao.

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  2. Condivido pienamente. Anche in Iran stanno succedendo cose piuttosto turpi...

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  3. @Gio
    Purtroppo, ci tocca arrangiarsi, e conoscere anche le lingue...

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  4. @Riccardo
    Sei più documentato di me. Io uso anche alcuni blogs che davvero sono molto ben documentati.
    Certo, gli honduregni non lo se la meritano questa dittatura che rischia di prospettarsi...

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  5. @md
    Certamente, anche in Iran, che comunque ha goduto di una maggior visibilità mediatica. In Honduras, mi sa che stiamo ancora peggio. Tra l'altro ho letto su un blog che a Studio Aperto, hanno fatto una specie elogio del dittatore: motivazione è di origini italiane... ogni parola sarebbe superflua.

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  6. se ne è parlato sui giornali due settimane fa, e poi silenzio. su radio tre mondo ne danno qualche notizia.

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  7. Il provincialismo degli italiani si manifesta in moltissimi settori, purtroppo. E anche il caso dell'Honduras ne è una tristissima prova.

    Non sapevo che Studio Aperto si fosse lanciato in una specie d'elogio del dittatore; d'altra parte, è il telegiornale del sultano italiano e quindi non ci si può stupire più di tanto.
    Sono sempre più disgustata. Infatti non guardo più la televisione.

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  8. @maria rosaria
    Vedo che attingiamo alle stesse fonti. Talvolta, non sempre, sento anch'io radiotre mondo alle 7, e proprio così mi sono pienamente reso conto di quanto siamo molto più provinciali del resto dei paesi occidentali, con cui pure pretendiamo di confrontarci.

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  9. @Romina
    Sì, condividamo le stesse opinioni sulla T v, anche se anche in TV qualcosa di meno peggiore di Studio Aperto si può trovare: non è difficile!

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  10. Proprio in questi giorni abbiamo avuto la dimostrazione di quello che dici. I media si sono ricordati dell'Afghanistan solo perché è morto un soldato italiano. Ma quanti civili afghani sono già morti? Eppure per questo non vengono fatte commemorazioni o servizi in prima pagina.
    Anche sull'Honduras la stessa cosa, tanto più che quelle poche volte che se ne parla lo si fa male e dicendo delle falsità incredibili, io ho cercato di denunciare la cosa con un post. Ma l'attenzione sui fatti internazionali non è che manca del tutto, è che si fonda su slogan, pregiudizi e stereotipi, come per i fatti dell'Iran o della Cina, se ne parla ma lo si fa senza cognizione di causa e in modo molto etnocentrico riconducendo tutto il discorso a categorie occidentali.

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  11. Bravo Vincenzo, a mio avviso parlare di cose cui nessuno parla è fondamentale in una società corrotta e opportunista.
    Ciao :)

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  12. @Matteo
    Le due cose non mi sembrano contraddittorie: si giudicano secondo stereotipi, perchè non si è informati. Conoscere i nudi fatti con un certo dettaglio, smentirebbe gli stereotipi.

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  13. di tragedie dimenticate ce ne sono molte, mi vengono in mente le donne del congo, la povertà del belize, la guerra razzista nello Sri Lanka, l'emergenza in darfur

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  14. p.s. stamattina commentavamo che per certe notizie ci sono solo piccoli trafiletti: è caduto un aereo passeggeri in iran, sono morte 187 persone, in quanti l'hanno letto????

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  15. @zefirina
    Verissimo, grazie per averle ricordate. A volte, mi chiedo, ma ci sarà un progetto preordinato? C'è un interesse esplicito a tacere su certi eventi? Alla fine, mi pare di dover riconoscere che c'è solo una opinione sugli interessi dei lettori e una volontà di assecondarli sperando di vendere di più, null'altro...

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