A quanto pare, in Italia sta avendo luogo un esperimento che magari si spera di utilizzare anche per altre nazioni, quello di esercitare una pressione fiscale che oggi non c'è in nessun altro posto al mondo, e forse non v'è mai stata.
L'Italia si presta perfettamente allo scopo, perchè si tratta di un paese ricco, ma con problemi gravi di debito pubblico. Se su un piano logico non ha senso trasferire ricchezza dai privati al pubblico nel momento in cui vi è in corso una gravissima recessione, tutto diventa chiaro se inquadrato nell'ipotesi che qui avanzo dell'esperimento.
La natura dell'esperimento sta nel vedere il livello di sopportazione delle persone in un processo che non risolverà per niente il problema per cui apparentemente è stato predisposto.
Come tutti dovrebbero sapere, e Monti più di tutti, l'Italia non ha un problema di deficit di bilancio delle partite correnti, abbiamo anzi un avanzo primario. Ciò che ci mette in pericolo, è il carico spaventoso degli interessi su un debito pubblico di ammontare altissimo.
Se le cose stanno così, allora le misure dovrebbero essere dirette verso una riduzione sostanziale del debito per ridurre gli interessi sia perchè si pagherebbero su un ammontare più ridotto, sia perchè questo primo elemento porterebbe ad una riduzione sostanziale degli interessi.
Aumentare la tassazione sul reddito, non ha senso alcuno,non risolve alcunchè, tampona finchè può, ma alla fine la recessione che innesca finisce col rendere questa strategia inefficace, il famoso rapporto debito/PIL riprenderà a crescere come visto del resto in Grecia.
Così, l'unica strategia che possa avere successo su un piano fiscale è quello di una patrimoniale straordinaria "de paura" roba da almeno 200 miliardi di euro (ma secondo me sarebbe necessario spingersi fino ai 300 miliardi), con un andamento fortemente progressivo e possibilmente con una quota esente. Se considerate che perfino la Confindustria, praticamente coloro che dovevano uscire questi soldi erano rassegnati ad andare ad una soluzione di questo tipo, non si capisce la politica del governo Monti se non nell'ipotesi che dicevo dell'Italia come esperimento per vedere quanto il sistema bancario globalizzato tecnicamente fallito può ancora resistere succhiando il nostro sangue, fino a che punto staremo buoni anche quando già i denti del vampiro sono affondati nella nostra carne...
Apparentemente, l'esperimento sembra perfettamente riuscito, l'opposizione finora è avvenuta tutta su un piano verbale, su dichiarazioni di fuoco di alcune parti politiche, tra l'altro interessate a coprire altri aspetti poco chiari della loro pratica politica, o magari discussioni sul web, che purtroppo somigliano sempre più a discussioni da bar, o ancora qualche suicidio e gesti inconsulti impugnando armi da fuoco, ma in Italia non abbiamo nessuna piazza Tarir, ed allora l'esperimento Monti può andare avanti, Napolitano guarda solidale a lui, e Bersani è "responsabile" (verso Monti e Napolitano, ma irresponsabile verso gli italiani).
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