Tenendomi lontano almeno in questo post da tutto il dibattito riguardante le elezioni, vorrei parlare dell'attentato all'AD dell'Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, ma soprattutto delle dichiarazioni del Ministro dell'Interno e di come gli inquirenti sembrano affrontare le relative indagini.
Ebbene, la scelta della Procura, pure nella perdurante mancanza di inquisiti, di potenziali imputati, di contestare l'aggravante delle finalità terroristiche, sembrano indicare la scelta finora non suffragata da alcun riscontro di fatto, di una specifica motivazione dell'attentato...
Ora, dal giorno dell'attentato sono già trscorsi alcuni giorni, e davvero sembra del tutto incomprensibile perchè un'organizzazione di tipo terroristico dovrebbe nascondersi e cioè non rivendicare l'attentato.
Vi è insomma una contraddizione logica palese tra l'avere una finalità terroristica e la mancata rivendicazione dell'accaduto: come si estrinsecherebbe la finalità terroristica di una ipotetica organizzazione senza fare sapere di esistere e di essere in grado di colpire chi vuole e quando vuole?
Chi ha interesse a nascondersi, sono invece le grandi organizzazioni criminali, quelle multinazionali del crimine che si comportano come delle grandi corporations, di cui condividono le finalità economiche, distinguendosi soltanto per l'utilizzo di qualsiasi mezzo, fino all'omicidio di chi si oppone a loro.
Se ad esempio Adinolfi avesse subito la richiesta di una somma a scopo estorsivo a danno della sua società e magari si fosse rifiutato di cedervi, allora si capirebbe che l'estorsore mandi un messaggio specifico per la vittima, avendo interesse a non apparire sulle prime pagine dei giornali. Chi si nasconde, chi ha bisogno delle tenebre per operare efficacemente, sono le mafie, le organizzazioni le cui finalità non includono il consenso mediatico e prevedono l'adesione attraverso canali ben più riservati.
Mi chiedo allora se gli inquirenti non ci stiano nascondendo qualche importante indizio che hanno in mano, o se al contrario non stiano semplicemente prendendo un colossale abbaglio.
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