venerdì 25 settembre 2009

RUBRICA SETTIMANALE DI POLITICA INTERNA N. 8

Come successo con Ballarò, ho deciso di seguire ieri sera anche il primo numero della nuova stagione di “Annovero”. Mi pare di poter dire, sulla base del fatto che quasi nessuno di voi ha postato nell’intervallo di tempo in cui andava in onda la trasmissione, ed anche sui numerosi commenti apparsi in un blog che vi ha oggi dedicato un post, che quasi tutti voi avete seguito questa puntata e che, se siamo un campione rappresentativo dei telespettatori nel loro complesso, che l0’audience dovrebbe essere risultata particolarmente alta.

Dedico quindi questo odierno numero della consueta rubrica settimanale a questa trasmissione, tentando, come mi sforzo sempre di fare, un’analisi critica piuttosto che privilegiare un giudizio sbrigativo ed inevitabilmente superficiale su quello a cui ho assistito.

Mi pare quindi che Santoro abbia fatto delle scelte deliberate ed inequivocabili. Egli ha costruito con la consueta bravura una trasmissione con aspetti spettacolari, nel contempo individuando con cura il suo pubblico, che potrei succintamente definire del nostro tipo, ovvero genericamente di sinistra, per quello che ciò può significare. A questo fine, egli ha decisa,mente puntato su due aspetti che hanno dominato la trasmissione, da una parte il consueto anti-berlusconismo, dall’altra la polemica sulla libertà d’informazione.

Sul primo punto, egli non ha lesinato sulla riproduzione di dichiarazioni da parte del signor B. e di suoi scagnozzi, fino al punto che il tempo dedicato ai filmati ha finito col rappresentare una percentuale significativa dell’intera trasmissione. Ora, mi chiedo: se l’intervista a Feltri rappresenta una novità, e quindi è informazione di prima mano che può fornire nuovi elementi e magari anche nuove frecce all’arco dell’opposizione, francamente non capisco quale possa essere il fine di fare passare ancora una volta, anche in questa trasmissione i consueti spot che chi ha la maggioranza in questo paese ama distribuire a tutta mano. O meglio, lo capisco troppo bene: egli aveva l’unico esplicito scopo di compiacere il proprio pubblico, che interpreta quegli spot come spazzatura, come una fantomatica evidenza di una inadeguatezza di chi governa. A chi pensa così, faccio presente che la stessa frase, lo stesso gesto che a lui appaiono come clamorosi errori, a tanti, che purtroppo costituiscono maggioranza, appaiono invece come un momento di conferma del loro orientamento politico di appoggio all’attuale maggioranza costruita attorno al signor B. Per quello che potrebbe interessare, io mi sono invece molto innervosito perché ho raggiunto il punto di saturazione verso questi individui, e la loro semplice vista mi procura reazioni ormai di tipo allergico. Ma ovviamente non è questo il punto. Il punto è piuttosto che è ormai evidente, e lo dovrebbe credo essere per tutti, che l’aspetto inequivocabile da “parvenu” del signor B., le sue gravissime prese di posizione, così come si percepiscono dai suoi passaggi in TV, non hanno alcun effetto negativo sul suo consenso. Se conveniamo su questo, mi chiedo allora quale sia il vantaggio di replicare: evidentemente solo successo basandosi su chi è già anti-berlusconiano.

Andiamo quindi sul secondo punto. E’ stata la trasmissione almeno convincente sulla questione della libertà di stampa? Non mi sembra proprio. Particolarmente modesto è stato il ruolo giocato dalla De Gregorio, che si è fatta distruggere da un Belpietro in forma (poi però su Travaglio ha sballato alla grande). Alla fine, era evidente non che la libertà di stampa ci sia, ma che questo problema non nasce con il signor B.

Dovremmo io credo capire una buona volta che il problema specifico del signor B. non è l’informazione, ma il lavaggio dei cervelli da parte di trasmissioni apparentemente completamente distanti dalla politica: basti citare quelli della De Filippi, assolutamente emblematici su questo versante. Qui quindi, invocare una generica libertà di stampa serve solo a garantire il proprio ruolo rilevante da parte di chi lo lancia, o, anche s ecosì non fosse, potrebbe agevolmente fatto passare per questo dal governo. Non è un caso, se ci fate caso, che nell’appello originale l’espressione “libertò di stampa” neanche figura: qui piuttosto si riproduce il solito problema del conflitto di interessi da una parte, e dell’eccessiva potenza mediatica dell’azienda del signor B. nei decennoi passati, anche tramite l’illegale messa in onda di Rete4.

Ecco, diciamo che c’è uno specifico problema per la presenza stessa del signor B. con questo eccessivo accumulo di ruoli così differenti. La vuota retorica della libertà di stampa sarebbe stato opportuno tenerla da parte. Il non averlo fatto, comporta la non credibilità di questa campagna, che finisce per riprodurre il periodico tentativo di buttare giù il signor B. da parte di chi non avrebbe bisogno di motivazioni così solenni per desiderarlo.

Vorrei infine soffermarmi sul ruolo giocato da almeno una parte dei protagonisti della trasmissione. Ho già detto della debacle della De Gregorio, su cui Belpietro ha avuto buon gioco, anche se poi ha disperso tutto Dando un giudizio del discorso di Travaglio assolutamente stonato e incomprensibile, tanto che penso che l’avesse preparato prima.

Bocchino si è schierato completamente con il signor B., senza mostrare quella vicinanza a Fini che gli viene accreditata: anch’egli un replicante. Franceschini mi è sembrato abbastanza all’altezza: bisogna riconoscergli una non comune freddezza che lo agevola tanto. Mentana ha ormai assunto questo ruolo ostentatamente super partes che gestisce bene. Malgrado non mi piaccia, non me la sento di disprezzarlo per questo atteggiamento. In fondo, sarebbe molto facile per lui schierarsi con qualcuno dell’opposizione, raggiungendo qualche posto anche abbastanza importante: credo lo accoglierebbero proprio a braccia aperte!

Santoro conduce abilmente, suscitando gli scontri e poi smussandoli, ma, come dicevo, non ho apprezzato l’impianto complessivo della trasmissione.

Travaglio è stato perfetto come sempre, non una singola parola fuori posto, e ha smarcato completamente Belpietro, criticando in maniera inequivocabile anche D’Alema. Quest’uomo, di cui riconosco i limiti, devo però ammettere che è davvero bravo.

20 commenti:

  1. Ho visto anch'io il programma e in effetti il filmati sono stati troppo lunghi. La pantomima di Brunetta, veramente disgustosa. Forse se non avesse la scorta direbbe meno stronzate a ruota libera.
    Mentana, con questo suo essere super partes sta cominciando un po' a stufare: e sbilanciati un po' ogni tanto!
    Travaglio ha parlato poco, ma ha tagliato tutti a fette. A volte può risultare antipatico, saccente, alcuni lo definiscono addirittura in senso spregiativo "pop-star", ma ci mette sempre la faccia e le parole, rischiando di suo e senza di lui il programma perderebbe valore.

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  2. Ciao!
    Ti meriti una condivisione su google reader.
    Sempre un piacere leggerti!
    Mister_NixOS

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  3. il consenso che danno al sign. b. sembra fatto di acciaio inossidabile... o forse è un antiossidante la tv che proprina. travaglio ha qualcosa che naturalmente lo fa assurgere ad ospite odiato-amato. io lo amo anche per la sua pacatezza.
    seguo le tue lezioni di politica interna sempre con piacere.
    bacio

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  4. Non ho visto il programma Comunque...D'Alema e Travaglio hanno in comune l'ottima retorica e riescono a smarcare egregiamente gli avversari.

    Però stiamo parlando di due uomini che certamente non rappresentano la sinistra italiana...

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  5. Concordo con la tua analisi...

    La cosa che mi ha stupito di più è stato il video con l'attacco di Facci a Feltri...

    Un saluto!

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  6. vincenzo ti ho linkato, a presto!

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  7. Travaglio è fedele a se stesso: non risparmia critiche a nessuno quando sono necessarie. Ed è sempre pacato. Per questo lo apprezzo.

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  8. Condivido la tua analisi.La De Gregorio, forse per timidezza, ogni volta che partecipa a questo tipo di programma ne esce malconcia. Non ha grinta e si è fatta cogliere in contraddizione da Belpietro a proposito del suo interesse giornalistico per le pseudo perfomances sessuali di Mr B. Se il tuo giornale riporta papali papali le affermazioni di Guzzanti, ora non puoi dire che a te quelle cose non interessano. Allora perchè le pubblichi?
    Formidadile Travaglio, invece: li fa "schiattare" tutti!
    A margine volevo dirti che trovo i tuoi post interessantissimi

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  9. @Lucien
    Mentana si sta cercando un suo ruolo, e puntando in alto, non può mettersi al traino di altri. Si smarca dalle questioni della libertà di stampa, ma in maniera in qualche modo opposta da me. Egli concepisce la libertà di stampa come la possibilità che ha un giornalista di fare il suo mestiere, mentre io vado più a monte: vediamo come i giornalisti accedono alla professione, perchè guardare un determinato tragitto solo da metà percorso?
    Sul resto, mi pare che concordiamo, sia per quanto riguarda l'invadenza di alcuni filmati, che la bravura di Travaglio.

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  10. @Maria Rosaria
    Troppo buona con me, un saluto :)

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  11. @Inka
    Beh, D'Alema non c'era ed è stata vittima passiva della trasmissione, assieme ad altri: sulla sua abilità, comincio a nutrire dubbi sempre maggiori.
    Su Travaglio, ho espresso solo un giudizio "tecnico": è bravo, non è di sinistra come tu dici, ma forse non aspira neanche a fare il leader politico. Secondo me, più semplicmente, si è ritagliato un suo ruolo molto specifico, impersonando il giornalista politico senza compromessi. Questa figura frutta anche economicamente, a quanto ne so.
    Detto ciò, mi pare che comunque è meglio che egli ci sia, e che sia comunque utile in un'Italia così messa male come la nostra.

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  12. @Ilpoeta
    Sì, grazie di averlo ricordato, l'avevo tralasciato: davvero un colpaccio di Santoro, e difatti, a quanto ne so, a Facci non hanno osato replicare.

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  13. @Angelo azzurro
    Così pacato, che penso abbia preso lezioni di recitazione, e non scherzo, lo penso davvero: c'è qualcosa di così professionale, che è difficile da conseguire da autodidatti.

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  14. @Ornella
    La questione delle allegre frequentazioni del signor B. è controversa. Interessa solo in quanto inteferisce con la sua attività politica ed anche in quanto influenza la sua credibilità. L'idea di Repubblica era in sè giusta, avendo appunto lo scopo di minarne la credibilità e l'affidabilità. Purtroppo, l'opinione pubblica italiana è messa così male, che neanche queste rivelazioni sono servite. A questo punto però, è davvero utile insistere su questo tasto, aggiungere particolari più o meno piccanti? Voglio dire che tra registrazioni e filmati abbiamo tali evidenze che non serve aggiungerne di nuove: cos'altro si possa fare per accelerare qualche tradimento efficace io personalmente non saprei suggerire.

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  15. Che in Italia manchi libertà di espressione sui media è un fatto acclarato e un politico dell'opposizione non può ignorarlo, anzi, la colpa della sinistra è stata proprio quello di averlo per troppo tempo accantonato (vedi il non aver affrontato per molto tempo il conflitto di interessi).
    La trasmissione di Santoro ha avuto il merito di raccontare la verità, semplicemente, e ha fatto vedere quel che è Berlusconi realmente e soprattutto come è considerato all'estero, cosa che i programmi di regime non fanno.
    Egregia poi l'intervista a Facci, un giornalista di destra di un giornale di destra che si mette contro Berlusconi, una chicca!
    Sulle carenze degli ospiti poi condivido, a dire il vero a me nemmeno Belpietro è parso particolarmente brillante. Si salva solo Travaglio e forse Franceschini.

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  16. Forse non mi sono spiegata bene, ciò che contesto alla De Gregorio è che non abbia detto con foga che se a frequentare spacciatori di droghe, magnaccia, prostitute, minorenni etc è il presidente del consiglio interessa eccome,per le varie conseguenze, ed è un dovere della stampa informare i cittadini. Non per niente ho sottoscritto l'appello di Repubblica!

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  17. @Matteo
    I filmati riguardanti il signor B. e Brunetta erano stati visti in versioni analoghe, io non li avrei riproposti: servono come sempre per confermare ciascuno nelle sue proprie opinioni.

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  18. @Ornella
    In ogni caso, la De Gregorio ha ondeggiato senza esprimere un parere netto e facilmente comprensibile: strano, visto che questo argomento sarebbe emerso sicuramente, visto il tema trattato.

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