E’ già da due giorni che è iniziata la sessione plenaria dell’ONU sul clima. Per le novità che stanno venendo fuori, e per l’obiettiva rilevanza dei temi, mi aspettavo ieri di ritrovare tanti post dedicati a questi argomenti. In verità, c’erano anche altri due temi di politica internazionale degni di attenzione: il ritorno di Zelaya in Honduras, e i colloqui in corso negli USA tra il premier israeliano e il Presidente palestinese. Anche questi argomenti non li ho visti sui blogs che più frequento, cosa impensabile anche solo pochi mesi fa. Mi pare che un po’ tutti, e includo anche me, ci stiamo incartando sugli argomenti di politica interna nella spasmodica attesa della caduta del signor B., che però ritarda ad avvenire. Lo trovo, lo dico francamente, un brutto segno, se anche qui sul web ci rinchiudiamo nel cortile delle polemiche tutte italiane, dimenticando che nel frattempo esistono altri 7 miliardi di persone che vivono e influenzano con la loro vita la nostra.
Vorrei ora tornare al tema del clima. Grandi novità sono venute principalmente dall’intervento cinese che, per la prima volta, ha manifestato l’intenzione di ridurre le emissioni inquinanti ed anche le emissioni di anidride carbonica che, vorrei ricordarlo, non si può considerare un inquinante, in quanto non tossico, ma un gas che potrebbe secondo molti, me incluso, influenzare il clima del nostro pianeta.
Se consideriamo che anche l’India si è allineata alla posizione cinese nel volere anch’essa contribuire a tali emissioni, si comprende agevolmente la rilevanza della cosa. Queste due nazioni complessivamente con la loro popolazione contribuiscono a circa il 30% dell’intera popolazione del pianeta. Se anche le emissioni a persona sono in questi paesi relativamente modeste, se consideriamo che in questi ultimi anni esse sono in continua e sensibile crescita, dovremmo convenire sul fatto che le decisioni che hanno preannunciato hanno davvero una valenza, che non mi pare esagerato definire storica.
Se questo costituisce l’aspetto politico che desideravo sottolineare, in quest’ultima parte del post vorrei soffermarmi invece sugli aspetti più scientifici, senza ovviamente pretendere di potere in nessun modo approfondire l’argomento.
Si sa che nel mondo si fronteggiano due teorie opposte. L’una attribuisce al cosiddetto effetto serra la causa dell’aumento che si è registrato nella temperatura media della terra. Questo incremento ha subito una sostanziale battuta d’arresto negli ultimissimi anni, anche se leggevo di recente che mai le acque degli oceani sono state così calde, ma su questo torneremo brevemente. A questa teoria, se ne oppone, in verità da gruppi di scienziati numericamente minoritari, una opposta, che sostiene che invece i cambiamenti climatici hanno avuto un andamento periodico durante tutto il passato, e che, data la severità delle variazioni osservate in età pre-industriali, sarebbe stupido attribuire all’attività antropica (quella dell’uomo considerato come essere tecnologico-culturale), tali cambiamenti. A conferma di questa seconda tesi, essi considerano proprio l’apparente arresto negli incrementi termici che effettivamente sembrano aver rallentato nettamente rispetto agli incrementi vistosissimi degli anni novanta e dei primissimi anni del nuovo millennio. Per inciso, dirò che questa sostanziale stasi possa essere attribuita all’assenza di macchie solari sul sole, il che comporta una diminuizione nell’intensità delle radiazioni che raggiungono la terra, così da fare da contrappeso all’aumento dell’effetto serra.
Io volevo capovolgere la logica della controversia. Ammettiamo quindi che l’osservazione obiettiva dei cambiamenti termici non sia un metodo soddisfacente per diagnosticare l’effettiva incidenza di crescenti concentrazioni di gas serra su tale parametro.
Io chiederei allora ai climatologi di affrontare il problema dalla parte opposta, dove l’accordo unanime invece esiste. E’ vero che l’anidride carbonica ed altri gas serra sono aumentati in concentrazione nell’atmosfera terrestre a seguito di uno sviluppo tecnologico sostanzialmente anarchico? E’ vero che essi, in virtù della loro capacità di trattenere le radiazioni infrarosse provenienti dalla superficie della terra, ostacolano la restituzione allo spazio del calore ricevuto dalla terra da parte del sole? Ebbene, qui non si tratta quindi di attribuire a una causa o ad un’altra le variazioni climatiche, quanto piuttosto, da parte di quelli che definirei i “negazionisti” (dell’effetto serra) di spiegare al contrario come un aumento nella concentrazione dei gas serra possa essere ininfluente sulla temperatura media del pianeta. Vista così, mi pare che l’ipotesi negazionista perda ogni valore. Potremmo semmai discutere su quanto essa influenzi percentualmente le variazioni osservate, ma non il fatto stesso che essa sia in ogni caso influente.
Caro Vincenzo, mi permetti di essere banale? :-)
RispondiEliminaBeh, per capire l'effetto serra basterebbe farsi una passeggiata in centro ( quasi tutti centri delle città) e poi farsi una passeggiata su una spiaggia senza impianti o in un bosco fuori città o in montagna prima di sciare:l'aria che si respira E' diversa per definizione.
E mi pare che Obama sta facendo quello che veramente aveva promesso, una specie di autoanalisi mondiale con tanto di colpe e di assoluzioni, e con la consapevolezza che dagli errori possiamo ancora trarre un vantaggio e quindi forse veramente sta diffondendo, dal "trono" che ha a disposizione, una nuova idea di vita: uno economia diversa, una sanità diversa, una solidarietà diversa e forse una umanità diversa.
Perchè io rimango del parere che sono i buoni esempi che fammo scuola
E noi? E noi stiamo ancora a gurdare, ma spero nello spirito ancora molto sviluppato che abbiamo del essere gragari allo stormo degli americani...almeno in questo stavolta possiamo trovarci nella corrente ascensionale giusta
Un cordiale saluto.
Da profana credo che gli effetti negativi di tutti i gas immessi nell'atmosfera e dell'effetto serra non possano essere negati.
RispondiEliminaChe poi non siano gli unici responsabili e che i cambiamenti climatici siano anche legati all'evolversi delle ere è altra cosa!
Spero sinceramente in un cambio di rotta e in un vero sviluppo sostenibile.
Un saluto!
La comunità scientifica ormai è convinta in schiacciante maggioranza, come tu hai giustamente detto, che sia dovuto ad attività antropiche. Tra l'altro come diceva il governatore della California (non certo un fanatico ecologista o un estremista di sinistra) nel dubbio è meglio fare in modo di combattere il fenomeno, anche se non siamo sicuri che avvenga. Ma a parte questo vorrei aggiungere che non c'è solo l'effetto serra, ma anche i danni per la salute provocati dalle polveri sottili. Basta andare all'Ilva di Taranto dove la mortalità nella zona (e per chi ci lavora) è altissima per rendersene conto anche solo empiricamente.
RispondiEliminaQuindi l'atteggiamento secondo cui, l'uomo non c'entra e perciò siamo legittimati a fare ciò che abbiamo sempre fatto è del tutto irrazionale.
Per quanto riguarda gli interventi dei governi è vero che Cina e India costituiscono una bella quota di emissioni, ma è anche vero che gli Stati Uniti (che hanno una popolazione se non erro 7-8 volte inferiore a quella della Cina) sono i maggiori produttori di CO2 e se non si decidono ad aderire anche loro al trattato di Kyoto non si potrà far niente, Cina o non Cina. Che poi sia utile coinvolgere anche i paesi in via di sviluppo (ma la Cina è già una potenza mondiale) nella riduzione delle emissioni, questo va da sé.
vincenzo concordo con te, interessanti le tue considerazioni
RispondiEliminati auguro buona giornata
Ciao Vincenzo
RispondiEliminanon mi stupisco se le considerazioni arrivano da cinesi ed indiani. Sono stato in Cina e ti garantisco che alle 18.00 il mio corpo era SATURO. Non riuscivo piu' a respirare. Ti garantisco che in 15 giorni, con meteo prevalentemente sereno, il sole l'ho visto 2 volte.
Ti garantisco che ci sono città in cui il mezzo piu' moderno è paragonabile alla nostra FIAT 124 .........
P.S. Non penso che a loro serva il bollino blu.
Perchè non ci preoccupiamo delle future catastrofi ambientali? La risposta sarebbe nei geni: la nostra mente reagisce a pericoli immediati ma meno al surriscaldamento del pianeta. Secondo Cass Sunstein (un giurista chiamato da Obama per applicare le sue teorie alla legislazione verde promossa dalla nuova amministrazione) il messaggio viene comunicato in maniera sbagliata: bisognerebbe cambiare la formulazione delle proposte per ottenere risposte appropriate; il messaggio del movimento ambientaista andrebbe ristrutturato: oltre a descrivere il problema in termini di perdita, nel descrivere le soluzioni la gente è stata scoraggiata (es. non usate la macchina), perchè la mente umana chiede alternative piacevoli e quindi si dovrebbe parlare prima dei benefici e poi dei costi, agendo sull'influenza sociale (copiare il vicino di casa). Resta il dubbio che, applicando gli studi psicologici, si manipoli l'opinione pubblica: salvare il pianeta sì, ma non usare questi sistemi per motivi meno nobili. Del resto, l'alternativa del proibizionismo ci mostra che i divieti ottengono l'effetto opposto!
RispondiElimina@Luce
RispondiEliminaD'accordo, ma la differente sensazione non va addebitata all'anidride carbonica, che non peggiora in sè la qualità dell'aria, ma è rilevante solo per quanto riguarda l'effetto serra.
Su Obama, il mio giudizio è sospeso: vedremo. Se riuscirà a fare anche una piccola parte delle cose che ha suscitato, potrebbe essere interessante subirne l'egemonia.
Al momento però, la crisi economica Obama l'ha affrontata in maniera esattamente uguale a Bush. Inoltre, in Honduras gli USA non hanno garntito il loro peso per far rientrare Zelaya nel suo paese, cosa che è riuscita per iniziativa del premier brasiliano Lula.
Se dobbiamo giudicare gli uomini dai loro atti più che dalle loro parole, per ora Obama è stato deludente.
@Guernica
RispondiEliminaEcco, la mia argomentazione è che sta ai negazionisti l'onere della prova.
@Matteo
RispondiEliminaLa novità sta che prima Obama per gli USA ed adesso anche i leader di paesi emergenti hanno cambiato posizione. In particolare, saprai che questi paesi sostenevano di avere il diritto di contribuire al peggioramento dlela nostra atmosfera anche loro, com efatto passato dai paesi sviluppati. Ora dicono cose diverse, e questo è comunque una svolta clamorosa.
@Andrew
RispondiEliminaUn saluto!
@Bruno
RispondiEliminaCi sono stato in Cina nel 1987, ed era davvero un paese poco sviluppato, per esempio dal punto di vista della motorizzazione. So che le cose sono molto cambiate nel frattempo, e proprio la situazione delle loro metropoli penso li abbia messi in guardia, almeno me lo auguro, e considero comunque positivo che abbiano almeno dichiarato una loro disponibilità in questo senso..
@Angustifolia
RispondiEliminaCapisco il punto di vista. Io piuttosto penso che vada imboccata un'altra strada completamente diversa, sulla base di una nuova ideologia e quindi di un'altra antropologia. L'assunzione che solo un continuo aumento dei consumi sia soddisfacente, è una follia da sconfiggere.
Ciao Vincenzo,
RispondiEliminaascolta questo
http://www.radiobase.net/picture/upload/File/liliana/ambiente/generalemini.mp3
anche gli alberi cambiano il clima, pensa al bosco d'estate, ma li abbattono tutti, è chiaro che poi la CO2 sale, diciamo che è una conseguenza non una causa.
dico una cosa banale: manca un'educazione globale ad una corretto uso dei beni comuni, in questo caso ambientali, pensa che l'altro giorno ho comprato un "coso" anche esteticamente carino sembra un uovo per la raccolta differenziata di carta, plastica e vetro, ha persino un aggeggio per schiacciare le bottiglie e le lattine, ho pensato così i ragazzi si divertono a farlo e intanto suddividono le bottiglie, loro mi hanno preso in giro: mamma tu fai tutto questo sforzo e poi i cassonetti sotto casa sono stracolmi di carta mischiata a plastica e vetro, gli altri non stanno attenti e tu fai uno sforzo inutile!
RispondiEliminavai a spiegargli che io intanto mi voglio sentire con la coscienza a posto!
@Paolo
RispondiEliminaIntere3ssante, questo generale sembra preparato e bene informato.
@Zefirina
RispondiEliminaProprio torto ai tuoi figli non mi sentirei di darglielo. Per quanto mi riguarda, io faccio la raccolta differenziale, senza contare quante siano le persone che la fanno con me: in donfo costa così poco!
@Gio
RispondiEliminaE' la logica del Titanic, andiamo incontro alla catastrofe danzando allegramente: avvistato l'iceberg a poche decine di metri, non sarà più possibile evitarlo.
@Andrew
RispondiEliminaRicevuto: sarà fatto :)
ok ti inizio a linkare io, ciao
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