Le ultimissime notizie dalla cronaca politica ci impongono uno scenario sempre più fosco, che con questo “istant” post tento di affrontare.
Vediamo innanzitutto di elencarle:
- Il Presidente Napolitano fa una dichiarazione, il cui senso è: non lavate i panni sporchi in Europa, risolviamo le cose in famiglia.
- Il Ministro Scajola annuncia di volere procedere all’interno del proprio ruolo istituzionale per verificare se
- La stampa in mano al signor B. riprende questa stessa questione, proponendo ipotesi di non pagamento del canone RAI.
- Il signor B. e Ratzinger si incontrano a Ciampino, in presenza di Gianni Letta.
Questi avvenimenti complessivamente segnalano una nuova fase di resistenza e di contrattacco del signor B. in questa lunga lotta per spodestarlo, un cui importante passaggio sarà costituito dalla manifestazione di sabato prossimo (sempre che non ci siano altri attacchi dinamitardi ai nostri soldati…).
Non c’è alcun dubbio che il signor B. abbia incassato almeno due risultati molto lusinghieri per lui. Il più importante, anche perché inatteso, seppure non sorprendente, è proprio costituito dal segnale che
Il secondo risultato sembra più che altro una riconferma: da parte di Napolitano, il signor B. non avrà che temere. Il nostro Presidente ha assunto un comportamento intermedio, non parla continuamente, né tace continuamente: parla con una frequenza intermedia rispetto ai suoi predecessori. Ciò che più è interessante è piuttosto cosa dice. Ebbene, a meno di volere far finta di non capire, è evidente che Napolitano non perde occasione di mandare messaggi tranquillizzanti al premier. Non ritiene di dovere intervenire su ciò che il signor B. col suo solito stile sbrigativo fa, ma guai a toccarglielo: interrompiamo la campagna di stampa sui vizietti del signor B. tuonò in primavera, e adesso tagliamo via l’opinione pubblica europea dalle vicende italiane. Il Presidente sostiene che esistono altri strumenti nella struttura istituzionale italiana per risolvere eventuali problemi di conflitti di potere, senza dovere rivolgersi al Parlamento Europeo. Presidente, noi lo sappiamo bene questo, e sappiamo anche che il principale strumento è costituito proprio dalla figura del Presidente della Repubblica: Lei, Presidente Napolitano, ha per caso qualche informazione più o meno riservata sul perché tali strumenti sembrano non funzionare? Insomma, il ricorso all’Europa sembra il risultato di qualcosa che appare inceppato dentro la stessa struttura istituzionale italiana: non va quindi visto come una causa di possibili confusioni di ruoli, ma l’effetto piuttosto di quanto sin qui avvenuto.
Infine, la questione della RAI. Il ministro Scajola minaccia di occuparsi di compiti che non gli spettano. Un po’ tutti questi ministri sembrano interpretare allegramente il loro ruolo. Stiamo attenti, la democrazia si fonda su un equilibrio di poteri: se l’esecutivo deborda, questo si definisce golpe. Quando un ministro della repubblica, a pochi giorni da una sentenza del TAR, invece di limitarsi ad impugnare la sentenza davanti al Consiglio di Stato, emana un nuovo provvedimento il cui contenuto è esattamente opposto a quello enunciato dal TAR, questo per me è un golpe. E’ un golpe perché non esiste una via attraverso cui è possibile opporsi a quest’atto: il governo potrebbe riproporre un nuovo provvedimento ogni volta che un organo amministrativo si pronuncia, annullando così ogni potere di controllo da parte di questi organi. Il potere è appunto esecutivo, ed è costruito avendo a disposizione le strutture operative dello stato proprio per potere essere in condizione di eseguire. Se però, esso non da’ garanzia di astenersi quando la costituzione stessa glielo impone, questo si chiama golpe, come è golpe non dare esecuzioni di sentenze definitive, tipico il caso di RETE4. Se Scajola vuole decidere lui i confini del servizio pubblico, sta semplicemente commettendo un vero e proprio golpe, diciamo golpino, ma un atto che nella sua illegittimità palese mette a repentaglio l’equilibrio dei poteri e la stessa democrazia. Magari, Napoletano, quando non è troppo indaffarato a presenziare a funerali di stato, potrebbe anche spenderla qualche timida parola su queste questioni, io penserei…
Su questa stessa questione della RAI, i giornalisti in proprietà al signor B., all’unisono, lanciano l’ipotesi della sospensione nel pagamento del canone. Questa mi pare una magnifica notizia: credo che l’opposizione tutta potrebbe sposare questa campagna, così finalmente avremmo maggioranza ed opposizione d’accordo su una iniziativa. Vorrei però che si stilasse un elenco di tutti quei figuri che pretendono di svolgere servizio pubblico in nome del signor B., i vari Minzolini, Vespa, e tantissimi altri che dovreste aiutarmi voi a ricordare: di TV davvero mi intendo poco, e i nomi delle nullità poi, li dimentico subito.
Non è una boutade: l’iniziativa mi sembra estremamente interessante. Capisco che il signor B. abbia dalla sua le reti Mediaset, ma voglio vederli tutti questi pseudo giornalisti, tutti questi pseudo show-people, come potranno continuare a dare il loro personale contributo al rincretinimento generale degli Italiani. Sarebbe gravissimo che l’opposizione lasciasse che l’iniziativa contro il canone apparisse contro “Annozero” e simili trasmissioni, permettendo ai soliti schiavetti del signor B. di farla franca.
Anch'io sono molto delusa dal comportamento del Presidente Napolitano, non mi dà più la certezza che tuteli la nazione dai soprusi del governo Berlusconi. Per non parlare dell'ipocrisia della chiesa cattolica...Mi hanno fatto diventare talmente anticlericale che mi sono persino allontanata dalla fede! Vincenzo, io ho sempre più paura, e non tanto per me, ma per il futuro dei nostri figli.
RispondiEliminain poche parole ...... continuiamo a tenercelo in quelo posto .. :-(
RispondiEliminapero' è simpatico, quanti hanno salutato la Michelle in uel modo? CRIBBIO..!!
Una cosettina del tuo post mi balza all'occhio: ma tu Napolitano lo chiami "Napoletano" perchè è di Napoli oppure perchè vuoi sottolineare di proposito il cambio da "i" in "e"?
RispondiEliminaIo credo la seconda e mi sta bene dopo certe sue esternazioni più o meno recenti nonchè dopo la firma di certi D.L. che Sandro Pertini si sarebbe guardato bene dal firmare.
Per quanto riguarda la Rai tutti i "lecchini" si son fatti avanti, staremo a vedere come va a
finire. Intanto il 3 ottobre farò tutto il possibile per andare a Piazza del Popolo qui a Roma. Non risolvo niente? Lo so, ma perlomeno qualche parolina dolce ad alta voce la posso dedicare a chi dico io e non solo.
leggendo la lista dei nuovi direttori, codirettori ecc della RAI pubblica (per quanto ancora?) mi vengono i brividi... sembra il Barnum!
RispondiEliminaScusatemi, ma stavolta coreggo almeno una parte degli errori, dovuti stavolta a al correttore automatico di Word: Aldo, questo speiga il Napoletano al posto di Napolitano (non potevo sbagliarlo sempre...), e annovero invece di annozero :)
RispondiElimina@Ornella
RispondiEliminaI nostri figli se la vedranno con i problemi ambientali globali: quelli di un vecchio di 73 anni spero siano confinati a noi stessi :)
@Bruno
RispondiEliminaSembrerebbe indicare che non sa resistere, che ha perso il controllo...
@Aldo
RispondiEliminaNon c'erano motivazioni occulte, solo errori dovuti a questi automatismi informatici non richiesti...
@Fabio
RispondiEliminaMa davvero, non è ottima l'idea di non pagare il canone, elencando quelli che tu efficacemente descrivi come clowns?
Che la nostra democrazia sia in pericolo è un dato di fatto.
RispondiEliminaVincenzo Cucinotta@ Ebbene, a meno di volere far finta di non capire, è evidente che Napolitano non perde occasione di mandare messaggi tranquillizzanti al premier. Non ritiene di dovere intervenire su ciò che il signor B. col suo solito stile sbrigativo fa, ma guai a toccarglielo...
Palese da molto tempo. Questa situazione è gravissima e costituisce un problema proprio per la tenuta democratica dello Stato. Io trovo tutto ciò molto inquietante.
Comunque gli adoratori di B. sono inamovibili: a costoro non interessa nulla della democrazia. Anzi, il desiderio del presunto "uomo forte" che "mette in riga" i cittadini è presente in tanti italiani, compresi tanti giovani.
Anni e anni di spazzatura mediatica, uniti ovviamente a carenze culturali preesistenti, hanno sortito il loro effetto devastando il già carente senso critico di una parte dei cittadini. Non a caso, chi parla come noi viene accusato di essere "comunista" anche se non lo è.
Saluti e buona domenica.
Non vorrei sbagliarmi ma è previsto dal protocollo che quando il papa lascia l'Italia ci sia un rappresentante del Governo a salutarlo
RispondiEliminaBravo è stato Letta a far4 arrivare in tempo dagli Usa Berlusconi... il papa se lo è trovato davanti ma non è stato un incontro programmato...
Il resto lo hanno fatto le tv e i giornali del nano che hanno presentato un fatto normale di protocollo come un incontro straordinario...
mircomirco
@Romina
RispondiEliminaGrazie per avere richiamato la questione Napolitano, che continua ad essere un mezzo tabù in una certa sinistra.
@Luce
RispondiEliminaTemo di dovere unirmi a coloro che non ti considerano molto ottimista: non oggi almeno :-D
Ti ricordo però che fino a settanta anni fa, un regime dittatoriale ce l'avevamo, e se non fosse stato per la guerra non so...
Diciamo che, rispetto alle tematiche globali relative alla stessa sopravvivenza umana, le questioni del signor B. possono anche apparire come inezie, ma smetto di pensarla così ogni volta che egli appare alla TV: nun lo reggo proprio più!
@Mirco
RispondiEliminaNon mi trovo d'accordo con te, per tre distinte ragioni:
1) Ho letto che il papa parte sempre da Fiumicino, e questa sarebbe la prima volta che usa lo scalo di Ciampino: perchè, se non per un incontro programmato?
2) In sostanza il signor B. avrebbe fregato la diplomazia vaticana, notoriamente la più raffinata del mondo, mi pare molto improbabile.
3) Infine, fosse stato così, la scortesia verso Ratzinger sarebbe palese, addirittura clamorosa, e la vendetta dovrebbe presto vedersi. Ma la presenza di un uomo così prudente come Gianni Letta mi fa anche da questo punto di vista propendere per un incontro ben organizzato e tutt'altro che improvvisato (dopo il caso Boffo, il significato simbolico lo vedrebbe anche un bimbo, solo alla curia sarebbe quindi sfuggito?).
@A tutti
RispondiEliminaAggiungo un commento, perchè vedo che nessuno intende intervenire sulla questione del boicottaggio del canone. Capita sempre così quando avanzo una precisa proposta, io che passo per un parolaio, ma lasciamo perdere questo punto: non siete certo voi miei gentili commentatori a pensarlo.
La questione sul canone è però molto delicata, perchè il signor B. usa ancora una volta le sue tattiche furbette: lancia i suoi giornali all'attacco e poi ufficialmente si dissocia.
In sostanza, ciò che si profila è un uso strumentale e limitato nel tempo di questa questione.
Se ci fosse un leader politico o anche solo un giornalista influente, dovrebbe rubare il tempo a questi figuri, aderendo all'appello, e rilanciandolo, accompagnandolo con l'elenco di schiavetti compiacenti a cui accennavo. Poi vedremo a chi interessa più che la RAI continui a trasmettere e a chi no. Rifletteteci, magari vi posterò su nuovamente. perchè mi pare un punto tatticamnete interessante.
Certo che ne ho da imparare da te, caro Vincenzo!
RispondiEliminaLara
Certo che ne ho da imparare da te, caro Vincenzo!
RispondiEliminaLara
Certo che ne ho da imparare da te, caro Vincenzo!
RispondiEliminaLara
@Lara
RispondiEliminaCiao Lara, grazie del saluto e della stima, ma impariamo tutti qualcosa dagli altri, io penso.
Io non pagherei più il canone ma per la ragione opposta!Ormai non guardo più i tg Rai (tranne rainews 24 la mattina e qualche volta il tg 3)proprio perchè o omettono le notizie scandalose riguardanti il nostro premier oppure non fanno altro che esaltarne le gesta. Emblematica è stata, per l'appunto, la vicenda di Porta a Porta.
RispondiEliminaCarissimo, lo so che proveniamo da un regime dittatoriale, ma era un periodo storico in cui le logiche erano quelle,dettate da una specie di passaggio obbligato tra monarchia e dittatore, prima di arrivare alla Repubblica e alla "democrazia", almeno nel mediterraneo.
RispondiEliminaUn' epoca in cui anche Stalin sembrava un Salvatore , nonostante il ripudio dello stesso Lenin che ne aveva capito la "follia" caratteriale più che politica e che nessuno sapeva.
Oggi si sa, si diffonde, si conosce, e soprattutto in Italia si è troppo legati a connivenze e alleanze, più che per i principi per soldi, più che per ideologie per favoritismi, più che per potere per il famoso "Lavoratori? TIE'" come diceva l'Albertone nazionale.
E tieni presente, e io ne sono convinta, che il branco non è compatto: sono iene e non lupi e si sa, le iene sono carogne.
E poi ti ci vedi noi con un dittatore adesso chealleati degli americani con tanto di basi Nato, con questo Vaticano a Roma che perderebbe una delle sue colonie, con gli inglesi che ci osservano, gli spagnoli e i francesi pronti ad muoversi in caso di gioco sporco, per non parlare degli stati est europei che guadagnano su questa Italietta da conquistare? Un dittatore che da quello che si sa NON avrebbe mai l'appoggio di poliziotti, carabinieiri finanzieri e forze armate ( dati i tagli?)
Naaaa, impossibile.
Il canone Rai? Io che lo pago, continuerei a pagarlo per Santoro, per trasmissioni come Report, come Linea notte, per Presa Diretta, per Minoli e per quelli che da dentro ci danno dentro per rendere un servizio pubblico degno di questo nome per quanto riguarda l'informazione che poi lo showbusiness è uguale per tutti.
Un cordiale saluto,un pò incazzato ( per via del prognamma sull'oro buttato delle nostre risorse artistiche di Presa diretta) ma un pò più ottimista visto che poi alla fine qualcuno intelligente con cui parlare e migliorarsi c'è sempre in giro ;-)
@Ornella
RispondiEliminaLa penso come te: ne ho fatto un nuovo post.
@Luce
RispondiEliminaVogliamo dire che è l'Europa a cui aderiamo, che ci potrebbe salvare? In fondo, le condizioni storiche sono mutate proprio in questo, nel processo messo in atto nei lontano anni cinquanta da alcuni poltici illuminati di ridurre il peso delle nazionalità verso un'entità più grande, che evitasse nuovi conflitti militari all'interno del vecchio continente. Oggi, questa stessa entità sovranazionale potrebbe funzionare da garante di certi requisiti democratici di base, checchè ne pensi in proposito il nostro amato Presidente della Repubblica.
Tu dici: sono iene, non lupi. Ma quando mai gente simile è stata lupo? Erano lupi i fascisti che si riunivano in manipoli armati per aggredire singoli individui disarmati ed inermi? Sono forse lupi i vari scagnozzi mafiosi che impongono il pizzo e la loro disciplina basandosi sul possesso di armi? Il vero coraggio è incompatibile con l'aggressione fisica di altre persone: solo i vigliacchi sono capaci di tanto!
Della situazione odierna in Italia, io penso che siamo già in una situazione di post-democrazia. Non ha senso parlare ancora di pericolo per la democrazia, la democrazia se la sono già liquidata, qui dobbiamo piuttosto tentare di riprendercela, organizzandoci per quando sarà il momento opportuno. Da questo punto di vista, sono d'accordo con te, e l'ho anche scritto in precedenti post: lo svilimento della democrazia il signor B. l'ha già compiuto, e non ha motivo per procedere ad ulteriori improvvise accelerazioni nella limitazione delle libertà personali. Ciò che è gravissimo è già alle nostre spalle, anzi sulle nostre proprie spalle, e sarà faticosissimo liberarsene.