L’ho già detto in altre
occasioni, ma voglio ribadirlo oggi, in questa specifica fase politica, noi
Italiani siamo avanti rispetto alle altre democrazie parlamentari.
Intendiamoci, avanti lo dico in
senso puramente cronologico, il che non implica, come dovrebbe pure essere
ovvio, che siamo combinati meglio degli altri, questo certamente no. E’
interessante questa stessa esigenza di specificarlo, perché l’ideologia in cui
siamo immersi è quella del progresso ininterrotto, come se i futuro debba
necessariamente riservarci un miglioramento, mentre questo con tutta evidenza
non è.
Noi Berlusconi ce l’abbiamo tra
le scatole da ben diciannove anni, fenomeni analoghi si sono presentati sulla
scena europea solo molto più di recente...
Noi abbiamo insediato qui in Italia
un governo con a capo un eurocrate a seguito della scelta di Napolitano di
rispondere positivamente ad una sollecitazione del potere europeo nelle sue
varie forme, e questo ancora non si è visto in nessun altro paese.
Noi stiamo affrontando una campagna
elettorale che definire allucinante non costituisce nessuna forma di
esagerazione, altrove ci stanno ancora i partiti di sempre e magari qualche new
entry ma comunque ancora qualcosa si capisce.
Qui da noi, invece, non si
capisce più nulla. Soprattutto, sono gli stessi politicanti che calcano le
scene medianiche che non capiscono più niente, che non sanno esattamente cosa
fare, dove andare, con chi allearsi, l’unica cosa che hanno chiara è che devono
rimanere a galla aggrappati a questo mondo così tanto vituperato ma che
nonostante tutto non rinuncerebbero per nessuna ragione al mondo.
Certamente, la situazione del PDL
è la più clamorosa, prima Berlusconi si mette da parte, e sembra che si vada
verso le primarie, poi Berlusconi ritorna e niente primarie. Nel contempo, non
è che Berlusconi sappia cosa deve fare, e così prima attacca il governo Monti
provocandone l’annuncio di dimissioni (ancora tali fino ad oggi, ed anche
questo fa parte delle novità del momento, si annunciano le dimissioni in grande
anticipo così da utilizzarle come arma di lotta politica), poi dichiara che si
potrebbe fare da parte, per cedere la premiership allo stesso Monti, ma
mantenendo la leadership di una vasta alleanza di centro-destra, e poi ancora è
disposto a cedere anche questa in un turbinio di ipotesi contrastanti che solo
una stampa peggiore dello stesso Berlusconi può mettere in prima evidenza sui
media.
I suoi poi sono come i pulcini
senza chioccia, orfani del loro padrone e signore che brancolano nel buio, e si
riuniscono non per avanzare nuove e significative proposte, ma sempre in attesa
di chi spieghi loro cosa fare.
Lo stesso Monti, che una certa
stampa seguita a definire come un non politico o semmai come un politico sui
generis, fa il politicante all’italiana né più né meno degli altri. Si è già
detto delle dimissioni annunciate, cose da repubblica delle banane che
Napolitano non ha ritenuto di bacchettare come meritavano (se si tratta di
Monti e degli europoteri, allora, usa i guanti gialli). Segue questo spregevole
balletto tra il mi candido e il non mi candido a premier, tra il puntare al
quirinale e il puntare invece a palazzo chigi, tra il contentare la merkel, il
contentare draghi, e il contentare invece napolitano, un vero quaquaracqua in
puro stile italico. Badate, questo individuo è andato avanti per mesi a
dichiarare che mai e poi mai avrebbe continuato a governare dopo le elezioni,
ditemi voi le smintite di questo signore on cosa differiscano da quelle di
berlusconi.
Napolitano stesso non può che
tentare di coprire penosamente il totale fallimento del suo progetto, Monti non
ha salvato l’economia italiana, non ha espulso per sempre Berlusconi dallo
scenario politico, non ha influenzato la direzione complessiva della politica
europea, non ha permesso l’approvazione di una nuova legge elettorale, non ha
semplificato il quadro politico, nobn ha messo alle corde l’odiato M5S, una
vera frana. In quest’ultima parte del suo settennato, a quanto pare, ha mietuto
un solo successo, quello contro la procura di palermo, ma non credo che se ne
debba vantare.
In questo quadro desolante,
perfino il PD di bersani tende a brillare visto che è riuscito ad essere immune
dalla gran parte dei mali che affliggono tutti gli altri protagonisti.
Tuttavia, l’imbarazzo in casa PD
rimane grande perché non è facile spiegare agli elettori perché dovrebbero
votare PD invece che Monti visto che non solo il PD lo ha appoggiato con grande
fervore per tutto l’anno del suo governo, ma ancor aoggi non dichiara
minimamente di pentirsene. La dichiarazione di D’Alema è francamente penosa, di
immorale c’è il tradimento che il PD ha perpetrato contro i propri elettori
accettando di sostenere un governo capitanato da un tizio che c’hanno mandato
dall’estero e che ha praticato una politica ferocemente antipopolare fallendo
in pieno tutti i propri stessi obiettivi (che pena giustificarsi pretendendo
che gli effetti positivi si vedranno in un futuro non meglio precisato…).
La situazione paradossale del
quadro politico l’ha fatta nel modo brillante che gli è consueto Travaglio
nella scorsa puntata di “Servizio pubblico”, ed io rinvio senz’altro a quella
perché non potrei certo fare di meglio.
Ora, questi poveri pirlini
europei a cui qui da noi si da tanto ascolto, cosa mai potranno capire di
questi schiamazzi e contorsioni che i nostri politicanti ci offrono? Come
dicevo anche nel precedente post, questi credono che se resterà Monti, sarà una
garanzia. Ora, ognuno può credere alla santissima trinità, ed anche, perché no,
a Babbo Natale ed alla Befana, ma la verità pura e semplice è che qui sta
franando tutto, e l’Italia del resto è solo una triste avanguardia di una
situazione di smottamento complessivo, e questi non sanno far altro che legarsi
più strettamente alla poltrona su cui siedono senza rendersi conto che è il
pavimento stesso che si sta aprendo e li sotterrerà prima che se ne rendano
conto.
Non vedo alternative pacifiche allo sfacelo. Di tanto in tanto un antico, sano ed educativo pugno sul naso ai nostri benemeriti, occorre sferrarlo.
RispondiEliminaCiao.
Soprattutto, sarebbe bene renderli inoffensivi, che si prendano delle ferie, girino un po' per il mondo, si emancipino...
EliminaA un certo punto mi si è annebbiata la vista e ho letto: "gli stessi politicanti che CACANO le scene..." Ma forse non era poi così sbagliato: era l'infallibile voce dell'inconscio, sia mio che, probabilmente, anche tuo... :-)
RispondiEliminaScherzi a parte, complimenti per la lucidissima analisi, che ho letto con grande interesse.
Eh, di strafalcioni ce n'è tanti, quello che citavi mi manca però...
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