venerdì 27 luglio 2012

QUEL CHE DRAGHI NON DICE...


L’intervento, diciamolo, un po’ da bullo, di Draghi, che pretende di farci credere che la BCE sia in grado con le regole statutarie con cui è stata costruita, di difendere l’eurozona dalla speculazione internazionale, ha destato una grande speranza negli europei, pronti in questo clima da fine impero a farsi illudere da chiunque passi e dica le sue amenità...

Girando per il web, ho visto interventi solo nella stampa mainstream che naturalmente gioisce per queste parole del Presidente della BCE. Apparentemente, l’opposizione di sinistra manifesta un ritardo nel valutare questo evento.
Personalmente, ritengo che la BCE possa fare poco o niente contro una manovra così determinata e intensa della grande finanza internazionale, perché ritengo che o la BCE ha come le altre banche centrali, la possibilità di stampare euro a suo piacimento, e in tal modo è evidente che vince sempre perché ha un potere di fuoco infinito, oppure, in qualsiasi altra situazione, soccombe perché gli avversari non si faranno fermare neanche se a difesa dell’euro e dei titoli dei vari stati dell’eurozona ci fossero migliaia di miliardi di euro (con la strategia del più uno insomma). Ora, è noto che la BCE questa facoltà di scegliere liberamente di stampare denaro non ce l’ha, può farlo solo su mandato esplicito dei governi dell’eurozona.
Ammettiamo però che Draghi secondo modalità a noi ignote, tale facoltà l’abbia acquisito e che quindi da domani la BCE garantirà che non si superi una certa soglia di interessi sui debiti pubblici. Mi chiedo allora a che gioco giocano in Europa se solo pochi giorni fa la Merkel insisteva a mettere paletti di ogni tipo alla difesa dei titoli pubblici dei paesi più deboli.
Sulla base di ciò che sappiamo, non possiamo che concludere che la vicenda si intorbida ulteriormente, che se come non si può che credere, Draghi parla dopo averlo concordato con il governo tedesco, che genere di balletto immondo si sta svolgendo sul teatro europeo se la merkel da una parte dice una cosa e dall’altra manda Draghi a tranquillizzare gli investitori.
In realtà, la questione è chiara, o Draghi aveva facoltà di usare come egli dice tutti i possibili mezzi (che poi il mezzo è unico, stampare la moneta occorrente per acquistare i titoli che gli altri operatori vendono e tenere così alto il loro valore, e quindi basso il loro tasso di interesse) sin dal suo insediamento, ed allora dovrebbe spiegare perché finora non l’ha fatto, ha invece permesso lo scempio che è di fronte ai nostri occhi. Lo scempio è tale che il comportamento della BCE se è stato liberamente scelto è da considerare a tutti gli effetti criminale.
L’alternativa, che è poi ciò che penso, è che le dichiarazioni di Draghi non implicano in sé nessuna variazione formale del ruolo della BCE sui mercati, ma siano state concordate proprio in questi giorni. In altre parole, la novità sta nel permettere a Draghi di fare dichiarazioni così bellicose che, certamente non casualmente, si sono sovrapposte a quelle del FMI della Lagarde che nelle stesse ore dichiarava una cosa risaputa e che io ho ripetutamente scritto su questo blog, come gli USA e l’UK abbiano un problema di debito pubblico ben più grave della zona euro.
Apparentemente, si tratta di scaramucce tra le due sponde dell’Atlantico, con Obama che vede avvicinarsi la data delle prossime elezioni ed ha sempre più fretta di indicare ai propri cittadini che una via di risoluzione della crisi è già stata imboccata, con la Germania che acconsente ad aumentare quella liquidità che rappresenta la dose di narcotico indispensabile al sistema bancario USA, e così sollecita le agenzie di rating a bocciare l’Europa, una forma insomma di minaccia, e l’eurozona che reagisce mandando a dire ad Obama che stavolta non intendono subire impunemente.
Complessivamente, sembra proprio che si stia attuando una politica del tipo stop and go, i paesi mediterranei finiranno come la Grecia, cioè con un gravissimo impoverimento del paese da cui sarà difficilissimo tirarsi fuori, ma con la gradualità necessaria a spremere le tasche dei cittadini ben bene, con la necessaria gradualità e perseveranza, il che richiede che ogni tanto i mercati risalgano dando ai più sprovveduti l’impressione che sta finendo, che ne stiamo venendo fuori, una farsa ignobile alle nostre spalle.
No, Mariuccio Draghi, di dichiarazioni con stile mafioso che minacciano e non dicono nulla di concreto non ci possiamo più contentare, anzi esse ci convincono vieppiù che c’è del torbido in tutta questa vicenda e che questo ceto dominante europeo a cui ti onori di appartenere va buttato fuori al più presto a calci nel sedere. Sebbene denunciare un fatto non significa contrastarlo efficacemente, che ci siano persone in grado di scrutare ciò che fate costituisce comunque un possibile punto di partenza per cambiare radicalmente le cose.

1 commento:

  1. Che hanno detto Hollande e la Merkel? Che anch'essi vogliono difendere l'euro, non mi pare qualcosa di concreto, un appoggio generico dovutissimo a Draghi visto che le decisioni di Moody's, evidentemente ispirate dal governo USA, hanno disturbato un po' tutti in Europa.
    L'unica cosa concreta l'ha detta la Bundesbank, ribadendo la sua contrarietà al fatto che la BCE possa acquistare i titoli pubblici spagnoli ed italiani. cosa tra l'altro in accordo alle regole dell'unione.
    Insomma, fuffa, fumo negli occhi, che presto svanirà del tutto tornando alal situazione antistante.
    Questo sarà uno stillicidio per le nostre tasche senza salvarci minimamente, ma c'0è qualcuno che è pure contento e sta brindando a champagne, mah...

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