lunedì 30 luglio 2012

L'UNICA FORTISSIMA LOBBY DEL PENSIERO UNICO

Oggi,, a "Prima pagina", la consueta rassegna stampa di Radiotre, un ascoltatore si è spinto fino al punto di ipotizzare il congelamento del parlamento perchè fatto di partiti degradatisi a lobbies...
Vedete come l'iniziativa di Napolitano ha cambiato perfino il modo di pensare degli italiani?
Questo signore, se pensasse che i partiti che siedono in parlamento, ne sono indegni, dovrebbe avere fretta di votare e nominare un nuovo parlamento invece di chiederne il congelamento, ma il punto è che ora egli si ritiene libero di manifestare la sua avversione per la democrazia. E' un po' come per la Lega, Bossi ha interpretato un sentimento comune presente da sempre nel Nord di avversione per il meridione, ivi inclusa la stessa capitale, ma era un sentimento che non aveva il coraggio di manifestarsi, ora esso è stato sdoganato. Analogamente, Napolitano ha sdoganato il sentimento antidemocratico di tanti italiani. 
A margine, vorrei chiedere a questo signore perchè la sua analisi si fermi ai partiti. In altre parole, chi gli assicura che Monti e Napolitano non siano anch'essi rappresentanti di potenti lobbies, non dovrebb essere un ipotesi di lavoro che, almeno a livello di ipotesi, dovrebbe stare sul tavolo. In questo caso, mettendo fuori gioco le altre lobbies, egli e quelli che la pensano come lui avrebbe permesso a una sola lobby di impadronirsi dell'intera Italia. 
In effetti, non è una questione di lobbies, è piuttosto una questione di pensiero unico che questo signore non può scorgere visto che ne è imbottito anche lui. Togliere di mezzo i partiti come egli propone, non potrebbe che peggiorare la saituazione, ciò che occorrerebbe è avere altri pariti che rappresentino un modo alternativo di leggere la realtà, come io modestamente tentìo tuttora di fare in questo blog.

4 commenti:

  1. sono d'accordo con quanto dici: "congelamento del parlamento" è agghiacciante, non riconoscere monti e napolitano come organici alle lobby ecc. dissento parzialmente solo sul tuo "riflesso automatico" democrazia=voto "a prescindere" ("dovrebbe avere fretta di votare e nominare un nuovo parlamento"). il voto sarebbe risolutorio solo se le strutture attuali fossero "ripulite" e/o spazzate via. con i meccanismi di cooptazione attuali il voto è un rito "demagogico". credo che l'intero impianto della democrazia "all'occidentale" sia da rivedere e ricostruire. in fondo, funziona che ogni 4-5 anni a seconda del paese si mette una croce su un foglio dove sono presenti delle associazioni che condividono sia mezzi che fini, che hanno un unico pensiero unico di riferimento (libero mercato + eurocentrismo), e poi per altri 4-5 anni ci si dimentica della politica, intesa come azione sulla polis. non vedo alcuna reale alternativa né alcun modo di influire sull'operato degli eletti malandrini (ma non lo sono necessariamente, possono essere, appunto, semplicemente accecati dall'ideologia unica). le manifestazioni? ma quando mai sono servite, negli ultimi.. uhm.. 20-25 anni!? governi sono caduti od hanno cambiato decisamente rotta solo sotto la pressione dei grandi gruppi di potere, interni o meglio ancora esterni, o faide interne. e negli anni di intervallo fra una elezione e l'altra, ci si affida alla stampa. "affida" in senso letterale, proprio ci si abbandona, ci si lascia cullare dalle sue sirene. ma la stampa (so che lo sai benissimo, ma giusto per completare il discorso) ha proprietari economici e referenti politici. è una fabbrica del consenso: "non ci sono alternative", "fate presto", la crescita, lo spread.. e poi, la democrazia da esportare, le guerre contro i terribili cattivoni di turno (noi mai), i governi di paesi non allineati automaticamente nemici e oppressori - al di là del fatto che quest'ultima cosa sia vera (a volte lo è) o meno. bisognerebbe comprendere che crisi politica (rappresentatività), crisi finanziaria e crisi militare (ora in medioriente, presto in america latina, presumibilmente in via di peggioramento interna alla stessa europa), e quindi crisi di credibilità informativa, sono facce di uno stesso tetraedro.
    dunque democrazia, si diceva. sì, ma quale? il mio modo di vedere intende "democrazia" solo se "partecipata", in cui non esistono deleghe in bianco per nessun organo di governance (politico, economico, giudiziario, militare, informativo) ed in cui il cittadino agisce direttamente ed attivamente. tutto il resto credo sia una mitizzazione del modo in cui si sono sviluppate le nostre forme di governo (ed anche questo è "eurocentrismo", che in fin dei conti è "razzismo" allo stato base: "noi" ed i "nostri" sistemi sono meglio di "voi" e dei "vostri"). saluti vincenzo :)

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  2. Beh, introduci un discorso molto complesso sulle forme di governo, e scusami se non posso proprio affrontarlo in un commento.
    Ad ogni modo, io dicevo semplicemente che se qualcuno considera che abbiamo a che fare con un parlamento di lobbisti, non si capisce perchè se lo voglia tenere in frigo e non farlo degradare, se ho cucinato qualcosa che risulta immangiabile, lo butto subito nella spazzatura, non è che lo metto nel freezer...

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  3. E invece nel 2013 ci troveremo in tavola quel cibo, ormai letteralmente marcito o mummificato, con l'invito esplicito a consumarlo. Penso che gli slogan più divulgati saranno tipo "Nuova Italia", "Italia che cambia", "Italia: un calzino da rivoltare", ecc. Lanciati, che lo dico a fare, dagli stessi elementi che oggi litigano su qualunque cosa li possa danneggiare o cambiare anche minimamente il "more solito" cinquantennale.
    Su Napolitano un velo pietoso sulle ultime esternazioni, dopo avere steso una coperta su tutto il resto precedente.

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  4. @gattonero
    Mi chiedo però perchè non si facciano avanti nuovi soggetti, magari preferibilmente giovani.
    Temo che il 2013 sarà un anno terribile, di rivolte purtroppo soltanto distruttive, visto che manca un'organizzazione in grado di indicare uno sbocco credibile.

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