L’intervento, diciamolo, un po’ da bullo, di Draghi, che
pretende di farci credere che la BCE sia in grado con le regole statutarie con
cui è stata costruita, di difendere l’eurozona dalla speculazione
internazionale, ha destato una grande speranza negli europei, pronti in questo
clima da fine impero a farsi illudere da chiunque passi e dica le sue amenità...
Girando per il web, ho visto interventi solo nella stampa
mainstream che naturalmente gioisce per queste parole del Presidente della BCE.
Apparentemente, l’opposizione di sinistra manifesta un ritardo nel valutare
questo evento.
Personalmente, ritengo che la BCE possa fare poco o niente
contro una manovra così determinata e intensa della grande finanza
internazionale, perché ritengo che o la BCE ha come le altre banche centrali,
la possibilità di stampare euro a suo piacimento, e in tal modo è evidente che
vince sempre perché ha un potere di fuoco infinito, oppure, in qualsiasi altra
situazione, soccombe perché gli avversari non si faranno fermare neanche se a
difesa dell’euro e dei titoli dei vari stati dell’eurozona ci fossero migliaia
di miliardi di euro (con la strategia del più uno insomma). Ora, è noto che la
BCE questa facoltà di scegliere liberamente di stampare denaro non ce l’ha, può
farlo solo su mandato esplicito dei governi dell’eurozona.
Ammettiamo però che Draghi secondo modalità a noi ignote,
tale facoltà l’abbia acquisito e che quindi da domani la BCE garantirà che non
si superi una certa soglia di interessi sui debiti pubblici. Mi chiedo allora a
che gioco giocano in Europa se solo pochi giorni fa la Merkel insisteva a
mettere paletti di ogni tipo alla difesa dei titoli pubblici dei paesi più
deboli.
Sulla base di ciò che sappiamo, non possiamo che concludere
che la vicenda si intorbida ulteriormente, che se come non si può che credere,
Draghi parla dopo averlo concordato con il governo tedesco, che genere di
balletto immondo si sta svolgendo sul teatro europeo se la merkel da una parte
dice una cosa e dall’altra manda Draghi a tranquillizzare gli investitori.
In realtà, la questione è chiara, o Draghi aveva facoltà di
usare come egli dice tutti i possibili mezzi (che poi il mezzo è unico,
stampare la moneta occorrente per acquistare i titoli che gli altri operatori
vendono e tenere così alto il loro valore, e quindi basso il loro tasso di
interesse) sin dal suo insediamento, ed allora dovrebbe spiegare perché finora
non l’ha fatto, ha invece permesso lo scempio che è di fronte ai nostri occhi.
Lo scempio è tale che il comportamento della BCE se è stato liberamente scelto
è da considerare a tutti gli effetti criminale.
L’alternativa, che è poi ciò che penso, è che le
dichiarazioni di Draghi non implicano in sé nessuna variazione formale del
ruolo della BCE sui mercati, ma siano state concordate proprio in questi
giorni. In altre parole, la novità sta nel permettere a Draghi di fare
dichiarazioni così bellicose che, certamente non casualmente, si sono
sovrapposte a quelle del FMI della Lagarde che nelle stesse ore dichiarava una
cosa risaputa e che io ho ripetutamente scritto su questo blog, come gli USA e
l’UK abbiano un problema di debito pubblico ben più grave della zona euro.
Apparentemente, si tratta di scaramucce tra le due sponde
dell’Atlantico, con Obama che vede avvicinarsi la data delle prossime elezioni
ed ha sempre più fretta di indicare ai propri cittadini che una via di
risoluzione della crisi è già stata imboccata, con la Germania che acconsente
ad aumentare quella liquidità che rappresenta la dose di narcotico
indispensabile al sistema bancario USA, e così sollecita le agenzie di rating a
bocciare l’Europa, una forma insomma di minaccia, e l’eurozona che reagisce
mandando a dire ad Obama che stavolta non intendono subire impunemente.
Complessivamente, sembra proprio che si stia attuando una
politica del tipo stop and go, i
paesi mediterranei finiranno come la Grecia, cioè con un gravissimo
impoverimento del paese da cui sarà difficilissimo tirarsi fuori, ma con la
gradualità necessaria a spremere le tasche dei cittadini ben bene, con la
necessaria gradualità e perseveranza, il che richiede che ogni tanto i mercati
risalgano dando ai più sprovveduti l’impressione che sta finendo, che ne stiamo
venendo fuori, una farsa ignobile alle nostre spalle.
No, Mariuccio Draghi, di dichiarazioni con stile mafioso che
minacciano e non dicono nulla di concreto non ci possiamo più contentare, anzi
esse ci convincono vieppiù che c’è del torbido in tutta questa vicenda e che
questo ceto dominante europeo a cui ti onori di appartenere va buttato fuori al
più presto a calci nel sedere. Sebbene denunciare un fatto non significa
contrastarlo efficacemente, che ci siano persone in grado di scrutare ciò che
fate costituisce comunque un possibile punto di partenza per cambiare
radicalmente le cose.
Che hanno detto Hollande e la Merkel? Che anch'essi vogliono difendere l'euro, non mi pare qualcosa di concreto, un appoggio generico dovutissimo a Draghi visto che le decisioni di Moody's, evidentemente ispirate dal governo USA, hanno disturbato un po' tutti in Europa.
RispondiEliminaL'unica cosa concreta l'ha detta la Bundesbank, ribadendo la sua contrarietà al fatto che la BCE possa acquistare i titoli pubblici spagnoli ed italiani. cosa tra l'altro in accordo alle regole dell'unione.
Insomma, fuffa, fumo negli occhi, che presto svanirà del tutto tornando alal situazione antistante.
Questo sarà uno stillicidio per le nostre tasche senza salvarci minimamente, ma c'0è qualcuno che è pure contento e sta brindando a champagne, mah...