mercoledì 25 luglio 2012

GIOCHETTI ITALIANI ED EUROPEI SULL'ORLO DEL BARATRO


Certo che l’attualità politica riesce a proporci eventi che addirittura travalicano anche la verosimiglianza, veri eppure inverosimili.
Ieri, qui in Italia, dopo che a quanto pare quelli del PDL hanno un unico problema nella loro vita, dimostrare che l’innalzarsi dello spread non era colpa di Berlusconi (e quelli del PD a loro volta il problema speculare di affermare perentoriamente che invece senza Monti sarebbe stato ancora peggio). Si è passati ai giochetti di questa maggioranza parlamentare che appoggia Monti e che deve necessariamente mostrare che maggioranza non è, perché presto ci saranno le elezioni e sarà difficilissimo chiarire agli elettori in che senso PD e PDL siano partiti alternativi (un’impresa disperata in verità), e lo si è fatto sulla questione del semipresidenzialismo d’annata.
Nello stesso giorno, la Spagna emette un comunicato ufficiale in cui dichiara di avere sottoscritto con Francia ed Italia una richiesta comune di attuazione immediata delle decisioni assunte nel vertice europeo di fine giugno, e a distanza più di minuti che di ore Francia ed Italia smentiscono: siamo proprio alla farsa, farsa italiana o farsa europea a vostra discrezione, è il menu offerto da questi politicanti da strapazzo che governano il mondo...

Ricostruiamo adesso sinteticamente il fattaccio europeo, che è una cosa clamorosa, naturalmente messo sostanzialmente a tacere dalla stampa mainstream (di regime si diceva una volta), che deve sempre ricordarci che se non fosse per l’Europa, che noi italiani non siamo seri, e sempre ad imparare dagli altri.
La spiegazione più spiccia sarebbe che è tutta colpa della Spagna, ma davvero c’è qualcuno che creda che il governo spagnolo si sia inventato tutto? La verità è che di un documento comune si sarà parlato tra questa tre nazioni, ma senza ancora giungere a una definizione puntuale, e meno che mai di quanto diffonderlo. Che ci sia un forte sentimento di ostilità tra mediterranei e nordici è cosa arcinota, ma qui siamo davvero al limite della rottura: era questo ciò di cui scriveva Fubini? Possibile che ci sia gente così miope da non rendersi conto che il dividersi sia il male minore, che lo stare per forza assieme fa sorgere rancori di ogni tipo il cui sbocco diventa alla fine incontrollabile?
Siamo a luglio, e già simili considerazioni facevo parecchi mesi fa. Sulla base di tali considerazioni, avevo fatto delle previsioni che purtroppo si sono tutte verificate. Non lo dico per farmi bello, ma solo per certificare la correttezza delle mie considerazioni.
Mi delude la tiepida attenzione che ricevo dal popolo web quando scrivo di simili argomenti, anche se umanamente capisco la tendenza a non volere prendere atto della realtà delle cose, ma occorre svegliarsi. Personalmente, visto che il mio governo ritiene di dovere come è ovvio esercitare ogni tipo di autorità su di me, tassandomi come crede,e togliendomi pezzi vari di servizi collettivi, mentre, e ciò non è affatto ovvio, ritiene di essere inerme verso i nostri avversari esterni, siano essi speculatori finanziari o anche governanti di altre nazioni, ritengo che il patto sociale si stia profondamente incrinando, e il momento di rottura non sarà lontanissimo: spero che altri la pensino come me.

5 commenti:

  1. Vincenzo, io ti leggo tutti i santi giorni ma ormai sono così affranta per come stanno andando le cose che non riesco più neanche a commentare; sono una sorta di condannata a morte che aspetta senza neanche più reagire il giorno dell'esecuzione! :(

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  2. mi sta montando sempre di più l'ansia

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  3. Ornella e Zefirina, ci sono cose più importanti nella vita, il sole non smetterà di sorgere il mattino e il melo non smetterà di fare le mele permettendoci di alimentarci. Ciò che nei fatti sparisce in questa crisi sono le cose fasulle e che pure determinano tante delle condizioni della nostra esistenza.
    Ogni crisi è in definitiva un'opportunità, e ciò che mi preoccupa non è la crisi in sè, ma l'incapacità che vedo degli uomini a reagire nella maniera necessaria.

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    1. Non ho paura per me, ho paura per il futuro di mio figlio!

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  4. Si conferma il pasticcio che l'intempestiva dichiarazione del governo spagnolo aveva portato allo scoperto. Questi congiurano ormai nel buio, tanto hanno paura di dire cosa pensano.
    Mi chiedo se ci sia qualcosa di più pericoloso di questi mezzi accordi di alcuni contro altri, ma tutti appartenenti alla stessa unione, se questa non sia la maniera più efficiente di fare crescere diffidenze e rancori di ogni tipo la cui coltivazione porterà soltanto a frutti avvelenati.
    Malgrado la gravità dei fatti, vedo che la stampa mainstream glissa in proposito, ma è la stessa stampa che ha permesso che le modifiche costituzionali richieste dal fiscal compact passassero in totale silenzio, chiamarla di regime è farle un complimento.

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