tag:blogger.com,1999:blog-85791036770970756342024-03-13T02:05:58.745+01:00SITO DELL'IDEOLOGIA VERDEThis blog is devoted to the green ideology, a new kind of ideology, whose fundamental aspects I have described in a book, entitled "The green ideology. The necessary revolution", until now written in italian only. I hope to early provide this blog with short notes in english for foreign people. I would be grateful to everybody of you that would like to post comments, not only regarding what I write, but, generally in the field of ecology, politics, anthropology and philosophy.Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comBlogger1230125tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-65885988993616202642018-04-28T17:16:00.003+02:002018-04-28T17:16:56.099+02:00LA MOSSA DI RENZI CHE POTREBBE PORTARE CHIAREZZA SULLA SCENA POLITICA ITALIANA<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #0c343d;">Renzi non può più stare immobile, in apnea per occultare la propria esistenza politica, qualcosa, qualche mossa dovrà compierla...<a name='more'></a> </span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><div style="color: #0c343d; text-align: justify;">
<span style="background-color: white;">Una, che vedo suggerita da alcuni, è che la sua intransigenza rispetto all'ipotesi di dar luogo a un governo coi 5S sia solo uno stratagemma per ottenere più concessioni possibili da costoro, e in questo caso il governo PD - 5S si farebbe davvero.</span><span style="background-color: white;"> </span></div>
<span style="background-color: white; color: #0c343d;"><div style="text-align: justify;">
L'altra, quella in cui l'intransigenza sia reale, deve necessariamente prevedere un'alternativa che n<span class="text_exposed_show" style="display: inline;">on può certo consistere nell'immobilismo fin qui ostentato, e che come visto dalle recentissime elezioni in Molise, può solo portare alla scomparsa del PD. Non solo, se si vuole insistere nel rifiuto dell'offerta di Di Maio, bisogna offrire uno straccio di prospettiva ai parlamentari che sennò nella prossima seduta della direzione lo impallinerebbero sposando la posizione dei suoi avversari. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><br /></span></div>
</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline;"><div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">L'unica proposta possibile sta nel trovare un accordo organico con FI. Per organico, intendo un processo di avvicinamento che potrebbe infine portare alla fusione tra i due partiti, assieme naturalmente ai vari Casini e cocci di questo sempiterno centro della politica italiana. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;"><br /></span></i></div>
<div style="color: #0c343d; text-align: justify;">
L'unica cosa plausibile che si possa fare per uscire dallo stagno in cui si trovano costoro, è quello di costruire una casa comune del centro politico, in cui tanta parte dell'elettorato italiano, che ultimamente ha deciso di astenersi, possa infine riconoscersi. </div>
<div style="color: #0c343d; text-align: justify;">
Questa ipotesi dev'essere meno peregrina di quanto possa apparire a tutta prima, visto che lo stesso Salvini fa di tutto per confermare la compattezza del cdx, evidentemente perchè tale compattezza sta solo nei suoi desideri, o comunque nel suo tentativo di addossare ogni responsabilità della eventuale rottura a Berlusconi. </div>
<div style="color: #0c343d; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Di Maio ha torto su tutto, salvo sul fatto che il cdx è pura fantasia, è una cosa che a livello di interessi politici non esiste, e deve la sua esistenza solo alla necessità di sfruttare i vantaggi elettorali che l'attuale legge elettorale concede alle coalizioni (tramite i seggi uninominali). </span></i></div>
<div style="color: #0c343d; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #0c343d; text-align: justify;">
Finchè non si chiarirà questo punto, finchè Salvini non sarà costretto a recedere da questa alleanza con Berlusconi ormai francamente politicamente insostenibile, la politica italiana rimarrà prigioniera di questo frame previsto dalle regole non scritte del far parte dell'impero USA, e quindi saremo impossibilitati ad uscire dal letame in cui siamo immersi fino al collo. </div>
<div style="color: #0c343d; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Forse, per un paradosso, cosa che in politica succede più frequentemente di quanto possa apparire, toccherà al più propositivo dei politici italiani, il più guascone e il più inconcludente, di condurci fuori di qui, proprio bocciando questo suo estremo tentativo di riprendere quota.</span></i></div>
</span></span>Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-70120540590705929112018-03-16T07:35:00.000+01:002018-03-16T07:35:05.294+01:00QUARANTA ANNI FA: UN RICORDO PERSONALE<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #134f5c; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">Ricordo perfettamente quella mattina di quaranta anni fa. </span></div>
<span style="color: #134f5c; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;">Ero un giovane ricercatore all'Università, da poco tenevo un insegnamento per incarico dopo più anni di precariato.</span><span style="background-color: white;"> </span></div>
<span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
Come ogni mattina, mi trovavo già sul posto di lavoro nel mio Dipartimento, quando ricevemmo una serie di telefonate da nostri colleghi che ci comunicavano l'avvenuto agguato in via Fani, anche se in termini vaghi data ancora la mancanza di informazioni più chiare. </div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
Gli anni settanta sono stati un decennio di lotte e di schieramenti, ed io ero schierato alla sinistra, iscritto a Democrazia proletaria e sindacalista nella CGIL proprio del settore universitario dove ricoprii anche dopo pochi mesi da allora il ruolo di componente dell'esecutivo nazionale. </div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
Provenivo da anni di lotte dei precari, cioè di assegnisti e contrattisti, due figure di ricercatori a titolo precario, e nella lotta si era creata una struttura di coordinamento che ci teneva a contatto e che naturalmente aveva creato dei rapporti umani e politici tra noi come oggi si tenta di imitare attraverso il web, temo con scarsa fortuna. </div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
Ricordo come fosse facile a quei tempi mobilitarsi, quanta alta fosse la consapevolezza della propria forza e della propria capacità di incidere. </div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
Solo alcuni mesi prima, avevamo invaso il rettorato, obbligando un rettore temuto e con un potere senza rivali nell'Ateneo a riceverci, dove con una riuscita battuta avevo fatto ridere i miei colleghi a danno dello stesso rettore che era stato costretto a balbettare una risposta qualsiasi. </div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
Così, in presenza di notizie così gravi che subito tutti abbiamo interpretato come una provocazione, abbiamo convocato una assemblea improvvisata. </div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
Chi allora non c'era ancora o era troppo piccolo per seguire la politica, non può capire chi fosse Aldo Moro, il personaggio che forse più di ogni altro rappresentava il potere della DC, o almeno ne rappresentava uno dei leaders indiscussi, visto che la DC non ha mai avuto un unico capo, tranne forse ai tempi di De Gasperi, ma è un periodo troppo lontano anche per me. </div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
Sarebbe lo stesso se improvvisamente oggi si venisse a sapere che fosse stato rapito Giorgio Napolitano, per offrire un confronto con un personaggio del nostro tempo che sta al centro della situazione politica, da cui insomma non si può prescindere. Nel caso di Moro, c'era l'età ben più ridotta che evitava i limiti che l'anagrafe alla fine impone a chiunque, anche a Giorgio Napolitano. </div>
</span><span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
La vicenda di Moro poi io la vissi solo parzialmente perchè solo dopo pochi giorni andai a Cambridge dove trascorsi due mesi per svolgere una ricerca scientifica presso quella Università, e così seppi dell'uccisione di Moro quando ancora mi trovavo lì, ma ho voluto darvi questa mia esperienza personale di quel terribile giorno, anche come occasione per dare uno sguardo alla vita in quegli ormai distanti anni settanta e di cosa fosse allora la partecipazione politica in una stagione storica che ormai volgeva, anche a seguito di questo assassinio, al termine iniziandone una buia e con esiti ancora ignoti, in cui tuttora viviamo.</div>
</span></span>Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-24390655178628852702018-03-01T10:35:00.001+01:002018-03-01T10:35:09.077+01:00CHI VOTARE?<div class="" data-block="true" data-editor="1kvec" data-offset-key="26hes-0-0" style="background-color: white; font-family: helvetica, arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="26hes-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="26hes-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;">E' inutile girarci attorno, il voto in queste elezioni può essere decisivo solo se dato alla coalizione di centrosinistra, o ai 5S, o a FI/Noi e l'Italia o a FdI/Lega. </span></div>
</div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="1kvec" data-offset-key="6hln-0-0" style="background-color: white; font-family: helvetica, arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6hln-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="6hln-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;">La scelta di votare le formazioni minori è naturalmente rispettabile e del tutto lecita, ma oggettivamente si pone su un piano differente, non quello di definire una maggioranza, ma più che altro come un'alternativa all'astensione, cioè un voto esemplare, non finalizzato a ciò per cui è stato creato, stabilire cioè a chi spetti governare, ma dimostrativo...</span></div>
<a name='more'></a></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="1kvec" data-offset-key="48raa-0-0" style="background-color: white; font-family: helvetica, arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="48raa-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="48raa-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;"><br data-text="true" /></span></div>
</div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="1kvec" data-offset-key="ct044-0-0" style="background-color: white; font-family: helvetica, arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="ct044-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="ct044-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;">Impostata così la questione, è chiaro che scelta di primo livello sarà quella di concorrere col proprio voto a stabilire la maggioranza che governa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="ct044-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="1kvec" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="background-color: white; font-family: helvetica, arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="9o2hk-0-0" style="color: red; font-family: inherit; font-size: large;"><i>C'è tuttavia una condizione necessaria per adire a questa opzione,e cioè riconoscere che votare una delle forze principali abbia concrete possibilità di fare raggiungere determinate condizioni, e che comunque, anche se non riuscisse, non potrebbe determinare danni. </i></span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="9o2hk-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="9o2hk-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;">Chi mi conosce sa già che non potrei mai votare nè per il centrosinistra, nè per Berlusconi per motivi che sarebbe superfluo qui specificare. </span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="9o2hk-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;">In sostanza, non mi rimarrebbe così che votare o i 5S o il duo Lega/FdI. </span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="9o2hk-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;">Per i 5S, è presto detto, qualunque voglia avessi avuto di votarli, Di Maio ha scientificamente distrutto questa voglia, come se questo dovesse costituire il fine della sua azione. </span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="9o2hk-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;">Capisco che io non sono certo un target elettorale così decisivo e così rappresentativo, ma rimane il fatto che tutte le dichiarazioni di Di Maio convergono nel rendere i 5S sempre più distanti da me. </span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="9o2hk-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="9o2hk-0-0" style="color: #134f5c; font-family: inherit; font-size: large;">Vediamo adesso l'altra opzione, votare FdI/Lega, così centriamo la questione fondamentale che si pone ai sovranisti. Visto che una lista sovranista non siamo riusciti a farla, e qui sarebbe fuori luogo parlare del perchè, allora l'alternativa credibile che rimane è o votare a destra, sulla base delle posizioni più critiche verso la UE, o passare all'altro livello, astenendosi o votando una formazione minore. </span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red; font-size: large;"><i>Provo ad elencare le motivazioni contro il voto a una di queste due formazioni del cdx. </i></span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;">La prima potrebbe essere che le dichiarazioni che si sono succedute nel tempo da parte di costoro sono state ben lungi che univoche rispetto all'atteggiamento da tenere verso la UE. </span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;">Su questo però, sembra ragionevole dire che comunque la Lega sarà sempre meglio del PD che si mostra ultraeurista. </span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;">C'è però una seconda obiezione che riguarda la plausibilità dell'ipotesi che costoro raggiungano la maggioranza. </span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;">Che la coalizione di cdx stia davanti nelle previsioni, credo che sia dato per scontato da tutti. Alcuni pensano anzi che il cdx possa da solo conquistare la maggioranza assoluta dei seggi. </span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red; font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red; font-size: large;"><i>Tuttavia, qui sorge un problema grande come un macigno,e tale problema si chiama Berlusconi. </i></span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;">Non ci potrebbe essere alleato più infido di costui. A uno che come egli ha fatto, nello stesso momento in cui formalizza la formazione della coalizione con due partiti notoriamente eurocritici, fosse anche in forma molto blanda, si precipita a Bruxelles per rassicurare non lesinando certo dichiarazioni di ultrafedeltà alla UE, come si può fare affidamento? Se davvero Berlusconi intende prendere istruzioni dalla Merkel come risulta dai suoi atti concreti, sarebbe evidentemente ingenuo credere alla regola che chi prende un voto in più comanda nella coalizione (a parte che una cosa del genere sarebbe senza senso alcuno). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red; font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red; font-size: large;"><i>Se i suoi interessi stanno dalla stessa parte degli interessi della UE, nessuno può avere dubbi che egli distruggerebbe la coalizioni convergendo verso le alleanze che oggi potrebbero apparire più improbabili. D'altra parte, la storia pregressa ci da grande evidenza della capacità di Berlusconi di raccattare maggioranze anche con sistemi approssimativi. </i></span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;">Alternativamente, si potrebbe davvero avere un governo di cdx, purchè si faccia quello che vuole Berlusconi, e francamente non mi pare che ci siano neanche da quelle parti politici così coerenti e così alieni da rifiutarsi certe ipotesi sapendo che ciò implica la rinuncia a stare al governo. </span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;">Se davvero si facesse un governo di cdx, in cui inevitabilmente sarebbe Berlusconi a comandare indipendentemente dal risultato elettorale, proprio perchè sarebbe l'unico ad avere alternative, si potrebbe avere una situazione paradossale, del tipo che nulla di nuovo si avrebbe nei rapporti con la UE, e nello stesso tempo si potrebbe avere la famigerata flat tax, visto che su questa non ci sono dissensi in tutto il cdx. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red; font-size: large;"><i>E' proprio questa prospettiva che a me appare disastrosa, di farsi attirare da qualche frase critica sulla UE e votarli, e poi contribuire col proprio voto a roba tipo la flat tax. </i></span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9o2hk-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-size: large;">Per me, questo pericolo che non ritengo per niente peregrino, è il motivo fondamentale che mi fa passare a quella che ho chiamato scelta di secondo livello, forse il PC di Marco Rizzo, pur con tutti i suoi limiti che conosciamo. </span></div>
</div>
</div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-76459133059559785822018-02-24T08:15:00.002+01:002018-02-24T08:17:05.433+01:00RETORICHE SULL'ASTENSIONISMO<span style="background-color: white; color: #134f5c; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: large; text-align: justify;">Davvero stravagante questa campagna elettorale. </span><br />
<div style="color: #134f5c; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="background-color: white; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;">Si parte da un parterre di partiti che vede euroentusiasti da una parte e cautamente eurocritici dall'altra.</span><span style="background-color: white; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"> </span></span></div>
<span style="font-size: large;">
<span style="background-color: white; color: #134f5c; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"></span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #134f5c; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;">Poi, si scopre che gli eurocritici in realtà sono altreuristi alla Tsipras, il cui governo ha consentito il più grave saccheggio a carico del popolo greco di cui sarebbe arduo trovare adeguate somiglianze nella storia di tutte le nazioni. </span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #134f5c; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;">
</span><span style="background-color: white; color: #134f5c; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Pur in presenza di una inutilità di fatto delle elezioni, visto che si sa che si continuerà a tenerci privi di sovranità, ormai ceduta alla UE e all'impero USA,...<br />
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
si ha uno scoppio di violenza politica, tra l'altro presumibilmente non attribuibile a organi istituzionali, proprio attribuibile solo a idiozia allo stato puro. Il tutto si accompagna al solito rituale antifascista, la risposta di quei politici incapaci di avanzare proposte, ma corto di consensi, e che devono mostrare di esistere e di prendere iniziative. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
</span><span style="background-color: white; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">L'ultima puntata è data da un nuovo tipo di astensionisti. </span></i></div>
</span><span style="background-color: white; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #134f5c; text-align: justify;">
Eravamo abituati all'astensionismo silenzioso, di chi non se la sente di dare il voto a nessuno perchè non v'è nessuna lista che raggiunge il minimo di gradimento necessario a deporre a suo favore la scheda nell'urna. </div>
</span><span style="background-color: white; color: #134f5c; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Adesso, accanto ai soliti astensionisti, ci sono anche quelli chiassosi, e tra loro anche quelli proprio aggressivi, che pretendono di spiegarti quanto possa essere rivoluzionario astenersi, del magnifico e chiaro messaggio inviato al mondo intero compiendo questo nobile atto. </div>
</span><span style="background-color: white; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><div style="color: #134f5c; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Vorrei pacatamente ricordare che la democrazia si basa innanzitutto, certo non soltanto, sul suffragio universale, che credo tutti consideriamo comunque una grande conquista democratica per gli ultimi, quelli dalla cui parte soltanto ha un senso nobile fare politica. </span></i></div>
</span><span style="background-color: white; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #134f5c; text-align: justify;">
Tuttavia, l'ho anche dichiarato nel caso delle passate elezioni, anche a me è capitato di astenermi. </div>
</span><span style="background-color: white; color: #134f5c; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Per favore però, facciamo un atto di onestà verso noi stessi, astenersi è sempre una sconfitta, è la dimostrazione incontrovertibile che quel soggetto non è stato in grado di avanzare una proposta che potesse aggregare quella massa critica di persone da costituire una delle liste proposte alle elezioni. </div>
</span><span style="background-color: white; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><div style="color: #134f5c; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Io, lo voglio affermare chiaramente, qualunque cosa decida di fare nel segreto dell'urna, la vivrò sempre come una cocente sconfitta, avendo anche provato attivamente di contribuire a una nuova proposta e aver tuttavia dovuto registrare l'impossibilità di portarla a compimento per una serie di ragioni delle quali troverete ampia traccia sulla mia pagina. </span></i></div>
</span><span style="background-color: white; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #134f5c; text-align: justify;">
Ora quindi trovo perfino stravagante volere trasformare il risultato di una sconfitta in un atto rivoluzionario dal quale deriveranno chissà quali potenti effetti politici. Sono cazzate, lasciatemelo dire. </div>
</span><span style="background-color: white; color: #134f5c; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
La prossima elezione consiglierei a questi arditi rivoluzionari di pensare ad esercitare le loro azioni rivoluzionarie per proporre una lista, piuttosto che per fare un apostolato attivo, perfino asfissiante e aggressivo per l'astensione. </div>
</span><span style="background-color: white; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><div style="color: #134f5c; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Se siete tanto rivoluzionari, un piccolo sforzo ancora, provate a dare il vostro prezioso contributo a un'impresa rivoluzionaria collettiva che non può, checché ne pensiate che passare per le urne.</span></i></div>
</span></span>Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-64733707756595749302018-02-15T20:57:00.002+01:002018-02-15T20:57:26.485+01:00PUNTI CALDI NEL DIBATTITO SOVRANISTA<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Questo post si
articola in tre parti che corrispondono a quelli che mi sembrano essere tre punti critici del sovranismo, e cioè l’uso del termine “costituzionale”,
e in genere il rapporto con la costituzione del ’48, un secondo corrisponde a
una questione divenuta di particolare attualità oggi, e cioè il rapporto con
l’antifascismo, ed infine la questione della tempistica nell’azione sovranista...</span></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Per quanto
riguarda il primo punto, ho da sempre considerata l’espressione “sovranismo
costituzionale” riferito al requisito generale che la sovranità venisse
esercitata da uno stato dotato di una costituzione democratica, salvo scoprire
che coloro che mi avevano preceduto lungo la strada del sovranismo intendevano
tutt’altro, e cioè che il movimento sovranista si dichiarava costituzionale nel
senso di assumere la costituzione nella sua versione originale, la costituzione
del ’48, come suo riferimento politico, da cui quindi derivare obiettivi e
programmi della propria parte o partito. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Io sono
decisamente contrario a questa accezione dell’espressione, per una serie di
motivi. <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Innanzitutto, le
costituzioni si scrivono per definire la struttura istituzionale ed i limiti
del potere legislativo del parlamento, e quindi certamente non come carta che
possa mostrare una via politica da percorrere. La costituzione serve insomma a
fornire il quadro all’interno del quale si può e si deve esercitare l’azione
politica. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Nel merito poi,
ed andiamo ad una seconda motivazione, la nostra costituzione è il frutto di un
felice compromesso tra differenti ispirazioni. Ricordo che già prima che
l’assemblea costituente completasse i suoi lavori, i comunisti erano già stati
espulsi dal governo, cioè avveniva in parallelo la fine del clima da CLN con
cui si era affrontata la fase di uscita dal fascismo di cui i lavori
dell’assemblea costituente costituivano la parte terminale, e nel contempo già
ci si era divisi in una maggioranza ed in una opposizione. Ciò da l’immagine
evidente del fatto che l’essere d’accordo sul testo costituzionale non
implicasse per ciò stesso l’avere una concorde proposta politica. <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"><i><span style="color: red;">Infine, mi preme
sottolineare come una organizzazione che usasse una carta costituzionale quale
modo di propria definizione, non potrebbe proprio considerarsi una forza
politica, perché si vincolerebbe ad un testo che così inevitabilmente
assumerebbe il ruolo di una specie di testo sacro, l’equivalente della Bibbia
per il cristianesimo. Riprenderò più avanti questa questione.</span></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Si potrebbe
allora avanzare l’ipotesi che la costituzione serva a definire più che una
politica, i suoi limiti, ma neanche ciò sarebbe appropriato perché al contrario
le costituzioni se democratiche devono prevedere anche il proprio superamento,
la propria revisione, e quindi il fatto che sia consentito a una forza politica
di essere contro un testo costituzionale, l’unico vincolo essendo quello di
farlo nei limiti e nei modi previsti dalla costituzione vigente. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i><span style="color: red;">Passiamo quindi
al secondo punto, cioè cosa si intenda col definirsi antifascista. </span></i><span style="color: #134f5c;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #134f5c;">A me pare un
appellativo di comodo e mi riferisco per conferma alla storia della repubblica.
Quando DC e PCI usavano il termine antifascista, ciò serviva a condividere una
certa iniziativa politica, ed era funzionale a condurla assieme senza dovere
smettere di mostrarsi come avversari politici. Nella fase successiva, quella
caratterizzata dalla proposta da parte del PCI del compromesso storico, la cosa
divenne ancora più sporca, si voleva spacciare una proposta di abbandono di
ogni ipotesi rivoluzionaria, con la ripresa di un’iniziativa antifascista. </span><i style="color: red;"><o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Per queste
ragioni anche storiche, io rimango sempre molto perplesso di fronte
all’evocazione di questo termine. <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Oggi, il fascismo
non è all’ordine del giorno in Italia, mentre lì dove invece è ancora di
attualità, magari sotto forma di nazismo vero e proprio, come tipicamente in
Ucraina, viene attivamente considerato un alleato prezioso. Sicuramente sarà
una mia dimenticanza, ma aiutatemi voi a suggerirmi una singola occasione in
cui l’evocazione dell’antifascismo abbia avuto sbocchi concreti che possiamo
considerare positivi. Per quanto riguarda i miei ricordi, l’antifascismo è
stata sempre una pietosa coperta messa sulle più sporche operazioni che si sono
volute eseguite, spesso per mascherare il proprio comportamento fascista. <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">D’altra parte,
non possiamo neanche pretendere di essere contemporaneamente antifascisti, ma non
essere parte di un fronte antifascista da altri evocato, perché in tutta
evidenza il definirsi in negativo dell’antifascismo esclude radicalmente l’esistenza
di più tipi di antifascismo. Non possiamo dire che ci dichiariamo antifascisti,
ma a nostro modo, pretendendo di distinguerci da altri antifascisti. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">L’antifascismo ha avuto un significato chiaro, univoco
e appropriato solo quando è servito per portarci fuori dal fascismo. Capisco
che ancora per alcuni anni fosse inevitabile una certa inerzia lessicale, ma
siamo ormai a una distanza temporale che rende quel termine del tutto obsoleto
e funzionale ormai a giustificare i nuovi inciuci dell’oggi. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Andiamo ora
all’ultimo punto che mi pare il più importante.</i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Non so quale sia
l’immagine che avete voi della campagna elettorale in corso. Io ho la distinta
sensazione che essa rappresenti perfettamente lo squagliarsi di un certo
sistema di potere che non tenta neanche di proporsi nelle sue varie
articolazioni come una via d’uscita dal baratro in cui ci stiamo incamminando,
ma si limita soltanto a distruggere gli avversari mostrandone le vergogne,
senza apparentemente capire che così è un intero quadro politico che va
crollando, che la distruzione dell’avversario finisce per tradursi nella
propria distruzione. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Mi pare che
nessuno consideri la fase post-elezioni quale superamento dei problemi del
presente, quindi in realtà l’intero universo politico finisce per mandare il
messaggio su come gestire un processo inarrestabile di declino. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>C’è pertanto nel
messaggio sovranista un elemento di attualità, di un punto di vista politico
che rivoluziona il modo di considerare le problematiche politiche, e quindi ha
in nuce la possibilità di avvicinare la gente alla politica, ridando loro la
speranza che se lo vogliamo, possiamo risvegliarci da un lungo sonno. <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Io dico, anche se
a qualcuno potrà apparire retorico, che è la storia che ci pone anche
eventualmente nostro malgrado, al centro dello scenario politico, che ci impone
di fornire una nuova luce, una nuova visione, in grado di rischiarare le menti.
<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Se una lista
autenticamente sovranista si fosse costituita, riuscendo a raccogliere le firme
necessarie alla presentazione, lo stesso segno della campagna elettorale
sarebbe cambiata. Da uno stanco rito mandato in onda da vari schieramenti di
schiavi all’ordine globale, che si confrontano all’ultimo sangue per stabilire
chi lo sia nella maniera più fedele, avrebbe potuto costituire un’occasione
storica di porre al popolo italiano il problema delle sue sorti e dei destini
della nazione. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">D’altra parte,
ogni giorno che passa lascia sul terreno nuove vittime tra i nostri cittadini,
producendo effetti irreversibili sulla nostra società. Ancora più gravemente,
esistono purtroppo concrete prospettive ben più catastrofiche, legate nel caso
più lieve a una crisi economica che assumerebbe per dimensione e modalità le
caratteristiche forse finale dello stesso sistema capitalistico, nel caso
peggiore, quello di una guerra anche nucleare generalizzata. Qui sarebbe fuori
luogo e troppo lungo motivare adeguatamente queste tesi catastrofistiche,
prendetele come una possibile prospettiva. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Ritardare in
simili eventualità l’azione politica può significare l’impossibilità anche
futura di incidere sulla realtà, sugli esiti della nostra società e forse dell’umanità
intera. <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Pensare di potere
stabilire un proprio autonomo processo di maturazione, pensando che sia questo
il criterio per stabilire il genere di iniziative da attuare, è per un partito
politico assurdo, perché l’azione politica che dipende da condizioni in genere
del tutto sottratte allo stesso soggetto, è per definizione il suo fine
prioritario. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Se tuttavia ci si
concepisce come setta, allora la cosa diventa del tutto plausibile. Una setta
si distingue appunto da un partito perché il processo di crescita dell’organizzazione
è la vera priorità, perché incidere sulla realtà non è l’obiettivo
fondamentale. Si può dire che non è la crescita del movimento ad essere
funzionale a ottenere trasformazioni politico-sociali, ma al contrario la
capacità di incidere serve al proselitismo e alla crescita della setta in
quanto tale. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i><span style="color: red;">Perfino i partiti
leninisti, così strutturati e con una funzione centrale per l’avanzamento del
socialismo, sono stati comunque sempre concepiti come uno strumento prezioso per
quanto vuoi, ma sempre strumento dell’agire politico. Una setta invece si
concepisce come scopo ultimo, tutto diventa mezzo della crescita dell’organizzazione. </span></i><span style="color: #134f5c;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Coerentemente con
questo approccio, si capisce il senso di prendere come riferimento non una
serie di principii ideologici da adattare alla realtà, ma un testo scritto da
altri e quindi concepito come una Bibbia preso come riferimento immutabile,
anche questo appare nei fatti come coerente al concepirsi come setta. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: #134f5c; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Tutto il
contrario di ciò di cui io penso avremmo un disperato bisogno, la formazione di
un fronte ampio e quindi che include forze anche molto eterogenee tra loro,
basato su un accordo esplicito e temporaneo, sul modello insomma del Comitato
di Liberazione Nazionale. Ciò è possibile solo se si riconosce un’emergenza
gravissima, quella che io credo ci sia anche oggi, ed è per questo che una tale
prospettiva non siamo in grado di realizzare oggi, a causa cioè dell’incapacità
di riconoscere la gravità della situazione storica in cui ci troviamo ad agire.</i></span><o:p></o:p></span></div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-5920736496515395272018-01-17T15:23:00.004+01:002018-01-17T15:23:54.947+01:00QUALI DELLE FORZE POLITICHE CHE PRESENTANO LISTE ALLE PROSSIME ELEZIONI SONO APERTAMENTE ANTI-UE?<div class="_1dwg _1w_m _q7o" style="padding: 12px 12px 0px;">
<div>
<div class="_5pbx userContent _22jv _3576" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_j" style="border-bottom: 1px solid rgb(229, 229, 229); line-height: 1.38; margin-top: 6px; padding-bottom: 12px;">
<div style="margin-bottom: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #0b5394;">Il filosofo Carl Schmitt sostiene che il rapporto "nemico-avversario" costituisce criterio costitutivo della dimensione del politico. Detto in altre parole, per qualificare una certa azione come politica, io devo essere in grado di definire chi sia il mio nemico. </span></span></div>
<span style="color: #0b5394; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><div style="text-align: justify;">
E' in effetti una teoria interessante e suggestiva su cui dovrò ancora riflettere, ma in questa sede la assumerò come vera.</div>
</span><br />
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"><i><span style="color: red;">Bene, io riconosco come mio nemico politico l'Unione europea per ragioni che ho avuto modo di illustrare ampiamente in questi anni, ma su cui si può sempre tornare se fosse considerato utile...</span></i><a name='more'></a></span><span style="color: #0b5394; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"> </span></div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><div style="color: #0b5394; text-align: justify;">
L'intervento di ieri del commissario francese UE Moscovici ce lo ricorda, e questo è un punto che sarebbe errato trascurare o sottovalutare, perchè Moscovici ci ricorda che certe apparenti divisioni che pure appaiono sulla scena politica italiana costituiscono solo una variazione di secondaria importanza, come insomma i servi di un padrone potranno avere sesso, altezza, peso, carattere, colore degli occhi e così via differenti, ma sempre servi di quel padrone rimangono. </div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Visto che viviamo in una nazione che è prigioniera della UE, chi vuole evitare di apparire servo anch'esso della UE, deve dirlo chiaramente, deve come ho fatto io qualche frase prima, dichiarare che la UE è il suo nemico. </span></i></div>
<div style="color: #0b5394; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #0b5394; text-align: justify;">
Non basta nella mia opinione essere contro il PD per essere contro la UE, perchè nella situazione data, la UE costituisce obiettivamente il nostro padrone e se vogliamo seguire Schmitt, a questo punto ci tocca intanto nominare senza dubbio nè titubanza alcuna, il nostro nemico. Se non siamo neanche in grado di fare questa semplice e netta affermazione, gli altri hanno il diritto di considerarci servi e complici più o meno sciocchi del padrone UE. </div>
<div style="color: #0b5394; text-align: justify;">
In realtà, questo è solo il primissimo passo, dichiarare urbi et orbi che la UE è il nostro nemico, poi bisognerà come passo successivo proporre una strategia adeguata da attuare contro la UE. </div>
<div style="color: #0b5394; text-align: justify;">
Tanto per esemplificare, se io sostengo che sono contro la UE e la mia arma per distruggerla è utilizzare la Cassa Depositi e Prestiti per fornire liquidità al mercato, come propone la LdP di Chiesa e Ingroia, faccio ridere i polli, e penso che sia lecito e opportuno sottrarsi a questo ruolo così ridicolo e inutile. </div>
<div style="color: #0b5394; text-align: justify;">
Se io sostengo che sono contro la UE e pertanto mi alleo con Berlusconi come fanno Lega e FdI, propongo i minibot e cose di questo genere, allora allo stesso modo dimostro di non essere all'altezza.</div>
</span><br />
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Purtroppo, un discorso analogo si può fare anche per le singole persone, se non siamo in grado di organizzarci, per crescere assieme costruendo uno strumento così forte e ben congegnato da affrontare una battaglia di queste immani proporzioni, in verità sono purtroppo anche come singolo individuo, un servo della UE.</i></span></div>
<span style="color: #0b5394;"><div style="display: inline; margin-top: 6px;">
</div>
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;">Per queste ragioni, io credo che il riconoscimento della UE come nostro nemico ha come conseguenza che ci si ritragga dal chiacchiericcio litigioso che domina sui vari media, perchè anche questa campagna elettorale è in tutta evidenza un ulteriore mancato appuntamento coi compiti storici a cui saremmo chiamati.</span><span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"> </span></span></div>
<span style="color: #0b5394; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><div style="text-align: justify;">
La mia opinione, da catastrofista quale mi riconosco, è che tutto ciò non potrà che sfociare in una tragedia che forse coinvolgerà non solo la nostra, ma anche successive generazioni. Quando gli effetti tragici del nostro permanere nella UE e nell'ordine mondiale di cui costituisce un mattone fondamentale si manifesteranno, allora credo che smetteremo di essere servi, ma è un peccato che tutto ciò debba avvenire così in ritardo rispetto a quando sarebbe stato opportuno che avvenisse, in modo da prevenire la tragedia.</div>
</span></div>
</div>
</div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-11600876660267562042017-12-28T21:02:00.001+01:002017-12-29T13:09:57.473+01:00LE ELEZIONI ANTICIPATE PIU' INGIUSTIFICABILI DELLA STORIA DELLA REPUBBLICA<div class="" data-block="true" data-editor="d8hrm" data-offset-key="dprc4-0-0" style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="dprc4-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="dprc4-0-0"><span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Stiamo sempre più immersi nel mondo della menzogna. </span></span><span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Oggi, Mattarella ha sciolto le camere perchè avrebbe convenuto con gli stessi presidenti delle camere che l'attuale parlamento ha esaurito ogni sua funzione. </span><span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Una frase che possiamo considerare la quintessenza del clima mediatico in cui siamo immersi in questa derelitta patria. </span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="d8hrm" data-offset-key="6cgtj-0-0" style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6cgtj-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="6cgtj-0-0"><span style="color: red; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><i>C'è qualcuno che sarebbe in grado di spiegarmi perchè mai l'attuale parlamento avrebbe esaurito le sue funzioni, senza con ciò affermare che qualsiasi parlamento qualunque sia la sua composizione sia senza funzione, che alla fine appare purtroppo la vera interpretazione?...</i></span></span><br />
<a name='more'></a></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="d8hrm" data-offset-key="90b0r-0-0" style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="90b0r-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="90b0r-0-0"><span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="90b0r-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="90b0r-0-0"><span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Come sappiamo, ormai il parlamento si è ridotto a organo di ratifica dei provvedimenti che il governo adotta sia come decreto legge che come disegno di legge. In questo modo, nell'indifferenza del mondo politico nel suo complesso, che della stampa, si consuma la fine della separazione dei tre poteri, in quanto il governo riassume in sè sia la funzione esecutiva che gli spetterebbe che quella legislativa che è stata usurpata, certo con la sua complicità, al parlamento. </span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="d8hrm" data-offset-key="ej5ps-0-0" style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="ej5ps-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="ej5ps-0-0"><span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Andiamo così a una campagna elettorale che per il parterre di liste presenti, è quanto di più inutile si possa immaginare. </span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="ej5ps-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="ej5ps-0-0"><span style="color: red; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="ej5ps-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="ej5ps-0-0"><span style="color: red; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><i>Chiunque dovesse conquistare più consensi, dovrà necessariamente condurre le stesse politiche, visto che queste ci vengono dettate da Bruxelles. e ogni maggioranza che dovesse formarsi, riguarderà una parte al massimo pari alla metà dell'intero corpo elettorale. </i></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="d8hrm" data-offset-key="c94m0-0-0" style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="c94m0-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="c94m0-0-0"><span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="c94m0-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="c94m0-0-0"><span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Se mettiamo l'equivalenza delle varie forze politiche, e l'astensionismo vertiginoso a cui andremo incontro, assieme alla sostanziale sospensione della libertà di parola e di stampa, pieni come siamo di un politically correct che funziona ormai come una vera e propria censura e al clima di menzogna di cui dicevo all'inizio, abbiamo il quadro disastroso di un regime oligarchico eterodiretto dall'esterno dei confini nazionali, che ha scacciato ogni forma di democrazia e reso la costituzione un testo negato nelle sue caratteristiche essenziali. </span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="c94m0-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="c94m0-0-0"><span style="color: red; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="d8hrm" data-offset-key="dh2g9-0-0" style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="dh2g9-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="dh2g9-0-0"><span style="color: red; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><i>Mi chiedo come sia possibile che nessuna reazione venga dalla società, come sia possibile che questi giovani, pure così sacrificati sull'altare di simili politiche, possano apparire sempre più passivi. Purtroppo, per quanto ciò possa apparire inverosimile, questa è la realtà. </i></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="d8hrm" data-offset-key="adss3-0-0" style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="adss3-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="adss3-0-0"><span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="adss3-0-0" style="direction: ltr; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="adss3-0-0"><span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Spero che rimarrà un nucleo di persone che continueranno a tentare di dire la verità: al momento della crisi che si scatenerà in tutto l'occidente destabilizzando questo regime pseudo-democratico, potrebbe risultare prezioso costituire una testimonianza a cui possa attingere una nuova leva che voglia candidarsi a classe dirigente di un nuovo tipo di società. </span></span></div>
</div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-8917571128860045132017-12-23T19:11:00.001+01:002018-01-09T14:43:04.008+01:00IL PARADOSSO DELL'ALLEANZA DI TANTI SOVRANISTI COL FRONTE EURISTA <br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #0b5394;">In principio, vennero i 5S con la loro proposta di un referendum sull'euro escluso esplicitamente in costituzione. </span></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"></span><br /></span>
<br />
<div style="color: #0b5394; text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Questa propost</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">a del tutto moderata ora è stata ulteriormente dilu</span></span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">ita, prima di indirlo, bisogna trattare sul trattati nella UE: insomma un referendum concepito come un sondaggio di opinione, ma che verrebbe lanciato solo a seguito dei risultati delle trattative: il nulla insomma, ma che pure sembra soddisfare svariati milioni di elettori. </span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background-color: white;">
</span></span>
<br />
<div style="color: #0b5394; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background-color: white;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background-color: white;"><i><span style="color: red;">Poi vennero Salvini e la Meloni, uniti e decisi contro l'euro, salvo ripensarci completamente dopo la sconfitta della Le Pen in Francia, e anche questi fieri sostenitori del no-euro ce li siamo fatti fuori...</span></i></span></span><br />
<a name='more'></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background-color: white;">
<span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;">
Ora, abbiamo due liste nuove di zecca, entrambe incapaci di formulare la loro presunta posizione contro la UE in modo comprensibile per un normale elettore. Se si è contro l'euro, semplicemente si dice agli elettori che vogliono uscire dall'euro e questo è ciò che farebbero se avessero la maggioranza parlamentare. </div>
</span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;">
Invece, si sfumano le espressioni. </div>
</span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;">
In particolare, io ho seguito strettamente la vicenda de "La lista del popolo per la costituzione", ho anche partecipato all'assemblea nazionale del 16 dicembre. </div>
</span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;">
Risultato, anche qui l'ipotesi dell'uscita dell'euro viene derubricata alla cosiddetta "ipotesi Micalizzi" dal nome di chi l'ha proposta. Essa, per dirla in estrema sintesi, consiste nell'utilizzare la Cassa depositi e prestiti e le centinaia di miliardi di euro lì contenuti (insomma, i soldi di coloro che affidano alle poste i loro risparmi) per metterli in circolo e così rianimare l'attività economica. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Ora, cosa accomuna tutte queste formazioni politiche? L'avere rinunciato a livello di realizzazione effettiva a uscire dall'euro. </span></i></div>
<div style="color: #0b5394; text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;">
Tuttavia, se si può ancora capire come un partito con decine punti percentuali di consensi possa titubare sul rischiare con un'ipotesi che i media dipingono come estremistica, mi chiedo ma Chiesa e Ingroia cosa pensano di rischiare? </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">La fifa degli altri era l'occasione storica per loro di avere il monopolio del no-euro, e con tale grimaldello accedere al parlamento, perchè, bisogna essere chiari e anche seri, con la proposta Micalizzi NON C'E' ALCUNA MINIMA O REMOTA POSSIBILITA' PER COSTORO DI ARRIVARE IN PARLAMENTO. </span></i></div>
<div style="color: #0b5394; text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;">
Mi chiedo se si siano fatti la domanda del perchè un elettore dovrebbe votarli. Non si tratta di due personaggi politici nuovi, e certo non sono di successo, devono improvvisare la campagna elettorale che un governo particolarmente sordo ad ogni sensibilità per dare a tutti le stesse possibilità di farsi conoscere, rende a loro particolarmente ostica. Perfino la sigla con il termine "popolo" li fa confondere con quelli del "potere al popolo", non avranno visibilità, e quella pochissima che avranno la useranno per dire che la salvezza dell'Italia si ha con la cassa depositi e prestiti? Ma che è una barzelletta? </div>
</span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;">
Tanta insipienza politica sembra impossibile, e ogni ipotesi complottista (che operino per conto terzi proprio per togliere ogni spazio residuo al sovranismo) ne viene incoraggiata. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Io mi rifiuto in entrare in queste logiche, e piuttosto constato che ogni prospettiva sovranista nel voto delle prossime legislative è stato distrutto non dagli euristi ad ogni costo, non cioè dai nostri veri avversari, ma da coloro che bazzicando saltuariamente o sistematicamente nell'area sovranista, avanzando tesi alternative al semplice "no-euro, no-UE", un'espressione chiara e netta, comprensibile anche all'elettore più distratto, hanno determinato il più grande successo che gli euristi avrebbero potuto avere almeno nella fase pre-elettorale, togliere di mezzo ogni ipotesi di uscita dall'euro. </span></i></div>
<div style="color: #0b5394; text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;">
Parlo di Micalizzi, di Galloni, di Borghi, e naturalmente di tutti coloro che hanno deciso di seguire le loro ipotesi, ma anche naturalmente di chi ha deciso che non era il momento di presentarsi, come il FSI di Stefano D'Andrea, tutti più o meno consapevolmente alleati nel togliere ogni possibilità ai sovranisti di entrare nel prossimo parlamento. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><i style="background-color: white;">Un errore storico che qui io denuncio pubblicamente, e che dovreste evitare di dimenticare quando vedrete gli effetti che ne conseguiranno nel futuro che sta dietro l'angolo.</i></span></div>
</span>Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-85114291347063583902017-12-05T08:10:00.002+01:002017-12-05T08:10:27.521+01:00L'AGONIA DELLA UE NELLA TRATTATIVA PER LA BREXIT<div style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #073763;">Questa trattativa tra UE e UK sulla BREXIT sta diventando una vera e propria farsa. </span></span></div>
<span style="font-size: large;"><div style="color: #073763; text-align: justify;">
Secondo le notizie date dalla stampa, adesso lo scoglio starebbe sulla differente opinione tra le due parti sulle frontiere tra Irlanda e Ulster. La grana la starebbe piantando l'Irlanda che minaccia di porre il veto se l'accordo prevedesse la chiusura di tali frontiere. </div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Insomma, stiamo assistendo davvero in questa Europa non solo alla riscrittura su una base cervellotica del diritto interna<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;">zionale, ma perfino alla negazione di ogni logica...<a name='more'></a></span></span></i></div>
<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;"><div style="color: #073763; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Bisognerebbe forse spiegare a questi geni, a partire dai componenti del governo irlandese, che esistono decisioni che richiedono l'assenso delle due parti, ma ne esistono di altre che si realizzano anche soltanto per scelta di una delle due parti.</span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Dando per scontato che ogni stato ha diritto a gestire come meglio crede i propri confini, sembra ovvio ad ogni essere raziocinante che aprire un confine richiede certo un accordo tra i due stati interessati, ma per chiuderlo è altrettanto ovvio che basta che uno solo dei due paesi lo richieda.</span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Senza neanche scomodare il diritto internazionale, tra due confinanti è pacifico che ognuno abbia pieno diritto di richiudere la propria proprietà, e per questo non necessita certo dell'assenso del confinante. Solo e soltanto nel caso in cui questo confine debba rimanere aperto, è richiesto l'assenso di entrambe le parti. Se tra privati la cosa è pacifica ed acclarata, mi chiedo a che livello di demenza è arrivato il gruppo dirigente degli stati UE per sollevare obiezioni che appaiono francamente assurde.</span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Escludendo che possano ignorare tali principii giuridici e prima ancora di ragionevolezza, non resta che interpretare tale atteggiamento come deliberatamente capzioso e ostruzionistico, non sapendo più a che santo votarsi per continuare a rimanere a galla prolungando in ogni modo questa agonia della UE ma ormai degli stessi stati che la compongono. </span></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i><span style="color: red;">Ogni giorno ci offre nuove motivazioni per scacciare tutti questi gaglioffi che hanno contribuito a governare l'Italia fino ad oggi e anche coloro i quali si propongono, mantenendo fedeltà a questa sgangherata e criminale unione in cui siamo imprigionati già da lunghissimo tempo. </span></i></span></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Non perdiamo l'occasione di queste elezioni legislative del prossimo anno per offrire agli Italiani una lista elettorale che esprima questa volontà di liberarci da questa prigionia, potrebbe trattarsi dell'ultima occasione prima che eventi drammatici irreversibili rendano impossibile o inutile il proporsi alle prossime elezioni.</span></div>
</span></span>Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-5972156037561106692017-11-24T23:42:00.001+01:002018-01-09T14:44:17.946+01:00ALCUNE CONSIDERAZIONI SU INFLAZIONE E OCCUPAZIONE<div style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 6px;">
<span style="color: #073763; font-size: large;">Vorrei condividere con voi un bel post di un amico economista che ha soprattutto il pregio della chiarezza, merce rara quando ci si addentra in dettagli tecnici, ma anche perché mi da l'agio di fare un'osservazione di carattere più generale.<br />Ecco qui di seguito il testo:...</span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<span style="color: #073763; font-size: large;">"Mi chiedono di commentare due affermazioni tra loro strettamente collegate: (a) il NAIRU è inattendibile; (b) l'emissione di nuova moneta non genera inflazione.<br />Scusandomi anticipatamente per il fatto che la mia risposta è evidentemente irrispettosa dei tuoi standard di “sintesi”, comincerei dalla (b). E comincerei col dire che la questione è "linguisticamente" malposta. Si può emettere nuova moneta in vari modi, e non tutti producono gli stessi effetti. Si può emettere nuova moneta acquistando titoli sul mercato o rilevando debiti di banche (in tal caso parleremo di POLITICA MONETARIA). In questi casi, come uno sconosciuto studioso di nome Keynes e tanti suoi epigoni hanno sostenuto, non è affatto detto che la moneta emessa arrivi sul mercato delle merci e si trasformi quindi in "domanda", perchè gli operatori che l'hanno ricevuta (banche e/o detentori di portafogli titoli) possono avere interesse a trattenerla nei propri portafogli nell'attesa di momenti più propizi per investirla in attività finanziarie o reali fruttifere. In tal caso, tutti i problemi da te posti non sussistono: se la moneta non arriva sul mercato la domanda non aumenta, e se la domanda non aumenta non c'è nessun motivo per attendersi un aumento dei prezzi, quindi sapere se il NAIRU esiste o no e a che valore corrisponda non è di nessun interesse. In tal caso la moneta non porta niente di cattivo, ma purtroppo neanche niente di buono. Quindi diventa difficile capire che cosa mai ce ne dovremmo fare del potere di utilizzare la “politica monetaria”.<br />Ovviamente però a te non interessa la politica monetaria. A te interessa una modalità assai diversa di immissione di moneta nel sistema: tu vorresti che la moneta fosse immessa nel sistema COME CONTROPARTITA DI UNA SPESA PUBBLICA IN DEFICIT. Ad esempio: il governo italiano decide di fare il Ponte sullo Stretto, e non avendo nessuna voglia di tassare i cittadini né di indebitarsi nei loro confronti, finanzia quest’opera chiedendo ad un proprio istituto di emissione di stampare banconote (o, più semplicemente, di accreditare sul conto corrente delle imprese appaltatrici il valore delle relative commesse). In questo caso, le questioni da te poste acquistano una certa rilevanza: la moneta emessa arriverà sicuramente sul mercato delle merci, in quanto le imprese appaltatrici che l'hanno ricevuta la utilizzeranno per assumere i dipendenti necessari a realizzare le opere che gli sono state commissionate, e costoro a loro volta la useranno per acquistare beni di consumo, innescando un concatenarsi di effetti espansivi. Quello stesso economista sconosciuto di cui sopra ha definito questo concatenarsi di effetti "moltiplicatore del reddito", ma questa definizione agli economisti mainstream non piace, e quindi per non urtare la loro suscettibilità non la userò. Ma, al di là di quale nome gli diamo, rimane il fatto che quando i lavoratori assunti nelle imprese che lavorano alla costruzione del Ponte sullo Stretto andranno a fare le loro spesucce, e le imprese commissionarie a loro volta andranno ad acquistare le materie prime necessarie per realizzare le opere, le imprese presso cui i primi e le seconde si forniscono vedranno svuotarsi i loro magazzini, e saranno costrette a telefonare ai propri fornitori per ordinare nuovi "carichi". Un attimo dopo aver ricevuto quelle telefonate, i produttori dei beni di consumo e delle materie prime esaurite saranno costretti ad assumere nuovi lavoratori per produrne di nuovi. E così via: ogni aumento della domanda porta con sé un aumento della produzione, ed ogni aumento della produzione genera un aumento della domanda.<br />Io sono assolutamente convinto della bontà di questa ricostruzione, ed infatti la racconto ogni anno a miei studenti con gran dovizia di particolari, anche se agli economisti mainstream che poi decidono la qualità del mio lavoro (e quindi la mia carriera, e quindi il mio stipendio-base, e tra un po’ anche gli scatti stipendiali) non piace. Però, se a un certo punto la manodopera comincia a scarseggiare, si scatena una concorrenza tra le imprese per accaparrarsi i pochi lavoratori disponibili, e la concorrenza si gioca fondamentalmente (anche se non esclusivamente) sul salario: i salari cominciano a crescere, e tutti sanno che se la crescita dei salari non è compensata da proporzionali aumenti della produttività, le imprese vedono comprimersi i propri margini di profitto e tenteranno di "difendersi" aumentando i prezzi.<br />Questo vuol dire che non si può abbassare la disoccupazione fino al livello che ci piace di più senza costi per la comunità: quando il tasso di disoccupazione si abbassa al di sotto di un certo livello, continuare ad aumentare la spesa pubblica finanziandola con l'emissione di moneta ha effetti inflazionistici. Quindi sono portato a negare che la tua proposizione (b) abbia validità generale. Se la manodopera disponibile è abbondante, probabilmente tu hai ragione: sebbene il tasso di disoccupazione si stia riducendo, la forza contrattuale dei lavoratori rimane bassa. Finchè la disoccupazione rimane elevata, è facile infatti per le imprese mantenere bassi i salari utilizzando il ricatto del licenziamento. Ma quando la manodopera comincia a scarseggiare, quel ricatto non funziona più, perchè i lavoratori sanno che se licenziati da un'impresa troveranno facilmente lavoro in un'altra. Quando si arriva a quel punto, ulteriori aumenti della spesa in deficit, riducendo ulteriormente il tasso di disoccupazione, hanno l'effetto di far lievitare i salari e i prezzi.<br />E veniamo finalmente al punto (a). Le espressioni "manodopera abbondante" e "manodopera scarsa" hanno un significato pratico-operativo? Si può capire al di sotto di quale tasso di disoccupazione i prezzi cominciano a crescere? Molti studiosi hanno creduto di poter definire un confine tra le due situazioni tramite il concetto di Natural Rate of Unemployment (NRU). Tu parli di NAIRU, ma anche in questo caso impropriamente. In realtà il NAIRU è una cosa leggermente diversa. Ma qui tralascerò questa sottigliezza, visto che i problemi che si incontrano nella misurazione del NRU sono esattamente gli stessi che si incontrano nella misurazione del NAIRU. Il vero problema, al di là delle sfumature, è capire se esiste un modo per capire quando un'economia "entra" in una situazione caratterizzata da pressioni inflazionistiche.<br />Immaginiamo di voler realizzare un certo "target" di inflazione. Data la mia scarsa fantasia immaginerò che si voglia realizzare il target del 2%. C'è un modo di sapere al di sotto di quale tasso di disoccupazione il tasso d'inflazione comincia a discostarsi da quel valore? Perchè se c'è un modo, allora la politica fiscale diventa facile: espandere il deficit pubblico fino al livello che porta la disoccupazione al livello compatibile con il tasso d'inflazione del 2% e poi fermarsi.<br />La Commissione Europea ha costruito le sue politiche di controllo delle politiche fiscali dei paesi membri nell'ultimo decennio su questa certezza: che fosse possibile stimare il NAIRU grazie alle tecniche econometriche, e che sempre attraverso quelle tecniche fosse anche possibile determinare il livello del deficit pubblico compatibile col NAIRU. Una volta determinati quei valori, la Commissione poteva dedicarsi al mestiere che più le piace: scrivere letterine minatorie ai governi dei paesi membri "consigliandoli", per così dire, di non discostarsi dai quei valori così determinati pena ritorsioni assai inquietanti.<br />I governi dei paesi membri hanno aderito più o meno pedissequamente a quelle "raccomandazioni", con il risultato che il tasso d'inflazione in Europa è stato per 10 anni al di sotto del target e il tasso di disoccupazione è stato per 10 anni a livelli da calamità naturale. Cioè, detto con linguaggio più prosaico, gli econometrici della Commissione Europea l’hanno fatta abbondantemente “fuori dal vaso”. Perfino un apologeta della mainstream economics come Blanchard, a lungo chief economist del FMI, ha recentemente sostenuto che le politiche fiscali europee sono state basate su stime del NAIRU un tantino esagerate. E se lo dice Blanchard, che avrebbe i suoi buoni motivi per non dirlo, non ho nessun motivo per non credergli.<br />Concludendo:<br />(a) Il NAIRU esiste<br />(b) Purtroppo, però, non esiste ad oggi un metodo affidabile per misurarlo. Dal mio punto di vista, l'econometria è scienza assai affine all'astrologia.<br />(c) In ogni caso, se un metodo attendibile per misurare il NAIRU esistesse, il vero problema sarebbe comunque in quali mani affidarlo senza temere il suo uso per fini “politici”. Finchè la principale fonte di produzione della ricerca econometrica saranno le agenzie di governance dell'economia globale (FMI, World Bank, Banche centrali, Commissione Europea) sarà difficile evitare i conflitti di interesse connessi alla misurazione di parametri chiave nella definizione delle "guidelines" di politica economica."</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<span style="color: #073763; font-size: large;">Bene, l'osservazione che volevo fare è se non ci sia un'obiezione più di fondo e che riguarda quello che io ritengo un'inversione indebita di priorità.<br />Mi chiedo se a prescindere dalla effettiva possibilità di calcolare il NAIRU, cioè di avere un modo univoco di correlare tasso di inflazione e tasso di disoccupazione, in base a quale perversione si sia giunti a considerare prioritaria la fissazione di un tasso di inflazione ottimale e accettare la disoccupazione conseguente, invece di come sembrerebbe ovvio fare il contrario, definire cioè un obiettivo di disoccupazione massima tollerabile e accettare il conseguente tasso di inflazione conseguente, qualunque esso sia.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<span style="color: #073763; font-size: large;">Tecnicamente, quando si sceglie di sostituire come obiettivo delle proprie scelte l'uomo con qualsiasi altra entità, questa pratica si definisce come una forma di perversione, allo stesso identico modo di quando al desiderio per il proprio partner sessuale si sostituisce una specifica parte del suo corpo, ad esempio nel caso noto del feticismo nei confronti dei piedi.</span></div>
<div style="background-color: white; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-top: 6px;">
<span style="color: #073763; font-size: large;">Insomma, siamo in pieno caso di una forma di patologia, che purtroppo non riguarda singoli individui, ma lo stesso pensiero dominante, e quindi la società nel suo complesso, considerare il valore della moneta come interesse prevalente rispetto al lavoro, cioè alla stessa possibilità degli uomini di accedere ad un reddito ma in senso più generale a un ruolo dignitoso nella società. </span></div>
<div>
<span style="color: #073763; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 6px;">
<span style="color: #073763; font-size: large;">Qui di seguito la risposta dell'amico che scrive con la consueta chiarezza:</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<span style="color: #073763; font-size: large;">"Provo a rispondere a Vincenzo, perchè credo che la sua domanda è abbastanza generale e credo che - se rispondo a lui - implicitamente trovano risposta anche un pò di altri quesiti. Io sono assolutamente d'accordo sul fatto che il tasso di disoccupazione dovrebbe godere di una rilevanza, come obiettivo di politica economica, AUTONOMA dal tasso di inflazione (come del resto è stato per tutti i trent'anni successivi alla II guerra mondiale). Tuttavia non mi spingerei a dire che, una volta deciso il tasso di disoccupazione, ci può andar bene QUALUNQUE tasso di inflazione compatibile con il tasso di disoccupazione prescelto. Il motivo è molto semplice: l'inflazione non è un fenomeno privo di conseguenze per il funzionamento di un'economia le di una società. Una società assorbe facilmente un'inflazione del 3-4, forse anche 5%, ma quando va al di sopra di certi livelli, sorgono casini grossi. L'inflazione è un meccanismo che redistribuisce ricchezza tra i gruppi sociali in maniera "forzosa". E, tra l'altro, funziona come strumento di stimolazione dell'economia SOLO SE redistribuisce in maniera forzosa. Ma, come potete capire, il meccanismo funziona solo se la redistribuzione forzosa non è di dimensioni eccessive, altrimenti i gruppi sociali danneggiati dall'inflazione possono reagire con comportamenti disfunzionali nei confronti del sistema nel suo complesso. Ad esempio, i possessori di attività finanziarie, che si vedono "espropriati" di una parte del valore della loro ricchezza (tenete presente che i contratti di credito sono denominati in moneta, e se i prezzi aumentano, il valore reale di quei contratti si riduce), possono decidere di ridurre il proprio risparmio e aumentare la propria propensione al consumo, facendo venir meno il finanziamento alle attività produttive o allo stato; i consumatori possono rivolgersi per i loro acquisti ai mercati esteri, mettendo ancora più in difficoltà l'industria nazionale. Il problema è che il NAIRU non è una soglia meramente simbolica e priva di significato sostanziale: il NAIRU è un indicatore che ci dice (se si potesse calcolare, ovviamente) quando il sistema comincia a funzionare male per effetto delle perturbazioni derivanti dalla moneta."</span></div>
<div style="background-color: white; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-top: 6px;">
<span style="color: #073763; font-size: large;">Per quanto mi riguarda, vorrei innanzitutto ribadire che l'economia dovrebbe sempre stare al servizio della politica, il che dovrebbe sempre suggerirci di considerare le scelte di politica economica per ciò che effettivamente sono, un mezzo di redistribuzione del potere, non come se fossero dettate da certe regole tecniche inviolabili. Una volta entrati in questa logica, un intervento attivo nell'economia da parte di stati, naturalmente pienamente sovrani, sennò non hanno i mezzi necessari per farlo, non solo è lecito, ma direi che è perfino raccomandabile.<br />Uno stato deve potersi porre un obiettivo di occupazione e andare in disavanzo per quell'anno per giungere a questo fine considerato prioritario su una base squisitamente politica. Niente vieterà nel futuro immediatamente successivo a quello stesso stato di frenare sul disavanzo e sull'inflazione una volta raggiunto l'effetto desiderato di stimolo all'attività economica. Ciò che trovo davvero aberrante è che appena si trova un discostamento del tasso inflattivo rispetto a quello desiderato, si debba intervenire subito, anche a costo di danneggiare il livello di attività economica, mentre si pretende di fare ripartire l'attività economica senza violare i sacri principii di equilibrio di bilancio. In questo trovo la mostruosità, l'avere alterato l'ordine delle finalità.<br />Ciò che invece su un piano di tecnica economica seguito a non capire è perchè mai lo stato che ha facoltà di stampare moneta, debba dipendere per la propria disponibilità finanziaria dai cosiddetti risparmiatori, cioè da chi detiene una disponibilità di capitale (non vedo come separare i risparmiatori dai capitalisti). A me sembrerebbe logico invertire l'ordine, e cioè penso che lo stato debba ricorrere al credito privato non perché ne abbia bisogno, ma per permettere ai privati di difendere almeno in parte il valore reale del proprio piccolo patrimonio.<br />In ogni caso, ribadisco che io sono per un'economia pianificata, e quindi non sono il soggetto adatto a farsi carico delle esigenze di funzionamento dell'economia di mercato, e sono quindi nella posizione privilegiata per rilevare come un'esigenza reale (il lavoro) sia stata conculcata in nome di regole automatiche e necessitate dell'economia di mercato. Alla fine, se davvero il lavoro deve mancare per fare funzionare l'economia di mercato, mi pare del tutto lecito chiedersi se non sia da buttare via l'economia di mercato in sè.</span></div>
</div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-60051492971203762022017-11-21T08:21:00.002+01:002017-11-21T09:07:56.346+01:00CRISI DELLA UE E SOVRANISMO<div style="background-color: white; margin-bottom: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La stampa c'ha rotto i cabbasisi per settimane su questa questione dell'agenzia europea del farmaco, esagerando in tutta evidenza l'importanza di una tale decisione, alla fine rivelatasi infausta per l'Italia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<span style="color: red; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><i>Tuttavia, alla fine la notizia c'è davvero almeno da due distinte prospettive...</i></span><br />
<a name='more'></a></div>
<span style="color: red; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">
</span><br />
<div style="background-color: white; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">L'una è quella che discende direttamente da questo atteggiamento dei media, e naturalmente ciò significa del pensiero dominante, di cosa sia la politica.</span><span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"> </span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span><br />
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Come sappiamo, molti dei nostri concittadini si sono ormai convinti che le decisioni fondamentali siano una specie di destino su cui non possiamo influire, e così non ci resta che scegliere quale sia la forma di adattamento migliore che ciascuno di noi deve adottare. La stampa, ma la stessa classe dirigente, asseconda questa opinione, e così lo spazio della politica diviene una specie di compito aziendale, quello cioè di assicurarsi ordinazioni e raggiungere un certo fatturato. </span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Sia chiaro a tutti, ognuno può scegliere l'idea che si fa del mondo e del suo posto nel mondo, ma una tale concezione è come un tunnel da cui è impossibile uscire, la destinazione è ignota, discende da questo destino alla cui definizione non possiamo contribuire in alcun modo, e senza via alternativa d'uscita, nel tunnel si può solo andare avanti.</span></i></div>
</span><br />
<div style="background-color: white; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La seconda prospettiva interessante riguarda la UE.</span><span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"> </span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Intanto, c'è qualcuno che possa spiegarmi come sia giustificabile una procedura per cui gli stati aderenti alla UE debbano esprimere la loro decisione in proposito con una procedura di voto segreto? </span></div>
<span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">
<div style="text-align: justify;">
Io, sarò certamente distratto, non avevo mai verificato l'adozione di simili prassi in casi precedenti nella UE, ed in ogni caso una simile procedura implica, a parte una delega totale al rappresentante chiamato a mettere il voto nell'urna, visto che la procedura segreta esclude la possibilità di accertarne con certezza il comportamento, una filosofia di fondo che è sempre quella di identificare lo stato come un qualunque soggetto privato. </div>
<div style="text-align: justify;">
La segretezza è evidentemente prevista per garantire la libertà di espressione di singole persone, ma quando applicata a stati, ciò smette automaticamente di svolgere un ruolo di garanzia, e diventa un modo di tramare tra stati contro altri stati, pure all'interno di un'istanza che si vorrebbe di comunità solidale. </div>
<div style="text-align: justify;">
In particolare, risulta chiaro come la Francia, al fine di assicurarsi l'agenzia bancaria, abbia stretto un'alleanza di ferro con i Paesi Bassi garantendogli un appoggio sull'agenzia del farmaco, costituendo così un fronte contro Italia e Germania contemporaneamente. Che poi si decida col classico lancio della monetina, è la ciliegina sulla torta di questa assurda procedura.</div>
</span><br />
<div style="background-color: white; display: inline; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="color: red;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Se poi guardiamo a questo evento assieme al fallimento della Merkel nella costituzione di un governo di coalizione nel suo paese, ed anche all'infame esclusione a priori di Bratislava dalla competizione per avere questa agenzia, ed infine al fatto che si sia dovuto andare al sorteggio per entrambe le decisioni, sancendo quindi che ci sono due schieramenti compatti l'un contro l'altro armati, ciò ci dice quanto avanti sia una crisi nella UE nel suo complesso.</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"> </span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span><br />
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Potrei essere lieto, ma non lo sono, perchè tale crisi si accompagna a un evidente deficit di proposte alternative. </span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
So che nell'area sedicente sovranista, ci sono robuste correnti che pensano ad un automatismo nel crollo della UE e dell'eurozona, e certo non si può escludere che i fattori di crisi conducano a una rottura degli equilibri con un disfacimento dell'unione, ma mi chiedo se è questa la prospettiva che ci auguriamo, se invece non dovrebbe esserci una attiva proposizione di politiche alternative.</div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Io temo, come illustrerò presto in un nuovo post, che si stia determinando lo stesso dissolversi di quest'area, lasciando singoli influenti membri storici del sovranismo a stipulare più o meno formalmente singoli accordi con forze politiche tradizionali nella speranza che siano queste a farsi interpreti delle nostre istanze. </span></i></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
Ne riparleremo.</div>
</span>Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-49787816134781832982017-11-14T11:16:00.004+01:002017-11-14T11:16:49.845+01:00CENTRODESTRA, CHI ERA COSTUI?<div style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-size: large;">C'è una parola che diventa giorno dopo giorno sempre più diffusa nella politica italiana ed è "centrodestra". </span></div>
<span style="color: #073763; font-size: large;"><div style="text-align: justify;">
Il successo di Musumeci nelle recenti elezioni siciliane ha prepotentemente rilanciato questo termine ed una coalizione che fino a pochi mesi sembrava decotta, come se insomma ormai il duello per conquistare la maggioranza nel nuovo parlamento che uscirà nel 2018 fosse ormai confinato agli altri due gruppi politici italiani numericamente consistenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><br />
<div style="background-color: white; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><i>Io tuttavia mi chiedo se sia lecito usare questo termine, se esso abbia un senso e se la risposta è affermativa, quale ne sia il senso...</i></span></span><span style="color: #073763; font-size: large;"> <a name='more'></a></span></div>
<span style="font-size: large;"><div style="color: #073763; text-align: justify;">
Lo dico soprattutto dopo le recenti dichiarazioni a mio parere inequivocabili di Berlusconi, che sembrano confermare una politica del tutto omogenea a quella portata avanti dall'attuale governo Gentiloni. </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><i>Dire che Draghi dev'essere intoccabile, ad esempio, ha un significato inequivocabile, significa dire che esistono istituzioni sovranazionali davanti alle quali il potere politico della nazione italiana deve fermarsi, e quindi affermando implicitamente una severa limitazione nella sovranità della nostra patria. </i></span></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
Paradossalmente un certo ribellismo senza conclusione alcuna di Renzi sembra ben più contestatario rispetto al Berlusconi-pensiero, fino a suggerire che i problemi che Renzi sta incontrando non derivino tanto dal suo conformarsi alla tendenza da sempre maggioritaria in italia della cessione di fette consistenti della nostra sovranità a interessi esteri, ma al contrario da un suo difetto in questo conformarsi, come se si trattasse di un personaggio che, magari anche soltanto in termini mediatici o perfino caratteriali, non fosse abbastanza obbediente a tali interessi contrari a quelli nazionali. </div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Si potrebbe giungere perfino alla conclusione che Berlusconi rappresenti il nuovo (sic!) cavallo su cui il potere globalista punta oggi per continuare una ormai lunga tradizione di tradimento della nostra patria da parte della nostra classe dirigente. </span></i></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
Salvini può continuare con le proprie sparate, ma alla fine deve sottostare alle tendenze che sorgono nella sua area politica, come ad esempio si è osservato a proposito dei recenti sondaggi in Lombardia e Veneto, in cui si è trovato a inseguire le iniziative dei suoi compagni di partito. </div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
La Meloni può continuare a spiegarci che ella sceglie l'alleanza di centrodestra perchè vuole vincere, ma forse rischia di vincere sì una coppa, ma come dicevamo quando ero giovane, la coppia in palio è una coppa del nonno, un popolare gelato confezionato al caffè, usato come caricatura di una vera coppa. </div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
Il punto è che l'obiettivo della politica non può ridursi ad andare al governo, perchè la conquista del governo è solo una tappa, lo strumento attraverso cui praticare una certa specifica politica nel paese che si va a governare. </div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Esiste, mi chiedo, un programma credibile di governo del centrodestra, viste che le posizioni di partenza appaiono così distanti? </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">E se anche il fine di questi politici è quello di andare al governo come ambizione strettamente personale, sono certi di poterselo permettere? </span></i></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
Già possono sentire il fiato sul collo di formazioni come CasaPound, perchè una rivendicazione abbandonata è un regalo fatto ad altre formazioni politiche. </div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Se davvero c'è una caratteristica peculiare dei nostri tempi, mi pare di natura antropologica, quella di rinviare i problemi, di avere uno sguardo di breve orizzonte senza porsi interrogativi che vadano al di là del termine temporale di qualche anno. </span></i></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
La politica diventa così non una disciplina progettuale, ma la semplice capacità gestionale del presente, ed in economia lo scoppio della bolla finanziaria del 2008 non ha dato luogo a una distruzione della causa, la massa imponente di titoli tossici emessi dalle banche di fronte ad un potere politico compiacente, ma la semplice difesa di questo cancro attraverso imponenti immissioni di liquidità da parte delle banche centrali, in sostanza il semplice rinvio in attesa passiva dello scoppio della prossima bolla. </div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
Oggi, ciò che occorrerebbe è una classe dirigente nuova, in grado di chiarire i termini dei contrasti politici che attraversano la nostra epoca e che i nostri avversari affrontano vittoriosamente innanzitutto proprio creando confusione a livello mediatico. </div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Essere intellettualmente onesti oggi è la sostanza di un comportamento rivoluzionario. </span></i></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
Mi chiedo se sia ancora oggi possibile trovare un numero sufficientemente alto, da fare massa critica, di sovranisti che si danno questo compito appunto rivoluzionario, anche soltanto nel dire la verità (la verità è rivoluzionaria), ma invece vedo che le crescenti prospettive maggioritarie della Lega sembra avere attratto i più, convinti che non sia la verità la prima emergenza, ma presunte abilità politiche tattiche, come se insomma una vera e propria rivoluzione come quella sovranista possa andare in porto basandosi su piccoli o piccolissimi stratagemmi. </div>
<div style="color: #073763; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;">Vorrei che tutti, almeno tutti i sovranisti mi leggessero e si chiedessero davvero se non stanno sbagliando qualcosa, non qualcosa a caso, ma qualcosa di fondamentale che influenzerà la loro personale vita e il destino stesso della nostra amata patria.</span></i></div>
</span>Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-7055605472038664762017-10-23T08:50:00.002+02:002017-11-21T09:10:50.947+01:00LA CORSA INDECENTE A PARASSITARE I RISULTATI DEI REFERENDUM REGIONALI<span style="color: #073763; font-size: large;"><span style="background-color: white; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;">La democrazia è un sistema politico molto delicato, perchè attribuisce alla generalità dei cittadini la possibilità di dire la loro, ma in quel modo estremamente sintetico che chiamiamo voto. Una volta che si è votato, il responso delle urne viene affidato ad altri che ne faranno l'uso che credono, tipicamente utilizzarlo per i loro interessi più o meno leciti. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><i><span style="color: red;"><br style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><span style="background-color: white; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;">Tra coloro che faranno di tutto per parassitarlo, ci sta il sistema mediatico, la vera peste del nostro tempo, orma</span></span></i><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><i><span style="color: red;">i saldamente in mano a un potere globalista che lo usa per minare l'autorità degli stati-nazione...</span></i></span></span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="color: #073763; font-size: large;"><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;">Dovremmo convincerci una volta per tutte che votare non basta, e del resto la vergognosa vicenda del referendum per l'acqua pubblica dovrebbe bastare come esempio significativo dell'impotenza di una democrazia che si limita all'espressione del voto, quella di provenienza USA con la sua pratica delle primarie e che come era inevitabile dal centro dell'impero è giunta a noi.<br />La nostra democrazia era costruita sin dall'inizio in modo differente con l'esistenza di robusti corpi intermedi, in particolare i partiti che in varie forme permettevano una gestione degli stessi risultati del voto in cui era coinvolta almeno la fetta più politicizzata della popolazione.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><i><span style="color: red;"><br /></span></i></span></span>
<span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><i><span style="color: red;">Si tratta di due modelli alternativi e incompatibili tra loro, da una parte una democrazia partecipata in cui il voto rappresenta soltanto uno anche se certo il più rilevante dei modi di esercizio della democrazia, e dall'altra una democrazia in cui, proprio per il fatto che il voto rappresenti l'unico momento partecipativo, riesce a minimizzarne anche il contenuto di volontà popolare attraverso un'abile scelta su quale debba essere l'oggetto del voto, il suo momento e perfino sulla composizione del corpo elettorale. </span></i></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><i><span style="color: red;"><br /></span></i></span></span>
<span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="color: #073763;">Da questo punto di vista, glorificare la possibilità di votare chiudendo gli occhi rispetto alle circostanze, abilmente controllate da politicanti, con cui il voto viene espresso, rappresenta l'ennesimo episodio di cecità rispetto alla facilità con cui si può vanificare la democrazia e la fatica e l'impegno richiesti per garantirla. </span><br /><i><span style="color: red;"><br /></span></i></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><i><span style="color: red;">Non v'è dubbio, e già ne abbiamo i primi sentori scorrendo i giornali di oggi, che la vicenda dei referendum regionali in Lombardia e Veneto, la cui ambiguità sembra essere sfuggita a tanti veneti e lombardi, sia ora diventata la cacca fumante che già attira nugoli di insetti su di sè e che non promette niente di buono sul clima in cui si celebreranno le ormai molto prossime elezioni legislative. </span></i></span></span><br />
<span style="color: #073763; font-size: large;"><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;">Come sovranisti, dobbiamo essere ben consci di come questo discorso sulle autonomie regionali possa sfociare in un attacco alla sovranità nazionale, e quindi vorrei raccomandare la massima cura da parte di tutti noi a fare chiarezza in qualsiasi occasione di dibattito pubblico in cui ci trovassimo coinvolti.</span></span>Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-68285326006735050752017-10-22T09:17:00.001+02:002017-11-21T09:09:03.682+01:00A CHE PUNTO SIAMO CON L'ECOLOGISMO?<div class="" data-block="true" data-editor="9pok8" data-offset-key="bapas-0-0" style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="bapas-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="bapas-0-0" style="font-family: inherit;"><span style="color: #073763; font-size: large;">Quando una decina di anni fa, riordinando e collegando una serie di scritti, la maggior parte dei quali elaborati a metà degli anni novanta, scrivevo il mio libro "L'ideologia verde. La rivoluzione necessaria", ero speranzoso che esso avrebbe potuto davvero attrarre grande attenzione, quanto meno da parte di un certo ceto intellettuale più abituato a buone letture e più sensibile alle tematiche di cui il libro si occupava. </span></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: #073763;">Sono perfettamente conscio dei limiti della mia impresa, quali </span></span><span style="color: #073763; font-family: inherit; font-size: large;">in particolare l'eccessiva sinteticità che purtroppo è un difetto che mi porto dietro, a me in qualche modo connaturato, e alla non adeguata conoscenza dell'intero ventaglio delle tematiche che affrontavo, ma in qualche modo inevitabile vista la vastità degli argomenti coinvolti. </span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="9pok8" data-offset-key="63g52-0-0" style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="63g52-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="63g52-0-0" style="font-family: inherit;"><span style="color: red; font-size: large;"><i>Tuttavia, ero e sono tuttora convinto dell'originalità del mio contributo, in quanto sostengo una tesi in qualche modo rivoluzionaria, che l'ecologismo debba basarsi su una propria ideologia da sè elaborata, dopo aver distrutto l'ideologia dominante, quella liberale, senza la cui distruzione non può sorgere una nuova ideologia, che quindi, visto che io ne proponevo una prima bozza, avevo scritto in un certo senso il primo vero libro di ecologismo. </i></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="63g52-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: inherit; font-size: large;">Sembra una cosa ovvia, eppure leggendo cosa pensano alcuni tra coloro che si riconoscono come ecologisti, l'ecologismo sembra limitarsi a questioni che esulano da noi uomini in quanto tali, riguardando piuttosto il nostro rapporto con l'altro da noi, siano essi animali, organismi biologici, risorse ambientali, inquinamento ambientale. Per l'ecologismo, succede qualcosa che non succede per nessun altra teoria politico-filosofica, che l'uomo si riconosce come soggetto ma non come oggetto della teoria. </span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="9pok8" data-offset-key="5too7-0-0" style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="5too7-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="5too7-0-0" style="font-family: inherit;"><span style="color: #073763; font-size: large;">Tanto per esemplificare, il marxismo sulla base delle sue teorie, promette all'uomo una società migliore e un futuro migliore. Il marxista non è solo il protagonista delle lotte che dovrebbero far trionfare questo nuovo sistema politico, ma è anche oggetto di questa politica, il marxismo gli promette una vita migliore con una più equa ripartizione delle risorse economiche, viste come la premessa a qualsiasi miglioramento nelle modalità complessive di vita. </span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="9pok8" data-offset-key="1dut2-0-0" style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="1dut2-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<i style="color: red; font-family: inherit;"><span style="font-size: large;">Ebbene, nell'ecologismo non c'è nulla di tutto questo, si invoca un riconoscimento da parte degli uomini nel loro complesso di una serie di doveri motivati sulla base di una presunta indiscutibile evidenza scientifica, senza occuparsi dei vantaggi che una simile politica porterebbe all'uomo, a ciascun uomo. </span></i></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="9pok8" data-offset-key="4evl3-0-0" style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="4evl3-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: inherit; font-size: large;">La verità è che questo genere di ecologismo non è neanche una vera teoria politica, rappresenta piuttosto una serie di istruzioni e raccomandazioni che una sedicente elite intellettuale comunica alla vasta comunità degli uomini, come un medico potrebbe raccomandare ai propri pazienti di pulirsi i denti almeno due volte al giorno e lavarsi le mani accuratamente prima dei pasti. </span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="4evl3-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<i style="color: red; font-family: inherit;"><span style="font-size: large;">Io credo invece, e penso di essere stato il primo a formularlo in maniera univoca, che l'ecologismo può emanciparsi a teoria politica quando convincerà gli uomini dei danni provocati dalla ideologia dominante e dei vantaggi che la nuova ideologia può assicurare alla generalità dell'umanità. </span></i></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="9pok8" data-offset-key="23sui-0-0" style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="23sui-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: inherit; font-size: large;">Dietro questo modo asettico con cui tanti ecologisti si pongono nell'ambito politico, ci sta una domanda inevasa: dove si pone l'ecologista? Da quale punto di vista si colloca nell'avanzare le sue proposte? </span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="9pok8" data-offset-key="9vql8-0-0" style="background-color: white; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9vql8-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<i style="color: red; font-family: inherit;"><span style="font-size: large;">In verità, si pone da un non luogo e da un non tempo, non ammette di essere anche lui oggetto delle scelte politiche, un puro soggetto che guarda le cose da alieno, come potrebbe forse guardarle un eventuale extra-terrestre che venisse a visitarci. Così, ogni accusa fatta all'uomo, non lo riguarda, riguarda gli altri, con la conseguenza che l'uomo che egli osserva non è l'uomo vero e reale, ma un uomo reso puro oggetto di sua osservazione.</span></i></div>
</div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-8920825575181885302017-05-29T15:00:00.002+02:002017-05-29T15:00:48.006+02:00LEGGE ELETTORALE E POSIZIONE ASSUNTA DA GRILLO<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">A proposito del progetto di nuova legge elettorale, senza neanche
entrare nel merito, potremmo almeno utilizzare con una certa proprietà
la lingua italiana?<br /> I media ci martellano sostenendo che si va verso una legge elettorale sul modello tedesco.<br /> Le cose tuttavia non stanno così. </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="color: red;"><i><br />
Ciò che è dato capire è che la somiglianza starebbe soltanto nell'avere
una quota attribuita con metodo proporzionale ed una con metodo
maggioritario.</i></span><br /> </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Ciò che viene sottaciuto è che nel sistema tede<span class="text_exposed_show">sco,
la divisione in due quote serve solo per la definizione degli eletti
all'interno della stessa lista, ma non influenza il numero totale di
seggi attruibuiti alle varie liste...</span></span></span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-size: large;"><br /> All'elettore tedesco, vengono fornite due distinte schede, l'una per il collegio uninominale, una per la quota proporzionale.<br />
Sulla base del risultato di questa seconda scheda, si definisce il
numero di seggi a cui ha diritto la singola lista (tenendo naturalmente
conto dei voti dispersi anche a causa dello sbarramento). </span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span class="text_exposed_show"><br /> <span style="color: red;"><i>A questo
punto, gli eletti col metodo proporzionale sono quelli totali della
lista dopo avere sottratto i seggi attribuiti nei collegi uninominali:
insomma, è un vero sistema proporzionale, il voto espresso per il
seggio uninominale non modifica il totale di seggi che spettano a quella
lista, stabiliscono solo se in parlamento di quella lista ci va il
candidato Tizio o il candidato Caio. </i></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span class="text_exposed_show"><span style="color: red;"><i><br /> </i></span>Nel Rosatellum ora in
discussione invece, all'elettore viene data una singola scheda, e quel
voto, nel caso in cui riesce ad eleggere il candidato nell'uninominale,
vale due volte.<br /> Quindi, non si tratta con tutta evidenza di un sistema proporzionale, è la negazione stessa del proporzionale. </span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span class="text_exposed_show"><br /> <span style="color: red;"><i>Una nuova evidente porcata, io proporrei di chiamarlo Porcorosatellum. </i></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span class="text_exposed_show">Su tutto ciò, si innesta la consultazione in rete dei 5S, su cui vorrei fare due distinte riflessioni. </span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">La prima riguarda lo strumento. <br />
Questa delle consultazioni in rete che viene presa a modello della
massima democrazia, quella diretta, è in realtà indubitabilmente un
imbroglio certificato. <br /> Ventisettemila voti, quindi un'inezia anche
rispetto ai voti totali ricevuti dai 5S come pure rispetto a quell'altra
farsa delle primarie del PD, danno una giustificazione ed una
legittimità democratica <span class="text_exposed_show">a una decisione verticistica. <br />
Ciò è tanto più vero, considerato che senza eccezioni, ogni volta che
Grillo propone qualcosa, riceve quasi tutti voti favorevoli. <br /> </span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><i><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span class="text_exposed_show">Abbiamo così raggiunto davvero il fondo, un sistema plebiscitario in cui
il popolo entusiasta acclama tutto quanto dice il capo, sul modello
delle peggiori dittature, ma con l'ulteriore aggravante che tale
acclamazione è ristretta a poche decine di migliaia di persone, ma
naturalmente vale per decine di milioni di persone. </span></span></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="text_exposed_show" style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="color: red;"><i> </i></span>La seconda riflessione riguarda il merito della questione. <br />
I 5S, votando a favore, finiscono col legittimare la voce totalmente
falsa diffusa dalla stampa che si tratti di sistema proporzionale
assimilabile a quello tedesco. <br /> E' un sistema che con tutta evidenza
li danneggierà pesantemente, in quanto sulla voce maggioritaria,
beccheranno una sconfitta terribile vista la totale irrilevanza
mediatica dei loro candidati. In cambio, potrebbero avere un contentino
su un premio di maggioranza, divenuto misteriosamente un obiettivo del
movimento che in un primo tempo lo avversava con accuse infamanti al PD
che lo sosteneva. <br /> </span></span></span><br />
<span style="color: red;"><i><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Il risultato delle prossime elezioni si potrebbe
già scrivere. </span></span></i></span><br />
<br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="color: red;"><i>Tutta la sinistra, col 5% di soglia, rimarrà fuori dal
parlamento, nuove liste rischiano pesantemente di fare la stessa fine,
quindi ci saranno quattro sole liste rappresentate, l'una assieme di
Lega e FdI che da sola resterebbe fuori, FI, PD e M5S. </i></span></span></span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="color: red;"><i><br /> </i></span>Poichè in
ogni caso la somma dei seggi è sempre del 100%, già così costoro si
garantirebbero una media di un quarto dei seggi, e ciò anche con pochi
milioni di voti a ciascuna lista (alto assenteismo, grande numero di
schede bianche, molta dispersione a causa della soglia elevata). <br /> A
quel punto che FI e PD superino agevolmente il 50% dei voti è altamente
probabile. Faranno il governo, in presenza di due opposizioni, l'una più
numerosa, i 5S, l'altra meno, Lega-FdI. </span></span></span><br />
<br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="color: red;"><i>E' evidente a tutti che
convergere su questa ipotesi di legge elettorale implica che i 5S
vogliano continuare a stare all'opposizione. </i></span></span></span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="color: red;"><i><br /> </i></span>Amen!.</span></span></span></div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-32517998175429759782017-05-17T07:47:00.000+02:002017-05-17T07:48:16.967+02:00I GUAI DELLA GLOBALIZZAZIONE, UNA TENDENZA STORICA CHE SI PUO' COMBATTERE CON SUCCESSO<div data-contents="true" style="text-align: justify;">
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="323ra-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="323ra-0-0">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="323ra-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Al di là dello specifico merito della questione, la recente sentenza della Cassazione mostra una straordinaria rilevanza. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="aa52k-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="aa52k-0-0">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="aa52k-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Per chi non avesse seguito la questione, si trattava di giudicare un immigrato indiano che intendeva seguire la tradizione dei guerrieri Sik che per motivi religiosi, portano con sè un pugnale, che malgrado le apparenze contrarie, è nei fatti reso quasi inoffensivo (come un temperino, dicevano alla TV)...</span></span></span></span><br />
<a name='more'></a><span data-offset-key="aa52k-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true"> </span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="eb5hq-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="eb5hq-0-0">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="eb5hq-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Ebbene, non solo la Cassazione ha dato torto all'immigrato, ma ha voluto esplicitamente affermare che chi viene a stare nel nostro paese, si deve conformare agli usi locali, cosa che come è facile notare, travalica abbondantemente il merito della questione su cui la corte era chiamata a pronunciarsi, e quindi appare come la manifestazione della volontà di quei giudici di utilizzare strumentalmente questa sentenza per mettere dei punti fermi sulla vexata quaestio delle forme di convivenza nello stesso paese di comunità di differente provenienza. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="1cv89-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="1cv89-0-0">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="1cv89-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Come forse saprete, attualmente esistono due differenti tendenze in merito. </span></span></span></span><br />
<br />
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="1cv89-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">L'una è quella anglosassone, minimalista che semplicemente impone il rispetto delle leggi statali, per cui tutto è consentito tranne quanto sia esplicitamente proibito. E' il modello delle società multirazziali, che più correttamente andrebbero chiamate multietniche o multiculturali. Dal punto di vista teorico, sembra il modello più corretto, peccato tuttavia che tale modello non funziona, e ad esempio il rapporto tra comunità nera e bianca negli USA è la stessa immagine simbolo di questo fallimento storico ormai plurisecolare. </span></span></span></i></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="b9rf0-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="b9rf0-0-0">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="b9rf0-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Il modello alternativo è quello francese che va oltre, stabilendo che debba essere proibita l'ostentazione di simboli di specifiche credenze. Poichè una società civile si nutre inevitabilmente di simboli, la cosa si traduce di fatto nell'imporre a tutti i simboli dominanti. Ricorderete che questo modello ha scatenato discussioni feroci a proposito dell'abbigliamento a mare delle donne musulmane, il famigerato burkini. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="cl1b5-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="cl1b5-0-0">
<i><span style="color: red;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="cl1b5-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Non v'è dubbio quindi che la sentenza della Cassazione sposi in pieno questo modello molto più interventista francese. </span></span></span></span></i></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="6i45d-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6i45d-0-0">
<br />
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="6i45d-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Il mio personale parere è che ci troviamo in presenza di due modelli entrambi non in grado di funzionare. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="9sla8-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9sla8-0-0">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="9sla8-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Quello anglosassone che si potrebbe in linea di principio sposare per il ruolo privilegiato dato alla legge, potremmo dire nel pieno rispetto dei principii liberali, si dimostra nei fatti fallimentare, per il motivo semplicissimo che, non ostacolando l'isolamento di comunità etniche nello stesso territorio, non fa che sancirne la separazione potenzialmente per sempre, e quindi genera i conflitti dovuti alle differenze nei costumi che data la contiguità territoriale, si confrontano tra loro in continuazione, generando paure di essere contagiati e sottomessi alle culture altrui. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="1oqaq-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="1oqaq-0-0">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="1oqaq-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Il modello francese mi pare in linea di principio davvero indifendibile. Se una donna si copre di tutto punto a mare, ciò implica che stia ostentando il suo essere musulmana, ma se scopre il seno invece, non dimostra di appartenere a una cultura libertaria occidentale? Quale sarebbe un comportamento neutro? E' evidente che un comportamento neutro semplicemente non esiste. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="8c9hk-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="8c9hk-0-0">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="8c9hk-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Il pericolo quindi che si incorre con tale modello è ancora maggiore, si consente la presenza di nuclei etnici che vivono con frustrazione la discriminazione indiscutibile che subiscono nel paese ospitante. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="3f2jn-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="3f2jn-0-0">
<br />
<i><span style="color: red;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="3f2jn-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Per queste ragioni, trovo un'ulteriore conferma del fatto che, quando si confrontano sistemi di pensiero ben strutturati, organici, alternativi tra loro, e quindi tipicamente le religioni, soprattutto quelle monoteistiche, pensare di poterle accostare l'una all'altra senza patirne conseguenze negative, costituisce una pia illusione. L'unica soluzione che può apparire saggia è la separazione logistica, io mi vivo le mie tradizioni locali nel mio paese, che i musulmani si vivano liberamente le loro tradizioni nei loro luoghi di origine, mescolare a livello di massa non mi sembra saggio nè opportuno, mentre a mio parere andrebbe quanto più possibile salvaguardata la possibilità del singolo di cambiare luogo e tipo di cultura dove vivere. </span></span></span></span></i></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="cfnht" data-offset-key="dqd64-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="dqd64-0-0">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span data-offset-key="dqd64-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">L'importante è non mescolare istanze personali con fenomeni di massa, di gente che tutto vorrebbe tranne che andare a vivere in luoghi lontani da quelli natii. </span></span></span></span><br />
<br />
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">La comune obiezione a questa linea di ragionamento è affermare perentoriamente quanto sia illusorio pensare di potere separare i popoli e le loro culture in un mondo la cui dimensione si è ridotta a seguito degli sviluppi tecnologici che ci pemettono di comunicatre in tempo reale con mezzi telematici ed anche come trasdferimento fisico dato lo sviluppo del trasporto passeggeri, in primo luogo per via aerea. </span></span></i></span><br />
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></i></span>
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Io trovo questa affermazione estremamente grave, ed anche molto
diffusa. </span></span></span><span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Qui, si scambia una convinzione ideologica con una constatazione, come se quindi la globalizzazione fosse un destino. </span></span></span><br />
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></span><span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></span><br />
<div class="text_exposed_show">
<br />
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Ebbene, non solo la globalizzazione non è un destino, ma al contrario è
una scelta deliberata, portata avanti investendo enormi risorse e
vincendo formidabili resistenze. Basterebbe che tali sforzi venissero
arrestati e la globalizzazione arretrebbe, e del resto esistono
precedenti storici, in quanto ci fu nel novecento una fase di
globalizzazione che venne poi interrotta ed invertita. </span></span></i></span><br />
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /> Affermare
che c'è qualcosa di ineluttabile significa mortificare la politica fino a
far credere che essa possa venire annullata. <br /> In verità, accettare
questa inevitabilità della globalizzaizone corrisponde invece a compiere
un'operazione politica che, consapeviolmente o inconsapevolmente,
appare scorretta. <br /> </span></span></span><br />
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Il punto è che la politica è inevitabile, che
l'uomo è un animale politico e che anche quando non fa nulla di
politico, in maniera esplicita, di fatto sta facendo politica, in questo
caso a favore del potere costituito. </span></span></i></span><br />
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /> L'errore sta nello scambiare
il fatto che oggi sia tecnologicamente possibile ridurre le distanze con
l'automatismo nella riduzione delle distanze. Possibile non può
significare inevitabile. <br /> D'altra parte, se davvero coloro che la
pensano a questo modo fossero convinti che la storia ha già deciso su
questo fronte, non vi sarebbe ragione di intervenire per ribadirlo. Tale
intervento con tutta evidenza si iscrive tra gli atti politici,
mostrando al di là di ogni ragionevole dubbio come i potenti stiano
tentando con alcuni successi di imporci ciò che desiderano, proprio
spacciandolo per una faccenda che automaticamente la storia ci
consegnerà indipendentemente da ciò che faremo. <br /> Non è del resto
solo la globalizzazione che viene considerata inevitabile, è molto
diffusa soprattutto tra i più giovani la convinzione che esista un
meccanismo automatico che ha ridotto lo spazio della politica. </span></span></span><br />
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /> <span style="color: red;"><i>Da
parte mia, non posso che tentare di convincervi che è sempre la
politica, quelle nostre più o meno soggettive e più o meno discrezionali
opinioni politiche che determinano la direzione che prende il mondo:
non fatevi fregare, non fatevi strappare dalle mani quella vostra fetta
di potere che la vostra stessa esistenza vi concede, non piegatevi
quindi alle opinioni dominanti.</i></span></span></span></span></div>
</div>
</div>
</div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-57529170702744154532017-04-06T10:19:00.004+02:002017-04-06T10:20:57.318+02:00E' LA GLOBALIZZAZIONE CHE CI RENDE INDIFESI. <div data-contents="true" style="text-align: justify;">
<div class="" data-block="true" data-editor="2960p" data-offset-key="bqd9u-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="bqd9u-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="bqd9u-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Come molti di voi sapranno, io sono un chimico e non certo un economista. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2960p" data-offset-key="cund9-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="cund9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="cund9-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Per molta parte della mia vita, ho considerato l'economia una disciplina troppo complessa, non ho mai letto "Il Capitale" pur essendo stato in passato marxista, ho sostanzialmente delegato a presunti esperti le questioni economiche, ritenendo di potere occuparmi di politica anche prescindendo da conoscenze in questo ambito. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2960p" data-offset-key="8ao5n-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="8ao5n-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="8ao5n-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">La crisi che si è abbattuta su tutto il mondo a partire dalla bolla immobiliare USA del 2007, ha reso le questioni economiche ancora più rilevanti di quanto già non lo fossero, e a poco a poco ho cominciato a leggere di economia. Le mie principali fonti di informazione sono stati i proff. Bagnai e Cesaratto e da entrambi questi luminari della materia ho imparato qualcosa (ma preferirei comunque evitare di sostenere esami da parte di Bagnai 😎 )...</span></span></span></span><br />
<a name='more'></a><span data-offset-key="8ao5n-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true"> </span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2960p" data-offset-key="cpovr-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="cpovr-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="cpovr-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Poichè per mia natura sono sempre portato alla critica, trovandomi sempre dalla parte di chi preferisce l'elaborazione dall'apprendimento (penso che alla fine sia questione di sinapsi), già tre-quattro anni fa, nel pieno sviluppo delle teorie anti-euro. mi posi un problema comunemente non affrontato. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2960p" data-offset-key="7tri-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="7tri-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="7tri-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Se la crisi è nata negli USA, e da lì è stata esportata in tutto il mondo, la specificità per i paesi dell'eurozona è nell'impossibilità di usare una strategia di politica economica per uscirne come hanno fatto negli stessi USA e praticamente tutti i paesi più sviluppati non costretti ad abdicare alla propria sovranità. </span></span></span></span><br />
<br />
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="7tri-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Tuttavia, si può con ciò concludere che la crisi consista nell'esistenza dell'euro? Una cosa insomma è dire che l'euro non ci permette di difenderci da una crisi economica formidabile, forse perfino maggiore di quella del '29, una cosa è spingersi sino ad affermare che la crisi è stata superata e che ora solo i paesi dell'eurozona ne sono affetti. </span></span></span></i></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2960p" data-offset-key="b9r03-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="b9r03-0-0">
<br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="b9r03-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">La mia tesi è differente, secondo me, la crisi dovuta alla moltiplicazione delle attività finanziarie non è stata minimamente risolta, per il semplicissimo ed incontestabile fatto che le attività finanziarie seguitano a crescere perfino ai nostri giorni, e che quindi la causa delle bolle finanziarie non è stata rimossa. Dallo scoppio della bolla nel 2008, nuove bolle si sono gonfiate e sono lì pronte da un momento all'altro per scoppiare. Il motivo per cui tanta liquidità è stata riversata sul mercato da parte prima della FED, poi da parte della BCE, è quello di postergare il momento dello scoppio. Il punto è che se fornisci liquidità agli operatori finanziari, in sostanza al sistema bancario, questi sono in grado di rispettare i pagamenti alle scadenze creando nuove emissioni in quantità sempre crescente. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2960p" data-offset-key="8fp96-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="8fp96-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="8fp96-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Si potrebbe dire che carta chiama carta, più carta esistente devi difendere, più te ne occorre aggiungerne. Il fatto è che creare liquidità comporta automaticamente coinvolgere in questo gioco perverso la stessa moneta.</span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2960p" data-offset-key="6daea-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6daea-0-0">
<i><span style="color: red;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="6daea-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Ci troviamo quindi nella situazione paradossale di invocare l'inflazione che non c'è, visto che almeno sul fatto che la deflazione è il male supremo pare che siamo tutti d'accordo, e nello stesso tempo ci troviamo sul punto di vedere lo scoppio di un impulso inflattivo che nella storia dell'umanità non si è mai visto. </span></span></span></span></i></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6daea-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="6daea-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Il punto sta nella non corrispondenza tra ricchezza finanziaria creata (quindi somma di titoli e moneta), e merce esistente, come si può percepire dal fatto che il totale delle attività finaziarie vale quasi dieci volte il PIL mondiale. </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6daea-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="6daea-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Il fragile equilibrio esistente si regge sul fatto che i grandi detentori della ricchezza di carta hanno deciso sin qui di non usarla per acquistare merci, perchè ove ciò avvenisse, si paleserebbe questo squilibrio, cioè non ci sarebbero abbastanza merci da acquistare e quindi per la legge della domanda e dell'offerta il costo delle merci aumenterebbe. </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6daea-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="6daea-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Se quindi uno dei capitalisti decidesse di tradire questo patto più o meno tacito tra loro di non usare la ricchezza fiannziaria per acquistare merci in modo massiccio, al primo manifestarsi di crescita dell'inflazione, sarebbe una corsa tra oparatori ricordo professionali a chi arriva prima ad arraffare merci, e quindi non solo ci sarebbe un improvviso aumento dell'inflazione, ma questa sarebbe addirittura esplosiva, nessuno tra loro vorrebbe rimanerecol cerino acceso in mano.</span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6daea-0-0">
<br />
<i><span style="color: red;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="6daea-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Se come io credo esiste questo pericolo in termini concreti ed esso fosse prossimo, ciò darebbe un'ultima fondamentale ragione per scappare dall'euro, per scappare dal mercato globalizzato, per riacquistare al più presto la sovranità totale con il pieno controllo dei confini rispetto al flusso di persone, di merci e di capitali. </span></span></span></span></i></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6daea-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="6daea-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Non è quindi che il pericolo di inflazione proverrebbe dalla nuova lira, ma al contrario la propria moneta nazionale e la possibilità di sua gestione che la sovranità monetaria offre ci potrebbe salvare dalla tempesta globalizzata in cui l'irresponsabilità delle elite finanziarie e dei governi a loro succubi c'hanno portato. Sarebbe insomma possibile per un paese di medio calibro sfuggire a questi disastri proprio separando le nostre dalle altrui sorti. </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6daea-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="6daea-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">E' per me una grande consolazione vedere che queste mie idee su una materia su cui non ho particolari competenze sono condivise da soggetti ben più titolati di me, molti sono ormai gli economisti che affermano che sta per avvenire lo scoppio di una e ben più distruttiva bolla finanziaria. </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6daea-0-0">
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-offset-key="6daea-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Per sfuggire alla furia degli elementi, non resta che riparare in un porto sicuro, in un alloggio solido e ben isolato dall'esterno, facciamo quindi della nostra patria il nostro rifugio dai disastri prossimi venturi. </span></span></span></i></span></div>
</div>
</div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-5194415692316018262017-03-26T09:15:00.002+02:002017-03-26T19:24:18.023+02:00COME I MEDIA MISTIFICANO LA QUESTIONE "UNIONE EUROPEA"<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"></span></span></span></div>
<div data-contents="true" style="text-align: justify;">
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="2fg7r-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="2fg7r-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="2fg7r-0-0"><span data-text="true">Niente da fare, la realtà effettuale ancora una volta oggi viene accuratamente tenuta fuori dalla stampa in occasione dell'incontro di Roma dei capi di stato della UE...</span></span></span></span></span><br />
<a name='more'></a><span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="2fg7r-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="b4a5v-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="b4a5v-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="b4a5v-0-0"><span data-text="true">Basti per tutti il titolo de "La Stampa", secondo cui costoro sfiderebbero i populisti. Ma possibile che la redazione di questo quotidiano non sappia che la sfida può essere lanciata a chi detiene un certo titolo, nel nostro caso il potere istituzionale da parte di chi evidentemente non lo ha, ed evidentemente lo sfidante non può mai essere chi detiene il titolo? </span></span></span></span></span><br />
<br />
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="b4a5v-0-0"><span data-text="true">Come si può massacrare la lingua italiana per creare un "effetto speciale" specificamente finalizzato a generare confusione nel pubblico? </span></span></span></span></i></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="dko30-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="dko30-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="dko30-0-0"><span data-text="true">Mi chiedo quale etica seguono questi direttori che non sono in grado di esprimere in poche parole la questione che abbiamo di fronte. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="ose5-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="ose5-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="ose5-0-0"><span data-text="true">Ogni vertice della UE viene sempre preannunciato come un'occasione storica che porterà a svolte clamorose, e stavolta la grancassa mediatica sembra sia stata amplificata ancor di più delle altre volte. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="46pt6-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="46pt6-0-0">
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="46pt6-0-0">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><i><span data-offset-key="46pt6-0-0"><span data-text="true">La questione è molto semplice, la UE costituisce sin dall'inizio del suo concepimento a partire dall'inizio degli anni novanta un piano finalizzato a privatizzare gli stati nazionali, cioè all'assimilarli ad un soggetto privato e quindi ridimensionarne i poteri a favore di entità che potremmo brevemente indicare come le multinazionali, i grandi capitali che dominano l'economia e la finanza globale. </span></span></i></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="46pt6-0-0">
</div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="190n-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="190n-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="190n-0-0"><span data-text="true">La sua stessa struttura istituzionale è stata concepita e costruita a questo precipuo scopo, con buona pace di coloro che ancora soprattutto sul versante sinistro dello schieramento politico pensano che sia possibile riformare i trattati. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="54kk1-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="54kk1-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="54kk1-0-0"><span data-text="true">Tutto ciò che viene recitato davanti ai nostri occhi è soltanto l'occultamento di questa basilare realtà, ed oggi più che mai ci troviamo davanti ad un bivio. </span></span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="54kk1-0-0">
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="54kk1-0-0">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i><span style="color: red;"><span data-offset-key="54kk1-0-0"><span data-text="true">La crescente disaffezione degli elettori europei per questo piano ne mette a rischio il completamento, e un piano incompiuto può divenire reversibile, mentre costoro devono renderlo irreversibile, definitivo, impossibile da ribaltare se non forse tramite lo scorrimento di fiumi di sangue. </span></span></span></i></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="54kk1-0-0">
</div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="2bign-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="2bign-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="2bign-0-0"><span data-text="true">Ecco allora che la continuità reale delle politiche UE deve essere occultata facendo in modo che i media narrino eventi inesistenti, e quindi ci raccontino di svolte che stanno solo nell'immaginazione malata di chi ci governa. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="5baga-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="5baga-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="5baga-0-0"><span data-text="true">L'unica svolta possibile sarebbe quella che costoro si dimettessero dai loro ruoli, che il trattato di Lisbona fosse stracciato e che in Europa si partisse con una nuova politica a partire dal pieno ripristino delle sovranità nazionali, insomma un resettaggio completo della situazione. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="299nt-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="299nt-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="299nt-0-0"><span data-text="true">Del resto, se tu dici che il processo di integrazione deve andare avanti, e proponi addirittura la costituzione di strutture militari comuni, come puoi dire che proponi una svolta? Stai proponendo piuttosto l'accelerazione del piano che già persegui da decenni, presentandolo come una svolta. Ma se io premo l'acceleratore in autostrada, posso dire che sto compiendo una svolta? Provate in un rettilineo, a compiere invece una svolta e non voi ma i soccorritori ne vedranno gli effetti: ancora una volta la lingua italiana viene massacrata ai soli fini di generare confusione nell'opinione pubblica. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="1sbv0-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="1sbv0-0-0">
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="1sbv0-0-0">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i><span style="color: red;"><span data-offset-key="1sbv0-0-0"><span data-text="true">Purtroppo, per l'ignavia della classe politica italiana, oggi anche le nostre sorti nazionali dipendono da quanto avverrà fuori dall'Italia, nella confinante Francia e dall'esito delle elezioni presidenziali che lì avranno luogo a maggio, cioè ormai a poche settimane da oggi. </span></span></span></i></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="83jco-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="83jco-0-0">
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="83jco-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="83jco-0-0"><span data-text="true">La parte che ci spetterebbe come sovranisti italiani, privi di mezzi di ogni tipo, privi di ogni visibilità mediatica, sarebbe intanto di superare la sfiducia che certi personalismi hanno generato in quest'area, di guardare quindi al passato come una lezione per il futuro piuttosto che come un destino di litigiosità da cui sarebbe impossibile fuoruscire. Ripresa una nuova etica sovranista, un nuovo spirito propositivo e combattivo, sarebbe già un punto fondamentale porre le questioni che ci riguardano nei termini reali liberandoci da una discussione pubblica del tutto ingannevole, dove la politica si mescola inestricabilmente coi buoni sentimenti, dove ogni azione non viene vista nei suoi effetti complessivi, ma soltanto come intenzione individuale. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="djfhr" data-offset-key="3654g-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="3654g-0-0">
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="3654g-0-0">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><i><span data-offset-key="3654g-0-0"><span data-text="true">La battaglia fondamentale si combatte oggi perchè la costruzione di strutture militari comuni porterebbe poi la lotta per la ripresa della sovranità nazionale ad un livello più alto. Impedire a costoro di portarte a termine il loro mandato criminale non è questione che possa essere rinviata ad un momento a noi più propizio: "hic Rhodus, hic salta".</span></span></i></span></span></span></div>
</div>
</div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-78478666843404774272017-03-07T12:23:00.001+01:002017-03-07T12:23:35.809+01:00FINE DELL'USO A FINI POLITICI DELL'AZIONE GIUDIZIARIA?<div data-contents="true" style="text-align: justify;">
<div class="" data-block="true" data-editor="8v71" data-offset-key="1dk72-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="1dk72-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="1dk72-0-0"><span data-text="true">So che rischio di essere ripetitivo, ma davvero stiamo vivendo tempi che la storia ricorderà a lungo (sempre che l'umanità riesca a sopravvivere al proprio spirito suicida). </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="1dk72-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="1dk72-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="8v71" data-offset-key="45m7c-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="45m7c-0-0">
<span style="color: red;"><i><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="45m7c-0-0"><span data-text="true">Proprio in questi giorni, si sta ad esempio chiudendo un lungo periodo in cui le elite sono riuscite a determinare totalmente la politica attraverso l'utilizzo contemporaneo e sincronico di due strumenti, i media e l'azione giudiziaria. </span></span></span></i></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="45m7c-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="45m7c-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="8v71" data-offset-key="f87p3-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="f87p3-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="f87p3-0-0"><span data-text="true">Si tratta di una stagione ormai lunga, potremmo dire anzi lunghissima, visto che parte dal lontano 1992, ormai ben 25 anni ci separano da quella data...<a name='more'></a> </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="8v71" data-offset-key="6rp3i-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="6rp3i-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="6rp3i-0-0"><span data-text="true">Nessun gruppo ha rappresentato più fedelmente questa tendenza come l'editoriale "L'Espresso" che ha accompagnato amorevolmente le inchieste, anzi stimolandone un allargamento. I media si sono così trovati ad essere o proprio finanziariamente controllate da parti politiche o da pseudopartiti come quello già citato, o in alternativa, pur mantenendo una formale indipendenza, a vendersi volta per volta al potente di turno. </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="8v71" data-offset-key="5eonf-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="5eonf-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="5eonf-0-0"><span data-text="true">E i magistrati, tutti venduti? No, non lo credo, ritengo che accanto a magistrati venduti, ci siano frotte di magistrati esecutori inconsapevoli di piani altrove elaborati. D'altra parte, si sa che in italia l'azione penale è obbligatoria, le procure non hanno formalmente almeno alcuna possibilità di astenersi dall'intraprendere certe inchieste. </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="5eonf-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="5eonf-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="8v71" data-offset-key="411d9-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: red;"><i><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true">I casi giudiziari non erano infondati, io non sostengo affatto che gli episodi di corruzione non fossero veri, e quindi in presenza di casi veri e di un dovere di procedere, la magistratura ha proceduto, forse con un eccesso di zelo, giustificato anche dalla facile popolarità così conseguita. </span></span></span></i></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: red;"><i><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></i></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;">Ricordo ancora come il procuratore Borelli si prestò ad un
servizio sul supplemento settimanale mi pare di Repubblica mentre si
dilettava andando a cavallo, una vera caduta di stile, una delobolezza umanamente
comprensibile. </span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: red;"><i><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></i></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: red;"><i><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true">Il punto è che il successo così pervasivo del meccanismo corruttivo è una delle sconfitte più clamorose del liberalismo, la corruzione è un fatto gravissimo, non vorrei che ci fossero dubbi sulla mia opinione in proposito, ma irresolvibile se non su una base ideologico-politica, solo un comune sentire differente può davvero sradicarla. </span></span></span></i></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true">Quando qualcuno invoca una magistratura più severa come soluzione alla corruzione, sta provando ad imbrogliarci, vuole che i magistarti opportunamente imbeccati da soggetti in possesso di adeguate risorse finaziarie e mediatiche da condurre inchieste in proprio, facciano fuori il personaggio che in quel dato momento da' fastidio. </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: red;"><i><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true">La novità di questi giorni è che questo meccanismo infernale sembra essersi inceppato forse in maniera definitiva. Abbiamo due casi rilevanti su questo versante. </span></span></span></i></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true">L'uno è quello di Fillon in Francia. Che avesse regalato uno stipendio alla moglie, in certi ambienti doveva essere noto sin dall'inizio, ma ora era il momento propizio per tirarlo fuori e toglierlo dalla contesa per la presidenza. Un caso da manuale insomma, la corruzione c'era tutta, ma nessuno se ne preoccupava minimamente, perchè lo scopo non è evidentemente quello di eliminare la corruzione, quanto piuttosto usarla per controllare in modo antidemocratico le elezioni. </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: red;"><i><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true">Solo che l'interessato stavolta non c'è stato, non ha avuto paura, ha messo in contrasto l'esito già scritto per via giudiziaria con il consenso posto a fondamento degli ordinamenti democratici venuti fuori in Europa a seguito della tragedia bellica, e, ascoltate, ha vinto, il suo partito lo ha dovuto riconfermare come candidato alla presidenza, proprio una sconfitta verticale e senza appello per le elite e per la loro tattica che ho qui descritto. </span></span></span></i></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true"><br /></span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true">Un secondo caso è quello dell'inchiesta sulla Consip qui in Italia. Anche qui, fare fuori Renzi ed i suoi accoliti si sta rivelando più difficile del previsto. </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true">Adesso l'indagato Romeo ha deciso una linea di difesa che a tutta prima sembra molto efficace, egli contrattacca sostenendo che egli invece è stato danneggiato perchè ben altre sono le ditte favorite ed i suoi legali fanno addirittura nomi e cognomi. </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true">Uno scenario ipotetico potrebbe essere che Marroni abbia fatto le accuse che ha fatto in nome e per conto delle elite proprio allo scopo di danneggiare Renzi in un momento di grande difficoltà dopo l'esito per lui disastroso del referendum costituzionale. </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true">Un meccanismo ampiamente collaudato e che prometteva di funzionare perfettamente anche stavolta. Tuttavia, se tu coinvolgi gente che sa il fatto suo e che soprattutto possiede le informazioni cruciali, allora questo meccanismo può essere replicato. E' credibile che Romeo sia l'unico a riuscire a truccare gli appalti alla Consip? No, certamente non lo è, e non è detto che Marroni non abbia subito ricatti sul totale della sua attività da questi potenti. Questi furbetti forse anche per presunzione di onnipotenza, hanno creduto che essi solo avessero questo potere di utilizzo della corruzione, ma Romeo, messo all'angolo, parla anche lui per la parte che conosce, e presto molti altri personaggi politici ed anche imprenditoriali potrebbero trovarsi in difficoltà. Insomma, volano gli stracci. </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<i><span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true">Questa difficoltà nell'utilizzo dello strumento giudiziario anche con il rilevante dissenso tra le due procure coinvolte, si riflette anche a livello propriamente politico, dove il gioco è diventato estremamente complesso con ormai così numerose parti differenti in opera e con la difficoltà evidente al formarsi di chiare alleanze. </span></span></span></span></i></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="411d9-0-0">
<span data-offset-key="411d9-0-0"><span data-text="true"><span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;">La pateticità del comunicato dei quattro leaders europei a Versailles è il degno frutto delle difficoltà con cui procede sempre più il piano criminale delle elite in Europa, qualcosa di profondo sembra sia avvenuto nella politica mondiale, proviamo ad essere più propositivi e meno scettici e succubi riguardo ad un futuro che spetta invece a noi stessi scrivere. </span></span></span></span></div>
</div>
</div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-37944011358584696052017-02-28T22:15:00.001+01:002017-02-28T22:15:17.768+01:00LA BRUTTISSIMA SENTENZA DI TRENTO<div data-contents="true" style="text-align: justify;">
<div class="" data-block="true" data-editor="2h3ds" data-offset-key="98cvb-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="98cvb-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="98cvb-0-0"><span data-text="true">Legame biologico contro volontà di cura, così recita la sentenza che la corte d'appello di Trento ha emesso. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2h3ds" data-offset-key="c90da-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="c90da-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="c90da-0-0"><span data-text="true">Molto significativa questa opposizione, riducendola all'essenziale l'opposizione è tra biologia e volontà. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2h3ds" data-offset-key="dg2eu-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="dg2eu-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="dg2eu-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="dg2eu-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="dg2eu-0-0"><span data-text="true"><span style="color: red;"><i>La biologia rappresenta i limiti, la nostra biologia rappresenta i nostri limiti, la consapevolezza della biologia rappresenta la consapevolezza di avere dei limiti insiti nel fatto stesso che non ci siamo fatti da noi...</i></span><a name='more'></a> </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2h3ds" data-offset-key="1t0mn-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="1t0mn-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="1t0mn-0-0"><span data-text="true">Strano destino quello di alcuni importanti concetti, sul linguaggio che è una creazione interamente umana si rivendica autorità sia nel suo uso sia nel correlare il rispetto di alcune regole sintattiche a conclusioni di carattere ontologico, mentre contemporaneamente la biologia del tutto al di fuori del nostro controllo, pretendiamo di regolarla, portati fuori strada da alcuni clamorosi successi, senza apparentemente capire che non siamo assolutamente in grado neanche di riconoscere tutti gli effetti di un intervento a quel livello. </span></span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="1t0mn-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="1t0mn-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2h3ds" data-offset-key="5ouem-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="5ouem-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="5ouem-0-0"><span data-text="true">La distruttiva ideologia liberale ha evidentemente catturato interamente tali giudici che non si sono tirati indietro dalla affermazione perentoria della prevalenza della volontà soggettiva anche con i suoi caratteri intrinsechi di volubilità, di condizionamento ambientale sul nostro stesso modo di essere. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2h3ds" data-offset-key="cvcip-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="cvcip-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="cvcip-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="cvcip-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="cvcip-0-0"><span data-text="true"><i><span style="color: red;">No, cari giudici, la biologia prevale sempre anche quando pensiamo di poterla ignorare o violare in modo clamoroso e prima o poi ci presenta il conto.</span></i> </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2h3ds" data-offset-key="8ftj7-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="8ftj7-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="8ftj7-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="8ftj7-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="8ftj7-0-0"><span data-text="true">Ci sono altri due elementi che vengono in evidenza in questa sentenza. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2h3ds" data-offset-key="38pjq-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="38pjq-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="38pjq-0-0"><span data-text="true">L'uno è che già oggi al soggetto che riesce in qualche modo artificiale a farsi un figlio su commissione, alla fine la genitorialità non viene tolta, quel che si pretende in più è che il soggetto non genitore biologico deve avere il diritto di diventarlo legalmente perchè si dice i figli hanno diritto a due distinti genitori. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2h3ds" data-offset-key="cqodi-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="cqodi-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="cqodi-0-0"><span data-text="true">Ora, questa cosa dei due genitori è una cosa ultraconservatrice, in altro ambito quelle stesse parti che rivendicano la doppia genitorialità, sarebbero pronti a farsi crocifiggere per sostenere il diritto di una singola persona a potere anch'ella avere diritto ad essere genitore. </span></span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="cqodi-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="cqodi-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="cqodi-0-0">
<i><span style="color: red;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="cqodi-0-0"><span data-text="true">Sostenere nell'ambito di un rapporto omosessuale il diritto ad uno schema tradizionale ha davvero del paradossale. </span></span></span></span></span></i></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="cqodi-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="cqodi-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="cqodi-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="cqodi-0-0"><span data-text="true">Un uomo e una donna costituiscono una coppia genitoriale in quanto entrambi concorrono alla procreazione, rivendicare la coppia in caso di una coppia omosessuale, ha del paradossale visto che manca il presupposto iniziale. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2h3ds" data-offset-key="farjp-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="farjp-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="farjp-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="farjp-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="farjp-0-0"><span data-text="true">Infine, i giudici sostengono che devono prevalere i diritti del minore ma anche questa affermazione ha un aspetto paradossale come si può desumere da un esempio. Immaginiamo che io voglia occuparmi di un bimbo ed a questo fine uccido tutte le persone che potrebbero prendersi cura di lui, e me lo porto a casa come se fosse mio figlio. A quel punto, secondo il principio sostenuto dai giudici, deve prevalere il diritto del minore ad avere il genitore che nei fatti si è costituito come tale. Insomma, così non si fa che incentivare la violazione della legge a favore della situazione di fatto. </span></span></span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="2h3ds" data-offset-key="5e54l-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="5e54l-0-0">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="5e54l-0-0"><span data-text="true"> </span></span></span></span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="5e54l-0-0">
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span data-offset-key="5e54l-0-0"><span data-text="true">Brutto episodio, bruttissimo, quando dei giudici si sentono investiti da una missione ideologica tanto da ergersi a legislatori. </span></span></span></span></i></span></div>
</div>
</div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-86698454949074739412017-02-11T08:31:00.001+01:002017-02-11T08:31:30.367+01:00UNA CONSULTA INCOSTITUZIONALE?<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="font-size: large;">Anche i giudici costituzionali incorrono nello stesso errore come tanti
parlamentari e lo stesso Mattarella, il che in tal caso non sorprende,
visto che si tratta di un past-giudice costituzionale. </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /> <span style="color: red;"><i>Se la
costituzione ha fissato due differenti meccanismi elettorali per le due
camere, l'una per i maggiorenni, l'altra per gli ultra-25enni, l'una su unica base nazionale, l'altra su base regionale, ciò implica che la
costituzione <span style="color: #660000;"><b>impone</b></span> sistemi elettorali differenti...</i></span></span></span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-size: large;"><i><br /></i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="font-size: large;">I giudici ne <span class="text_exposed_show">sono
consapevoli ed infatti si limitano a dire che la legge elettorale non
deve ostacolare l'omogeneità delle maggioranze, ma questa è un'ovvietà.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show"> Tuttavia, pare che continui a sfuggirgli che i padri costituenti
potrebbero avere, come io penso, previsto una differenziazione proprio
per evitare che si formassero maggioranze farlocche, proprio il
contrario di quanto sta a cuore a Mattarella, trovare con qualsiasi
mezzo una maggioranza che sia tale per entrambe le camere. <br /> </span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show">Al
contrario, chi volesse creare artificialmente una maggioranza, proprio
per le difformità di votazione, non potrebbe farlo e dovrebbe sforzarsi
di trovare intese più ampie. </span></span></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show"><br /> Proprio allo scopo di evitare che
mediante premi di maggioranza ed altri trucchetti, una minoranza si
trasformi in maggioranza, la costituzione impone al contrario una
differenziazione nei sistemi di voto per le due camere. </span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show"><br /> <span style="color: red;"><i>Come capite,
non è roba da poco, costoro capovolgono il senso stesso delle norme
costituzionali, e detto dal capo dello stato e dai giudici della
consulta, entrambi istituzionalmente destinati a garantirne la sua
difesa ed la sua attuazione genuina, tutto questo è di una gravità
inaudita. </i></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show"><br /> Bisogna che ricordiamo che difendere la costituzione
significa non solo difenderla da meccanismi di revisione che la
snaturino, ma anche da interpretazioni che ottengano per altra via lo
stesso risultato di modificarne gli effetti.</span></span></span></span></div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-46057880916897095952017-02-03T17:28:00.002+01:002017-02-03T17:28:14.330+01:00LE FRAGILITA' ORGANIZZATIVE DEI 5S: IL CASO RAGGI<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span data-offset-key="cv3gq-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Io non so cosa ci sia sotto gli avvenimenti riguardanti la Raggi e che si trovano oggi al centro dell'attenzione mediatica.<br />
Ciò che si è saputo ieri, e che cioè il funzionario Romeo, ben prima
che la Raggi venisse eletta, anzi mi pare anche prima che ella fosse
candidata dai 5S, aveva previsto che in caso di sua premorienza la Raggi
risultasse la beneficiaria di un'assicurazione sulla vita che egli
aveva stipulato, non ha in sè rilevanza penale e quindi non ne aggrava a
mio parere la posizione da tale punto di vista.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span data-offset-key="cv3gq-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true"><br /> <span style="color: red;"><i>Tuttavia, proprio il fatto che si vadano raccogliendo indizi di rapporti che l'attuale sindaco aveva allacciato con svariate persone che in varie forme avevano interesse e titolo a intervenire nella gestione del comune di Roma, rende verosimile l'ipotesi peraltro non ancora provata, che sia stato organizzato un gruppo non all'interno dei 5S, ma al loro esterno ed in maniera del tutto autonoma, proprio con la finalità di candidarsi alla guida del comune...</i></span></span></span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="" data-block="true" data-editor="a84ds" data-offset-key="7m9bq-0-0" style="text-align: justify;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="7m9bq-0-0">
<span style="color: #073763;"><span data-offset-key="7m9bq-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Si configurerebbe così un uso strumentale dei 5S da parte di un'organizzazione con una sua propria fisionomia e con le sue proprie finalità, col risultato come sappiamo che tale impresa ha avuto esito positivo, ed oggi la Raggi è il sindaco di Roma. </span></span></span><br />
<span style="color: #073763;"><br /></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="a84ds" data-offset-key="5qpec-0-0" style="text-align: justify;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="5qpec-0-0">
<span style="color: #073763;"><span data-offset-key="5qpec-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">La morale che io ricavo dalla vicenda non riguarda tanto la Raggi ed il suo gruppo, che secondo me ha operato nei limiti stabiliti dalla legge, ma riguarda piuttosto i 5S. </span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="a84ds" data-offset-key="5seig-0-0" style="text-align: justify;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="5seig-0-0">
<br />
<span style="color: red;"><i><span data-offset-key="5seig-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Come diceva un amico di fb, il piano stesso di costituzione dei 5S è in sè ridicolo, la pretesa di potere fare a meno di una struttura del movimento, il rifiuto di costituire degli organi dirigenti attraverso le usuali procedure democratiche, con convocazioni degli iscritti che possano confrontarsi di persona e poi decidere a maggioranza, sostituendo ciò con i sondaggi in rete e pretendendo tra l'altro che queste costituiscano il massimo di democrazia, apre la porta a chiunque sia interessato a sfruttare la sigla per suoi personali progetti. </span></span></i></span><br />
</div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="a84ds" data-offset-key="em4q4-0-0" style="text-align: justify;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="em4q4-0-0">
<span style="color: #073763;"><span data-offset-key="em4q4-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Non si capisce da parte di molti, soprattutto i più giovani, che la democrazia è un affare complesso, come sostituire una procedura ad un'altra non sia un puro fatto tecnico, ma abbia sempre implicazioni politiche, un dibattito che è stato centrale tra fine del settecento ed inizio dell'ottocento, e che poi ha sedimentato una certa strutturazione istituzionale dei paesi democratici che dal punto di vista dei liberali è rimasta pressocchè inalterata fino ai nostri giorni. </span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="a84ds" data-offset-key="2jgvm-0-0" style="text-align: justify;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="2jgvm-0-0">
<br />
<span style="color: #073763;"><span data-offset-key="2jgvm-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">Fu soprattutto il marxismo-leninismo che soprattutto nel corso del novecento avanzò nuove modalità organizzative che appunto sono correlate anche ad un differente progetto politico. </span></span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="a84ds" data-offset-key="7mot4-0-0" style="text-align: justify;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="7mot4-0-0">
<br />
<span style="color: red;"><i><span data-offset-key="7mot4-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">E' quindi frustrante vedere come l'intero progetto 5S si sia presentato come un evento mediatico ed abbia ricevuto un'accoglienza così entusiastica accettando tra i suoi dogmi che il tipo di struttura decisionale dei 5S costruita da Casaleggio fosse la migliore possibile, addirittura la forma perfetta. </span></span></i></span><br />
</div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="a84ds" data-offset-key="3a3g8-0-0" style="text-align: justify;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="3a3g8-0-0">
<span style="color: #073763;"><span data-offset-key="3a3g8-0-0" style="font-size: large;"><span data-text="true">La mia impressione che sicuramente è ben lungi dall'essere una certezza, è che la rapidità del successo dei 5S rischia di dar luogo ad un'altrettanto rapida sua caduta, e quindi sarebbe il caso di accelerare le ipotesi di costituzione di nuove liste che potrebbero trovare un certo spazio politico che i 5S presto lasceranno: staremo a vedere se queste mie ipotesi sono fantasiose o hanno un loro fondamento.</span></span></span></div>
</div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-32827210138461543232017-01-31T08:52:00.001+01:002017-01-31T08:52:34.870+01:00LA SOCIALDEMOCRAZIA E LE VICENDE DEL PD<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;">L'iniziativa di D'Alema, qualunque sia il giudizio che se ne voglia
dare, causa comunque una radicalizzazione dello scontro dentro il PD. <br />
Al momento, si potrebbe dire che le sue prime vittime siano quelle
nullità che vorrebbero ma non possono, coloro che ritengono di avere
diritto a transitare in quella fascia oligarchica che accentrava
l'intero potere del partito dopo la svolta della Bolognina,
apparentemente ignara del fatto che tale oligarchia è ormai cosa del
passato,e c<span class="text_exposed_show">he essi non sono stati
abbastanza coraggiosi e svelti da capire da dove tirasse il vento
giusto. </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show"><i><span style="color: red;">Perso il treno di Renzi che altri hanno subito fiutato
aggregandosi in maniera più o meno subalterna, gente come Speranza, come
Rossi e come Cuperlo, per non citare lo stesso Bersani, con uguale
assenza totale sia di progetto politico che di palle, navigano a mezza
costa, e qualunque corrente li trasporta in una certa direzione...</span></i></span></span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-size: large;"><i><span style="color: red;"></span></i><br />
Altri, come Emiliano e lo stesso D'Alema, pur in assenza di progetto
politico, mostrano i genitali, ed anche lo stesso Renzi in realtà fa un
lavoro analogo. </span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show"><span style="color: red;"><i><br /> La verità è che vi piaccia o no, la stessa idea
fondativa della socialdemocrazia è da tempo finita, distrutta dal
neoliberismo che ha evidenziato l'impossibilità di controllare la
società di mercato proprio su un piano ideologico, perchè all'attuale
livello tecnologico, poche persone possono controllare totalmente il
modo di pensare dell'intera umanità, attuando così il più straordinario
e totale disegno dispotico che l'umanità abbia mai vissuto nella sua
storia. </i></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show"><br /> La distribuzione delle risorse economiche non è importante
soltanto in sè, perchè sottrae a tanti le stesse possibilità di
sopravvvienza, ma anche perchè comporta un sequestro di potere e quindi
di determinazione delle scelte collettive. <br /> L'unica possibile uscita
è quindi quella del rifiuto definitivo della società di mercato, e
apparentemente oggi si stanno creando le condizioni oggettive perchè ciò
possa avvenire con successo, dato che la stessa logica perversa
capitalista sta determinando il sucidio del sistema. </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show"><span style="color: red;"><i><br /> Il fatto è che
anche i più fieri oppositori del disegno neoliberista balbettano e si
confondono quando si tratta di fare proposte in positivo, pensando
secondo una logica perversa per cui lo stesso mercato che ha portato a
questa evoluzione mostruosa della società per evento evidentemente
miracoloso, possa rientrare in limiti da costoro tracciati, senza dare
uno straccio di spiegazione del come sia possibile controllare ciò che
c'è così platealmente sfuggito di mano, quali possano essere stati gli
errori in proposito. </i></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="text_exposed_show" style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;">
Insomma, non c'è D'Alema o Emiliano che tenga, lo spazio politico del PD
è da tempo finito, anche se l'agonia sarà probabilmente lunga.</span></span></div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-28558681580214160732017-01-21T08:57:00.001+01:002017-01-21T08:57:19.050+01:00DONALD TRUMP: UN ESPERIMENTO POLITICO<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;">Donald Trump è innanzitutto un esperimento politico. <br /> Oggi vedo che
tanti si sbracciano ad applaudirlo ed altri invece vanno in apnea per
fischiarlo, ma la verità è che lo scenario che la sua elezione ci offre è
del tutto inedito, e credo che l'opposizione palese che l'establishment
globale gli ha sinora fatto sia anche motivato da questa paura
dell'incognito, dell'incapacità di prevedere cosa avverrà nel prossimo
futuro...</span></span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-size: large;"> <br /> In effetti, questa vicenda Trump presenta in sè dei
paradossi che mi hanno in genere scoraggiato dal tentare previsioni. Sì,
so benissimo che viviamo in un periodo senza memoria, in cui dire
sciocchezze per poi smentirsi clamorosamente è una cosa frequente perchè
nessuno ti chiede conto di quanto hai detto magari con la massima
sicumera, e non ti chiede conto non per tolleranza ma perchè ha già
dimenticato, e quindi stare sempre in prima fila nel dibattito pubblico
dicendo ciò che gli altri vogliono sentirti dire, rende sempre bene. Ciò
tuttavia non mi farà cambiare lo stile che ho scelto per me stesso,
spingendomi verso una certa prudenza nell'esprimere i miei personali
giudizi. <br /> </span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;">Il primo paradosso è questo suo chiaro schierarsi contro
l'establshment finaziario di cui tuttavia egli stesso è un componente e
tra le cui fila egli ha pescato abbondantemente nel formare il proprio
governo. </span></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /> Si può dire come fanno tanti che in realtà c'è solo uno
scontro tutto interno allo stesso establishment, ma così ci si tappa gli
occhi di fronte alla durezza dello scontro in atto, come clamorosamente
evidenziato nell'ultima fase del passaggio di poteri dagli ultimi atti
compiuti dal presidente uscente, vere e proprie mine collocate sul
percorso del nuovo presidente. Qui, si va ben oltre gli aspetti
simbolici, per la prima volta credo nella storia degli USA, la
successione avviene in termini così traumatici, quasi mettendo a
repentaglio la saldezza delle istituzioni democratiche. <br /> </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: red;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;">Un altro
paradosso è da una parte una chiara seppure indiretta presa d'atto della
svolta già avvenuta dell'impero USA che ha ormai definitivamente
smesso di espandersi e che quindi deve trovare il modo di contrarsi
senza indebolirsi eccessivamente, e dall'altra questo riproporre lo
slogan "America first". </span></span></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /> Non volere sobbarcarsi la gran parte del
fabbisogno economico della NATO non rafforza gli USA, in verità li
indebolisce, abbandonando gli alleati alla loro sorte, il ruolo
eccezionale degli USA tenderà a sparire. Se Trump manterrà le sue
promesse, presto il dollaro smetterà di essere la moneta di
riferimento, diverrà una moneta come qualsiasi altra: possibile che
Trump sia così stupido da non rendersi conto dei costi di questa scelta?
Io non lo credo, e quindi dobbiamo immaginare che come al solito ci
dicono ben poco di ciò che intendono fare. D'altra parte, è chiaro che
essi stessi non possano davvero prevedere tutto ciò che accadrà, in
quali fasi questa svolta si articolerà. <br /> </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;">Rimane un fatto
indiscutibile, che i rabbiosi tentativi che la passata amministrazione
ha portato avanti per non prendere atto che tutta una fase imperiale
degli USA si era ormai chiusa, sono terminati, che una svolta è in atto,
che quindi qualcosa cambierà, e che prendendo atto dell'indebolimento
dell'impero, le nazioni come l'Italia che sono parte di questo impero,
guadagnano autonomia. Sul resto dobbiamo attendere, guardando alla
situazione con la massima vigilanza.</span></span></i></span></div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-69879028914262222462017-01-02T13:39:00.003+01:002017-11-28T18:03:10.849+01:00LA FAMIGERATA AGENZIA DELLA VERITA'<div class="_5pbx userContent" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_l" style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;">E'
incredibile quanto sottile sia il confine tra il godere e il non godere
delle libertà fondamentali. e speciificamente della libertà di parola, e
quanto sia facile che questa libertà venga persa. <br /> </span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><i>Questo è
l'errore fondamentale che compiono tutti coloro che in politica,
piuttosto che giungere alle logiche conclusioni dei loro ragionamenti,
se ne separano per paura di perdere ciò che oggi hanno...</i></span></span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><i> </i></span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;">C'è della
razionalità nel non volere mettere a repentaglio quelle cose che abbiamo
e che di fatto ci aiutano nella vita di tutti i giorni. L'errore sta
nel credere che esista un comportamento politico che possa garantirci
che non le perderemo. <br /> Sarebbe come se un marito lasciasse che la
moglie intrattenesse relazioni amorose con altri uomini, ritenendo che
se egli non pretende troppo da lei, e quindi in particolare non pretende
la fedeltà, ella accondiscerà a continuare il rapporto coniugale. Come
sappiamo, le cose non vanno così, anzi la tolleranza crea abitudini e le
abitudini tendono prima o poi a sfaldare quel rapporto. </span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><br /> <span style="color: red;"><i>Accettare
quindi la perdita di diritti, o la riduzione del proprio reddito non
garantisce che questa nuova situazione così creatasi persista
indefinitamente, ma al contrario, come sintomo di nuovi rapporti di
forza, tende a condurre a d un progressivo ed inarrestabile scivolamento
verso situazioni sempre peggiori. </i></span></span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><i></i></span><br /> Oggi, si parla delle misure
antibufale, e permettetemi innanzitutto di deprecare questo abuso di
neologismi. Figure istituzionali importanti dovrebbero evitare di usare
termini che, oltre ad altre controindicazioni, hanno il difetto di non
essere esattamente definiti, portando così a clamorosi equivoci: magari,
poi scopriremo che tali equivoci erano voluti. </span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><br /> Ho sentito alla
radio la Urbinati che diceva che la libertà di parola è la libertà di
dire cose non vere, la verità per sua natura è dispotica. <br /> </span></span><br />
<i><span style="color: red;"><span style="font-size: large;">Mi pare
un concetto molto importante, al dibattito pubblico servono le
affermazioni discutibili, opinioni anche improvvisate, notizie non
verificate, tutto questo fa parte della vita, fa parte del modo in cui
da sempre gli uomini comunicano tra loro. </span></span></i><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><br /> Sentivo invece un
filosofo che diceva un'emerita sciocchezza sulle fonti, che cioè chi da'
una notizia deve citare le fonti. Ciò, come è evidente, significa che
la censura sarebbe totale perchè è ovvio e noto che per un comune
blogger o membro di un social network, le fonti sono solo raramente
verificabili. </span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><i><span style="color: red;"><br /> Ma l'errore principale di questo filosofo è un altro,
sta nel non comprendere la vasta tipologia di ciò che si dice in rete.
E' facile affermare che se dico che la notte è luminosa dico una
falsità, ma soprattutto in ambito politico, la notizia sfuma quasi
sempre nell'opinione e le due non possono essere distinte una volta per
tutte. </span></i></span></span><br />
<br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;">Ancora, in questo stesso programma, un ascoltatore scriveva
che con le bufale c'erano persone che c'avevano guadagnato, nel senso
che ne avevano tratto un vantaggio economico. </span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;">Faccio presente che
l'intera pubblicità questo è, una sistematica menzogna per far vendere i
propri prodotti, e mi pare che malgrado ciò, si sopravvive, perchè è
addirittura impensabile una comunicazione che non sia piena zeppa di
menzogne, falsità, opinioni sballate, idiozie e così via, avviene nella
vita che conduciamo di persona, avviene nella comunicazione dei
politicanti, avviene nei notiziari radio e TV e nei giornali, avviene
ovviamente anche sui social networks. <br /> </span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><i>Direi perfino che non è
neanche un problema, è semplicemente un fatto, e qualunque provvedimento
venga intrapreso, non solo costituirebbe un danno maggiore di quanto
vorrebbe risolvere, ma neanche lo risolverebbe. </i></span><br /> </span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;">Nel concreto, se
davvero si andasse a quella che potremmo chiamare "L'agenzia della
verità", questa opererebbe soltanto sulla fascia a minore diffusione. Ma
se il danno deriva dalla diffusione di notizie false, sarebbe a questo
punto logico che i primi a dover essere controllati dovrebbero essere
notiziari TV e giornali perchè enormemente più efficaci nel trasmettere
informazioni. magari, andrebbe controllato il presidente del consiglio
che dovrebbe preliminarmente far visionare i suoi discorsi da parte di
quest'agenzia della verità. Non si capirebbe la logica di controllare
chi fa poco danno senza prima predisporre controlli su chi può far molto
danno. </span></span><br />
<br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><i><span style="color: red;">Come non capire che un'agenzia della verità che fosse
istituita anche con le migliori intenzioni non potrebbe che trasformarsi
in un organo dispotico che avrebbe il monopolio della verità e quindi
dell'informazione definita lecita? </span></i><br /> </span></span><br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;">Solo persone interessate o
persone che hanno perso ogni traccia di capacità raziocinante può
davvero credere che possa esistere pur anche soltanto in linea di
principio un organismo che possa essere considerato fuori dal dibattito
pubblico. </span></span><br />
<br />
<span style="color: red;"><i><span style="font-size: large;">Se tale organismo fosse fuori dal dibattito pubblico, mi
chiedo, ma dove allora esso sarebbe collocato, forse nella nebulosa
"Andromeda"?</span></i></span></div>
Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com0