E' bello sentire parlare i membri del presente governo, a cui dobbiamo per rispetto della verità assocciare anche Napolitano per il ruolo strategico svolto per il suo insediamento, come se essi fossero degli osservatori.
Le parole di Napolitano sono ad esempio illuminanti, perchè egli paragona l'andamento dei mercati finanziari ad eventi meteorologici (un rittorno augurabilmente transitorio, dell'inverno, egli ha detto), il che implica che anche su quanto accade sui mercati finanziari non si possa intervenire, che bisogna solo sopportare sperando che il tempo migliori.
Abbiamo ascoltato a lungo dire che la colpa dello spread era di Berlusconi e di Tremonti, come era loro la colpa del fatto che la Merkel facesse il bello e il cattivo tempo in europa, dettando cioè l'agenda europea. In verità, lo spread è tornato a salire, gli indici di borsa a scendere,ea mai come adesso la Merkel è riuscita ad imporre a tutti i suoi partners europei,e quindi anche all'Italia, le sue regolette economiche suicide quali il fiscal compact, tanto che questo ha già trovato un corrispettivo nella modifica dell'articolo 81 della costituzione sul pareggio obbligatorio di bilancio.
Oggi, il Corriere della Sera, cane da guardia di Monti, addirittura neanche titola sull'andamento dello spread, mentre La Repubblica più pudicamente non osa tacere del tutto, ma senza tentennamenti attribuisce l'innalzarsi dello spread alla Spagna, ecco il nuovo capro espiatorio, pronto per l'uso.
Ora vorrei dire a Ezio Mauro che spread si potrebbe tradurre in italiano con differenziale (anche differenza andrebbe bene), e misura proprio la differente valutazione che i mercati danno tra i paesi che utilizzano come valuta l'euro. Visto che quindi esso esprime un giudizio differenziale, proprio per questa ragione esso esalta l'aspetto di giudizio su quello specifico paese. Lo spread spagnolo è aumentato perchè gli investitori continuano a credere nella Germania, mentre credono sempre meno alla Spagna, e se cresce lo spread italiano, ciò con tutta evidenza esprime un giudizio meno positivo sul nostro paese, almeno in paragone alla Germania: cosa c'entra mai la Spagna in un parametro in cui essa neanche figura?...
In tutto questo, Monti ed i suoi ministri sembrano delle casalinghe che hanno finito di fare le faccende di casa, e si affacciano alla finestra a vedere cosa sta succedendo.
Innazitutto, non mi pare che i professori con stile da maestrine che stanno al governo sappiano fare bene i compiti. La Fornero, ad esempio, non sa fare di conto, due miliardi diventano una paccata (voleva dire un grande pacco, scusatela, non ha grande dimestichezza con l'italiano) , e più di trecentomila esodati diventano sessantacinquemila, diciamo un quinto, Beh, Elsa, ma un errore dell'80% mi pare davvero eccessivo, non si può proprio perdonare.
Fortuna che abbiamo il sottosegretario esternatore che finisce col dire la verità. Paolillo lì'ha proprio detto, diciamo 65000 perchè non sapremmo come coprire le spese per gli altri. Così, ci affidiamo allo stellone, alla buona sorte, sperando che negli anni a venire si potrenno affrontare i problemi di copertura che oggi non si possono affrontare, e poi a chi tocca tocca, a chi ha già oggi il problema, glielo risolviamo, a chi gli scatta in uno dei prossimi anni, si vedrà e sennò che diventi pure un barbone.
Di fatto, come capacità di programmazione, questo governo è messo proprio male, a zero diciamo. Guardate la vicenda della protezione civile, nella programmazione di bilancio se l'erano dimenticati, ed ora Monti, con un autentico colpo di genio, aumenta il prezzo della benzina. Questi sì che sono grandi economisti, gli dai un problema, ed essi ti danno subito la soluzione, soprattutto originale, che porta recessione ed inflazione contemporaneamente, dei veri benefattori della patria.
Naturalmente, io non credo che Monti, come pure apparirebbe se si guardasse alle sue dichiarazioni, sia un incapace che non riesce a fare ciò che si propone: tutt'altro, egli sta facendo egregiamente ciò che gli è stato richiesto di fare, peccato che ciò significhi il tracollo definitivo del sistema Italia.
In questa ipotesi, tutto si rimetterebbe a posto, si chiarirebbe la ragione degli interventi a cui abbiamo assistito, una semplice attesa in cui saccheggiare ciò che ancora abbiamo in tasca, in attesa del big bang, di quando cioè il fallimento tecnicamente già in atto del sistema bancario, diverrà inevitabile qualsiasi cosa tentino di fare i governi del mondo.
il titolo mi ha fatto pensare ad alcuni personaggi di una serie tv fantascientifica che si chiamano appunto "osservatori", i quali compaiono nelle situazioni più disperate ma non possono fare nulla, anzi sono obbligati a non fare nulla, evidentemente anche noi viviamo in una serie tv fantascientifica!!!!
RispondiEliminaAppena letto il titolo su Repubblica anch'io mi sono chiesto cosa mai c'entra la Spagna. Infatti, come bene illustri, non c'entra, ma questi giornali che appoggiano il governo devono fare un po' di fumo. E la situazione è sempre più confusa.
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