Qui, tra questi partiti che appoggiano il governo Monti, non si sa
dove si andrà a finire, non si sa dove si fermeranno nel loro percorso
disperato in cui la loro sorte sembra segnata da una sconfitta di
dimensioni storiche che subiranno non appena si darà agli italiani la
possibilità di votare.
La prima loro missione è distinguersi tra
loro perchè debbono dimostrare di non essere uguali e così
rappresentare l'universo della politica, come già fanno utilizzando
del tutto a sproposito il termine antipolitica per tutto ciò che sta
fuori dal loro ambito, perchè essi esauriscono l'universo della politica
nella loro presunzione disperata.
Avantieri, Casini ha
realizzato il suo punto di vantaggio con l'azzeramento degli organi del
suo partito, con ciò in verità dimostrando solo di esserne il solo e
reale padrone, gli altri ne costituiscono solo la corte passiva.
Ieri,
Alfano gli ha risposto da suo pari (sic!), annunciando i suoi effetti
speciali, un'iniziativa clamorosa che sarà resa nota dopo il secondo
turno delle amministrative: siamo davvero sul patetico.
Ora, è il
turno del PD, non è che Bersani possa rimanere immobile, ma cosa farà
mai per attrarre a sè l'attenzione del corpo elettorale?
Io gli darei un consiglio che si basa sull'amore degli italiani per i sorteggi.
In poche parole, che il PD annunci che verranno messi in palio ricchi premi tra tutti i suoi elettori, vuoi vedere che funziona?
Gratta un D'Alema e vinci un Renzi, ad esempio.
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