lunedì 20 maggio 2013

GLI INCAPACI AL GOVERNO DELLA NAZIONE



Confermato ufficialmente, questo governo e questi governanti non hanno neanche la più pallida idea di cosa fare per affrontare la crisi. Del resto, dove starebbe la sorpresa, questi sono gli stessi identici individui che c’hanno portato nella cloaca dove ci troviamo, come potrebbero mai essere in grado di farcene uscire oggi?

Eppure, il problema è di una semplicità elementare, basterebbe non farci distrarre da false ipotesi, del tutto rispettabili da altri punti di vista, ma che non spostano di un millimetro la risoluzione della crisi...

Qui, non si tratta di vedere come rendere più efficiente l’amministrazione statale, qui non si tratta neanche di combattere l’evasione fiscale, qui non serve occuparsi neanche della corruzione. Questi sono tutti obiettivi che vanno perseguiti nella maniera più ferma e rigorosa, allo scopo di migliorare la società, allo scopo di renderla più democratica e giusta, ma invocarli come punti che contribuiscono a risolvere la crisi, è un errore clamoroso. Il motivo è presto detto, che a spendere sia un pensionato, che sia invece un giovane nuovo occupato, o che sia un evasore fiscale o perfino qualcuno che bazzica negli ambienti della malavita organizzata, ai fini della crisi è del tutto equivalente.

La crisi è collegata ad una carenza di reddito a sua volta causata dal calo vertiginoso dell’occupazione. E’ inutile guardare ai dati della disoccupazione che in realtà dicono ben poco sul reale numero degli occupati, ma perfino guardare ai dati degli occupati ci dice poco, perché include i cassintegrati che sono un numero ormai vertiginoso. Ad occhio, credo che se togliessimo anche questi dal computo degli occupati, scopriremmo che in Italia ormai percepisce un reddito da lavoro forse soltanto una persona su cinque: è possibile uscire dalla crisi per questa via?

La gravità della situazione dovrebbe portarci ad inventarceli lavori nuovi, a crearli dal nulla. Pensare che detassando o precarizzando l’occupazione giovanile si possa aggredire in maniera significativa questo problema, è una pia illusione, oggi ciò che bisogna che lo stato faccia, è assumere nuova gente o direttamente o in aziende di proprietà statale magari appositamente create, ma non è tempo di pannicelli caldi, di creare le condizioni strutturali come diceva quel tartufo di Monti per incrementare l’occupazione, abbiamo bisogno di decisioni drastiche.

Da questo punto di vista, è del tutto irrilevante che ciò aumenti la spesa statale, che, in possesso della sovranità monetaria che abbiamo volontariamente alienato aderendo all’euro, potremmo finanziare con nuova moneta senza neanche incidere in alcun modo sul bilancio statale.

Se si uscisse dall’errata concezione del denaro come fosse merce, e ricordassimo che essa è un mezzo al servizio dell’attività economica con cui manovrare ad esempio il tasso di inflazione e magari influenzare anche il rapporto tra le differenti valute, allora tutto ciò apparirebbe ovvio, ed allora sì che potremmo concentrarci sulle misure di cui dicevo prima.

Vorrei insomma non essere equivocato, io credo che la politica economica sia proprio quella, di stabilire dove togliere reddito e dove darlo, di quali merci favorire lo scambio e di quali sfavorirlo. La supremazia della politica che io sostengo richiamando questo concetto ripetutamente anche su questo blog, sta proprio nel dettare all’economia le priorità, l’economia al servizio della lotta alla corruzione o alla malavita organizzata, la politica economica come un pezzo fondamentale di una politica a tutto tondo per raggiungere gli obiettivi che una nazione democraticamente si da’. Il paradosso sta proprio nel parlare di queste questioni rapportandole alla risoluzione della crisi, cosa che invece va fatta con altri mezzi per creare quelle condizioni di base minime che permettano poi di aggredire i veri problemi di una società ingiusta e criminale.

Uscire dall’euro si può e si deve, uscire dalla UE al momento sembra anch’essa un’operazione inevitabile, ma la questione principale rimane quella della globalizzazione, se non ce ne tiriamo fuori, allora qualunque siano le decisioni che assumeremo riguardo alle questioni europee, risulterà inutile e soccomberemo al fallimento bancario globale che sarà inevitabile nel breve giro di qualche anno, certamente prima di un decennio.

1 commento:

  1. Gruppo di risparmiatori truffati da criminale Paolo Barrai. Da incapace, delinquente, ladro e vigliacchissimo Paolo Barrai di Mercato Libero (malavitoso spietato, nato a Milano il 28.6.1965 e, prima di ora, scappare come un ratto vile, in Svizzera, facente sue mega delinquenze in cravatta, da Via Ippodromo 105 Milano).

    Ciao, sono Antonella di Milano, e faccio parte di un foltissimo gruppo di clienti truffati dall'assolutamente criminale Paolo Barrai di Mercato Libero. Costui è davvero uno spietato delinquente. A tutti noi, uniti ora in una associazione ” risparmiatori truffati dal criminalissimo Paolo Barrai di Mercato Libero ” e siamo gia’ in cinquanta, dico, cinquanta", di tutta Italia e Svizzera, ci fece andare corti ( al ribasso) sul mercato azionario italiano a inizio marzo 2009. Abbiam perso quasi tutti tra il 50 e il 90 per cento dei nostri investimenti. E quando lo telefonavamo per chiedere semplicemente che fare, mentre il mercato saliva rapidissimamente, egli, come un vile ratto, scappava, si faceva sempre negare al telefono. Mandavamo e mails, nessuna risposta. Citofanavamo agli uffici di ultra truffatrice, ultra malavitosa, ultra ladrona Bsi Italia Srl di Via Socrate 26 a Milano di suo padre Vincenzo Barrai, ci vedeva dalla telecamera e nemmeno ci rispondeva.Nemmeno ci apriva il cancello di entrata. Io non sto offendendo, sto dicendo la mera verità. E fra poco la faremo sapere a fior fior di Tribunali di mezza Italia. Che i delinquenti ti debbano fare fessa, e pure non permettano replica, no eeeee. Il neofascismo e la mafia del criminale, del delinquente, del ladro, del truffatore, del professionalmente incapacissimo Paolo Barrai di Mercato Libero alias Mer-d-ato Libero, a noi non fa nessuna paura. Una truffata dal malavitoso falso e vigliacco Paolo Barrai di Mercato Libero. Antonella di Milano. PS Mi ha bruciato 700.000 euro. Tutto quello che avevo. Ma a tanti altri ha bruciato 1,2, 3,10 milioni di euro. Facendo comprare il gas naturale a 5$ e passa, che in poche settimane crollava a 2$. Senza che lui prendesse telefonate, rispondesse ad emails. Senza dare indicazione alcuna a noi clienti terrorizzati! Come uno struzzo, che dalla paura e coscienza di essere incapacissimo a livello di fiuto per investimenti, mette la testa sotto la sabbia. Paolo Barrai, oltre ad essere il peggiore consulente per investimenti borsistici o di qualsiasi altro tipo, ove inesorabilmente sbaglia sempre, ove mai, mai e ri mai ne azzecca mezza, è un irresponsabile, codardo, ladro, truffatore, criminale, falsissimo. E mi dicono che ha pregressi, pure vari patteggiamenti di condanne al carcere. Aaa, ad averlo saputo prima e non essermi fidata della Lega Nord, di cui ero parte, e che mi ha messo in contatto con sto brucia tutti i risparmi e super truffatore. Ora mi son sfogata qui. Presto lo ri faró in fronte a polizia, carabinieri, magistrati, giudici! E con me, almeno altre 50 persone! Oooo!! Non cascateci, ne scrivo proprio per questo, via dal criminale, delinquente, ladro, truffatore, professionalmente incapacissimo Paolo Barrai di Mercato Libero!!!!! BASTA ANCHE CON STA LEGA LADRONA CAPACE SOLO DI ACCCUMULARE MAZZETTE PER CENTINAIA DI MILIONI DI EURO, CAPACE SOLO DI FREGARE TONNELLATE DI SOLDI VIA QUOTE LATTE E RIMBORSI ELETTORALI, E POI METTERE TUTTO ALL'ESTERO, PRESSO CRIMINALISSIMA FINTER BANK LUGANO DI MALAVITOSISSIMI FILIPPO CRIPPA E GIOVANNI DEI CAS (MA DI CERTO NON SOLO), PROPRIO ATTRAVERSO QUESTO COLLETTO CRIMINALISSSIMO, DA RINCHIUDERE IN GALERA SUBITO, DI PAOLO BARRAI!

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