Confermato ufficialmente, questo governo e questi governanti
non hanno neanche la più pallida idea di cosa fare per affrontare la crisi. Del
resto, dove starebbe la sorpresa, questi sono gli stessi identici individui che
c’hanno portato nella cloaca dove ci troviamo, come potrebbero mai essere in
grado di farcene uscire oggi?
Eppure, il problema è di una semplicità elementare,
basterebbe non farci distrarre da false ipotesi, del tutto rispettabili da
altri punti di vista, ma che non spostano di un millimetro la risoluzione della
crisi...
Qui, non si tratta di vedere come rendere più efficiente
l’amministrazione statale, qui non si tratta neanche di combattere l’evasione
fiscale, qui non serve occuparsi neanche della corruzione. Questi sono tutti
obiettivi che vanno perseguiti nella maniera più ferma e rigorosa, allo scopo
di migliorare la società, allo scopo di renderla più democratica e giusta, ma
invocarli come punti che contribuiscono a risolvere la crisi, è un errore
clamoroso. Il motivo è presto detto, che a spendere sia un pensionato, che sia
invece un giovane nuovo occupato, o che sia un evasore fiscale o perfino
qualcuno che bazzica negli ambienti della malavita organizzata, ai fini della
crisi è del tutto equivalente.
La crisi è collegata ad una carenza di reddito a sua volta
causata dal calo vertiginoso dell’occupazione. E’ inutile guardare ai dati
della disoccupazione che in realtà dicono ben poco sul reale numero degli
occupati, ma perfino guardare ai dati degli occupati ci dice poco, perché
include i cassintegrati che sono un numero ormai vertiginoso. Ad occhio, credo
che se togliessimo anche questi dal computo degli occupati, scopriremmo che in
Italia ormai percepisce un reddito da lavoro forse soltanto una persona su
cinque: è possibile uscire dalla crisi per questa via?
La gravità della situazione dovrebbe portarci ad
inventarceli lavori nuovi, a crearli dal nulla. Pensare che detassando o
precarizzando l’occupazione giovanile si possa aggredire in maniera
significativa questo problema, è una pia illusione, oggi ciò che bisogna che lo
stato faccia, è assumere nuova gente o direttamente o in aziende di proprietà
statale magari appositamente create, ma non è tempo di pannicelli caldi, di
creare le condizioni strutturali come diceva quel tartufo di Monti per
incrementare l’occupazione, abbiamo bisogno di decisioni drastiche.
Da questo punto di vista, è del tutto irrilevante che ciò
aumenti la spesa statale, che, in possesso della sovranità monetaria che
abbiamo volontariamente alienato aderendo all’euro, potremmo finanziare con
nuova moneta senza neanche incidere in alcun modo sul bilancio statale.
Se si uscisse dall’errata concezione del denaro come fosse
merce, e ricordassimo che essa è un mezzo al servizio dell’attività economica
con cui manovrare ad esempio il tasso di inflazione e magari influenzare anche
il rapporto tra le differenti valute, allora tutto ciò apparirebbe ovvio, ed
allora sì che potremmo concentrarci sulle misure di cui dicevo prima.
Vorrei insomma non essere equivocato, io credo che la
politica economica sia proprio quella, di stabilire dove togliere reddito e
dove darlo, di quali merci favorire lo scambio e di quali sfavorirlo. La
supremazia della politica che io sostengo richiamando questo concetto
ripetutamente anche su questo blog, sta proprio nel dettare all’economia le
priorità, l’economia al servizio della lotta alla corruzione o alla malavita
organizzata, la politica economica come un pezzo fondamentale di una politica a
tutto tondo per raggiungere gli obiettivi che una nazione democraticamente si
da’. Il paradosso sta proprio nel parlare di queste questioni rapportandole
alla risoluzione della crisi, cosa che invece va fatta con altri mezzi per
creare quelle condizioni di base minime che permettano poi di aggredire i veri
problemi di una società ingiusta e criminale.
Uscire dall’euro si può e si deve, uscire dalla UE al
momento sembra anch’essa un’operazione inevitabile, ma la questione principale
rimane quella della globalizzazione, se non ce ne tiriamo fuori, allora qualunque
siano le decisioni che assumeremo riguardo alle questioni europee, risulterà
inutile e soccomberemo al fallimento bancario globale che sarà inevitabile nel
breve giro di qualche anno, certamente prima di un decennio.
Gruppo di risparmiatori truffati da criminale Paolo Barrai. Da incapace, delinquente, ladro e vigliacchissimo Paolo Barrai di Mercato Libero (malavitoso spietato, nato a Milano il 28.6.1965 e, prima di ora, scappare come un ratto vile, in Svizzera, facente sue mega delinquenze in cravatta, da Via Ippodromo 105 Milano).
RispondiEliminaCiao, sono Antonella di Milano, e faccio parte di un foltissimo gruppo di clienti truffati dall'assolutamente criminale Paolo Barrai di Mercato Libero. Costui è davvero uno spietato delinquente. A tutti noi, uniti ora in una associazione ” risparmiatori truffati dal criminalissimo Paolo Barrai di Mercato Libero ” e siamo gia’ in cinquanta, dico, cinquanta", di tutta Italia e Svizzera, ci fece andare corti ( al ribasso) sul mercato azionario italiano a inizio marzo 2009. Abbiam perso quasi tutti tra il 50 e il 90 per cento dei nostri investimenti. E quando lo telefonavamo per chiedere semplicemente che fare, mentre il mercato saliva rapidissimamente, egli, come un vile ratto, scappava, si faceva sempre negare al telefono. Mandavamo e mails, nessuna risposta. Citofanavamo agli uffici di ultra truffatrice, ultra malavitosa, ultra ladrona Bsi Italia Srl di Via Socrate 26 a Milano di suo padre Vincenzo Barrai, ci vedeva dalla telecamera e nemmeno ci rispondeva.Nemmeno ci apriva il cancello di entrata. Io non sto offendendo, sto dicendo la mera verità. E fra poco la faremo sapere a fior fior di Tribunali di mezza Italia. Che i delinquenti ti debbano fare fessa, e pure non permettano replica, no eeeee. Il neofascismo e la mafia del criminale, del delinquente, del ladro, del truffatore, del professionalmente incapacissimo Paolo Barrai di Mercato Libero alias Mer-d-ato Libero, a noi non fa nessuna paura. Una truffata dal malavitoso falso e vigliacco Paolo Barrai di Mercato Libero. Antonella di Milano. PS Mi ha bruciato 700.000 euro. Tutto quello che avevo. Ma a tanti altri ha bruciato 1,2, 3,10 milioni di euro. Facendo comprare il gas naturale a 5$ e passa, che in poche settimane crollava a 2$. Senza che lui prendesse telefonate, rispondesse ad emails. Senza dare indicazione alcuna a noi clienti terrorizzati! Come uno struzzo, che dalla paura e coscienza di essere incapacissimo a livello di fiuto per investimenti, mette la testa sotto la sabbia. Paolo Barrai, oltre ad essere il peggiore consulente per investimenti borsistici o di qualsiasi altro tipo, ove inesorabilmente sbaglia sempre, ove mai, mai e ri mai ne azzecca mezza, è un irresponsabile, codardo, ladro, truffatore, criminale, falsissimo. E mi dicono che ha pregressi, pure vari patteggiamenti di condanne al carcere. Aaa, ad averlo saputo prima e non essermi fidata della Lega Nord, di cui ero parte, e che mi ha messo in contatto con sto brucia tutti i risparmi e super truffatore. Ora mi son sfogata qui. Presto lo ri faró in fronte a polizia, carabinieri, magistrati, giudici! E con me, almeno altre 50 persone! Oooo!! Non cascateci, ne scrivo proprio per questo, via dal criminale, delinquente, ladro, truffatore, professionalmente incapacissimo Paolo Barrai di Mercato Libero!!!!! BASTA ANCHE CON STA LEGA LADRONA CAPACE SOLO DI ACCCUMULARE MAZZETTE PER CENTINAIA DI MILIONI DI EURO, CAPACE SOLO DI FREGARE TONNELLATE DI SOLDI VIA QUOTE LATTE E RIMBORSI ELETTORALI, E POI METTERE TUTTO ALL'ESTERO, PRESSO CRIMINALISSIMA FINTER BANK LUGANO DI MALAVITOSISSIMI FILIPPO CRIPPA E GIOVANNI DEI CAS (MA DI CERTO NON SOLO), PROPRIO ATTRAVERSO QUESTO COLLETTO CRIMINALISSSIMO, DA RINCHIUDERE IN GALERA SUBITO, DI PAOLO BARRAI!