sabato 7 novembre 2009

QUEL FURBETTO DI BERTONE

A postilla di quanto già scrissi in proposito, spendo qualche ulteriore parola a proposito dell’atteggiamento della Chiesa, e in particolare di Bertone riguardo la nota sentenza europea sulla presenza di crocifissi in uffici pubblici.

Qua, ancora una volta si dimostra come questi clericali hanno una marcia in più dei politici servili che gli sbavano dietro, scambiando un atteggiamento chiaro e netto con uno urlato, inutilmente ingiurioso, da casalinga frustrata anni 50 (vedi La Russa in TV).

Mi pare che nessuno lo abbia notato, o lo abbia comunque fatto notare: la Chiesa è stta stranamente avara di parole in questa vicenda. Le dichiarazioni ci sono, ma infine sono abbastanza reticenti, direi io: dicono e non dicono, fanno intendere, ma mai ad esplicitare un ragionamento compiuto.

Da questo punto di vista, Bertone è davvero emblematico: invece di parlare del crocifisso, ha parlato delle zucche di Halloween. Insomma è andato fuori tema alla grande. Mi ricorda la barzelletta dello studente che, avendo preparato un tema sulla Francia, se ne ritrova uno sulla Germania, ed allora esordisce così: La Germania non è come la Francia, perché la Francia invece… e seguita poi a parlare della Francia, dell’argomento cioè su cui si sente preparato.

Allo stesso modo, l’ineffabile Bertone devia subito su Halloween, un argomento evidentemente senza alcuna attinenza col crocifisso, e su cui può raccogliere anche il mio consenso. Trovo che festeggiare Halloween in Europa sia prima di ogni altra cosa patetico, la dimostrazione dimostrata del mito del nuovo e dell’america che evidentemente ci istupidisce completamente.

Perché dunque tanto silenzio, tanta cautela a non argomentare con chiarezza sulla questione? La ragione è abbastanza semplice, e già ne parlavo nel mio recente post: la Chiesa non può dire che il crocifisso è un simbolo semplicemente culturale, salvo toglierlo dagli edifici sacri, dagli altari, da tutti quei luoghi insomma in cui la sua presenza è strettamente legata al suo significato religioso. Se però questo affermassero, darebbero ragione alla corte europea, e questo evidentemente non conviene loro.

Cosa fanno allora? Lasciano che gli ascari e i servetti di quasi ogni partito (potremmo dire parrocchia) dicano le loro boiate: hanno visibilità, non hanno alcuna credibilità da difendere (stanno già sotto zero), ed hanno un uditorio di bocca buona che pensa al crocifisso della nonna, e confonde la nonna col crocifisso. A freddo, tutte queste frasi scomposte ed insensate sarebbero smascherate, ma essi certo non puntano alla fama sempiterna. Oggi noti, ben pagati (da noi contribuenti), onorati da stuoli di sottoservetti, e qualche escort spunterà sempre: insomma, il lunario lo sbarcano, perché porsi altri problemi. La Chiesa no, ritiene, credo a ragione, di dovere garantire una certa coerenza. Tra qualche anno, magari in un’atmosfera culturale differente, potranno sempre dire che nse ne sono tenuti fuori, che è stato uno scontro tutto interno alla politica: non è vero, ma sarà impossibile dimostrarlo.

18 commenti:

  1. Ma quanto sei perspicace!

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  2. Effettivamente avevo sottovalutato in questo frangente la posizione curiosa della Chiesa. Si è tenuta effettivamente ai margini della vicenda, a differenza di quanto fatto finora per ogni tema d'attualità: aborto, RU486, procreazione assistita, testamento biologico.
    Negli altri casi il "braccio politico" si è mosso al fianco della curia allineandosi alla perfezione. Questa volta si sono mossi in apparente solitudine.
    La spiegazione? Il periodo finale del tuo post la dice lunga...

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  3. A loro va benissimo così. Alla crociata hanno contribuito gratis i soliti noti, con in più stavolta anche Bersani.

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  4. @Ornella
    Lunghe frequentazioni con colleghi che bazzicano la politica mi hanno forgiato: guai a sottovalutare l'esatto uso delle parole... :)

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  5. @Alessandro
    Sì, stamane ho ripensato alle parole di Bertone, le ho confrontato con altre dichiarazioni di mebri influenti della Chiesa, e le ho trovate strane. Vedo che sono strane anche per te: una conferma che mi conforta nella mia opinione.

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  6. @Lucien
    La dichiarazione di Bersani è la manifestazione del fatto che il PD subisce un'egemonia culturale, piuttosto che esercitarla: brutti segnali.

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  7. Il Vaticano ormai sta capendo che non ha bisogno di gridare. C'è chi lo fa per lei. Da Calderoli a Bersani passando per Di Pietro. Tutti uniti nel difendere Santa Madre Chiesa. Per la gioia dei bipartisan.

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  8. @Matteo
    Preoccupante questa unanimità: come faranno i partiti d'opposizione a mostrare in cosa siano alternativi al signor B. ?

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  9. Concordo con Matteo: in cosa sono alternativi i partiti di opposizione?
    Per la festa di Halloween... la gente non sa neppure che festa sia perchè come si dice, al popolo piace festeggiare . E poi .. Vincenzo, mi vuoi mica togliere il lavoro? Baci

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  10. Giustissimo. La Chiesa non può accettare l'assunto "Crocifisso= tradizione culturale" sarebbe pericolosissimo.

    Peraltro la Chiesa é nefasta ma non ha quasi mai avuto al suo interno persone stupide e disattente. Altrimenti non sarebbe stata in grado di passare indenni attraverso tutti questi secoli di Storia.

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  11. C'è un vecchio giochetto che consiste nel prendere due bastoncini di legno incrociarli e chiedere all'interlocutore che cosa vede
    Risposta: Una croce
    In realtà dovrebbe vedere due bastoncini di legno...

    Qualsiasi cosa ciò voglia dire

    mirco

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  12. @Antonella
    Azz...non sia mai che attenti al tuo lavoro... :-D

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  13. @Daniele
    Tanto di La Russa che facciano il lavoro sporco se ne trovano ad ogni incrocio... :-D

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  14. Abbiamo politici incapaci e privi di dignità, pronti solo a far bottino. La Chiesa può così dormire sonni tranquilli.

    Ricordo che, a suo tempo, De Gasperi disse no al papa, che voleva un'alleanza fra DC e MSI alle comunali di Roma. De Gasperi s'impuntò e non ci fu verso di fargli cambiare idea.
    Tanto per dire le differenze che esistono fra uno statista, qualsiasi sia il suo partito, e un pirla ignorante.

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  15. @Romina
    E ricordiamoci anche che ai tempi di De Gasperi, non essere cattolici era davvero un'eccezione, sparute minoranze, guardate con sospetto...

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  16. E ricordiamoci anche che ai tempi di De Gasperi, non essere cattolici era davvero un'eccezione, sparute minoranze, guardate con sospetto...

    Certo! Infatti il gesto di Gasperi è ancora più forte e significativo, proprio perché all'epoca dire "no" alla Chiesa era davvero "coraggioso". E De Gasperi era pure cattolico.
    So che fecero molte pressioni anche sulla moglie di De Gasperi, ma lei fu irremovibile quanto il marito.

    Avevano tutto un altro senso dello Stato e della democrazia. Non sono minimamente paragonabili ai poveracci di oggi.

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