mercoledì 4 novembre 2009

IL VIRUS MEDIATICO

Brutta vicenda questa del virus A H1N1. Partita sin dall’inizio male dalla stessa OMS, è proceduta sempre peggio. Qui in Italia, l’ultimo capitolo. Come dicevo mesi fa (qui), le notizie sul virus sono giunte in modo contraddittorio. L’OMS si affrettò a mettere tutte le nazioni in allarme per la prevista pandemia a cui questo virus poteva dare luogo, ammettendo nello stesso tempo la sua sostanziale innocuità, essendo meno letale del virus influenzale stagionale. Questa contraddizione, pur segnalata a livello internazionale, non ha mai ricevuto risposte convincenti dalle autorità mediche, favorendo le illazioni più estreme su possibili aspetti di pericolosità che venissero nascosti alla popolazione. Ora, sembra definitivamente accertata la sua scarsa tendenza a dare mutazioni che avrebbero, esse sì, costituire un reale pericolo per la popolazione. Stando così le cose, la tesi che tutta questa campagna mediatica su questo virus servisse solo a fare dei giganteschi affari alle grosse società farmaceutiche, più che lecita, risulta accertata. C’è in tutto questo un ulteriore aspetto, che, data la sua grande contagiosità, il virus metteva a dura prova la capacità delle ditte farmaceutiche a produrre in tempo le centinaia di milioni di dosi che sarebbero state necessarie a livello mondiale. Il risultato è dunque che si crea una contraddizione pressoché insanabile tra la necessità di allarmare la gente, per renderle accettabile un tale massiccio investimento in questi vaccini (circa un milione di euro per l’Italia, a titolo di esempio), ed evitare manifestazioni estreme di panico che, come è cronaca di questi giorni, intasano i posti di pronto soccorso degli ospedali. Il sottosegretario con delega alla sanità Fazio rappresenta l’esempio più emblematico di questa contraddizione. Ricordo che questo signore in agosto ventilò addirittura la ritardata apertura delle scuole per ridurre le occasioni di contagio, ed oggi, egli stesso, si erge ad oppositore del panico popolare. Ma con chi se la vuole prendere Fazio? Se la prenda con sé stesso, e, se avesse un minimo di dignità, del che dubito, si dimetta all’istante per come ha affrontato il problema. Bisogna anche aggiungere che la stampa ha dato manforte al ministero dando il bollettino quotidiano delle morti: sarebbe come inserire in uno spot pubblicitario della FIAT le morti, ben più numerose da incidenti stradali giorno per giorno. Adesso, tutti a dare addosso alle regioni, e alla capacità delle strutture sanitarie ad affrontare il virus. Nella realtà, esse si trovano a fronteggiare qualcosa di ben più pericoloso del virus, il panico da campagna mediatica. Insomma, sarebbe come dare addosso ai rivenditori di zucchero che si trovassero senza questo articolo a seguito della diffusione mediatica della notizia, in realtà falsa, di carenza di zucchero: le strutture sanitarie sono, come i rivenditori dell’esempio che ho portato, le vittime di azioni irresponsabili di altri, che non certo responsabili di ciò che sta accadendo. Ma questo benedetto principio di responsabilità in questa nostra nazione è stato eliminato per decreto? Gente come Fazio può venire giornalmente sulle TV a somministrarci i suoi quotidiani sermoni, senza rispondere delle sciocchezze che ha commesso durante lo sviluppo di questa vicenda?

15 commenti:

  1. ho molte amiche che si sono prese l'influenza quella di stagione, ed è altrettanto tosta, intere famiglie che si contagiano e stanno male, il mio medico di famiglia no teme la cosidetta "suina" ma piuttosto questa influenza stagionale e quella che si prevede arriverà a gennaio/febbraio, io non ho ancora deciso se farmi venire un attacco di ansia, nel frattempo ho deciso di pregare questa santa qui, vergine e martire, santa suina

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  2. Io onestamente non mi sono vaccinato e non lo farò. Credo che il vaccino sia solo un grande business e che questa campagna mediatica del terrore che da alcuni organi di informazione vedo, sia fuori luogo.

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  3. Fazio e Moretti sono ai primi 2 posti della mia (e non solo) personalissima classifica di intolleranza mediatica!

    Classifiche a parte, l'aspetto più squallido della vicenda, fra i tanti, è che nelle ultime settimane sono principalmente i bambini ad essere al centro dell'attenzione mediatica, generando il panico tra i genitori.
    E' davvero intollerabile!

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  4. Credo proprio di sì, il principio di responsabilità in questa nazione è stato eliminato. Per decreto? A cosa serve un decreto quando si hanno tutte le televisioni...

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  5. Vincenzo, io non mi curo neppure più di ascoltare ciò che dicono al riguardo!
    E' tutto un business e i dati (quelli veri) parlano chiaro.

    In più odio i vaccini.In tanti Paesi hanno abolito anche molti di quelli infantili, perchè dannosi.Figuriamoci!!!

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  6. Il principio di responsabilità non è stato abolito per decreto, ma in pratica è come se lo fosse stato. Qui da noi ormai nessuno è più responsabile di niente, c'è sempre qualcuno a monte o a valle a cui addossare colpe e alla fine non si è più responsabili neanche di se stessi. In verità al povero Fazio non trovo colpe eccessive, incastrato com'è tra la necessità di porre in atto la solita quadriennale fregatura da parte di Big Pharma (fateci caso: H1N1, aviaria, mucca pazza, tutte a scadenze più o meno regolari, in genere dopo la rielezione del presidente degli stati uniti) e la necessità di mantenere la situazione sotto controllo.
    I media poi sono complici principali di tutto questo. Ma d'altronde tutti hanno un padrone che finanzia.

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  7. hai detto tutto tu e c'è poco da aggiungere. Dico solo una cosa: sars, aviaria, influenza suina, adesso pare sia saltato fuori un altro virus in Ucraina. E tutto questo a cadenza ritmata. Insomma, sembra quasi che questi virus si mettano d'accordo. Probabilmente qualcuno mi accuserà di essere un "complottista" però è una cosa che mi dà molto da pensare questo scoppio improvviso di pandemie farlocche una dietro l'altra.

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  8. @Zefirina
    Insomma, che santa suina mi guardi dall'ansia suina :-D

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  9. @Daniele
    Neanch'io mi vaccinerò, nè me, nè i miei familiari. Secondo me, viviamo in una società sovrasanitarizzata. Se spulci tra i miei post, vedrai che è un mio chiodo fisso: bisogna ridimensionare fortemente il settore sanitario, che ora come ora assorbe ben oltre il 50% del bilancio delle regioni. E' un discorso lungo e complesso che non posso condensare in un commento, ma nel mio libro me ne occupo più dettagliatamente.

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  10. @Gigi
    Il punto è quello che dicevo: se tu poni al centro dell'attenzione mediatica un fatto, quello diventa automaticamente anche il centro delle riflessioni individuali di tuttae le persone. Ad esempio, l'attenzione dedicata per un certo tempo alle morti sul lavoro, ha avuto un effetto positivo, spingendo le autorità preposte a una maggiore cura di questo aspetto (salvo poi riportare le cose come prima, appena l'attenzione si spegne). Allo stesso modo, se giornalmente citassi le morti per incidenti stradali, potresti mettere in crisi l'industria automobilistica. A chi e a che cosa serve darci il bollettino giornaliero delle morti da influenza? A fare vendere i giornali suppongo, a nient'altro.

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  11. @Giudaballerino
    Già, per questo sono preoccupato da come il signor B. metta al centro di tutto il consenso elettorale, un consenso che funziona come la candeggina: cancella tutto lo sporco e le macchie accumulatesi, un lavacro che quindi condona ogni reato commesso.

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  12. @Guernica
    E' una questione pressoché insolubile stabilire quanto ognuno di noi possa prescindere dai comportamenti dominanti attorno a lui. Siamo parte di una società, e purtroppo essa ci trascina con sè senza che noi possiamo resistere. In qualche modo, opporsi a una tendenza dominante, ci obbliga paradossalmente a una maggiore attenzione, io penso.

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  13. @Rouge e Matteo
    Avete sottolineato questa periodicità di queste bufale nel settore delle epidemie/pandemie, che è davvero inquietante. Speriamo che, nel tentativo di fare soldi, non facciano qualche errore, propagando magari un virus davvero pericoloso. Il dubbio sull'HIV a me è rimasto.

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  14. Concordo con il post e aggiungo che non mi farò vaccinare. Del resto ho sempre rifiutato il vaccino per l'influenza.
    Prenderò le solite, normalissime precauzioni che ogni anno prendo per cercare di non ammalarmi (detesto l'idea di dovermene stare a letto a sudare con la febbre), ma niente più.

    Non ho alcuna paura di questa presunta "suina" e dei media che gonfiano le notizie me ne sbatto. Scusate il linguaggio, ma ogni tanto ci vuole.

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  15. @Romina
    Affidiamoci al nostro sistema immunitario e al crocifisso di cui al successivo post :-D

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