giovedì 16 gennaio 2014

ADESSO CI TOCCHERA' OCCUPARCI DEL RAZZISMO DELLA LEGA

Salvini non aveva più freccie al suo arco, la lega sempre più sputtanata e sempre meno votata nel suo nord, fuori dal cono di luce mediatico, destinata inesorabimente a un lento affievolirsi ed infine spegnersi nel silenzio. Non restava che inventarsi l'affare Kyenge per tentare di riprendere quota. 
Bossi ha ragione quando afferma che parlar male della Kyenge finisce per rafforzare un ministro obiettivamente modesto ed abbastanza inutile, ma forse non capisce che Salvini usa la Kyenge per darsi visibilità. 
Insomma, un effetto sinergico, la Lega rafforza la Kyenge, e la Kyenge, certo non per propria scelta, rischia di rafforzare la Lega.

Ora, se è fuori di dubbio che la Kyenge risulti protagonista della faccenda suo malgrado, ed in questo senso ne sia oggettivamente vittima, così non si può dire del suo partito e del governo di cui fa parte. Già noto come i giornalisti più schierati da quella parte si affrettino a correre al fianco del ministro inveiendo contro la lega di Salvini, e così gli italiani potranno dimenticare per qualche giorno le questioni politiche vitali che stanno sul tappeto per occuparsi del tasso di razzismo della lega. 

Questo governo è nato con l'unico scopo di prolungare la legislatura e permettere a Napolitano di riformare le istituzioni, Letta o un altro era del tutto irrilevante, come irrilevante continua ad essere il personale contributo del premier ai provvedimenti presi nel periodo del suo premierato. 
Devono avergli detto che gli lasciavano solo la libertà di definire qualche componente secondario del suo governo, ed egli lo ha fatto al peggio possibile, il che purtroppo coincide con l'assecondare il costume prevalente.

Mi chiedo come una persona minimamente ragionevole potesse nominare una ministra solo in omaggio al colore della sua pelle ed un'altra solo in omaggio ai suoi successi sportivi. Quest'ultima si è (fortunatamente) dimessa, l'altra invece invade le prime pagine dei giornali perchè presa artatamente di mira dai leghisti che trovano un modo contorto e molto proficuo di alimentare il razzismo del loro potenziale elettorato e prolungare l'esistenza del loro partito, mentre d'altra parte si è finalmente trovato un motivo che giustifica l'esistenza del governo (non darla vinta ai razzisti).

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