Solo due giorni fa, sottolineavo l'importanza di due importanti scadenze programamte per ieri, come elementi fondamentali per capire dove andiamo a parare. Le cose sono poi andate oltre le mie previsioni, i due eventi che richiamavo, hanno avuto un esito così netto ed inequivocabile, da risultare estremamente utili ed informativi, e sarà bene occuparsene con un certo dettaglio.
Mi riferisco al discorso di insediamento di Napolitano da una parte, e dei risultati delle elezioni regionali in Friuli dall'altra.
Qui, affronterò il tema dei risultati elettorali, rinviando a un prossimo post il commento alal seduta di insediamento di Napolitano...
Il risultato elettorale è a mio parere clamoroso. Da una parte, non abbiamo osservato la pur attesa frana del PD che ha tenuto almeno in percentuale, vincendo le elezioni con la Serracchiani, dall'altra abbiamo invece assistito ad una vera e propria frana del M5S che in percentuale perde rispetto alle recenti politiche ben l'8,5%, ed in valore assoluto, a causa dell'altissima percentuale di astensione, molto di più.
In un recente post, rispetto alal tattica del M5S, proponevo la metafora del pugile che pretendesse di combattere standonese fermo e dinchiodato al suolo, e dicevo che non vedevo come potesse mai il M5S, standonese fermo sulle proprie posizioni senza tentare di fare accordi con le altre forze politiche, ottenere i risultati che si riprometteva. Di fronte ad un pugile immobile sulle proprie gambe, uno che è libero di saltellargli attorno, finisce per beccarlo e stenderlo al tappeto. Abbiamo pure l'esempio storico di Cassius Clay, forse il più grande pugile mai esistito, che deve il suo straordinario successo proprio alla sua straordinaria mobilità sulle gambe, assolutamente eccezionale per un pugile della sua stazza.
In effetti, Grillo ha sempre sostenuto che l'obiettivo non consisteva nel conseguimento di singoli obiettivi programamtici, ma che vi era una precisa strategia consistente nel logorare gli altri partiti: i fatti invece mostrano che è proprio il M5S che si è logorato per primo.
Cosa hanno in sostanza fatto i friulani? Piuttosto che votare Grillo, hanno preferito non andare a votare, e non mi pare che si possa dare loro torto, se l'azione politica centrale è quella di distruggere gli altri partiti tentando di farli marcire nelle loro stesse contraddizioni, anche l'astensione va bene, questo lento logoramento non è un compito adeguato a valere un consenso, che tutto si incanchenistra come deve, da elettore io mene sto tranquillamente alal finestra ad osservare. Da questo punto di vista, trovo estremamente razionale il comportamento elettorale dei friulani in questa occasione. Che poi la frana dei voti del PD a livello percentualke tenga, è dovuto alla stessa causa, chi non se la sentiva di astenersi non trovava offerte politiche meno peggiori della Serracchiani, tutto qui, non è che il popolo abbia assolto il PD, questo non lo credo, si è solo trattato di una gara tra zoppi, chi zoppicava di meno ha vinto.
Il dato della frana elettorale del M5S ha effetti clamorosi sulla situazione politica, ma ne parlerò assieme agli altri aspetti connessi all'altro importante evento di ieri.
si è solo trattato di una gara tra zoppi, chi zoppicava di meno ha vinto
RispondiEliminaInfatti, si è solo trattato di una campagna elettorale dove si è giocato alla riduzione del danno elettorale per il proprio partito. Fermo restando che il M5S ha completamente annullato la sua forza propulsiva non giocando fino in fondo la propria partita politica.
Ad ogni modo, il PD perde consensi, seppur meno degli altri. E altresì la Serracchiani non è affatto nuova, ma ha un'idea della sintesi politica rossouniana e antidemocratica, nel senso della capacità di coniugare il fare politico (il fare della polis) con il senso della comunità (che non è comunione... e liberazione).
I friuliani sono caduti dalla padella alla brace, ed il PD continuerà a pensare che cambiando sempre più rapidamente i propri leader fantocci terrà il proprio consenso elettorale, mentre invece quello che si sta sempre meglio definendo è una deriva ideologica culturale ed irresponsabile dell'operatività politica. Di cui spero noi tutti di non pagarne a breve le conseguenze.
Una forza politica si presenta per la prima volta, prende il 20% dei voti ed ha finito (finito)la sua forza propulsiva? Quelli che hanno preso meno come si devono sentire?
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