venerdì 2 marzo 2012

UN RINGRAZIAMENTO NON CONVENZIONALE A LUCIO DALLA

Si può esprimere un'opinione franca anche al cospetto della morte? Io credo che sia possibile, ma dirò anche che sia necessario. 
Così, anch'io dirò grazie a Lucio Dalla per le emozioni che ha suscitato in me con le sue canzoni, ma vorrei aggiungere un commento, che è poi una citazione da uno dei blog che frequento: 

"Aveva iniziato con 3 marzo '43, è finito - vent'anni fa - con attenti al lupo. Agli inizi portava un basco, all'ultimo Sanremo un parrucchino. E' stato un'allegoria della sinistra"

Aggiungerei che come certi vecchi politici, non ha voluto e saputo abbandonare la scena quando forse aveva finito di avere qualcosa ancora da dire, e purtroppo mi pare proprio una caratteristica della mia generazione, ed anche questa mi pare una questione epocale.

11 commenti:

  1. Ciao Vincenzo, per qualche tempo, anch'io ho pensato questo di Lucio Dalla.
    Ma forse non è andata proprio così. Se ti va, leggi l'articolo che ho appena copiato sul mio blog.
    ciao:)
    Lara

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  2. post condivisibile..tranne una cosa..per quel che mi riguarda è finito molto ma molto prima..diciamo dopo come è profondo il mare...

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  3. Non concordo nel paragonare un artista con un politico, il primo lo fa per sentimento (in linea di massima ovviamente) il secondo per professione. Io credo che qualsiasi artista debba smettere quando non ha più nulla da dire, ma questo lo può decidere solo lui.
    Mi sembra riduttivo paragonarlo a una allegoria della sinistra...
    Ciao

    Lorenzo

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  4. 4 marzo '43, lo sapevano anche i sassi che la data era il 4 marzo, non 3 marzo, non 2 marzo, 4 marzo, lo sapevano tutti tranne quello da cui hai preso la citazione. Chissà quante altre cose non sapeva.

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  5. @Lara
    E' un piacere risentirti. Sono stato sul tuo post, ma come vedi, il mio è una specie di aforisma, non vuole certo essere un giudizio articolato ed esauriente.

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  6. @brazzz
    Non credo che la pensiate diversamente, "Attenti al lupo" ha una valore simbolico di apparente negazione della propria esperienza musicale precedente, ma certo Dalla non c'è arrivato di colpo.

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  7. @Lorenzo
    Certamente che non si può assimilare il musicale e il politico, ma proprio per questo si parla di allegoria.
    Si potrebbe dire con queste altre parole.
    Cosa è successo alla sinistra di una volta se pure le migliori persone, tipo Lucio Dalla, ha rinnegato il suo approccio musicale passando alla facile orecchiabilità, magari con donne usate a scopo coreografico?
    Infine, certamente che ognuno decide quando non ha più nulla da dire, ma allo stesso modo ognuno di noi ha diritto a dare il proprio personale giudizio su dei personaggi pubblici come una popstar con tutta evidenza è.

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  8. @Rouge
    Stavolta ti sei sentito colpito nel profondo, vista la tua reazione spropositata ad un errore di data.
    Mi chiedo se non v'è qualcosa di sbagliato in questa società se esprimere opinioni su una popstar può causare di queste reazioni :)

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  9. Sinceramente? Sì, mi ha infastidito. L'errore di data che può pure essere un refuso, ma uno i post magari può rileggerli prima di pubblicarli, denota superficialità. Magari non tua, ma tu la rilanci, e dunque la fai tua. L'accostamento politico è del tutto arbitrario. Dalla non ha mai professato apertamente le sue idee politiche, al contrario di altri suoi colleghi, anzi si è sempre dimostrata una persona libera da dogmatismi. Trovarci parallelismi la trovo una forzatura.
    Partire dicendo "grazie per le emozioni che hai suscitato in me", e poi dire come avete detto tu e l'autore del post che però era meglio si fosse fermato, perché non ha più saputo raggiungere quelle vette espressive (opinabile, di cose ne ha fatte molte dopo e varie), e tralasciamo il richiamo ironico al parrucchino, beh lo trovo un tantino cinico. Un cinismo che di fronte alla morte di una persona dovrebbe fermarsi, oltretutto di fronte alla morte di una persona che ha dato tantissimo alla musica italiana e non mi risulta abbia mai fatto del male a qualcuno.
    C'è qualcosa di sbagliato in questa società Vincenzo, hai ragione, ma bisognerebbe riflettere su cosa. La mia reazione o le vostre considerazioni?
    Bom, chiusa qua.

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  10. Faccio mie le considerazioni di Rouge.

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  11. Rouge, io ho scritto ciò che penso, la musica di Dalla mi ha dato emozioni e l'ho scritto, ma nella mia vita mi sono sempre posto il dovere di tentare sempre di prescindere dagli aspetti emozionali per uno sguardo critico a tutto tondo, l'unico atteggiamento che ci possa fare vedere ciò che magari abbiamo di fronte, eppure non vediamo.
    Sono abbastanza stufo delle retoriche davanti alla morte, come se questa potesse cambiare le cose per i vivi (ma neanche per i morti in verità).
    Allo stesso modo, sono stufo della attenzione spasmodica che le canzonette, che in fondo questo sono, esercita soprattutto nelle generazioni più giovani.
    In fondo, ciò dimostra che non siamo seri, siamo pronti a confrontarci sul piano politico anche col peggiore sfascistaccio, accettando ad esempio le più vergognose sperequazioni economiche, ma guai a toccarci il nostro cantante preferito, io lo trovo davvero grave.

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