sabato 24 marzo 2012

ARTICOLO 18 E BARZELLETTE

Adesso la Fornero, con l'avallo dell'intero governo, ha deciso di darsi alle barzellette. 
Non so se è chiaro per tutti, ma il nuovo testo dell'articolo 18 prevede una tipologia di licenziamento, quello economico, che non prevede il reintegro nel posto di lavoro neanche quando  si dimostrasse che la motivazione addotta era palesemente falsa. 
Mi chiedo adesso perchè mai un datore di lavoro dovrebbe chiedere il licenziamento per un motivo differente. 
Cara Fornero, mi ascolti, sia almeno sincera e non racconti barzellette: visto che esiste una via non soggetta ad alcuna verifica che permette di licenziare senza possiiblità di revisione del provvedimento, evitate di parlare di altre tipologie di licenziamento, perchè nessuno sarà così stupido da utilizzare una via che gli porrebbe ben più problemi.
Sarebbe così almeno evidente a tutti che si adotta una normativa che permette liberamente di licenziare chi si vuole, nella situazione peggiore versando al lavoratore un risarcimento.

2 commenti:

  1. Basta aggiungere che: il datore di lavoro che ha licenziato per motivi economici, nel caso assumesse qualcuno nei cinque anni successivi deve comunicare l'intenzione al lavoratore licenziato e reintegrare obbligatoriamente il lavoratore licenziato qualora questi ne faccia richiesta. Visto che il motivo era solo economico non ci sono problemi.

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  2. Francesco, però penso che anche se davvero ci fosse la contrazione di un posto di lavoro, e cioè non si procedesse a nuove assunzioni, potrebbe in ogni caso essere discriminatorio, e cioè utilizzato per licenziare quello specifico lavoratore, mentre dovrebbe essere dimostrato che è proprio quella specifica mansione che è diventata superflua.

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