Dice Napolitano: Basta con i giovani precari e sfruttati: il pensiero del presidente
della Repubblica va in primo luogo alle ultime generazioni, "sulle quali
grava già un debito pubblico che tende a diventare un fardello
insopportabile". E che devono poter accedere al mercato del lavoro in
modo da non essere penalizzate "da ingiustificate precarietà o da forme
inammissibili di sfruttamento".
Aggiungo io: da oggi solo anziani precari e sfruttati (o magari direttamente esodati, non saprei...)
Eppoi, tutto si tiene logicamente, costringo i sessanta-cinquenni a restare ancora al lavoro, così sai che opportunità di occupazione per i più giovani...
Certo che non c'è rimasta che l'ironia in questo paese, perchè di conseguenzialità logiche difettiamo tanto...
Può essere divertente come battuta anche il continuo battere il tasto sulle riforme che si devono fare, perché lo dobbiamo ai giovani. In un Paese col più basso indice di natalità del mondo!
RispondiEliminaChe sia per questo che tutte le nostre politiche giovanili iniziano sempre da una bella riforma delle pensioni?
a me pare che il debito pubblichi gravi sui genitori di quei poveri precari anzi i giovani precari, loro malgrado, gravano sulle spalle degli anziani genitori, io per fortuna ne ho una sistemata ma guarda caso in giro per il mondo, ora è in america, ma per gli altri due tremo e mi viene l'orticaria!!!!
RispondiEliminaOrmai siamo al punto che il solo fatto di essere precari è da considerarsi comunque una fortuna, perchè significa che una sorta di lavoro ce l'hai. Insomma tantissimi giovani aspirano ad essere "almeno" precari! E' ciò che io ho vissuto qualche anno fa con mio figlio, pregavo che in qualche modo riuscisse ad entrare nel mondo del lavoro, pur da precario e ovviamente sfruttato! E così è stato, e considero letteralmente un miracolo il fatto che l'anno scorso abbia ottenuto il contratto a tempo indeterminato. Con i tempi che corrono, menomale che di figli ne ho uno solo!
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