Gli ultimi giorni di cronaca parlamentare sono per larga parte dedicati alle intemperanze dei parlamentari leghisti. Essi non perdono occasione per inscenare buffonate di ogni tipo in quelle aule che si vorrebbe austere.
Se i comportamenti nella sede dell’attività legislativa servissero a portare anche lì ciò che avviene nella società e nelle piazze, questa sarebbe un’attività benemerita, ma la cosa che rende il tutto osceno è che questi parlamentari recitano un penoso soggetto che serva a prendere in giro la parte più credulona del loro elettorato.
E’ vero, in questi anni l’elettorato leghista si è bevuto di tutto, e si sa che chi vota Lega in genere non brilla per cultura e per acume mentale. Mi chiedo però fino a che punto questi continueranno a seguire siffatti rappresentanti, accettandone i comportamenti che si possono spiegare soltanto in termini di vantaggi personali, dell possibilità cioè di continuare ad avere una carriera politica così ben remunerata. Possibile che ci sia qualcuno disposto a credere allo sdegno per i sacrifici imposti agli Italiani da quelli stessi che dagli scranni governativi assentivano senza battere ciglio a tutte le imposizioni avanzate dal sodale Tremonti? Cosa avrà mai fatto Monti di così diverso dal duo di separati in casa Tremonti – Berlusconi? Come si può giudicare la determinazione di consentire alle richieste della magistratura nei confronti di parlamentari indagati, dopo avere salvato vari personaggi solo qualche mese fa? E’ possibile esibire tale evidenza di incoerenza ed essere ancora votati e magari financo acclamati?
Io non lo credo, non credo almeno che possano essere tanti così creduloni da dare ancora credito alla banda Bossi che sistema i propri familiari mostrando già col proprio personale esempio di che tempra morale sia fatto.
Il punto però che volevo affrontare riguarda il comportamento in generale dei parlamentari, di cui quelli leghisti costituiscono soltanto una specifica tipologia. Mi pare che sia assolutamente necessario rimarcare come ci troviamo ad avere a che fare con un parlamento pessimo nella sua composizione, probabilmente il peggiore nella storia della repubblica.
In un precedente post, affrontavo il problema di come la democrazia si sostanzi nel dibattito politico tra forze differenti, ognuna caratterizzata da una sua specifica ipotesi dell’interesse generale. Questa deve necessariamente essere la base da cui partire, che cioè la dialettica parlamentare derivi da opinioni e non da interessi differenti. Per questo, ritengo inaccettabile la pretesa del PD di configurarsi come il partito dell’interesse generale visto come se fosse univocamente definibile e non oggetto di dibattito.
Ebbene, le evidenze delle cronache parlamentari sono di tutt’altro tipo, ci mostrano come i singoli parlamentari non facciano più neanche mistero di pensare al proprio specifico tornaconto. Tutte le vicende legate al voto del 14 dicembre 2010 e fino ai nostri giorni, mostrano come si sia inscenata in quelle aule una compravendita di voti, del tutto incompatibile col ruolo che i parlamentari dovrebbero svolgere.
Si può dissentire sul merito dei singoli atti ed accettarli comunque come espressione dell’opinione opposta di una maggioranza, si può e si deve accettare di costituire una minoranza piegata dalle dure leggi della democrazia, ma non si può e non si deve accettare che un parlamento si comporti come un organismo costituito da un certo numero di soggetti che pensano prevalentemente al proprio personale interesse.
Quando questo si configura, quel parlamento diventa indegno delle sue funzioni e i singoli parlamentari diventano responsabili di tradimento del loro mandato e della loro nazione, e penso che noi cittadini più attenti di altri dovremmo essere vigili affinché essi rispondano del loro tradimento, e che tutto non ricada nell’oblio che tutto assolve.
Questo compito è particolarmente importante in una società in cui lo stesso settore dell’informazione è parte del problema, anch’esso preoccupato di difendere degli interessi particolari, fossero anche costituiti dall’esigenza di maggiori tirature, e quindi qualcuno dovrà ad esso supplire.
Il parlamento sta nella maggior parte dei suoi membri tradendo il popolo italiano, anche nella forma della deresponsabilizzazione e dell’affidamento a soggetti chiamati come esperti a sostituirsi agli eletti, e a suo tempo di questo dovrà rispondere con modalità ancora indefinibili, ma vorrei che ci fosse in tanti miei concittadini la volontà di non dimenticare quale sfascio questi abbiano causato coi loro comportamenti volgarmente guidati soltanto dalla personale avidità.
Non è forse questo Parlamento, il peggiore in asssoluto, a parte il ventennio, l'esito di siffatta base di elettori?
RispondiEliminaNo, francamente non lo credo. Penso che ciò che davvero manca è l'alternativa, che la gente segue se la via viene mostrata chiaramente.
RispondiEliminaPer me, rimane un problema fondamentale di classe dirigente, non credo che dovremmo addebitare tutto al popolo bue, siamo noi che l'abbiamo permesso, non facendo abbastanza per evitarlo.
E chi dimentica! Io rimango esterrefatta nel vedere quotidianamente con che faccia tosta, senza alcun ritegno, i nostri parlamentari pensino solo a mantenere i propri privilegi e sono sempre più disgustata della qualità umana e culturale di chi siede su quegli scranni! Sai come ha giustificato Crosetto la presenza di tutta quella marmaglia in Parlamento? Che è giusto che in Parlamento seggano rappresentanti di tutte le fasce culturali e sociali, quindi anche dei cafoni e degli ignoranti! Io che non sono certo classista, non chiedo di certo che un parlamentare provenga da una famiglia altolocata ( anzi ammiro chi si è costruito nella vita con le sue sole forze), né che abbia studiato alla Bocconi o alla Sorbonne, però vorrei che innanzitutto fosse una persona perbene e dai modi civili, e poi che il livello culturale fosse adeguato alla grande responsabilità di chi ha in mano le sorti di un Paese! Insomma dovrebbe sedere in Parlamento il meglio ( e per meglio intendo dire dal punto di vista morale, culturale e professionale) della società italiana, invece ci troviamo alla presenza di un gran numero di lestofanti, tamarri, ignoranti, per cui penso che l'Italia sia molto migliore di chi ci rappresenta!
RispondiElimina@Ornella
RispondiEliminaIl parlamento deve rappresentare l'universo delle opinioni politiche (cosa che non fa adeguatamente), e non la pluralità dei comportamenti criminosi che ci sono nella società. Crosetto dice solo ciò che gli permettono le sue facoltà mentali.