sabato 4 dicembre 2010

LE NEBBIE DELLA SITUAZIONE POLITICA

Dopo la presentazione della mozione di sfiducia da parte del sedicente “terzo polo”, pare che ciò che accadrà alla Camera il 14 dicembre sia scontato, il governo Berlusconi sarà sfiduciato. In realtà, anche qui è ancora possibile una situazione alternativa, le dimissioni spontanee di Berlusconi prima di quella data, ma se dobbiamo minimamente credere alle sue dichiarazioni, questa ipotesi non dovrebbe verificarsi: realisticamente, al premier conviene arrivare alle elezioni facendo ricadere su Fini e gli altri la responsabilità della fine della legislatura. Il fatto è che l’indizione di elezioni subito, diciamo a marzo, è tutt’altro che scontata. Anzi, davvero tutto ciò che avverrà dal 15 dicembre in poi è avvolto nel mistero più fitto, perché i giochi e le dinamiche che si scateneranno a quel punto saranno tante e divergenti tra loro.

In questo quadro, si inserisce la sibillina dichiarazione di Fini che il Capo dello Stato a quel punto sa bene cosa fare, dichiarazione che lascia aperta l’ipotesi che quel che Napolitano farà lo sa anche lo stesso Fini. Circola ad esempio l’ipotesi di un governo a guida Gianni Letta, inusualmente loquace in questi ultimi giorni, negli stessi in cui si moltiplicano le voci di un suo coinvolgimento in inchieste da parte della Magistratura. Il punto è che Letta non è solo un fedelissimo di Berlusconi, è anche l’interlocutore privilegiato col Vaticano, è anche un autorevole esponente di quel mondo finanziario-cattolico a cui appartengono tra gli altri sia Casini che il banchiere Geronzi. A me pare quindi, che, come sovente avviene in Italia, le mosse politiche potrebbero trovare la loro vera spiegazione in interessi strettamente personali, quello, che avanzo a puro titolo di ipotesi, di un gruppo di potere romano a salvare il proprio culo, scusate il termine, da inchieste giudiziarie. Dal punto di vista strettamente politico, come si potrebbe infatti spiegare che Casini e Fini vogliano concedere a Letta, che ha condiviso sino in fondo tutte le scelte del presente governo costituendone anzi come sottosegretario alla Presidenza un perno fondamentale, ciò che rifiutano oggi a Berlusconi?

Nel frattempo, sempre più incomprensibile appare l’atteggiamento passivo del PD, ormai rassegnato a fare la ruota di scorta del terzo polo, limitando cioè il proprio ruolo a supportare eventuali iniziative che gli altri prenderanno per proprio conto e in piena autonomia. In qualche modo, sin dall’inizio si è andata a predeterminare questa situazione, nel momento in cui il PD, di fronte ai conflitti interni alla maggioranza ha scelto di mettersi dall parte di Fini, invece di mantenere un atteggiamento autonomo di aperta critica dell’intera maggioranza, e non solo della componente berlusconiana. E tutto ciò in nome dell’antiberlusconismo, ormai l’unica parola d’ordine in grado di evitare la disgregazione dello stesso PD, in preda sin dalla sua fondazione di un vuoto pneumatico di idee forti. E’ chiaro che Bersani e i suoi accoliti hanno una fifa boia delle elezioni, ma prima ancora delle primarie, in cui un successo Vendola si prospetta sempre più probabile. Anch’essi in fondo stanno pensando a salvare il proprio culo piuttosto che quello degli Italiani. E con questa religione del pensare a sé stessi, l’Italia precipita sempre più a fondo nel proprio progressivo degrado

Andrà così, il Capo dello Stato concederà il famoso governo tecnico, ma questo si arenerà in liti interne senza fine, incapace di definire una nuova legge elettorale, incapace di trovare un accordo su qualcosa, e alla fine accollandosi il malcontento per la crisi economica sempre più profonda: tanto, gli italiani dimenticheranno presto le responsabilità di Berlusconi, Bossi e Tremonti. I risultati elettorali potrebbero così sorprendentemente rimettere in sella un Berlusconi decotto, anzi stracotto, ma sempre più digeribile di questi tartufi inciucioni.

9 commenti:

  1. Credo che anche B. sia diventato indigesto, più degli inciucioni come li definisci, e che questa volta sia davvero la volta buona per levarselo di torno. Che siano meglio è tutto da vedere, certo, ma peggio onestamente non credo si possa esserlo. Almeno ci eviteremo lo sputtanamento internazionale tutto a causa di un essere impresentabile.

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  2. Caro Vincenzo, forse un governo tecnico stavolta funzionerà,perchè ci vuole un pò di ordine e solo gli esperti lo possono fare.
    Oltretutto chi potrebbe guidare l'Italia adesso che siamo sputtanati diplomaticamente, socialmente, economicamente se non un colletto bianco?
    Non vedo alternative e credo che prima del baratro qualcosa si possa fare, se si avrà la coscienza di farlo come dicono ( Fini, Casini, Di Pietro, Vendola e Veltroni per esempio) con serietà e competenza.
    Un cordiale saluto
    Alessia

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  3. Io spero, eccome, che il 15 Berlusconi venga sfiduciato, ma temo che ciò non avvenga perchè B. ne sa una più del diavolo e col potere economico che ha.......Comunque chiunque eventualmente dovesse sostituirlo non potrà essere pericoloso per l'Italia quanto lui, o perlomeno non potrebbe avere i mezzi per imbambolare gli italiani, quindi potrebbe essere facilmente removibile.

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  4. Forse c'è un equivoco. Io non dico che questi siano peggio di Berlusconi, ma che rischiano di apparire agli elettori peggiori, e proprio a seguito del tanto invocato governo tecnico o come lo si voglia chiamare. Non si tratta qui certo di una violazione della costituzione o di una presunta volontà popolare, ma piuttosto del fatto che questo governo danneggerà proprio chi lo sosterrà. Lo dico sulla base del fatto che proprio in questi giorni sembra crollare il sistema Italia, costituito dal ruolo di ammortizzatore delle famiglie. Insomma, è pressochè certo che bisognerà pensare a nuove e più pesanti tassazioni: essere protagonista di cotanti provvedimenti non credo che possa pagare elettoralmente.
    Per quanto attiene legge elettorale e legge sul conflitto di interessi, non vedo alcuna convergenza, neanche una vaga bozza attorno a cui si sia coagulata un'aggregazione. Non è allora lecito dubitare della possibilità di determinare una maggioranza parlamentare sufficiente ad approvarli?
    Rimango pertanto dell'opinione che sia preferibile per la sinistra in questa situazione andare subito alle elezioni, denunciando l'harakiri della destra, la sua incapacità ad affrontare i problemi del paese.

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  5. Le parole d'ordine della lega sono da 20 anni ognuno pensi al proprio orticello (ai cazzi suoi a casa propria)
    Le parole d'ordine del berlusca sono da 20 contro lo stato contro le regole e la legalità in nome del ognuno (che ha soldi e potere) faccia i cazzi suoi
    Parole d'ordine che sono diventate nella maggioranza degli italiani "sentire" comune...
    Chiunque si proponga di uscire da questa disgregazione sociale... l'avrà dura, tecnico o non tecnico

    mirco

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  6. Secondo me, il berluska rimane.
    Ciao Vincenzo,
    Lara

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  7. Gli Italiani amano avere un referente carismatico. Sono come dei bimbetti. Allora mi dico: sono disposta a qualsiasi cosa perchè la gente si abitui a non amare più il loro idolo di carta. A poco a poco. Governo tecnico, o quant'altro, magari un patto col diavolo, ma via via B.

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  8. In linea di massima ti do ragione, ma pur di infrangere il regime attuale qualche patto con il diavolo lo farei anche.

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  9. ....e il nuovo che avanza nel PD, capace di risollevare le sorti della Sinistra, dovrebbe essere gente come Renzi che se ne va a cena ad Arcore da Berlusconi?! Ma Dio ce ne scampi e liberi!!! Ecco perchè non ci libereremo mai del berlusconismo!

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