venerdì 10 dicembre 2010

CASO WIKILEAKS: LA DEMOCRAZIA OPZIONALE

Non pensavo di doverlo mai fare, ma stavolta concordo totalmente con Putin: le grandi democrazie occidentali, quelle che ritengono di simboleggiare il trionfo del diritto, dello stato che si deve fermare di fronte all’autorità della legge, hanno scoperto il loro vero volto. L’episodio della cattura di Assange è un tipico esempio di ciò che Karl Schimtt chiamava lo stato d’emergenza. Schmitt sosteneva che per capire la vera natura del potere bisogna osservare non le situazioni ordinarie, ma quelle eccezionali, quelle in cui vengono meno i meccanismi statuali ordinari. La pubblicazione delle informazioni che gli USA raccoglievano dalle loro ambasciate nel mondo ha evidenziato quale realtà si nasconda sotto la veste formale delle diplomazie. Certo, in sé tutto questo non ci dice granché, non è fonte di informazione, l’aspetto sicuramente preponderante è costituito dall’atteggiamento di sostanziale disprezzo e sospetto in cui opera la segreteria di stato USA. Magari lo sapevamo che il bambino rubava la marmellata, ma certo coglierlo sul fatto, con le mani e la bocca sporca da’ un’evidenza, una certezza che mette certamente in crisi l’amministrazione USA. Del resto, anche ai paesi vittima di queste comunicazioni si viene a propagare quest’ondata di discredito, anche per loro le malefatte in gran parte già note ricevono oggi una forma di ufficializzazione.

Tutto questo crea un clima di emergenza, ed ecco che i capi di diplomazie di tutto il mondo alzano la voce, e alcuni di loro non nascondono che bisogna dare una lezione esemplare a Wikileaks ed al fondatore Assange. Così infine, un mandato di cattura viene emesso nei confronti di Assange a Londra e questi viene arrestato dopo essersi consegnato volontariamente a Scotland Yard. L’accusa è assolutamente ridicola, e proviene dalla Svezia dove in un suo recente soggiorno ha avuto un rapporto sessuale con due ragazze consenzienti, rifiutando però di usare il condom. Ora, è evidente la pretestuosità dell’accusa, tanto da fare venire il sospetto che qualcuno ce le mandò nel letto di Assange. Ora, io non credo che si troveranno giudici svedesi disposti a pronunciare una sentenza che soddisfi la vendetta USA, e credo che Assange non se ne preoccupi troppo. Più interessante è che il solito Frattini, distintosi sinora quale ministro fantasma, nel senso che anche senza di lui le cose sarebbero andate avanti lo stesso, fa dichiarazioni che esplicitamente incitano ad attaccare Assange, ma non si capisce di quale reato dovrebbe rispondere.

Insomma, io non sono certo un fan di Assange, che probabilmente è solo un furbetto che si arricchisce con la sua organizzazione, ma ciò non toglie che il comportamento dei vari governi occidentali stia aldisotto del livello della decenza.

10 commenti:

  1. Vincè, ma tu davvero ci credi a questa storia di Wikileaks? Suvvia.

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  2. In che senso scusa? Potresti esplicitare? Che esista il sito wikileaks, ci credo, che abbia pubblicato della roba proveniente da archivi della segreteria di stato USA anche, sarebbe stato troppo faticoso scrivere da sè tutta questa roba, a cosa non dovrei credere, mi pare tutto abbastanza lineare...

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  3. Esiste anche il sito babbonatale.it ma non per questo babbo natale è chi dice di essere. Oppure esisteva l'H1N1, ma non per questo era ciò che si voleva far credere.
    Notizie riservate date in pasto a giornali mainstream? Andiamo, dai.

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  4. Facciamo così, ammettiamo che sia tutta una montatura, ma non capisco ancora la natura di questa montatura, con quali modalità organizzata e con quali finalità. Qui si parla di montagne di pagine che per essere scritte con un minimo di verosimiglianza avrebbero richiesto uno sforzo immane: e tutto questo pewr mettere su un grande inganno? Non risparmiare le parole, facci capire qual è il quadro complessivo di questa da te immaginata grande impostura, io proprio non riesco ad immaginarla. A me pare banalmente un piano forse da parte di qualche sostenitore della passata amministrazione per gettare fango sulla Clinton e sullo stesso Obama, e questa operazione era possibile da attuare, addirittura abbastanza facilmente, perchè a tutta questa roba potevano accedere un numero enorme di funzionari, era riservata, ma non realmente segreta.
    Forse a volte immaginiamo che il potere sia più intelligente di quanto non sia, potremmo dire che il potere, come il male, può essere assai banale.

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  5. Se é un gioco delle parti, é anche in gran parte scappato di mano a qualcuno. E per l'Italia, ammesso e non concesso che i poteri forti americani intendano dare - come sostengono alcuni soliti "ben informati" - il ben servito all'attuale regime, ebbene se ciò accadesse sarebbe oggettivamente un vantaggio per il Paese.

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  6. Quoto sinceramente la tua conclusione. E' vero anch'io ho pensato che Putin avesse detto una verità davvero lampante. Concordo come ben sai anche su Assange che, al momento, rivelazioni poi così sconvolgenti non ha fatto.

    Forse l'unico vero merito che ha, é quello di aver ricordato al mondo che con l'informatica se si sé bravi, preparati e sufficientemente organizzati, Davide (ossia la gente comune) può mettere in scacco Golia (ossia anche i Governi più forti)

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  7. Ricordi il detto "Si fa ma non si dice...."? Ecco ciò che pretendono i democratici dei vari paesi, sostenitori della "libertà"! E a casa nostra noi abbiamo il campione mondiale di simile atteggiamento, ecco l'uscita del suo umile servo Frattini!
    Riguardo a Putin, certe considerazione fatte dalla sua bocca suonano davvero quale ironia fuori posto, perchè sappiamo bene che lui preferisce che nel suo Paese i giornalisti vengano fatti fuori ben prima che possano mettere in rete qualcosa!

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  8. Non so niente della natura della montatura e di chi c'è dietro, e manco mi interessa. Io credo semplicemente che se fosse stato un reale pericolo per i disegni Usa di Wikileaks e del suo molto fotogenico fondatore (particolare importante) ne avremmo sentito parlare davvero molto poco.
    Server in rifugi antiatomici? Ma manco fossimo in 007! Almeno quell'altro lo cercavano nella grotte afghane, era già più verosimile!

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  9. @Rouge
    Che, almeno finora, di davvero segreto non ci sia nulla, è un fatto. Da ciò non credo se ne debba fare discendere necessariamente che Assange è d'accordo con la Clinton o con la CIA. Io non lo credo, perchè mi pare che lo sputtanamento di un po' tutta l'amministrazione Obama ci sta tutto, per questo lo ritengo in ogni caso un atto a loro ostile. La loro reazione è rabbiosa e contraddice platealmente i principi della società aperta di Popper, a cui i sistemi liberaldemocratici si richiamano. Ecco, questo è ciò che io volevo sottolineare.

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  10. La reazione "rabbiosa" da parte di Usa e alleati finisce per legittimare il sito e gli dà patente di attendibilità. Fosse realmente pericoloso ci si sarebbe comportati diversamente. Poi non si capisce quale sputtanamento, è naturale che le ambasciate stilino rapporti sui paesi in cui operano, è naturale che i servizi si occupino di personaggi noti e meno noti. Altrimenti scusa che ci stanno a fare? Inoltre le notizie divulgate sono veramente ridicole, producendo un danno calcolato e minimo (è un po' come il nostro berlusca che preferisce che di lui si parli di festini e mignotte piuttosto che di mafia ed altro), a parte qualcuna ovviamente, ed è in quelle (non mi chiedere quali che non lo so) che bisogna andare a cercare il filo di tutto quanto.
    Riguardo ai principi liberaldemocratici a parole chiunque può dire di ispirarsi ai più nobili principi, anzi è normale e naturale farlo, nella pratica (governare) è tutta un'altra cosa, e dei principi come sai ci fanno la birra.

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