giovedì 14 gennaio 2010

RUBRICA SETTIMANALE DI POLITICA INTERNA: N. 22

E dunque siamo già in piena campagna elettorale per le regionali. Un appuntamento che appare cruciale, visto che dovrebbe trattarsi dell’ultima consultazione a carattere nazionale fino alle prossime politiche che, in mancanza di novità, che ci auguriamo in tanti faticando a sperarci, si terranno nel lontano 2013. A dare il via alla campagna elettorale, ha provveduto lo stesso premier, lanciando il piano riforme. Come sempre, il signor B. si mostra padrone dei meccanismi di comunicazione, col solito giochetto a cui, a quanto pare, gli Italiani non smettono di abboccare, dell’effetto annuncio e della successiva pronta smentita. Le regolette sono sempre le stesse e perfino banali, già nelle pubblicità commerciali si usano tecniche molto più sofisticate:

- il messaggio iniziale deve essere forte e composto da pochi concetti semplici e facilmente comprensibile, anche da parte di un uditorio poco istruito. Parole come “amore”, “libertà”, “riforma” non deludono mai: semmai, qualche variazione non nuoce, come sostituire libertà con libertatem (l’accusativo latino).

- il proposito sbandierato a pieni polmoni nel messaggio iniziale non ha ovviamente alcuna pretesa di essere effettivamente attuato. Ha una duplice funzione: oltre che attirare facili attenzioni nell’elettorato, quello di tastare le reazioni degli interlocutori in senso lato, includendo quindi quelli istituzionali, quelli politici interni alla stessa maggioranza, quelli della stampa avversaria.

- considerato il tono delle reazioni ricevute, si smentisce il messaggio iniziale, e qui, proprio sulla smentita, il signor B. è un vero professionista nel padroneggiare un insieme coordinato di strumenti. Si va così dalla violazione dell’evidenza (la cosiddetta tattica del traditore nel rapporto coniugale: negare anche di fronte ad evidenza palese), all’ambiguità semantica dei termini utilizzati, al dare la colpa agli avversari su cui si chiede la vendetta degli elettori, all’invocazione dell’emergenza (quella usata stavolta a proposito della cosiddetta riforma fiscale: colpa della crisi che un destino cinico e baro ci ha messo contro).

Poco conta che della crisi qualcosa dovrebbe aver sentito anche lui (non l’avranno ancora informato che è scoppiata una crisi finanziaria nell’autunno del 2008?), il nostro, con la miglior faccia di bronzo esistente sulla terra, con il codazzo di collaboratori che con maggior o minor fortuna riescono ad imitarlo, proseguono nella loro tattica del famoso “clan degli smentitori”, con cui li farei passare alla storia.

Il PD, il maggior partito di opposizione a tuttoggi, nello stesso tempo sembra traballare vistosamente. In Lazio, il tempismo perfetto della Bonino li ha costretti a subirne le scelte, in Umbria c’è in corso una furibonda lite interna, in Puglia la tracotanza inefficiente del solito baffino D’Alema ha creato un vero disastro, negando fino a due giorni fa quello che oggi sembra di dovere dare: le primarie. Fortuna per la sinistra che pare che anche a destra non riescono proprio neanche loro a mettersi d’accordo.

Altrove, sembra che la nuova linea del PD impersonata da Bersani, sia quella di inseguire ad ogni costo Casini e di chiudere ancora una volta ogni dialogo a sinistra con quel poco di sopravvissuto al disastro elettorale del 2008.

Direi che, anche sulla base di queste considerazioni, non sia possibile avere una prospettiva positiva neanche verso queste elezioni, ma la campagna elettorale sarà ancora lunga e le candidature non sono state ancora definite: bisognerà seguire con grande attenzione gli eventi.

9 commenti:

  1. non penso positivo neanche io, sono scoraggiata e persino la candidatura della bonino sembra solo uno specchietto per le allodole, senza nulla togliere ai meriti che le riconosco

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  2. Quel che resta della sinistra è inutilizzabile... una sinistra che vuole una alternativa al sistema capitalitico... che non vuole governare il presente ma il sole dell'avvenire... anche se va al governo (vedere Bertinotti nel primo governo Prodi, lo fa cadere subito... )
    La politica deve dare soluzioni ai problemi della gente non cambiare l'UOmo... tutti quelli che ci hanno provato hanno dato vita a dittature tremende... eccetera ECCETERA...

    MIRCO

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  3. Io sono proprio curiosa di vedere come va a finire in Campania....

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  4. Direi che l Bonino permette di distogliere l'attenzione dalle schifezze che succedono intorno (leggasi questione Vendola in Puglia ad es.)

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  5. @Zefirina
    Per mettere in difficoltà la sinistra, il nome della Bonino, tra l'altro in alternativa alla Polverini, è perfetta.

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  6. @Mirco
    Tu dici così, ma poprio il potere di oggi nella nostra società si basa su un condizionamento, perfino uno snaturamento dell'uomo. Se si guarda alla storia, si capisce che non esiste l'uomo vero, esiste l'uomo come storicamente determinato: stavolta, temo che non siamo d'accordo.

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  7. @Ornella
    Sì, ci sono più situazioni da seguire attentamente...

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  8. @Daniele
    Vedremo come si svilupperanno gli eventi, perchè le situazioni non mi sembrano per niente chiare.

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  9. è veramente incredibile come la maggioranza degli italiani non si renda conto dei tre passaggi che hai spiegato in merito alle montature messe su dal sig. b.
    o forse non è poi così incredibile, vista la sua abilità nel gettare fumo negli occhi?

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