Bene: così anche questo blog ha compiuto il suo primo annetto di vita. Non so se ce ne saranno ulteriori di queste ricorrenze, ma intanto è inevitabile fare dei bilanci su questo primo periodo. Vi dirò quindi quali sono le mie impressioni su questo mezzo di comunicazione.
Partiamo da una considerazione di fondo: le persone amano innanzitutto chiacchierare, e apparentemente per molti gli argomenti che si trattano sono soltanto delle occasioni per scambiare frasi più o meno corredate di un loro significato. Non è un caso che nell’evoluzione della comunicazione via rete, la chat, che già, nascosta dietro l’uso di una differente lingua, questo significa, sia stato uno dei primi passi. La chat è davvero la continuazione delle interminabili telefonate tra amiche di quando le telefonate urbane erano gratuite (diciamo, incluse nel canone). In più, nella chat, c’è l’anonimato, con le conseguenze del caso. A me pare che sostanzialmente, sia i social networks, che i blogs, siano in definitiva delle variazioni della chat. Questa irrefrenabile esigenza di far fluire questa teoria infinita di parole non importa dove e non importa verso chi, trova quindi soddisfazione in questi mezzi.
Questo uso dei blogs è più evidente nel caso di blogs famosi, dove i commenti sono brevi, spesso composti di un’unica frase, con intenti in genere derisori o inneggianti: insomma, una semplice logica binaria, sono d’accordo, e allora ti dico che sei il più bravo, o non sono d’accordo, e allora sei uno stronzo. Per me, è ad esempio sorprendente vedere come ci siano tante persone che commentano con grande frequenza e apparente passione su certi blogs, senza avere o senza farci sapere di avere un loro blog: li chiamerei i gregari, perché sembra che riescano ad esprimere un concetto solo se qualcun altro gli da’ lo spunto. In verità, esiste anche un altro tipo, il grande commentatore che ha anche il blog dove impedisce di lasciare i commenti: capirlo il perché!
Sembra un giudizio negativo, ma in realtà è possibile rintracciare, magari con un po’ di pazienza, persone preziose che ti comunicano tante cose, e che ci possono arricchire. Probabilmente, se non ci fossero i social networks, il rumore di fondo sul web si abbasserebbe di un bel po’, e sarebbe più facile trovare il meglio. Tra l’altro, i social networks giocano un loro ruolo infausto anche attraverso un altro meccanismo: creando delle microcomunità, creano altresì una complicità che si trasferisce spesso nel mondo dei blogs. Quando si entra in contatto con qualcuno che frequenta i social networks, spesso si percepisce una qualche forma di discriminazione: chi sta dentro è complice, chi sta fuori è presumibilmente ostile, il cosiddetto spirito di corpo insomma, si esprime anche qui.
In ogni caso, il blog è un mezzo specificamente adatto all’attualità, richiede quindi aggiornamenti frequenti, perché nessuno viene a visitare un blog su cui non trova novità. In un certo senso, tenere un blog è un vero e proprio lavoro: come a tutto ciò che teniamo, dobbiamo dedicargli tempo ed attenzioni.
Confesso, alla fine di questo primo anno, che il mio progetto originario procede con fatica, per non dire di peggio. Penso che presto farò un tentativo, anche cambiandone la veste grafica, per rilanciare la mia intenzione di costituire un gruppo attorno alle tesi che ho esposto nel mio libro che però neanche i miei più fedeli bloggers hanno la minima intenzione di leggere. Vedremo, forse presenterò il libro in alcune città italiane: consideratevi sin da adesso tutti invitati ad intervenire.
Solo un anno e già così grande! Tanti auguri di cuore e non mollare! Spero tu venga dalle mie parti, verrei senza dubbio a conoscerti di persona.
RispondiEliminaTanti Auguri Vincenzo! :)
RispondiEliminaIl tuo è senza dubbio un bel blog,ma io forse sono l'univa visitatrice ad aver letto il libro.
RispondiEliminaMa non è che , forse, il fallimento del tentativo originario sia dovuto al fatto che dovresti anche modificare qualcosa nel libro, prima di rilanciarlo?
Sempre un piacere comunque leggerti.
Se ti va, puoi prendere un caffè da me.
Intanto - e prima di tutto - auguri!
RispondiEliminaNon mi trovi d'accordo, però, sull'affermazione che il blog "...richiede quindi aggiornamenti frequenti, perché nessuno viene a visitare un blog su cui non trova novità...". Credo esista una specie di molla che, comunque, ti spinge a visitare i blog che ti piacciono e - anche se non trovi "novità", o se sono "muti" per un po' - provi e riprovi. Qualche volta ti informi anche per e-mail per sapere se "è tutto OK". Un po' come succede tra amici: telefoni e ritelefoni e non risponde nessuno. Poi mandi magari un SMS o gli citofoni a casa: "Tutto bene? Ero in pensiero...". Càpita, sai?, Vincenzo.
A me è successo...
@Ornella
RispondiEliminaSto tentando di organizzare una presentazione a Bologna, che forse per te è un po' distante: in ogni caso, qualsiasi novità apparirà su questo blog :)
@Novalis
RispondiEliminaGrazie :)
@Paola
RispondiEliminaNo, non sei la sola, dovreste essere almeno cinque, ma sempre pochi in ogni caso. Il libro non credo di cambiarlo, piuttosto sto cominciando ad affrontare il problema di un secondo libro che possa approfondire e mi permetta di dilungarmi su taluni aspetti. Per ora, ho ricomnciato a leggere, ma spero presto di cominciare a stendere il testo.
@BC
RispondiEliminaGrazie per gli auguri :)
Io, comunque, rimango della mia opinione. Non è che tu dica cose inesatte, tutt'altro, ma probabilmente ti stai riferendo al tuo stesso blog, e non mi pare l'esempio più attinente a quello a cui io mi riferivo. Pensa piuttosto se tu non avessi mai postato: un unico enorme post in cui travasare una summa del tuo pensiero e poi più niente: avresti avuto lo stesso dei visitatori? e quanto a lungo pensi che saresti ancora seguita e sollecitata a rispondere? Alcuni mesi nella migliore delle ipotesi, ma poi ognuno giustamente se ne fa una ragione.. :-D
Sono d'accordo con Vincenzo. Un blog necessita d'essere curato ed alimentato per essere tenuto in vita, pena una morte lenta.
RispondiEliminaPerciò, i miei auguri perchè questo blog continui il suo percorso affinchè non si esaurisca la motivazione per cui è nato.
Spero che ci saranno tantissimi altri anni da festeggiare Vincenzo!
RispondiEliminaIl blog è un lavoro, dici bene. Soprattutto quando non è del genere "personale" ma informativo.
Non mi parlare di cambio veste che ho la nausea eheheh ieri stavo per disintegrare ancora tutto.Infine l'ho spuntata con la mia ostinazione ;)
Scherzi a parte, tutto va bene se è per perseguire i proprio nobili obiettivi.
Conta sulla mia presenza ad una eventuale presentazione del libro nelle mie zone!
Se vuoi presentarlo nella mia città fammi sapere. posso organizzare
RispondiEliminaMolto bella questa tua analisi,tra i vari frequentatori dei blog ci sono quelli, che come me, leggono i post più interessanti come se fossero un articolo di giornale.Non c'è sempre la necessità di lasciare un commento,leggendo posso confrontare le mie idee con altri,vedere le cose da un punto di vista diverso,e quindi cercare di capire la difficile realtà che ci circonda.
RispondiEliminaTanti auguri per i tuoi progetti.
Innanzitutto tanti carissimi auguri per il compleanno!
RispondiEliminaE poi ti dico solo che se passerai dalle mie parti, non perderò di certo l'occasione di salutarti dal vivo!! Assolutamente! ;)
auguri e grazie per i tuoi post!
RispondiEliminaSolo un anno? Pensavo di più. Comunque stai facendo un buon lavoro, quanto al tuo progetto auguri.
RispondiEliminaauguri, vinz, e grazie per tutto quello che attraverso questo blog ci arriva puntualmente, costantemente, e appassionatamente. se passi da firenze io ci sarò. bacio
RispondiEliminaVivissimi auguri per il tuo lavoro di blogger e, più in generale, per le tue ricerche filosofico-politiche.
RispondiEliminaSulla forma "blog" ci sarebbe molto da dire (un po' ne abbiamo già discusso).
Per quel che mi riguarda è stato un ottimo strumento di organizzazione virtuale dei miei pensieri, letture, studi, ecc. Ma la sorpresa è stata che nel tempo si sono accese discussioni di grande respiro e livello, che vanno ben al di là del sono o non sono d'accordo, sto o non sto con te. Certo, si tratta di un gruppo ristretto di persone, molti leggono senza intervenire, altri ancora leggono occasionalmente, danno solo un'occhiata, ecc. - ma è, appunto, quel che accade di norma nelle relazioni e nelle discussioni umane. A memoria non ricordo dibattiti nei quali ci siano stati interventi di massa: sono sempre pochissimi e più o meno sempre i soliti ad intervenire.
Per quanto concerne i social network (specie facebook), quelli sì sono mezzi di veloce comunicazione, sul genere telefonico come giustamente osservi, fondamentalmente inutili e tanto per cazzeggiare, passare il tempo e vedere cosa gli altri stanno facendo e se per caso c'è in giro qualche faccia nuova, ecc. Nulla di più. Che è poi quel che quotidianamente tutti fanno, anche se in misura diversa.
Certo, il problema è quello di operare all'interno dell'oceano di "fuffa" della rete le opportune selezioni, cosa non molto facile e che soprattutto deve preoccuparci per quanto concerne i più giovani. Anche se, a giudizio di alcuni, saranno i nativi digitali ad autoorganizzarsi in tal senso, senza direttive esterne.
Resta però il fatto che va comunque organizzato un passaggio di consegne delle tradizioni culturali - un immenso patrimonio che può anche essere digitalizzato, ma che ha bisogno di testimoni ed "educatori" in senso lato.
Un saluto
non ho ancora letto i commenti sopra il mio, non so se qualcuno ti ha già suggerito Torino. In any case non scordarti di Torino, io ci sarò.
RispondiEliminaAuguri Vincenzo e grazie per le tue analisi, sempre minuziose e importanti
@Angelo Azzurro
RispondiEliminaGrazie, sei molto affettuosa, come sempre :)
@Guernica
RispondiEliminaSperiamo che riesca a farlo questo giro: mi pare l'unico modo di far conoscere le mie idee a un pubblico più vasto :)
@Antonella
RispondiEliminaE' molto gentile da parte tua offrirti di aiutarmi, e penso che ne approfitterò: ne riparliamo presto :)
@Stefania
RispondiEliminaSì, devo dire che anch'io da qualche tempo commento meno sui vari blogs che non smetto certo di frequentare. Non che l'abbia deciso consapevolmente, tento piuttosto di comportarmi spontaneamente.
@Alessandro
RispondiEliminaIo spero che quest'occasione ci sia. Vi farò sapere: grazie degli auguri.
@Fabio
RispondiEliminaGrazie anche a te per gli auguri e per i tuoi post.
@Rouge
RispondiEliminaGrazie, proverò a perseverare :)
@Maria Rosaria
RispondiEliminaBeh, magari anche a Bologna, no? :-D
@MD
RispondiEliminaUn commento importante, di cui ti ringrazio (assieme agli auguri), e che naturalmente richiederebbe un ulteriore sviluppo: spero che ce ne sarà l'occasione :)
@Minu
RispondiEliminaCerto, a Torino vorrei proprio venire, ma non è così facile organizzare: ci proverò. Grazie dei tuoi auguri :)
Vincent, pensavo ci avessi già pensato alle presentazioni...organizzartle è moplto più semplice di ciò che si pensi. Vengo da tre mesi di giro di presentazioni di un romanzo di un amico. Pur sconosciuto tutte le librerie dei centri storici delle province del Veneto gli hanno dato la disponibilità alla presentazione, con tanto di libro in vetrina e in ingresso nella settimana prima della presenatazione. Bisogna darsi un pò da fare, starci sotto, perchè loro più della disponibilità non fanno. Se poi ti agganci a qualche giornalista che ti affianca nelle presentazioni a mo di intervista, poi ti fa anche l'articoletto sul giornale locale, con tanto di data della presentazione ecc. Ne ha fatte già 10 di presentazioni, ma ...il problema principale è la partecipazione. Ancora non ti so dire quante copie tutto ciò ha fatto vendere. Lo si vedrà tra qualche mese.
RispondiEliminaGli auguri non te li faccio perchè mi sembra demenziale fare auguri a un blog! Te li faccio per il libro comunque, anche se non condivido quasi niente delle tue teorie ( so illuminista ! ) . Bye
Ciao carissimo,
RispondiEliminavedi........
anche tu sei arrivato a festeggiare il primo anno e a fare un primo bilancio.
Da quando ti seguo,ti dico senza alcuna remora,che spesso ho evitato di lasciare commenti visto che in linea di massima ti sei occupato di vicende politiche che detesto commentare.Sono stata anche parte attiva ma adesso sono veramente nauseata e demotivata.
Ammiro ed apprezzo il tuo stile ed è un piacere leggerti,ma non amo più la politica.
Secondariamente mi era piaciuto il tuo progetto iniziale che parlava di scuola e speravo di aver trovato finalmente qualcuno con cui condividere disagi e frustazioni del nostro status.
Ma poi non ne hai + parlato......
Fiduciosa aspetto di sentire un tuo parere .
Ti assicuro comunque che il libro,che reputo interessante,fa parte della lista della prossima spesa,nel momento in cui riuscirò a trovare un pò di tempo per le letture :-)
a presto
Lella
@Aleph
RispondiEliminaInnanzitutto, ti ringrazio per ritrovarti qui.
Se ti raccontassi le mie peripezie in sede siciliana, stenteresti a credermi: ciò, assieme ad altri eventi strettamente personali, mi hanno frenato. Adesso, voglio accertarmi che le presentazioni funzionino, che cioè ci sia un uditorio di una certa consistenza numerica. Prendo la tua sollecitazione come un'informazione: davvero c'è un'altra Italia in cui sia possibile quantomeno organizzare eventi culturali senza bisogno di chissà quali padrini. Perchè, in verità, chi me lo fornisce il giornalista che tu mi suggerisci? Posso naturalmente contare su alcune persone qualificate per introdurre e moderare il dibattito, ma mi servirebbe un supporto di garanzia perchè il dibattito non vada deserto. Vedremo, io non mollo così facilmente :)
@Lella
RispondiEliminaIo non ho cambiato le mie intenzioni riguardo a quel gruppo di insegnanti, anche se la mia finalità è politica a tutto tondo, e la scuola è il punto di partenza. Ho preso solo atto che non avevo ricevuto altre adesioni oltre la tua, e in due non me la sono sentita di partire.
Ti ringrazio per le gentili parole, e per la tua disponibilità a leggermi :)
Beh, che dire, Auguri! Riguardo alle tue riflessioni condivido che un blog, come per le altre cose a cui teniamo, richiede impegno. Però non condivido quella sorta di imperativo per cui è necessario aggiornarlo di frequente. Anzi, questa convinzione spesso è deleteria per un blog. Si rischia di aggiornarlo non perché si abbia realmente qualcosa da dire ma perché è arrivato il momento di scrivere un nuovo post. Il blog, a differenza di un periodico o affine, ha la sua forza nell'essere uno spazio libero. E sarebbe stupido viverlo invece con delle costrizioni. Ovviamente questo è il mio umile parere. Però la vedo così, preferisco un blog anche poco aggiornato ma scritto con dei contenuti sentiti che un blog aggiornatissimo ma "freddo". Ad ogni modo ancora Auguri e continua così!
RispondiElimina@GB
RispondiEliminaGrazie degli auguri. Veramente, io non ho mai scritto, mi pare, di un automatismo degli aggiornamenti, ma piuttosto che "bisogna dedicargli tempo ed attenzione". Forse il riferimento alla necessità di aggiornarlo, dava adito a fraintendimenti, e difatti anche BC mi faceva la stessa obiezione.
Come visione complessiva della vita, credo che ognuno dovrebbe sforzarsi di essere una persona affidabile. Ciò aiuta a costruire rapporti validi con gli altri, ma anche aiuta personalmente. Avere vincoli ed obblighi, è un modo di realizzarsi, è quasi inevitabile di fatto. Se non ce li diamo da noi stessi, stai certo che tenderemo a copiarli dal contesto, cioè rischiamo il conformismo più bieco. Il punto è che la spontaneità finisce inevitabilmente per essere conformista, e solo l'autodisciplina ci permette la vera libertà.
Non intendevo dire che tu aggiorni i post per automatismo, anzi, li trovo sempre molto interessanti. E che non sei il primo a cui sento fare questo ragionamento. E volevo condividere una mia riflessione riguardo a questo ragionamento. Sottolineare che, se portato per così dire all'estremo questa "necessità" dell'aggiornamento può avere esiti non sempre felici. Tutto qua. Buona giornata
RispondiEliminaCome si dice?Volere è potere.In molti casi la saggezza popolare non sbaglia!
RispondiEliminaCarissimo,scusa il ritardo e felicitazioni a te per il tuo primo anno nella rete; in genere poi il primo anno è come una tappa che si festeggia tra amici nuovi e vecchi che sono ospiti in questa tua depandance della vita di tutti i giorni che ci accoglie sempre affettuosamentte direi,tu che hai sempre una parola per tutti senza contare che sei una persona che arricchisce con i suoi post.
RispondiEliminaSi , anche io credo che del blog si debba avere cura, ma come parte della prorpia vita che raccoglie i pensieri in una nuova forma di comunicazione, li condivide con delle persone, ( non dimentichiamoci che dietro ogni lettera digitata siamo persone) che diventano parte di noi, delle nostre idee, che portano confronto e anche amicizia.
Io scrivo quando ho voglia di dire qualcosa e quello che scrivo lo penso anche oltre il desk, e lo condivido con altre persone che la rete mi ha dato la fortuna di conoscere e magari poi di farci amicizia più approfonditamente, data l'affinità che lega il modo di pensare, ed è una fortuna, non credi?
E se passi da Bari, avverti! Ti vengo a trovare e ovviamente a pranzo da me in famiglia con piatti tipici baresi, sei prenotato( e non sto scherzando!)
Questo è il bello del blog, è una finestra aperta sulla strada di nuove amicizie non solo legate al cazzeggio inutile dei social network, ma anche dove di impara e si costruisce qualcosa.
I socialnetwork? Mooooooolto meglio i blog!
Un abbraccio affettuoso e auguri ancora.
Io non riesco a vendere un libro neanche a regalarlo!
RispondiEliminaA parte la battuta, è il prodotto più difficile da vendere... come saprai non basta arrivare in libreria... Io mi salvo perchè li lego a spettacoli comici che hanno richiamo ma per vendere 10 copie devono venire cento persone...
Buon tutto... mirco
Un bel traguardo, hai passato il periodo del "ci provo vediamo come va"...ora sei Blogger con la B maiuscola.
RispondiEliminaCongratulazioni! :-)
@Luce
RispondiEliminaGrazie dei tuoi auguri, delle tue considerazioni e del tuo invito: vedrò di approfittarne :-D
@Mirco
RispondiEliminaAmaro destino degli scrittori, a quanto pare (deduco che hai scritto qualche libro...) :)
@Caigo
RispondiEliminaGrazie della tua visita :)
Complimenti per il traguardo! :))
RispondiEliminaMolti blog muoiono dopo pochi mesi.
Penso che aprire un blog sia un'esperienza stimolante e che fa riflettere, e poi è utile sia per chi scrive sia per chi legge.
Il 12 gennaio, il mio blog ha compiuto tre anni. Avevo anche preparato una bozza di post per parlarne, essendo contenta dei risultati e delle visite, ma poi ho glissato preferendo soffermarmi su altro. Forse entro gennaio dirò qualcosa, ma non ne sono sicura. Non so...devo decidermi.
Saluti e buona giornata. :)
@Romina
RispondiEliminaTre anni? Caspita, mi fai sentire un pivello della blogsfera :-D
Aspetterò impaziente di leggere le tue riflessioni, magari imparo qualcosa anch'io :)
Giungo con un po' di ritardo, ma tanti auguri di buon primo compleanno Vincenzo. Hai ragione, il blog per certi aspetti è quasi un lavoro, riichiede tempo e continuità, ma è anche una cosa che si fa per passione e fin che quella regge viva i blog. Il tuo mi sembra stia benone dopo un anno. Fra poco più di un mese compio due anni anch'io, una bella fetta di torta?
RispondiEliminaciao, silvano.
@Silvano
RispondiEliminaVerrò ad assaggiare la tua torta (non tutta, me ne basta una fetta...) se la metti a disposizione sul tuo blog :-D
Ehi, auguri, dunque...io non sono un bloggatore costante nè un grande lettore, quindi vengo da te (via chiara milanesi) un paio di volte la settimana...però son contento che ci sei.:-)
RispondiElimina@luposelvatico
RispondiEliminaGrazie degli auguri e delle parole gentili. Il tuo post qua linkato ha avuto un successo strepitoso :)