Questo post prende spunto dal consueto editoriale che Eugenio Scalfari pubblica la domenica su Repubblica (qui). La tesi di Scalfari è che le continue proposte avanzate dai leghisti col loro solito stile e del solito loro tenore e contenuto siano in sostanza un diversivo perchè i nodi dell'attuazione del federalismo fiscale vengono al pettine ed essi non sono in grado di procedere lungo una strada che appare impervia e piena di possibili tranelli anche per i padani che, invece di goderne vantaggi in termini di maggiore distribuzione di risorse nei loro territori, potrebbero al contrario subirne contraccolpi economici. La materia economica è per sua natura complessa ed io, per quanto mi riguarda personalmente, non ho le competenze per entrare nel merito dell'argomento sollevato. Trovo tuttavia sorprendente l'ipotesi complessiva di Scalfari, secondo cui la dirigenza leghista si trova in uno stato di stallo sulla questione appunto del federalismo fiscale e reagirebbe con diversivi. Anche dando per scontato che difficoltà possano esserci su tali argomenti per la loro natura complessa, non si capisce perchè essi dovrebbero reagire parlando di bandiere ed inni regionali, di gabbie salariali, e di altre cavolate simili.
Scalfari, su questo specifico punto, è piuttosto sfuggente. Egli scrive: "nel frattempo però il consenso popolare rischia di smottare e alcuni segnali già ci sono".Mi pare un'affermazione quantomeno discutibile. Altri potrebbero con ragioni mi pare anche maggiori affermare all'opposto che mai il consenso attorno alla Lega è apparso così forte e compatto.
Per questo, mi sembra di dovere ribadire l'opinione che già altre volte ho espresso: la Lega sta ricattando il signor B., tutto qui. Non conviene loro vestire i panni dei killer e poi magari subire trattative dagli esiti incerti con chi dovesse succedergli, ma essi, comunque, tendono a sfruttare fino in fondo la debolezza del signor B., che oggi si traduce in una debolezza dell'intero PDL. Questa semplice tesi mi sembra che possa spiegare, senza fantasiose ipotesi su difficoltà interne alla Lega, che Scalfari enuncia senza argomentarle minimamente, l'alzare la voce di questo partito.
domenica 9 agosto 2009
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E' la lega che comanda...è casomai Berlusconi in crisi, ora pensa a difendersi...come si spiega che son passate la gabbie salariali?
RispondiEliminaLa lega stà facendo la sua secessione...i liberali del PDL come posso accettare una cosa del genere?
E tutti i nazionalisti del PDL, si sveglieranno in tempo per capire che è in atto una secessione?
La Padania! L'Italia!
RispondiEliminaE' tutto un nazionalismo stile: W la Patria! :(
Fa tutto brodo nel calderone del consenso unificato.
Fascisti verdi in crisi? Semmai il contrario proprio per questo.
Tutto il resto è noia Cantava Califano .... al cittadino medio non interessa realmente altro.
Ciao :)
@ilpensieroso
RispondiEliminaChe le gabbie salariali siano passate, non lo darei ancora per scontato. Postrò presto su questo argomento, sottolineando aspetti tecnici e girudici che ostano al provvedimento, a mio parere.
@Paolo
RispondiEliminaEssì, mi pare proprio che il vecchio Eugenio sia troppo ottimista per quanto riguarda la Lega e la sua capacità di tenersi il consenso.
Non credo che la Lega sia in crisi...
RispondiEliminaAnzi!Temo che stia pericolosamente prendendo il sopravento al momento.
Comunque, crisi o non crisi...le assurdità che mettono in campo sono sempre più sconvolgenti per me!
Ho messo il Blog in pausa, causa scarsità di tempo.Così puttosto che postare poco e male preferisco rimandare.
Ma passerò di tanto in tanto.
A presto!
@Guernica
RispondiEliminaAppunto, anche io non lo credo che questa crisi ci sia. Solo se prendono una bella batosta, questi entrano in crisi, ma, dato il basso livello dei protagonisti della politica, mi pare una prospettiva remota.
Sì, vieni ogni tanto a farmi compagnia :)
Concordo con te penso che in effetti la Lega stia anzi cercando di aumentare i propri consensi per aver sempre più maggior potere contrattuale per spingere il federalismo fiscale.
RispondiEliminalo spero proprio! anche se ultimamente sta dettando legge! Abbiamo leggi vergognose per colpa sua!
RispondiEliminail mese di agosto per loro è pieno di risorse; ora si sono inventata la fesseria dei dialetti per le fiction... un attacco a rai tre che difende troppo la sinistra? comunque stanno agendo in un momento in cui la gente vuole solo leggerezza... mica scemi!
RispondiEliminaapresto
@Gio
RispondiEliminaA meno che Scalfari abbia qualche informazione che a noi manca...
@Daniele
RispondiEliminaIn fondo, il vero obiettivo è sempre lo stesso: aumentare i propri consensi elettorali.
@la signora in rosso
RispondiEliminaSperare è sempre lecito :)
@Maria Rosaria
RispondiEliminaFurbi senz'altro: dimostrano di saper sfruttare le debolezze degli avversari
La Lega è fortissima e tutt'altro che in crisi: perciò ogni giorno fa una proposta nuova che, sommandosi alle altre, mira al vero scopo finale, cioè alla secessione. Naturalmente non è detto che la secessione venga chiamata in questo modo, perché ci sono tanti eufemismi dietro i quali si può nascondere, specialmente al popolo italiano, la verità dei fatti. Basta chiamarla "autonomia regionale" o altro e il gioco è fatto. Basta ottenere il più alto numero possibile di poteri decisionali autonomi, e il gioco è fatto. A questo si mira, a sfiancare la resistenza dello Stato.
RispondiEliminaOggi un parlamentare del Pd, di cui ora mi sfugge il nome, ha detto una cosa giusta (che sorpresa!). Commentando l'uscita del ministro Zaia, che auspica la comparsa delle fiction in dialetto, ha dichiarato che la tv di Stato non può essere usata come "strumento secessionista". Evidentemente qualche politico in grado di capire a cosa punta davvero la Lega c'è, e me ne compiaccio.
Mi ripeto, ma sono convinta delle mie idee anche perché sono del nord e conosco bene usi, costumi e mentalità (compreso il forte complesso d'inferiorità che affligge molti fra gli elettori leghisti, e che perciò li spinge a una certa forma di razzismo verso il resto d'Italia): non bisogna abbassare la guardia, la Lega non è innocua e potrebbe aumentare ulteriormente i consensi.
@Romina
RispondiEliminaNon mi devi convicere: pur vivendo al sud, sono assolutamente certo che la Lega sia molto pericolosa. Bisognerebbe forse capire a questo punto cosa si potrebbe fare per contrastarne i disegni razzisti e secessionisti, e forse voi che ci vivete gomito a gomito potete scorgene più facilmente i punti deboli su cui lavorare.
Non è che io voglia convincere qualcuno su questo blog; è solo che non approvo ciò che le grandi testate hanno scritto in questi anni sulla Lega, e quindi mi esprimo con chiarezza, senza eufemismi e senza ridicoli tentativi di nobilitare ciò che nobile non è. La mia è una reazione ad anni e anni di bugie e di mistificazioni. :)
RispondiEliminaVisto che possiamo usare il web, almeno qui mi prendo il lusso di dire le cose come stanno, alla faccia dei professionisti del settore che spesso hanno ingannato il popolo.
Vincenzo Cucinotta@
Bisognerebbe forse capire a questo punto cosa si potrebbe fare per contrastarne i disegni razzisti e secessionisti, e forse voi che ci vivete gomito a gomito potete scorgene più facilmente i punti deboli su cui lavorare.
Purtroppo, siccome la Lega utilizza un linguaggio e un insieme di luoghi comuni che costituiscono un patrimonio "culturale" tramandato di generazione in generazione qui al nord, è difficile trovare punti deboli alla Lega.
Considerando poi la decadenza culturale e morale della società, l'assenza di una vera informazione, la forte lacerazione che si è prodotta nel tessuto sociale, dove è venuta meno l'idea di solidarietà e dove vige l'individualismo spinto, non è facile trovare un modo per cambiare le cose a breve termine.
Per ricostituire le coscienze civili occorrerebbe ripartire dalla scuola, ma sappiamo tutti com'è ridotta e come la stanno ulteriormente riducendo.
Aggiungiamo poi a tutto lo spaventoso stato del centrosinistra, sul quale non occorre nemmeno soffermarsi, visto che sappiamo bene in che consiste.
A questo punto, noi comuni cittadini privi di potere che possiamo fare? Resistere.