Il nostro Presidente della Repubblica non parla molto, non è un esternatore come alcuni suoi predecessori.
Tuttavia, il nostro Presidente interviene sempre nei momenti critici della politica italiana, e, apparentemente, nella maniera meno augurabile ed opportuna.
Vorrei qui ricordare tre momenti topici nella parte del suo mandato già trascorsa.
- Montava la protesta di Beppe Grillo e il famoso “vaffa-day”. Subito, quasi tutta la stampa s’impossessò del termine “antipolitica”, che, se non definito, appare come un bollo d’infamia gratuito e pregiudiziale. Ebbene, il nostro Presidente non si sottrasse alla tentazione di farne uso anche lui.
- Sequestro dell’inchiesta “Why not” da parte della Procura di Salerno e contro-sequestro da parte dell’inquisito, il Procuratore Generale di Catanzaro. Ebbene, CSM, procuratore della Cassazione, infine il presidente della Repubblica, che, come ricordo, è anche il Presidente del CSM, tutti concordi a considerare tutti colpevoli. Non solo, alla fine il vero colpevole venne individuato nel procuratore di Salerno, e al procuratore Generale di Catanzaro un buffetto sulla guancia e una sostanziale assoluzione. Peccato che nel comportamento di Salerno non possono riscontrarsi macroscopiche violazioni dei suoi doveri di inquirente, come confermato dal Tribunale della Libertà di Salerno, mentre il PG di Catanzaro compì un atto chiaramente inammissibile, come ordinare un contro-sequestro sul materiale che il suo inquisitore poteva utilizzare su di lui. Sarebbe come auto-assolversi, impedire di fatto di essere inquisito. Il Presidente, proprio nella qualità di Presidente del CSM non avrebbe dovuto avallare, anche con dichiarazioni, questo modo di procedere del CSM.
- Infine, questa tregua politica per il G8, ma è una cosa da proporre? Io credo solo in un’eventualità questa cosa potrebbe risultare accettabile. In caso di conflitto armato, il richiamo all’unità della nazione potrebbe avere una sua motivazione. Qui, stiamo parlando di una normale e periodica riunione dei ricchi della terra per ristabilire come fottere i paesi poveri. Presidente, mi scusi, ma che motivazione è per sospendere il dibattito politico? Presidente, io non aderisco, nel mio piccolo, continuerò ad esercitare la mia capacità critica e il mio diritto-dovere di informazione e interpretazione dei fatti. Spero che nessuno aderisca al suo invito, che trovo del tutto inopportuno.
Spero che, almeno alla scadenza del suo mandato, per evitare di incorrere eventualmente nel reato di vilipendio, qualche giornalista che meriti questo appellativo, vorrà occuparsi della sua biografia per capire ciò che alcuni di noi avevano capito dall’inizio, che con quella biografia, Lei non poteva che essere il Presidente che vediamo.