giovedì 26 marzo 2009

TITOLI TOSSICI SPARPAGLIATI

Non so voi, ma io, sinceramente, ci capisco sempre meno sulla crisi finanziaria. Avevo creduto di capire che tutti i soldi già spesi dai vari governi, USA in testa, fossero serviti a riacquistare i cosiddetti titoli tossici, cioè titoli difficilmente esigibili: non è così. Scopro così che Obama ha messo a disposizione una cifra spaventosamente alta, pari a 500 miliardi di dollari, per aiutare istituzioni finanziarie private a riacquistarli: aiutarli, cioè richiedendo anche un intervento finanziario di privati. Ma quant’è allora il loro importo totale? Sicuramente oltre i mille miliardi di dollari.
Ma soprattutto, capisco adesso che il riacquisto non serve per buttarli via, per bruciarli, per liberarci di loro: no, serve per riciclarli, per rimetterli ancora una volta in circolazione. A questo punto, mi pare di dover dire che non ci siamo. Qui stiamo solo diluendo l’effetto del loro impatto, non è una soluzione in qualche modo definitiva, è solo un rinviare il momento in cui i nodi verranno comunque al pettine. No, questa decisione di Obama, perfettamente in linea con l’analoga decisione di Bush, non mi convince affatto. Stiamo sprecando risorse, tra l’altro le ultime, dopo non ci sarà con cosa farvi fronte, tentando di tamponare la crisi finanziaria, mentre io credo che le risorse andavano investite per minimizzare l’effetto della crisi finanziaria, secondo me inevitabile, sull’economia reale. Il che corrispondeva a misure per sostenere i bassi redditi, per aprire linee di credito per le imprese. Con quali modalità, non so dire, non sono un economista, ma capisco da profano che è proprio la filosofia dell’intervento ad essere miope. Davvero, oggi credo che la crisi sarà molto più feroce di quanto vorrebbero farci credere, ed anche molto più lunga.
Non saremo certo degli esperti, ma mi pare che in questo momento tutti siano a corto di idee. Ma se casa mia è invasa dalle formiche, magari butterò via e perderò quindi tutti gli oggetti già invasi, ma la mia prima preoccupazione sarà salvare il salvabile. Per quello che capisco invece, qui si mettono a diluire le formiche, sparpagliandole su tutta la casa, su tutto l’arredamento: mi pare una boiata pazzesca!

13 commenti:

  1. Ti sono grata per l'esempio delle formiche, per me che di economia non capisco un piffero, salvo aver capito che il mondo è andato avanti con soldi virtuali, è illuminante, bye

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  2. premesso che anch'io non ne capisco e che il solo applicarmi mi genera fastidio quello che mi pare lampante è che si continua a rianimare l'avvelenatore e non l'avvelenato.
    Sussurri obliqui

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  3. Ciao Vincenzo sono Vanda (ricordi MC?)
    Credo che con il tuo articolo tu sia arrivato molto vicino nel descrivere l'assurdità economica del momento,
    Pensa... per proteggere la proprietà privata dei grossi gruppi finanziari li hanno rifinanziati. Non era più logico estinguere almeno in parte i mutui spazzatura abbassando le rate direttamente ai contribuenti in difficoltà, in questo modo i consumi non sarebbero andati a picco e la crisi, come minimo, non sarebbe di queste dimensioni.
    Io penso che tutto ciò non sia assolutamente una fatalità causata da stupidi speculatori, gli speculatori di mestiere non sono stupidi.
    Con i grandi paesi emergenti,Cina India ecc. che possono usufruire di manodopera a basso costo stava diventando impossibile competere, allora, prima si sono inventati flessibilità e contratti del cavolo, poi visto che le cose andavano comunque troppo a rilento hanno fatto "volutamente" scoppiare la crisi.La perdita dei posti di lavoro comporterà quel livellamento del prezzo del lavoro in tempi molto più rapidi.

    PS: mi tocca commentare come anonima perchè non so cosa sono e come si usano le altre cose.

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  4. vincenzo scusa l'off topic, ma vieni a dare un occhiata all'ultimo post da noi

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  5. Sino a qualche tempo fa ero molto più interessata all'argomento economia. Ora, leggerlo sui giornali e sentirne parlare mi sconvolge e irrita parecchio. Troppi inganni, troppe manipolazioni e a farne le spese sempre gli ultimi della piramide.

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  6. @Aleph
    @Progvolution
    Anch'io ne capisco poco, ma l'essenziale si capisce. E dal punto di vista fondamentale, questi gran soloni di economisti brancolano anch'essi nel buoi più pesto...

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  7. Ciao Vanda, e benvenuta sul mio blog.
    Per ciò che ne capisco io, e sono tutt'altro che esperto di informatica, se non hai intenzione di farti un tuo blog, puoi continuare a commentare come hai fatto oggi: la firma la inserisci nel testo.
    La tesi del complotto mi lascia un po' perplesso: mi pare che ci rimettano anche loro qualcosa.
    Io sono sempre più propenso a considerare il comportamento del ceto dirigente come quello di apprendisti stregoni: sperimentano su cose di cui hanno conoscenza limitata, senza quindi essere in grado di prevederne tutte le conseguenze. Fa parte direi dell'ideologia in cui siamo immersi e che ci vuole pressochè onnipotenti, padroni del mondo. Questo vale soprattutto per l'interazione con l'ambiente naturale, ma anche per le stesse istituzioni che abbiamo messo su noi uomini. Insomma, più che a un grande fratello che nell'ombra progetta il futuro dell'umanità, credo a un processo di progressiva anarchia, sollecitato da una cieca fede nelle leggi del mercato, e che ci porterà a un nuovo medioevo, o forse all'estinzione stessa dell'umanità, se mi passi i toni apocalittici.

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  8. @Angelo Azzurro
    La politica dello struzzo però , purtroppo non paga. Capisco quanto i miei personali giudizi siano del tutto ininfluenti, ma teniamo ben desta la nostra capacità critica: è un valore in sè.

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  9. Ciao Enzo, io non riesco neppure a fare un prelievo col bancomat, figurati se capisco qualcosa di economia!
    Ormai su questa crisi si è detto di tutto, ma guardandomi intorno mi sembra di notare che chi è ricco è rimasto tale - o forse un po' meno ricco - e chi era povero lo è diventato di più. Per giunta perdendo anche il lavoro. Non ci resta che aspettare e vedere che succederà. Tu che dici: verrà prima il Medioevo o l'Argentina?
    Un saluto, francesco

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  10. Ma ecco, forse per te dirò una cosa banalissima..Non è che non capiamo noi niente è che non vogliono che capiamo come stanno le cose, punto primo.
    Punto secondo abbiamo una situazione abbastanza complessa e senza persone pulite e competenti è difficile venirne fuori.
    Un saluto!:)

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  11. c'è un premio per te nel nostro blog ;-)

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  12. Vengo qui da te a rispondere al tuo commento.
    Ti dico che io concordo con te. Bisogna dare meno spazio a certi personaggi e a certe notizie. Proprio per questo non ho mai postato su Berlusconi o qualsivoglia personaggio. E credo sia la prima e l'ultima volta. Anche perchè ho notato che non tutti sanno poi commentare in modo corretto.
    Parlare invece dei provvedimenti che i politici prendono è diverso e certamente più costruttivo.

    A me la politica è stata proposta. Ma immaginando per un attimo..mi sono vista sola con le mie idee tra tutti quelli che sono radicati già da tempo alle loro poltrone locali e nazionali. Non so se fa per me cercare di cambiare le cose in politica. Forse ho altre strade che mi sono più consone davanti.
    Un saluto!!!

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  13. l'argomento è veramente insidioso, oserei dire una giungla; e se perfino gli economisti non ci prendono mai!
    saluti

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