Ora io dico: vogliamo finirla una buona volta di esorcizzare il termine ideologia? Leggevo spunti da un interessante articolo di Rodotà, che, a mio parere, diceva giustamente che queste continue uscite di berlusconi, seppure con relative smentite, sono delle vere incursioni. Contro cosa sono rivolte queste incursioni? Contro la Costituzione, diceva l’articolo. Ora, bisogna sapersi intendere. Cos’è che non va per Berlusconi nella nostra carta costituzionale? Sono dei principi che egli vorrebbe togliere di mezzo nel suo disegno reazionario. Sono allora questi principi il vero obiettivo dei suoi attacchi. Ed è proprio per questo che queste incursioni risultano particolarmente pericolose e dal suo punto di vista fruttuose. Per cambiare la costituzione, c’è tutto un processo di modifica piuttosto complesso: non basta certamente un’incursione per questo compito. Molto più semplice, purtroppo, è cambiare il modo comune di sentire della gente che ci sta attorno per uno nella sua duplice posizione di premier e di editore di giornali e TV.
Altrove, ho scritto che la Lega, da questo versante, risulta persino più pericolosa. Quest’attacco quindi vuole imporre una svolta ideologica, già in corso e oggi da perfezionare.
Di fronte a ciò, la risposta appare debole e insufficiente un po’ da parte di tutti gli oppositori. In precedenti post, ho ampiamente criticato la politica del PD. Oggi mi tocca l’ingrato compito di criticare voi, o almeno alcuni di voi tra i miei affezionati lettori di questo mio blog.
A volte, leggendo dei post, ho l’impressione che ci si consoli dell’infelice situazione politica facendo come fanno i bambini, che indicano un altro bambino dicendogli cattivo. La stessa ipotesi di potere costruire una politica soltanto sulla base dell’essere contro Berlusconi è inevitabilmente destinata al fallimento.
Un altro aspetto si è evidenziato nel dibattito riguardante la povera Eluana. Anche su questo punto, ho dovuto registrare una sostanziale solitudine per quanto riguarda il mio personale modo di vedere. Questo si è evidenziato quando alla fine sembrava che tutta la posizione a favore dell’interruzione dell’alimentazione di Eluana fossa basata sulla difesa di una sfera individuale in tali tipi di scelte.
Il principio quindi in discussione riguarda il concetto di libertà, dei suoi limiti e della sua applicazione nella nostra società. Così però, si regala all’avversario tutto lo spazio di dibattito sui temi essenziali di cosa sia vita e cosa sia morte: e vi pare poco!
In genere quindi, devo mio malgrado registrare questa timidezza verso una proposta collettiva su tutta le questioni fondamentali, sia che riguardino la bioetica, sia che riguardino la struttura di uno stato democratico, chi deve decidere, come si garantisce l’equilibro dei poteri, e così via.
Chiedo a conclusione di questo lungo ma per niente esauriente post se non dovremmo considerare con attenzione l’ipotesi di una nuova ideologia che sostituisca quella nei fatti già superat che il ’68 c’ha consegnato, e contrastare l’ideologia berlusco-leghista che tende rapidamente ad avanzare? Se i tuoi avversari propongono una serie di iniziative dettate da una concezione di fondo con certi caratteri di coerenza, se queste iniziative trovano una sponda formidabile anche in un incremento del tasso ideologico della Chiesa di Ratzinger, non credete voi che occorra opporsi con una visione complessiva altrettanto coerente e complessiva? Come dicevo in un precedente post, perfino Bersani ha ricominciato ad usarlo? Vogliamo essere più timidi di Bersani?
NonUnaDiMeno
6 ore fa
ho letto il tuo post ho scorso il tuo blog, mi appaga e ho deciso di seguirti...col tempo sarà tutto più semplice per conversare, anche sulla scienze Olistica. Felice di averti intercettato in web.
RispondiEliminaL'idea di una ideologia che tenga insieme coerentemente l'agire politico mi trova assolutamente d'accordo. Mi chiedo su quale nucleo e definizione le forze all'opposizione potrebbero accordarsi visto che si dividono su ogni e qualsivoglia tema.
RispondiEliminaE tu, quale nucleo ideologico proporresti?
marina
@Taoista
RispondiEliminaGrazie della visita e dell'interessamento. Penso che potremo intraprendere un dialogo molto proficuo per entrambi.
@Marina
RispondiEliminaGrazie anche a te. Qualcosa delle mie tesi ho scritto nei primissimi post su questo blog.
Ti consiglio, se la cosa ti interessa, di leggere il mio libro, che, per la sua struttura molto densa, mal si presta ad essere suntato.
In ogni caso, ne potremo parlare sul tuo e sul mio blog. A presto.
Più timidi di Bersani? Assolutamente no!!
RispondiEliminaLa mancanza di un ideologia come la intendo io, è la mancanza di idee forti. E senza idee forti è facile che arrivi un populista con un forte carisma, e siamo tutti fregati.
D'altronde basta vedere che il fascismo è arrivato proprio in un periodo di disillusione politica, di crisi economica ed istituzionale. E con un parlamento composto dallo stesso tipo di gente...corruttibili e senza, appunto, un ideologia..
Un saluto.
hai ragione bisogna riabilitare l'ideologia e uscire dalle sacche del pensiero debole per permettere alle persone di riappropriarsi della politica. Per far ciò è necessario che i poli politici si riassestino omogeneamente e non per opportunismo tattico
RispondiEliminaSussurri obliqui
Ideologia per me è avere una visione complessiva del mondo, con una sua coerenza interna. Significa quindi non lasciare la gente in balia delle cavolate che passano in TV, ma fornirgli strumenti di interpretazione della realtà adeguati al tempo che viviamo. Ho smesso già da tempo di credere che siamo spontaneamente giusti, ma che al contrario occorre una disciplina di pensiero, che ci faccia diversi e portatori di valori alternativi.
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