Tanto per continuare nella mia personale missione di dividere, invece di trovare facili unanimità, oggi mi occupo dei giovani maschi. I giovani maschi sarebbero quelli all’incirca sotto i trent’anni, e magari anche un po’ più in su. Come ogni discussione di questo tipo, parlo a livello statistico, dando per ovvio e scontato che esistono le debite eccezioni. Parlo quindi, come dovrebbe apparire ovvio, di un fenomeno sociale, e non di casi specifici.
Ebbene, a me pare che in ambiti specifici, e segnatamente nel rapporto tra i sessi, siano intervenuti dei cambiamenti formidabili, e in sostanza che, parallelamente all’auspicata e gradita acquisizione di sicurezze da parte delle donne, si vada verificando una contestuale e per niente augurabile crescita delle insicurezze nei maschi in questa fascia di età. Badate, non sono io da maschio più in su con gli anni che faccio questa diagnosi, ma sono le stessa donne che ripetono spesso: averli degli uomini, dove sono andati a finire? Cioè, le donne lamentano un atteggiamento che, partendo dal necessario rispetto verso gli altri e verso le donne in particolare, finisce nel tradursi in una timidezza di fondo dei maschi che basano le prospettive di successo verso l’altro sesso nell’acquisire una benevolenza della donna bramata. Così, anche in rete, si moltiplicano gli atteggiamenti da cavalier servente, che davvero mi preoccupano, non solo perché denotano una incapacità di mostrare una propria autonoma e definita posizione, anche quando non può che apparire impopolare, ma anche perché alla fine presuppone una donna che non sa difendersi da sola e ha bisogno di essere sostenuta e protetta, ricadendo per vie contorte in una sorta di neo-maschilismo.
Leggiucchiando tra i blogs, non è raro trovare donne che parlano di specifici soggetti maschili, come uomini-oggetto. Io, che penso di conoscere un po’ le donne, se non altro a causa della mia non più verde età, leggo e sorrido, perché trovo queste affermazioni come battute da sindrome da parvenu, da chi solo adesso, seduto alla ricca mensa, può dare libero sfogo ai propri istinti mangerecci senza badare tanto alle forme, anzi imitando un po’ goffamente il commensale del giorno prima. Guai però ai maschi che trattano le donne come oggetti sessuali! Se qualcuno vuole farlo, deve fare attenzione a non farlo pubblicamente. Se qualcuno fa qualche timido tentativo, mal gliene incoglie, e gli improperi da parte di altri maschi in genere sono ripetuti e molto severi.
E’ un fenomeno di costume interessante da studiare e i cui molteplici risvolti, credo, non siano ancora stati ben esplorati.
Ora addosso al post, coraggio!
NonUnaDiMeno
6 ore fa
io ho due figli maschi di 15 e 20 e non mi sembra per ora abbiano particolari problemi a rapportarsi con le ragazze che girano loro intorno, ho un genero di quasi 30 anni che mi sembra abbia un buon rapporto , alla pari, con mia figlia, nessuno dei due sembra prevaricare l'altro, però nella cerchia dei loro amici vedo molti "single", i maschi lamentano che queste ragazze hanno sempre un atteggiamento molto aggressivo, per contro le ragazze si lamentano di una certa immaturità di fondo, a me sembra che nessuno voglia più "accontentarsi" ,che suona male come verbo, ma per me significa guardare in faccia la realtà e non cercare il pelo nell'uovo, nessuno è perfetto e una persona non ci può piacere nella sua totalità e quindi o facciamo terra bruciata intorno a noi, o accettiamo l'altro per come è, senza avanzare pretese.
RispondiEliminaSarà per questo che certi giovinotti si rivolgono alle signore "stagionate"???? di contro le signore di mezz'età non trovano nei loro coetani dei validi interlocutori: taluni corrono dietro a donzelle che potrebbero essere loro figlie, altri sono lì che si tormentano ancora in interrogativi esistenziali, altri non hanno il fegato per confrontarsi con le coetanee, che di certo non sono così "malleabili" perchè magari sono single di ritorno, perchè hanno imparato a cavarsela da sole, perchè sono stanche di giochini e tattiche e non hanno tempo da perdere dietro fisime di maschi in crisi
ti sembro una virago?????
sono sola stanca di imbattermi in uomini che non fanno pace con il cervello e nemmeno con qualche altro loro ehm attrezzo!
@Zefirina
RispondiEliminaDici cose ragionevoli, ma anche senza apparentemente chiederti le motivazioni di tutto ciò. Ho l'impredsione, in ogni caso, che stiamo parlando di questioni differenti. Io non volevo affrontare il tema difficilmente risolvibile della questione complessiva dei rapporti uomo-donna, come mi pare faccia tu. Io pensavo solo al riconoscimento dei maschi più giovani di una sorta di superiorità, non so dire di che tipo, potremmo forse dire morale, delle loro coetanee.
Che non veda scritto nei blogs dei maschi quella donna me la farei, e invece possa leggere nei blogs femminili quel fustaccio è prenotato, e cose di questo genere, è sicuramente una svolta. Potrei citare mille esempi, come quelli di alcune donne che amano scrivere post sedicenti erotici, e in cui un commento anonimo, neanche volgare direi, viene aspramente apostrofato.
Qui, permettimi, c'è qualcosa che non mi quadra.
E ciò che non mi quadra è appunto come i giovani maschi si autoconcepiscono, che mi pare un modo totalmente diverso da come da giovane mi concepivo io. Il senso del post in fondo era proprio questo: una riflessione sul ruolo maschile oggi, non necessariamente al momento di costruire una relazione erotica, ma in generale, anche quindi sui luoghi di lavoro, o, visto il contesto, nei blogs.
Senza buttami addosso al post, trovo invece che la tua riflessione sia molto vera, almeno per quello che posso vedere anch'io girovagando nel web. Studieremo i risvolti della cosa! Buona navigazione...
RispondiEliminaNon so girovagando sul web ma io non noto differenza tra uomini sotto i tret'anni e sopra i trenta anni.Soffrono un po' tutti di insicurezza. Forse i più maturi sono meno interessati a comprendere ed a trovare un modo per dialogare. Ma in generale il maschio è molto insicuro, ha paura dell'aggressività ( a volte solo apparente della donna) . Per questo spesso cerca magari un rapporto più distensivo magari con un a straniera che parla e si confronta ,meno
RispondiEliminasono un giovane maschio di 34 anni e posso dire che hai sicuramente ragione ma certe cose non si possono dire...
RispondiEliminaSussurri obliqui
mi pare di riscontrare un paio di categorie di maschi: gli svirilizzati sensibili e romantici che quando con una donna le cose si consolidano cominciano a dare segni inquietanti, e superano i trent'anni anche di molto; i tradizionalisti, che stanno andando in pensione, che scappano, semplicemente per stanchezza, senza giustificarsi fregandosene della dignità propria ed altrui. situazione caotica e confusa, per insicurezza, per irresponsabilità generazionale? fenomeno di costume interessante riguardante uomini vecchi e nuovi. con le debite eccezioni.
RispondiEliminaciao
@Angelo azzurro
RispondiEliminaGrazie, almeno una donna mi conforta... :)
@progvolution
RispondiEliminaSì, non si può dire, ma ai bimbi, ai vecchi e ai pazzi è tutto consentito :-D
@Antonella e Maria Rosaria
RispondiEliminaNiente, come zefirina voi volete parlare soltanto di una cosa, dell'insicurezza dei maschi, ma voi avete anche l'aggravante che avevate avuto modo di leggere il mio commento inserito dopo quello di zefirina.
Eppoi, io so perfettamente di quale insicurezza volete parlare, di quella rispetto all'assunzione della responsabilità di un rapporto.
Io parlavo di tutt'altro, che evidentemente chiamava in causa responsabilità anche da parte delle femminuccie, così basta glissare su questi aspetti, e l'orgoglio di genere può rifulgere pienamente.
dal tuo post si deduce un certo collegamento tra le due questioni, quella riguardante la sfera sentimentale e l'altra rispetto al relazionarsi dell'uomo alla donna più in generale. le responsabilità femminili in merito credo siano diretta conseguenza di effetti destabilizzanti (i soliti che si sono protratti nel tempo) che disorientando le donne le hanno rese consapevoli e pronte ad una giusta "revisione" dello stato delle cose. una sorta di naturale e legittima resa del pan per focaccia? sempre con le debite eccezioni, e credo con estensione del discorso ad una più ampia fascia d'età di entrambi i sessi. l'orgoglio del genere ha infiniti motivi per irfulgere pienamente.
RispondiEliminaciao
Personalmente non mi riferivo solo al rapporto che si instaura in una relazione di coppia, ma in generale nell'atteggiamento del laschio nei confronti dell'altro sesso , che siano colleghe o commesse di negozio o altro. La loro apparente aggressività o l'esibizione di battutacce non sono altro che sintomi di un grande disagio che vuole glissare il vero confronto.
RispondiEliminaCiao. Io da sempre sono refrattaria ai generalismi. Diffido di statistiche o categorizzazioni, che troppo spesso non hanno poi un reale riscontro. Non credo che i 30enni siano così i 40enni cosà i 50enni colà. Tutto dipende dal grado culturale o educazionale che una persona ha ricevuto, e se è anche vero che ci sono moltissimi condizionamente mediatici rispetto ai comportamenti, è anche vero che poi nella realtà delle relazioni interpersonali questi si ridimensionano e quel che emrge è la 'sostanza' della persone stesse. E ' anche vero che molte donne lamentano il fatto che gli uomini siano scoraggiati da una donna sicura di sè, ma dipende anche molto da chi ti va di fraquentare. Faccio un es. una mia amica,, separata, 38enne, con bambino piccolo, molto bella, ma insicura e a caccia di un uomo che le risolva la vita...bene, non è che sia aperta a varie conoscenze, esce solo con figli di papà ricchi, con la bella macchina e con un buon patrimonio familiare alle spalle. Ovvio che passata la festa questi si defilano e altro giro altra corsa, con crescente delusione della suddetta sugli uomini.Quelli 'normali' neanche li guarda. Ovvio che da un contesto del genere ne escano opinioni fasulle, sia sugli uomin che sulle donne. Ma non è questa la realtà più diffusa. E non è nemmeno vero che le donne sono più 'forti' dei loro coetanei. Fanno finta.
RispondiEliminaBene, è il momento della cattiveria, ma purtroppo vera: le donne non hanno smesso un solo secondo di sognare il principe azzurro. Non so quanto stia nei geni e quanto in una cultura secolare, ma questo sogno esiste. Purtroppo, il principe azzurro è in psicanalisi, depresso, nevrotico, insicuro, e non in grado di svolgere il suo ruolo.
RispondiEliminaIl paradosso è che il principe in sè ha trovato un suo equilibrio, per quanto precario e non del tutto soddisfacente, mentre le donne soffrono moltissimo. Alla fine, si contenterebbero anche di avere un partner con cui condividere una prole, ma anche questa alternativa appare complicata.
Secondo me, questo è solo un aspetto del masochismo dell'umanità che si organizza sempre più in sistemi sociali inumani, perchè non in grado di riflettere sulle stesse proprie personali scelte.
Ringrazio tutti coloro che hanno ritenuto di commentare. Mi pareva interessante notare come c'è solo un commento di un maschio oltre me, mentre tutti gli altri commenti sono stati fatti da donne. Avrà un significato anche questo?
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