Bene, quindi le dimissioni
Napolitano le ha minacciato solo come mezzo di pressione verso le forze
parlamentari, ancora una manovra molto efficace dal quasi novantenne
presidente, evidentemente ancora perfettamente lucido...
Alla fine, Napolitano ha messo su
una situazione istituzionale molto raffazzonata e del tutto fuori da quanto
previsto dalla costituzione, ma che importa? Egli ha in effetti un solo scopo,
imporci il più a lungo possitano non sidimettibile la cura europea così perfettamente impersonato
da Monti, e così dimostra di essere l’unico vero politico sulla scena politica
italiana.
Mentre dalla stampa giù giù fino
ai più modesti blog politici si leggeva lo scatenarsi degli scenari tattici più
improbabili, tutto giocato sugli schieramenti, Napolitano va dritto allo scopo,
scongiurare qualsiasi anche vaga disobbedienza ai diktat europei.
Alla fine, tuttavia, credo che
Napolitano sia il primo a riconoscere che questa complicata decisione che egli
ha assunto con queste due commissioni così eterogenee, un po’ partitiche e un
po’ no, non potrà funzionare, non basta aggiungere il solito prezzemolo
costituito dai cosiddetti esperti per mettere d’accordo chi d’accordo non vuole
mettersi, e che essa costituisca una foglia di fico rispetto alla vera
decisione di rinviare tutto al prossimo presidente.
Registrata quindi la grande
abilità del presidente, rimane il fatto incontrovertibile che stavolta
Napolitano ha debordato in maniera palese dai suoi poteri. Egli ha oggi
dichiarato di avere constatato l’impossibilità di avere un governo che possa
risultare maggioritario, e questa è già una competenza che non gli spetta, soprattutto in presenza di
opinioni opposte manifestate pubblicamente da bersani che ha chiesto
insistentemente l’incarico pieno per potere andare alle camere a provare ad
ottenere la fiducia. Questo negare a Bersani questa possibilità è davvero intollerabile.
Se napolitano da’ a bersani un mandato esplorativo e questi torna affermando di
avere speranze di ottenere la fiducia, in base a quale principio può egli negarlo?
Tanto è vero questo che Napolitano ha utilizzato un’altra innovazione, il farsi
egli stesso verificatore nella giornata di ieri. Con il che ha confessato
candidamente di volere smentire Bersani, una verifica fatta dalla stessa
persona che poi ne trae le conseguenze, non mi pare una procedura
raccomandabile.
Ma il nostro presidente non si è
fermato a questo, ribadisce i poteri del governo Monti in sostanza decidendo di
tenerlo in piedi fino alla fine del suo mandato. Ora, qui siamo in presenza di
palesi violazioni di prassi consolidate e soprattutto una evidente volontà di
forzature istituzionali.
Monti non solo non ha ricevuto la
fiducia di questo parlamento, non solo sin dall’inizio si è insediato per
volontà esclusiva del presidente della repubblica, ma si è anche dimostrato il
peggiore governo possibile: come, in base a quale principio, è possibile
preferirlo a un governo Bersani la cui coalizione ha comunque dimostrato di
avere ottenuto la maggioranza relativa dei suffragi.
Ma c’è ancora un’iniziativa di
napolitano, quella dell’istituzione di due commissioni totalmente da lui
inventate. Ora, un presidente della repubblica ha tanti poteri e quindi avrà
anche la facoltà di dotarsi di commissioni di esperti che lo collaborino, ma
come può egli pretendere che tali commissioni abbiano un potere di
interlocuzione col parlamento, cosa c’entrano esse con il parlamento, visto che
sono di nomina presidenziale? Fossi stato nominato, avrei certamente rifiutato
perché partecipando in realtà si diventa complici di queste forzature
istituzionali che sarebbe stato saggio risparmiare a questa nostra italia
derelitta.
Del resto, vedo che la cosiddetta
opinione pubblica sembra sempre più incapace di ragionare, di leggere gli
eventi in maniera appropriata, e quindi tutto fila liscio per chi esercita il
potere. Ma attenzione, quando si approfitta proprio del potere comunque
ottenuto, poi non bisogna meravigliarsi se gli eventi diventano esplosivi, si
può essere sprovveduti, ma quando si apre gli occhi, si finisce col reagire in
maniera esagerata: vedremo.
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