mercoledì 27 febbraio 2013

PROSPETTIVE DELLA NUOVA LEGISLATURA

Vediamo adesso di occuparci dei possibili sbocchi alla situazione data nella composizione delle camere parlamentari...

Il primo dato scontato è che qualunque maggioranza richiede la presenza del PD che, in omaggio alle norme vigenti, ha ottenuto la maggioranza dei seggi alla Camera avendo ricevuto solo circa centocinquantamila voti in più del PDL. Senza PD così, non si può formare alcuna maggioranza.
Come si sa, invece al Senato, due delle tre formazioni maggiori (PD, PDL, M5S) debbono coalizzarsi per ottenere la maggioranza.
Ebbene, dovrebbe apparire ovvio che alleanze stabili non possono formarsi. Da una parte infatti, il M5S ha già dichiarato esplicitamente che non ne farà, direi per questione di principio, dall'altra il PD non può proprio permettersi il prezzo politico che pagherebbe riprendendo la situazione di grande coalizione che si era creata nel vecchio parlamento e che pretendeva forse che gli elettori dimenticassero al momento del voto. 
Mi pare che l'unica soluzione è lì davanti ai nostri occhi, nascosta da tatticismi e bluff di ogni tipo, è quello che ai tempi della DC si chiamava monocolore democristiano, cioè un governo senza maggioranza. 
In altre parole, il PD formerebbe un governo di scopo, cioè con un mandato rigidamente delimitato. I compiti da svolgere sarebbero quelli di eleggere il nuovo capo dello stato, riformare le regole elettorali, si potrebbe almeno iniziare il percorso verso la riduzione del numero dei parlamentari, ed eventualmente procedere all'eliminazione delle province. In campo economico invece, si dovrebbe fare soltanto ciò che potrebbe costituire terreno di convergenza tra PD e una delle altre due forze maggiori, tendenzialmente il meno possibile. 
Terminato questo compito, le camere andrebbero sciolte per andare a nuove elezioni.
Una situazione del genere non richiederebbe neanche che il governo conseguisse la fiducia di entrambe le camere, e del resto neanche a Grillo conviene andare a casa senza che il parlamento abbia compiuto alcun atto. Grillo tenta di costringere il PD ad allearsi col PDL, una situazione per lui ideale, ma non credo proprio che Bersani sia così stupido da cascarci. Ognuno lancia il proprio bluff, ma alla fine le carte si dovranno scoprire e non è possibile che vincano tutti, magari perdere tutti sì, questo sarebbe possibile.

4 commenti:

  1. ti passo un commento che poco fa ho inviato al blog di Grillo. ciao
    Ma la Costituzione così recita:
    Art. 94.
    Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
    Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.
    Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.
    ....
    Bene, per il primo insediamento, ed entro dieci giorni dal suo insediamento, è necessaria la fiducia delle due Camere. Solo nella fase successiva il Governo non ha necessità per vivere che siano approvate tutte le sue decisioni e non ha necessità di ricorrere alla fiducia.
    Pertanto, se il Movimento 5 stelle non vuole una immediata crisi parlamentare con nuove elezioni, deve permettere un insediamento iniziale di un Governo e poi successivamente potrà confrontarsi sulle singole leggi come meglio crede. Questo è un passo obbligato richiesto dalla Costituzione. Nel caso che il Movimento 5 stelle si sottrae a questo passaggio si possono prevedere scenari particolari: crisi permanente con Governo provvisorio fino a nuove elezioni oppure una generosa stampella offerta da Berlusconi come salvatore della patria con una “fiducia non richiesta”, e con tutte le conseguenze che ne possono derivare. Allora sia chiaro al Movimento 5 stelle che questo passaggio di dare una fiducia istituzionale non è una abdicazione e non è un “inciucio” ma è un necessario passaggio istituzionale; e se non viene fatto dal Movimento 5 stelle ne deriva la responsabilità di fare ritornare in campo un Berlusconi che tiene in ostaggio lo stesso Bersani.
    Una volta insediato un Governo poi si può avviare il processo nuovo per contribuire alla realizzazione delle leggi una per una, e il Movimento 5 s può giocare un grande ruolo, ma occorre tenere presente i passaggi obbligati della Costituzione altrimenti si rimette in campo la vecchia politica che si voleva ostacolare.

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    1. Però, Francesco, il governo può rimanere in carica quanto vuole, non abbisogna della fiducia. La Costituzione pone in sostanza un'alternativa, o il governo insediatosi per decisione del Capo dello Stato riceve la fiducia e governa, così come le Camere procedono nella loro attività legislativa, oppure esso non riceve la fiducia, ed allora, se il Capo dello stato così decide, sono le camere ad essere sciolte, e mi pare che non sia fissato nessun termine temporale per questo scioglimento.
      Basterebbe che il governo sbrigasse per alcuni mesi gli affari correnti, e nel frattempo le Camere (nella forma allargata prevista) potrebbero eleggere il Capo dello Stato, fare la riforma elettorale, eliminare le province, ridurre drasticamente i costi della politica, e far partire il procedimento di modifica costituzionale per la riduzione del numero di parlamentari Sulla politica economica, checcchè ne dica Vendola, conviene fare il meno possibile perchè non c'è accordo tra chi vuole tenersi l'euro e i vincoli di bilancio imposti dall'europa e chi invece questi vincoli li rifiuta.

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  2. Sai, mi sembra che manchi un passaggio preliminare. Napolitano darà l'incarico di formare il governo dopo le sue consultazioni. Per dare l'incarico, dovrà avere la certezza derivante dalle consultazioni che il governo abbia la fiducia in entrambi i rami del parlamento. Quindi sarebbe un pazzo a dare l'incarico senza una preventiva e numericamente certa maggioranza. Di conseguenza secondo me le possibilità sono solo due: o una maggioranza politica (e l'unica possibile è PD+PDL, a cui aggiungere Monti); oppure un nuovo governo non politico (diciamo tecnico): e qui puoi togliere Monti. In quest'ultimo caso se vuoi possiamo scommettere sui nomi di Amato o Letta (Gianni, quello furbo).

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  3. No, il governo è regolarmente insediato per decisione del Capo dello Stato. La fiducia serve non tanto al governo per operare, ma al parlamento che in caso di prolungata assenza di governi che abbiano ottenuto la fiducia, viene sciolto.
    Al posto del governo tecnico, è assai meglio un governo politico di minoranza, insomma un monocolore PD.

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