Napolitano ne ha fatto un’altra delle sue, si è schierato in
modo inequivocabile a fianco di Monti, e successivamente si è autoassolto
dichiarando che non v’è stata alcuna interferenza, accusa che era stata rivolta
proprio a lui. Del resto, si sa, è all’imputato che viene affidata l’emissione
della sentenza...
Rimane da capire perché l’abbia fatto, considerato che non
poteva certo credere di potere determinare spostamenti significativi di
consensi in quella direzione. Nei fatti, l’esperimento Monti è chiaramente e
rovinosamente fallito. L’unica cosa che egli è riuscito a fare non è rafforzare
la parte centrale dello schieramento politico, ma cannibalizzare i voti degli
alleati di coalizione che oggi si ritrovano con microformazioni, praticamente
distrutte. Quel furbetto per antonomasia di Casini non ha neanche capito che
avendo così entusiasticamente sposato l’ipotesi del polo attorno a Monti, non
aveva senso presentare liste separate per la Camera, perché il risultato che si
è determinato è stato una conta impietosa per lui, visto che più della metà dei
suoi voti tradizionali sono trasmigrati verso la lista di Monti, lasciandolo
povero e disperato, quasi quanto Fini, che però è imbattibile in quanto a
questo criterio.
Ora, se Monti è accreditato di qualcosa come il 14% dei
voti, non sarà un due in più di percentuale a salvarlo da una sorte ben modesta
e deludente che rischia tra l’altro nel dopo-elezioni nel provocare litigi e
scissioni in quest’area di centro già così mingherlina.
Napolitano è un fine politico che non poteva ignorare questi
aspetti, e quindi bisogna che ci sia una ragione differente per questa
dichiarazione così esplicita e nello stesso tempo inutile ai fini strettamente
elettorali.
Se mettiamo questo aspetto assieme al luogo e all’occasione
in cui essa è stata pronunciata, si può ragionevolmente dedurne che vi sia
stato un fermo suggerimento da parte di Obama, la necessità di confermare una
disponibilità italiana ai massimi livelli ad attenersi ai consigli, se mi
passate l’eufemismo, che ci vengono dal quadro internazionale. Un significato
quindi che va considerato essenzialmente simbolico, importante
indipendentemente dal risultato concreto in termini di spostamento di voti.
Seppure non sia possibile avere prove in questo senso, si
può con tranquillità affermare che questa ipotesi appare del tutto verosimile e
da’ razionalità a dei comportamenti altrimenti inspiegabili.
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