Stavolta, allo scopo di sottolineare il punto fondamentale
di queste elezioni, userò l'espressione americana “look at my lips”, poi spero, ma non lo posso promettere, scriverò di cose
differenti dalle elezioni...
Queste elezioni non sono come
tutte le altre, e non lo sono per un aspetto peculiare, che la crisi economica
mondiale ha avuto l’effetto di compattare tanta parte del parterre politico, in
sostanza la quasi totalità del vecchio parlamento, a sua volta la totalità
della tradizione della politica italiana. Tale compattazione è avvenuta
sull’adesione al nuovo pensiero unico del liberismo dilagante nel mondo. Questa
non è la mia opinione, è un fatto perfettamente documentato, ed è esemplificato
mirabilmente nell’operato del governo Monti. Non v’è singolo atto di tale
governo che non si iscriva in questa linea di pensiero, che è il mercato che di
per sé assicura prosperità alle persone, e che la fonte di ogni difficoltà
economica sta invece nell’ostacolare il libero dispiegamento delle potenzialità
taumaturgiche del mercato.
Naturalmente, i vari partiti
possono blaterare quanto vogliono invocando il provvidenziale concetto di
emergenza, possono sostenere di essere stati costretti, o come fa Berlusconi
addirittura di essere stati ingannati, vittime di un agguato, la sostanza non
cambia, le cronache parlamentari implacabili riportano le votazioni ai vari
provvedimenti, primo fra tutti l’introduzione dell’obbligo di pareggio di
bilancio in costituzione. Un’informazione minimamente meno venduta avrebbe messo
quest’atto al centro del dibattito politico, invece di mille idiozie inventate
giorno dopo giorno per confondere gli elettori.
Bene, ci sono almeno due forze
politiche che dichiarano, né abbiamo ragione di dubitare della loro veridicità,
di rifiutare questo pensiero unico nella maniera più netta e totale, vogliamo
dare rappresentanza a queste voci?
Si può scegliere di stare alla
finestra, purché sia chiaro che ciò implica inevitabilmente l’assecondamento
del piano criminale internazionale che si basa sull’accettazione del pensiero
liberista.
Per combattere questo piano, non
è necessario che si formi una maggioranza contraria, il che appare oggi
irrealistico, basta che vi sia in parlamento una presenza compatta e
determinata che rifiuta che le scelta politiche debbano iscriversi nel pensiero
unico ben rappresentato in Italia dal gruppo PD-PDL-Monti, bisogna insomma
evitare che chi comanda nel mondo possa impedire ogni forma di dissenso, si
oscuri ogni finestra rinchiudendo il mondo occidentale, ma nei fatti l’intera
umanità in un futuro nello stesso tempo futile e catastrofico. Io penso, come
ho anche detto nel precedente post, che se le votazioni vedranno tanti
parlamentari fuori dagli schieramenti tradizionali, sarà giocoforza rivotare,
il che potrebbe anche avvenire con una nuova e meno oscena legge elettorale, e
quindi, almeno per quanto mi riguarda, io voterò per tenere aperta una porta o
almeno uno spiraglio.
Nessun commento:
Posta un commento