In questo primo scorcio di nuovo anno, un 2011 che viene dopo un pessimo 2010, un 2010 così pessimo da inibire perfino la consueta tradizione degli auguri scambiati in questo periodo dell'anno, io vorrei controcorrente proporre una nota di ottimismo. Non si tratta certo di avanzare certezze verso un futuro luminoso, anzi al contrario non sono così cieco da vedere come voi in che terribile situazione ci troviamo. No, piuttosto credo che dovremmo vedere quanto questo potere sostanzialmente mafioso che sembra trionfare senza ostacolo alcuno abbia piedi di argilla, pronti a disfarsi alla prima pioggia, facendo precipitare quello che ci appare un gigante sulla nuda terra. La sua fragilità sta nelle contraddizioni che lo percorrono, che lo corrodono dall'interno. E' stato giustamente detto che la forza di chi comanda in Italia, ma io direi anche in tutto l'occidente, sta nella mancanza di alternative praticabili.
Ecco, l'aspetto che trovo più interessante della situazione odierna è l'esistenza di un fronte di resistenza tenace, che non intende piegarsi al potere dominante. Da una parte, la FIOM insiste nella constatazione ovvia, seppure riconosciuta da ben pochi soggetti politici, che l'accordo sottoscritto tra FIAT e gli altri sindacati è costitutivamente nullo, in quanto contraddice diritti garantiti dalla Costituzione, e quindi indisponibili, cioè non negoziabili.
Dall'altra, si affaccia un protagonismo studentesco che appare sempre più come un vero e proprio movimento generazionale. Ho sostenuto in tempi non sospetti che oggi temi politici di enorme rilevanza hanno indubbi risvolti generazionali. Naturalmente, il ruolo giocato dalla famiglia tende ad occultare tale tipo di problemi: tramite il meccanismo della solidarietà familiare, sembra addirittura che i giovani siano la parte favorita, che i genitori siano quasi vittime di giovani che da questi mantenuti se la possono spassare senza dovere faticare lavorando. La realtà è opposta come sappiamo, i giovani sono vittime di un sistema che tende sempre a privilegiare chi già ha, che ha anche per motivi puramente anagrafici. Ho stigmatizzato la sostanziale idiozia che intanto crea un sistema sanitario finalizzato ad allungare la vita media, che tenta, allo scopoo di ridurre le spese previdenziali, di spostare in avanti il momento del pensionamento. Così però costoro non sembrano rendersi conto che data la penuria di posti di lavoro disponibili, ciò si traduce nel costringere gli anziani a lavorare anche su una sedia a rotelle, sottraendo nel contempo il lavoro magari al nipote di questo anziano.
Ebbene, sembra affacciarsi come dicevo un nuovo protagonismo, in grado intanto di proporre forme di lotta originali, capace di non dividersi scioccamente sul tema della violenza, malgrado tromboni di tutti i tipi sempre pronti a dare consigli non richiesti. A me pare che la violenza non venga esaltata tra questi giovani, ma neanche bandita, è una possibilità da utilizzare soltanto quando sia strettamente necessaria.
A questi studenti, a questi giovani che mi sembrano la parte più creativa di questo fronte di resistenza, il fatto che esistano fasce operaie che non si piegano che non sono disposti a svendere la propria dignità per nessuna ragione, mi pare un grande elemento di forza ulteriore, del fatto che una politica di alleanze si possa costituire.
Quei dirigenti sindacali che sottoscrivono sotto dettatura del padrone, quei dirigenti politici che assumono un atteggiamento di ignavia vanno considerati a tutti gli effetti nemici, io direi perfino traditori del loro stesso ruolo.
Bene, questa timida nota di ottimismo è il reale augurio che sento di rivolgere ai miei lettori: buon 2011!
NonUnaDiMeno
3 ore fa
Sì, dici benissimo: quei dirigenti che per paura sottoscrivono sotto dettatura sono ancora più colpevoli dei colpevoli stessi. Senza di loro questi avrebbero vita breve: non è un uomo solo che porta alla distruzione di una società, ma tutti quelli che abbassano la testa. Per esempio d'improvviso nel mio Comune dopo tret'anni di centrosinistra i miei colleghi, vincendo la destra si riscoprono tutti destrorsi: il miracolo della corrente che trascina e convince. Auguri per il tuo quarantesimo anno di età^::::::::::?!
RispondiEliminaE' un augurio che fa bene al cuore, il tuo, caro Vincenzo.
RispondiEliminaHo una figlia di 24 anni che studia e cerca di pagarsi gli studi facendo la sera la barista.
Non certo perché l'abbiamo voluto noi, ma perché lei - mia figlia - si vergogna di essere ancora a carico dei genitori. E tanti altri giovani sono come lei, non bamboccioni, ma esseri umani con una dignità.
Ciao, Buon 2011!
Lara
Condivido pienamente: un buon 2011 specialmente ai nostri giovani!
RispondiEliminaEd è proprio questa tua timida nota di ottimismo che mi consente ancora di sperare.
RispondiEliminaAuguri per il 2011 e non solo.
@Antonella
RispondiEliminaPerchè quarantanni? Magari: non ti dissi già che supero i cinquanta, pur non essendo ancora decrepito? :-D
@Lara
RispondiEliminaGrazie per gli auguri che ricambio sinceramente, e facciamoli anche ai nostri figli che ne hanno tanto bisogno :)
@Ornella
RispondiEliminaGli auguri glieli facciamo con entusiasmo, ma questi giovani dovranno darsi una mossa :)
@Aldo
RispondiEliminaGrazie, tantissimi auguri anche a te :)
Auguri anche da parte mia oltre che a te anche a tutti quei giovani che, pur mettendoci tanta buona volontà, non riescono a costruirsi un futuro. Confidiamo in un futuro che sappia almeno dare loro la speranza. Ecco, di questo se ne sente tanto il bisogno, perchè ormai ci siamo giocati pure quella.
RispondiEliminasì, questo genere di auguri fa davvero bene! per un conflittualissimo 2011!
RispondiElimina@Angelo azzurro
RispondiEliminaSono d'accordo, la speranza viene prima di tutto, ed è proprio la speranza di un mondo migliore che vogliono distruggere soprattutto nelle nuove generazioni. Auguri anche a te :)
@md
RispondiEliminaGrazie per la consonanza, ce n'è tanto bisogno. Auguri anche a te, Mario :)
Perchè sono monella: volevo carpire informazioni con un bieco trucchetto.
RispondiEliminaciao vincenzo, auguri anche te.
RispondiEliminapiu' che ottimista, stai incrociando le dita :)
saluti!
ps: io invece credo che sara' l'anno del collasso.. ma forse diciamo la stessa cosa ;)