Parlando del referendum di Mirafiori, non mi soffermerò sul punto principale, se si tratti di una sconfitta o di una vittoria, le parole di Vendola in questo caso mi sembrano appropriate, vittoria triste per FIM e UILM, sconfitta gratificante per la FIOM.
No, voglio occuparmi di un aspetto collaterale, ma secondo me comunque della massima importanza.
Ebbene, a Mirafiori come mesi fa a Pomigliano, la posizione contraria agli accordi della FIOM ha ricevuto più consensi dei suoi aderenti, giungendo stavolta a sfiorare addirittura il 50% dei consensi rispetto a un 30% di iscritti (credo calcolati sul totale dei sindacalizzati).
La deduzione che ne faccio è che esiste una fascia di popolazione operaia che ritiene di doversi opporre alla svolta liberista che è diventata il credo dominante nei mass media, e che la sua consistenza numerica supera nettamente la sua rappresentanza sindacale. Il punto che vorrei sostenere è che il problema di un'insufficiente rappresentanza sia una questione di carattere geenrale, e che anzi sia massima in ambito esplicitamente politico.
Ritornando a un mio "pallino", credo che il problema della classe dirigente, della sua scarsa qualità, e della difficoltà ad un suo ricambio, sia una questione ben più grave di ciò che concerne la popolazione nel suo complesso. La posizione del PD riguardo al referendum è una chiara cartina al tornasole dell'incapacità del più grande partito di opposizione a rappresentare quello che con tutta evidenza dovrebbe costituire il proprio elettorato.
Ripartiamo allora da qui, dalla necessità vitale di rappresentare questa vasta fascia di popolazione che nè decenni di TV berlusconiana nè sedici anni di berlosconismo rampante in politica hanno piegato, ancora con la schiena dritta a sostenere i propri diritti. Forse, oggi la prima priorità dovrebbe essere quella di contrastare con tutti i mezzi, e innanzitutto non votandoli, questi sedicenti loro rappresentanti. I vari Chiamparino e Fassino vadano a casa, a stento rappresntano ormai sè stessi.
sabato 15 gennaio 2011
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vincenzo sono d'accordo su tutto. ho cercato di seguire finche' ho potuto stanotte, fino all'esito del seggio degli impiegati. sotto sotto speravo che non fosse un plebiscito di quella dimensione, per il si. niente. cambiera' molto, cambiera' la societa', a mio parere in molto peggio. o forse e' gia' cambiata, e questa e' solo una certificazione. grande tristezza.
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