sabato 6 novembre 2010

UMBERTO ECO ED IL COMPLOTTISMO

L’atteggiamento di Umberto Eco e di altri ospiti a “L’infedele” di lunedì passato mi ha prima di tutto sbalordito, e poi davvero indignato. Mi chiedo come sia possibile che un uomo che sicuramente ha dato dei contributi decisivi in semiologia, uno tra i più famosi intellettuali di sinistra possa venire in TV a dire le più enormi sciocchezze senza neanche vergognarsene. In sostanza, questo emerito intellettuale è venuto da Lerner per pubblicizzare il suo ultimo libro, manifestando senza pudore alcuno sin dall’inizio il suo unico ed esclusivo fine, come si osservava dal fastidio da lui esibito per il fatto che il conduttore avesse iniziato la sua trasmissione occupandosi di altro argomento. Questo libro ha per protagonista un certo Simonini, definito dall’autore un complottista, anzi un complottista imbecille. Badate bene, non è che questo personaggio sia casualmente complottista ed imbecille, ma imbecille perché complottista. Dal che si deduce che per Eco tutti i complottisti sono degli imbecilli. Naturalmente, sarebbe utile a questo punto definire cosa sia un complottista. Per me, un complottista è qualcuno che vede attorno a sé sempre complotti. Se questo fosse il modo con cui anche Eco intendesse questo termine, potremmo perfino convenirne. Non è però così, l’ineffabile intellettuale sostiene, udite udite, che complottista è colui che, anche fosse per un singolo complotto, ne sostiene la sussistenza anche quando questo non venga scoperto. Con stile apodittico, egli dice che qualsiasi complotto viene presto scoperto, che i complotti se non vengono scoperti ed in poco tempo, allora essi non esistono.

All’emerito intellettuale, vorrei consigliare una maggiore cautela. Vorrei aggiungere che io, forse perché troppo tradizionalista, credo ancora nel principio di causalità: ad ogni effetto, la sua causa. Così, se un politico mi motiva un provvedimento in maniera chiaramente inadeguata, io, guarda un po’, cerco la vera motivazione, e devo necessariamente sospettare che ci sia qualcosa che non può essere reso pubblico, che cioè ci sia un accordo occulto tra potenti. Il fatto che questa mia ricostruzione dei fatti non abbia dei riscontri evidenti, che questo accordo più o meno segreto tale rimanga, non capisco come possa essere assunto a dimostrazione dell’inesistenza stessa del complotto. Al contrario, chi complotta, lo sa fare con grande cura, e certo farà di tutto per non farlo conoscere. Né c’è ragione alcuna per credere che la segretezza sia a scadenza, e che dunque alla fine si sappia tutto. Come si può con inaudita leggerezza affermare delle tesi così perentorie senza uno straccio di argomentazione?

La cosa che più disturba è che i suddetti Eco & Co. abbiano anche esemplificato questo loro scetticismo sui complotti citando la questione della centrale del capitalismo, come una invenzione di complottisti. A questo proposito, Eco, con atteggiamento chiaramente derisorio, teneva a sottolineare che della Trilateral e del gruppo Bilderbeng se ne conoscono i membri. Ebbene? Perché mai dovrebbero nascondersi, sono tra gli uomini più potenti della terra, e certo non hanno ragione alcuna per nasconderlo, ed anzi essere membri di cotanti consessi conferisce loro prestigio e tutto ciò che ne segue.

Capovolgiamo ora la discussione. A cosa servono questi consessi? Perché si riuniscono con grande regolarità? Possibile che stiano lì solo per gustare qualche aragosta e qualche bottiglia di Kristal? Risulta ad Eco che i lavori di queste organizzazioni siano pubbliche o che lo siano sempre?

Io, e so di essere in minoranza, credo a questa cupola affaristico-mafiosa che ormai si è spinta al punto da imporre le proprie decisioni ai governi nazionali, perfino allo stesso governo USA.

La vicenda del vaccino antivirus A H1N1 è illuminante. Non solo come sappiamo l’OMS, temo all’unanimità, ha previsto una pandemia e raccomandato ai paesi di fare il vaccino, non solo quasi tutti i paesi, tranne la Polonia forse qualcun altro che non so, hanno ubbidito all’invito pressante dell’OMS, ma il tutto è avvenuto in un arco di tempo temporale abbastanza lungo, che ha consentito lo svolgersi di un dibattito pubblico che ha evidenziato l’assurdità della decisione assunta. Ricordo succintamente che l’OMS era consapevole del fatto che il virus non era per niente pericoloso, ma sollecitava egualmente la vaccinazione preventiva di massa nell’eventualità di una sua possibile mutazione verso forme molto più aggressive. Il punto dove casca l’asino è che nessuno può essere certo che il vaccino sviluppato per la forma nota del virus sarebbe stata efficace anche verso forme mutate. Che senso aveva allora dare un vaccino per il timore di una situazione effettivamente pericolosa, ma in cui l’efficacia del vaccino era tutta da dimostrare?

A meno di credere che tutti i governi siano costituiti da imbecilli, ma molto più imbecilli del Simonini del romanzo di Eco, è evidente che ci deve essere un piano mondiale per imporre l’acquisto di tali vaccini da parte dei governi nazionali. D’accordo, è una tesi che non si può provare, ma essa ha comunque il merito di dare una spiegazione a un fatto economicamente molto rilevante, che non può essere altrimenti spiegato.

Analogamente, non c’è nessuno che possa fornire uno straccio di argomentazione per giustificare nove anni di invasione dell’Afghanistan, di spiegare cosa ci stimo a fare in quel lontano paese oggi, quando è a tutti evidente che non v’è alcuna possibilità di catturare Bin Laden, che anzi altri dicono trovarsi tranquillamente in Pakistan. Qualcuno cerca di motivarlo come una misura necessaria per debellare il terrorismo lì dove esso nasce per tenerlo lontano da Europa ed America. In realtà, c’è ampio accordo sul fatto che un terrorismo esportato dall’Afghanistan non è mai esistito, che non ci sono riscontri obiettivi che la potenza terroristica afgana di cui pure non si può dubitare sia davvero organizzata in modo tale da essere esportata o esportabile. Titolavo provocatoriamente il precedente post sollecitando l’invasione dello Yemen, da dove è ormai certo che tentativi terroristici partono. Ormai, il senso comune si è talmente ottenebrato che i politici possono fare le affermazioni più assurde, come appunto quella che dobbiamo andare inseguendo il terrorismo nelle sue roccaforti (ma perché in Somalia no allora?), senza che essi vengono derisi e messi in silenzio. Non è allora ovvio ipotizzare che siano le industrie belliche che possono contare su commesse molto generose proprio a causa della guerra che lì è in corso, a costringere i paesi a stare in Afghanistan?

La realtà che vediamo attorno a noi è in sé assurda, e pensare che esita un centro di potere, articolato in modi che ovviamente ignoriamo, in grado di condizionare la politica mondiale, è davvero un passatempo per imbecilli, o piuttosto è lo stroncare ogni ipotesi di complotto ad essere un passatempo, forse anche molto remunerativo per vecchi tromboni?

17 commenti:

  1. Scusa l'ora e quindi il commento è molto breve, ma mi riprometto di metterne uno domani un po' più articolato.
    io penso che Eco, in quella trasmissione, volesse prendere in giro l'attuale governo e la sua parte politica riguardante il presunto complotto dei magistrati per far saltare Berlusconi, sono sicuro che lui quello intendesse.
    Comunque quella dei complotti in effetti è una teoria spesso controproducente. Dire sempre che c'è un complotto è giustificare che la verità non verrà mai a galla. Dire invece, come Eco ha fatto, che le persone tutti le conosciamo, è dire che la verità è più vicina di quanto noi pensiamo, ma siamo noi ad avere le fette di salame, non loro che sanno nascondersi bene.
    Pendolo di Foucault docet....
    Lorenzo

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  2. Riguardo ai vaccini, nell'ospedale presso cui lavoro hanno passato parola che era meglio non vaccinarsi con quello fornito dalle strutture pubbliche ma rivolgersi presso gli ambulatori delle ASL esterni all'ospedale, perche le dosi erano insufficienti e "trema": fosse vero come temo si sosteneva che le dosi erano dimmezzate per non allarmare e vaccinare tutti i richiedenti. Infatti bisognava effettuare dei richiamo a breve distanza proprio per dare modo alla ditta produttrice di consegnare tutte le dosi necessarie e terminare così la vaccinazione in due tempi. Fortunatamente l'influenza non è mutata ma pensa che beffa per chi si è fatto vaccinar. Fosse diventato più pericoloso il virus avrebbe attaccato e sconfitto anche il sistema immunitario di coloro che si sentivano al sicuro ed invece non lo erano per la dose e per il tipo di virus stesso mutato e quindi non corrispondente a quello inoculato con il vaccino. L'ignoranza ha fatto guadagnare soldi a qualcuno ma ha preso in giro tantissimi altri, operatori sanitari compresi. Triste è quel paese che non si pone domande neppure sulla propria salute, neppure fra gli addetti ai lavori. Io mi sono insospettita quando ho sentito numerosi medici rifiutare il vaccino per sè e le proprie famiglie: per quale motivo se non perchè sapevano dell'inutilità del vaccino stesso. In Francia gli operatori sanitari hanno scritto degli articoli in cui non solo rifiutavano il vaccino ma anche motivavano tale rifiuto. Noi in Italia ci siamo fatti aiutare dall'istinto, dal passa parola, dal nostro scetticismo innato quasi genetico. Medici come Carlo Urbani morto per combattere la SARS si rivolterebbero nella tomba se potessero. Persone così ce ne sono tante che lavorano ogni giorno per capire e scoprire i killer silenziosi che minacciano l'umanità. Con gli occhi fissi ai microscopi ne ho conosciuti parecchi che sacrificano la propria vita per sgominare letteralmente i virus. Poi arrivano quei ciarlatani vestiti a festa, ma sono solo dei becchini che vogliono guadagnare dalla paura quell'occasione per arricchirsi e non salvare od arricchire un paese di salute. L'AIDS miete ancora parecchie vittime e se ne parla sempre meno: i giovani che non usano precauzioni si stanno infettando senza saperlo. Manca l'educazione sessuale a casa e nelle scuole, un esame accessibile non solo ai maggiorenni ma anche ai minorenni, norme per la privacy, sensibilità verso quei paesi che non possono comprare gli antiretrovirali disponibili ai paesi occidentali, cui mancano le zanzariere per combattere la malaria, dove la popolazione sta dimezzandosi. Cercano Bin Laden e mi viene da sorridere al pensiero dei virus che troveranno noi. Ricordi la Spagnola? Immagina cosa succederebbe con i mezzi di trasporto d'oggi e con la popolazione mondiale che si sposta anche senza guerre in atto come la Prima Guerra Mondiale. Il vaccino sarebbe pronto per un paese come la Germania, efficiente più di altri, solo dopo due mesi dall'avvenuto inizio della pandemia, ad essere ottimisti! Pensa all'Italia e trema! Quando vado al lavoro spesso mi vergogno, altre volte sono orgogliosa, ma sempre rimango nauseata dagli interessi economici che infettano la Sanità mondiale, OMS compreso. Il vaccino diluito e dimmezzato non è niente in confronto a tutto quello che succede intorno e dentro di noi ogni giorno nel mondo.

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  3. Qui secondo me, si complotta....otta otta otta otta....
    buona domenica

    mirco

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  4. C'è però chi, paventando continui ed immaginari complotti nei suoi confronti, riesce ad imbambolare un popolo facendo la propria fortuna! Ogni riferimento al nostro premier NON è puramente casuale!

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  5. @lorenzo
    Per parlare francamente, credo che sì, un commento più esplicito ci vorrebbe perchè in tutta sincerità non riesco a capire le tue argomentazioni. Mi sembra piuttosto che tu ti limiti a ripetere con lo stesso stile apodittico quello che dice Eco.
    L'unica argomentazione che vedo è quella della convenienza, ma io non mi riferivo a un criterio utilitaristico, io parlavo piuttosto di verità. So bene che tante volte la verità è perfino dannosa, ma dovremo allora mentire o rimanere nell'ignoranza?

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  6. @Tiziana
    Ti ringrazio del tuo contributo soprattutto centrato sulla sanità. Ti dirò francamente che trovo che la vera causa di tutte le procherie che osserviamo in questo settore le attribuisco alla stessa mole di denaro che vi circola. Un settore così ricco attira inevitabilmente gli appetiti più vergognosi. La cosiddetta prevenzione sanitaria (più correttamente la cura precoce) rischia, in assenza di una rigorosa analisi statistica ed epistemiologica, di essere da una parte un business, e dall'altro fonte di una specie di ipocondria di massa.

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  7. Tiziana ha perfettamente ragione e condivido la sua analisi. Anche io misi un paio di post riguardo la presunta pandemia influenzale. In quanto farmacista conosco il problema delle case farmaceutiche e ho denunciato il loro comportamento a livello mondiale.
    Aggiungo che la pericolosità di un virus è nella mutazione, nella sua capacità di mutare la combinazione proteica H e N ( da qui le varie sigle dei vitus). L'informazione ha invece sempre detto molte baggianate, falsi veri e propri parlando addirittura di ricombinazione RNA !
    Si è creato solo del panico, tutto a favore delle grandi case farmaceuitiche e dalle spinte dei vari governi.
    Non do tutta la colpa all'OMS, all'inizio l'operazione di monitoraggio è stata eccellente, è il dopo che assolutamente non mi ha convinto.
    Teniamo conto che la pericolosità di un virus influenzae sta nelle complicanze o nell'attaccare soggenti già deboli.
    Sul fatto dei vaccini c'è stato indibbiamente uno schifoso bussines, inutile anche, ma attenzione a non demonizzare i vaccini e nemmeno le precauzioni intraprese, specialmente quelle di carattere igienico- sanitario.
    Grazie dell'ospitalità
    Doriana

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  8. Scusate, ho scritto "epistemiologica" invece di epidemiologica :-)

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  9. @Ornella
    Davvero, secondo te, gli antiberlusconiani sono degli stinchi di santo? Che delle trame si tessono contro di lui è cosa palese, e del resto cosa avrà mai fatto lui stesso tutta la vita? E' uno che se ne intende per esperienza diretta :)
    E comunque berlusconi non ha fatto la sua fortuna col complottismo, ma piuttosto negandolo, almeno quando lo riguardava. Chi potrebbe dire in tutta onestà che la vicenda di "why not" non abbia visto il coinvolgimento di ampi settori politici, cattolici, dell'informazione ed anche giudiziari? Non tutti, tant'è che proprio altri magistrati ne sono state le vittime. Ma c'è qualcuno che possa difendere senza barare il comportamento sulla vicenda del CSM?

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  10. @Doriana
    A me onestamente pare che tutta la truffa era giù stata perfettamente "istruita" dall'OMS, i vari paesi si sono limitati ad adeguarsi.
    Sulla questione generale, io non demonizzo certo i vaccini, ma sono contrario a quelli che dicono "questo investimento è giustificato, anche se dovesse salvare una sola vita". Se le risorse si impiegano nella sanità, si tolgono magari all'alimentazione dei bambini del terzo mondo. Vorrei ricordare come il nostro ministro ha avuto la sfacciataggine di dire che è stato meglio sprecare i soldi dei vaccinio che rischiare. Il rischio non è un fattore eliminabile, ma si può solo minimizzarlo, considerandone anche i costi e le inevitabili ricadute su altri settori, magari altrettanto importanti.

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  11. Io penso, Vincenzo, che il potere di decidere cosa sia " utile" fare sia in mano proprio alle multinazionali farmaceutiche, queste sono le vere respondabili dlele politiche sanitarie nei vari paesi. Basta pensare ai farmaci anti-aids per farsene un'idea.
    Non concordo sul ruolo dell'OMS. E' un organismo pan nazionale senza poteri decisionali ma solo di controllo e monitoraggio delle malattie del pianeta, almeno non penso che tutto sia partito da lì, ma concordo che, una volta conosciuta la vera natura del virus, avrebbe potuto tranquilizzare la popolazione e non starsene zitto mentre i governi relalavano milioni di euro alle case farmaceutiche.
    Anzi aggiungo che per me è stata una prova di forza fra governi e ditte produttrici di farmaci, con una evidente vincita di queste ultime.
    Purtroppo, caro Vincenzo, non si ragiona più nel modo che tu dici: questo investimento è valido anche dovesse salvare una sola persona, altrimenti si farebbe ricerca sulle malattie rare che credimi sono molte. Ma ciò non si fa perchè " non conveniente".
    La sanità è un business, perchè il potere politico è latitante o complice, OMS in primisi, ma non certo è la mente che organizza, quello ormai lo sono i privati.
    Siamo andati oltre il complotto, ormai non hanno nemmeno paura di nascondersi, quello forse vuol far intendere Umberto Eco.
    Doriana

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  12. Vincenzo, aspetto un tuo post su quanto è accaduto ieri! Ho paura che finità con un nulla di fatto e che Fini, nonostante le minacce e l'ultimatum, non avrà il coraggio, alla prova dei fatti, di votare la sfiducia al governo Berlusconi. A presto, allora.....:)

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  13. questione di linguaggio. forse (forse) dovremmo cominciare con il considerare "complottista" chi il "complotto".. lo fa! :)

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  14. Per quanto non studiosa come Vincenzo, sono d'accordo totalmente con il suo post, anzi con il suo intero blog.
    Blog che andrebbe diffuso molto più su vasta scala, perché noi - la gente, il popolo - bene che vada "intuiamo" qualcosa di tutto quanto è stato scritto qui. Ma pochi altri vengono ad informarci in questo senso.
    Grazie Vincenzo e un saluto.

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  15. Cara Lara, evidentemente soffri della sindrome da meschinella. in realtà a me pare incontrovertibile che il cucinotta nemmeno ha capito il senso del discorso di Eco, ed evidenetemente non ha nemmeno letto il libro. Come dire : l'invidia per un Vero intellettuale...

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  16. @Lara
    Ben tornata. Devo dire che avevo ormai perso le speranze, tanto da cancellare il tuo sito dal blogroll, ma l'ho rimesso prontamente. In quanto al troll, secondo me non si è capito neanche lui: non ti curar di lor ma guarda e passa :)

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