martedì 12 ottobre 2010

CHE VERGOGNA QUESTO FEDERALISMO FISCALE!

Così la gallina Lega Nord, fecondata dal gallo Giulio Tremonti ha fatto il secondo uovo, dopo il primo costituito dal federalismo municipale. Bene, tutto come nelle previsioni, e poveri allocchi che credevano davvero che il federalismo fiscale fosse a costo zero!

I fatti: nell’ultimo consiglio dei ministri, è stato approvato il decreto legge di attuazione del federalismo fiscale. Cosa dice questo decreto? Dice che le Regioni, in base alla loro specifica situazione di bilancio, hanno facoltà di portare la loro quota di addizionale IRPEF fino al 3%, percentuale raggiungibile nel 2015, dopo graduali aumenti nel quinquennio 2010-2015. Ricordo che l’attuale limite all’aliquota regionale è dello 0,9%. In sostanza, un importo più che triplicato. Per fare un esempio, con un reddito di quarantamila euro, se oggi si paga al massimo 360 euro, dal 2015 il massimo diventa 1200 euro. Che ne dite? 840 euro non è male come aumento per un governo che dichiara di non volere mettere le mani nelle tasche degli Italiani, vero?

Io mi chiedo, questi hanno rotto abbondantemente i marroni sostenendo che il federalismo fiscale sarebbe stato a costo zero, che si sarebbe trattato di un puro trasferimento di imposizione fiscale dallo stato centrale agli organi statali decentrati. In italiano, caro ministro Tremonti trasferire significa aggiungere da una parte e togliere da un’altra, e ciò deve avvenire contestualmente. Ora, ad aggiungere siete stati bravi, ma a togliere? Un governo intellettualmente onesto avrebbe dovuto promulgare un decreto con un articolo in più, che doveva recitare: “Contestualmente, le aliquote IRPEF entro il 2015 saranno ridotte nella misura necessaria a dare luogo a una minore tassazione media del 2,1%.

Ora è tutto più chiaro, questi cialtroni hanno introdotto il federalismo fiscale perché non hanno gli attributi per confessare che hanno fallito nella loro capacità di ridurre le voci di uscita nel bilancio statale, e che devono aumentare l’imposizione fiscale. Si tratta di furbetti da quattro soldi: con la formula che rinvia alle regioni la scelta dell’aumento, pensano di tirarsi fuori da queste decisioni così impopolari. Che poi con la riduzione dei trasferimenti già attuato nell’anno in corso, le regioni siano di fatto obbligate ad aumentare la percentuale di addizionale IRPEF, a Tremonti ed alla Lega sembra non interessare per niente. Mi aspetto che al primo aumento attuato, l’ineffabile Giulio venga con la sua vocina da fighetto primo-della-classe a dire che queste regioni non sanno amministrare il loro territorio, che però, mettiamo a titolo di esempio, il Veneto c’è riuscito, e che questi spreconi mettono a repentaglio la nota politica del governo di riduzione del prelievo fiscale. Ma si sa, il governo è così impegnato a rimpinguare le tasche di amici, parenti, amanti, veline, gentaglia di ogni tipo, fino ad un totale stimato di sessanta miliardi di euro l’anno, che non può certo occuparsi di difendere le spese per la sopravvivenza di poveri vecchi e nuovi, relativi ed assoluti. Basta insomma essere abbastanza furbi da non farsi vedere mentre si spara (l’aumento fiscale), accendendo un timer che ritardi la sua azione e ne dia una falsa paternità a un pubblico disattento e credulone: gli spreconi, gli affamatori del popolo non sono loro, sono gli altri che non riescono a gestire correttamente le proprie risorse.

Mi dispiace per la cricca del federalismo fiscale, ma sono stati sgamati, questo decreto sanziona senza possibilità di equivoci che il federalismo comporta ciò che a tanti di noi era apparso come inevitabile sin dall’inizio, e cioè un aumento di imposizione fiscale: voglio vedere se nel profondo nord si bevono anche questa.

5 commenti:

  1. Mi viene da pensare che nel profondo nord, a causa della loro abitudine a bere alcolici ad alta gradazione fin dalle prime del mattino ( il famosissimo caffè corretto!), il loro cervello sia talmente annebbiato che poi "si bevono" tutto ciò che viene loro propinato!

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  2. Io sono del profondo Nord e ti posso assicuare che se la bevono.... perchè qui l'evasione fiscale è paurosa
    E quindi non gli interessa l'aumento dell'irpef...
    Altro che Roma ladrona... i veneti sono una banda a delinquere... da un punto di vista fiscale

    Mirco

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  3. @Ornella
    Lasciamo i nostri amici e concittadini che vivono al nord a bere tutti gli alcolici che vogliono. Non credo che sia questo a spiegare l'opinione dei leghisti. Sarebbe troppo complicato spiegare brevemente come si sia generata questa subcultura.

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  4. @Mirco
    Non ne sarei così certo, la Lega ha basato molto le sue campagne sull'aspetto fiscale. Credo piuttosto che si bevano qualunque cavolata dice Bossi. Fino a quando?

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  5. Ma la mia era una battuta scherzosa! Si bevono qualsiasi cavolata dica Bossi anche da astemi, per ignoranza più che altro. Chi non è ignorante, ne è una dimostrazione Mirco, difficilmente beve tutto ciò che propina la Lega.

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