domenica 30 maggio 2010

DICHIARAZIONI AD OROLOGERIA?

Qualcosa di nuovo si muove nell’arena politica italiana, non si sa perché, né se l’obiettivo che alcuni si pongono sarà raggiunto, ma si tratta comunque di qualcosa di molto significativo. Prima il procuratore nazionale antimafia, poi l’ex capo dello stato Ciampi, parlano degli attentati del ’93. Anzi Ciampi racconta come ha vissuto in prima persona quei giorni, riportando particolari raccapriccianti, come la circostanza dell’isolamento telefonico niente meno che di Palazzo Chigi, il vero centro del potere statuale.

La domanda che sorge spontanea è perché Ciampi ha taciuto tanto a lungo su circostanze così gravi? Allo stesso modo, perché Grasso parla solo adesso di riscontri ottenuti dall’attività investigativa sin dal ’98. Tiro ad indovinare, forse sarebbe utile che nel ’98 c’era un governo di centrosinistra, ed era la stagione della bicamerale, cioè del disegno politico portato avanti in prima persona da D’Alema, che intendeva rafforzare Berlusconi nel centrodestra, a svantaggio di Fini. Questo fine stratega politico come ancora taluni lo considerano, giudicava Berlusconi un avversario politico debole, con cui si sarebbe sempre vinto, e l’Italia paga ancora oggi il disastro politico, sociale, economico e civile dovuto allo stesso Berlusconi per la dabbenaggine di un mediocre politico come D’Alema, che ci propone ancora oggi ipotesi suicide come il ricandidare in Calabria Loielo, o lavorare per la sostituzione di Vendola in Puglia. Insomma, i collegamenti tra comportamenti della mafia e le vicende del sorgere di “Forza Italia” non andavano sollevati, si potrebbe dedurre, quando la presenza in politica di Berlusconi veniva considerato un vantaggio da certi poteri forti. Se questa tesi fosse vera, allora la conclusione logica sarebbe che oggi questi stessi poteri forti cominciano a muoversi massicciamente per dare il colpo di grazia a Berlusconi, un premier già fortemente indebolito dai risultati delle regionali e dal peso elettorale crescente della Lega che tramite l’alleato Tremonti ha assunto con decisione il ruolo decisionale all’interno del governo. Il terremoto attorno alla protezione civile e alla famigerata cricca costituisce un attacco se non alla sua persona al suo entourage, senza cui egli non conterebbe più nulla: da seguire in particolare la posizione di Gianni Letta.

L’ultimo episodio riguardante l’Assemblea di Confindustria, col rifiuto della Marcegaglia di entrare nel governo, con la conferma che anche il corpo della Confindustria ritiene giusto tenersi ben fuori dal governo come evidenziato dal gelido silenzio seguito all’invito di Berlusconi di manifestare il consenso verso la sua proposta, e la sprezzante dichiarazione di Geronzi, uno degli uomini più potenti d’Italia, mostra che già chi conta tende a mantenersi ben distante dal premier. Siamo già al clima del “io non lo conosco”, scaricato da tanti e chiamato a firmare leggi sotto dettatura. Di questi tempi, non gliene riesce neanche una, anche l’escamotage di far sapere che avrebbe firmato il DL economico dopo Napolitano, si è risolto nella ennesima smentita. Non c’è certo da cantare vittoria, sia perché Berlusconi ha dimostrato di essere come i gatti, di avere cioè sette vite, e sia perché non sappiamo cosa ci aspetta nel dopo Berlusconi, ma lo scenario mi pare quello che vi ho illustrato.

8 commenti:

  1. Povero Berlusca... come tutti gli sconfitti (speriamo presto) sta recuperando quel tanto di umanità che...
    non so come finire il commento, l'importante è che finisca il suo non governo

    mirco

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  2. Eccomi di nuovo dopo una breve ma intensa vacanza nella meravigliosa Ischia, dove ho cercato di disintossicarmi dalle note vicende italiche e non solo ( vedi marea di petrolio nel Golfo del Messico). Come sempre approvo le tue considerazioni ed ogni volta mi auguro che si avverino le tue speranze, quali l'uscita di scena di Berlusconi. Ma, proprio come dici tu, il suddetto ha sette vite come i gatti, mentre la mia si logora sempre di più a causa delle malefatte di questo governo. Ciao!

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  3. Hai affondato il dito nella piaga, a ragione, del centrosinistra. Finché nella classe dirigente saranno presenti strateghi da strapazzo e cuciti alla poltrona come D'Alema, l'egemonia culturale berlusconiana perdurerà, anche dopo la dipartita del suo artefice.

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  4. piccola annotazione personale: ho fatto le scale a piedi piuttosto che prendere l'ascensore (da sola) con d'alema, mi era venuto un irreprimibile impulso a saltargli addosso, ovviamente non per ragioni "erotiche"!!!!!

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  5. Scenario inquietante. L'isolamento telefonico di cui parla Ciampi dimostra come se qualcuno di forte decide un'azione del genere non ci sono poi tanti modi per fermarlo... Quanto al resto, lo scenario che hai dipinto ripeto resta inquietante e desolante. E non escludo che la sua conclusione sia un golpe questa volta portato a termine con successo.

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  6. A proposito di questa tua ipotesi tutt'altro che fantasiosa (ma che, anzi, si fonda su considerazioni più che oggettive) mi viene sempre in mente la frase che suole ripetere Massimo Ciancimino quando i giornalisti gli chiedono spiegazioni su questo ritardo nella collaborazione con gli inquirenti: "Nessuno finora si è preso la briga di chiedermi nulla".

    E se ripensiamo ai tentativi di Vito Ciancimino di interloquire con la Commissione Parlamentare Antimafia dopo la sua scarcerazione e prima della sua morte, ecco che la fantasticheggiante ipotesi dietrologica inizia a farsi solida e consistente...

    Su D'Alema penso non serva neanche dirti che sottoscrivo in pieno ogni sacrosantissima virgola perché lo sai già!

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  7. Son d'accordo sulla miopia politica reiterata di D'Alema e sulla sua tragica sottovalutazione di Berlusconi (il suo più grave errore politico), pure son d'accordo sul tramonto politico di LUI ad opera dei suoi (nella migliore tradizione delle corti medioevali), non sono altrettanto sicuro che ce la faranno a farlo fuori l'uomo è veramente forte ed intelligente (altrochè sette vite, quello i gatti se li mangia).
    Speriamo bene, anche se un Goveno Tremonti Lega mette i brividi (vero è che sono battibili.

    ciao.

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  8. http://kinnie51.blogspot.com/2010/06/la-lezione-di-tocqueville.html

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